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  1. Porto con me ancora i colori e i suoni del vento tra i canneti del lago all'imbrunire. E sento ancora la voce di chi camminava al mio fianco anche se di quei suoni ora rimane solamente il ricordo. :hug2:
  2. Abbiamo comunque ripreso la strada e ci siamo portati al parcheggio sotto il lago di Valdurna. L'incontro con Carletto, Daniela e i due bimbi che ci avevano nel frattempo raggiunto. Una passeggiata tutti assieme lungo il lago e poi abbiamo ripreso la strada del ritorno non senza esserci fermati alla distilleria di pino mugo per un assaggio dei loro prodotti.
  3. Ho fatto una fatica enorme a schiodarmi da lì, ...... mi sarebbe piaciuto restare seduto sotto quegli alberi con un amico che ora non c'è più a parlare del tempo, a raccontarci delle possibili escursioni, a leggere un libro, o molto più semplicemente a bere una radler assieme.
  4. Immaginatevi come è stato il pranzo lassù al fresco, quando in città c'erano 40 gradi. Spero che questo luogo si sia comunque meritato di entrare fra i luoghi del cuore anche degli amici che erano con me lassù ed anche di chi ha potuto esserci solo con lo spirito: per il silenzio, la bellezza del posto, la chiesetta, la gentilezza dei gestori.
  5. ..... Ai nostri piedi la valle con il paese di Campolasta, tutto attorno i masi bellissimi e ben tenuti, i prati dell'incantevole Durnholzer Tal. Il Messnerhof con i tavoli di legno sotto gli alberi, 2 gatti stesi al sole, la padrona che si beve rilassata il suo caffè, due persone che ciacolano tranquillamente fra loro, una in italiano e una in tedesco, parlando del temporale della notte precedente........
  6. La chiesetta con abside romanica del XII secolo, appena imbiancata, col tetto di scandole, il campanile di legno appena restaurato, una Crocifissione e un San Valentino affrescati sopra l'ingresso e recentemente restaurati,........ fiori. Spingo la porta, solo accostata, e dentro un'altra meraviglia: uno splendido ciclo di affreschi di scuola gotica molto ben conservato....
  7. Accanto al Messnerhof, a pochi metri dai tavoli, la bellissima chiesina del XII secolo, dedicata a S.Valentino e decorata, all'interno, da un notevole ciclo di affreschi del XIII secolo ed all'esterno da una drammatica Crocifissione e da un S.Valentino dei primi anni del XVI secolo.
  8. Risaliti lungo la statale fino a Sarentino, abbiamo oltrepassato il paese e giunti al bivio di Campolasta, abbiamo imboccato la strada che porta al lago di Valdurna. Dopo due kilometri abbiamo svoltato a sinistra per una stradina molto stretta e dopo qualche tornante abbiamo parcheggiato l'auto nei pressi della jausestation Messnerhof. Questo punto di ristoro è un locale piccolino e gradevole che possiede un'ampia terrazza con vista sulla valle, alcune panche e tavoloni, ognuno dei quali ricavato da un'unica tavola di legno grossa 10 centimetri, ombreggiati da alcuni enormi alberi di pero e noce.
  9. Martedì si cambia Vallata e si scende a Bolzano per poi risalire la Val Sarentino. E' una valle a cui sono molto legato e che ho frequentato per molti anni, sia alla ricerca di funghi sia anche per escursioni ed itinerari appaganti. E quello che abbiamo percorso martedì è sicuramente uno dei miei "luoghi del cuore". Così mi piace definire quelle località che, quando le attraversiamo, riescono ad accarezzare in modo particolare il nostro cuore, diventando paesaggi dell'anima, impressi indelebilmente dentro di noi.
  10. ciao Marietta, faccio pausa cena e poi riparto con una altro raccontino. Almeno spero
  11. Penso e spero che sia stata una escursione appagante sotto tutti i punti di vista, soprattutto pensando allo stinco.................. vero Aldo ?? Finisco con una vecchia immagine delle Odle (Furchetta e Sass Rigais ) 3.025 metri di paradiso.
  12. E infine......... gli scorci affascinanti sulle pareti settentrionali (da sinistra a destra) del Furchetta, Sass Rigais e sulle Torri del Fermeda premiano ogni fatica. Al centro è ben visibile la Forcella del Mesdì, la quale divide le Odle in due ed è l'unica che ne permette un facile, seppur faticoso, attraversamento. In basso la famosa chiesetta di San Giovanni a Ranui.
  13. Prima del ponte, sulla destra, inizia in salita l'"Alta Via Adolf Munkel" - sentiero n. 35 che si snoda sotto il versante nord delle Odle in un susseguirsi di saliscendi e di scorci panoramici mozzafiato. E' una esperienza unica: dalle rive del torrenteCiancenon, agli arbusti nani lungo il Sentiero delle Odle, alle pareti strapiombanti sui pascoli alpini, per finire nell'ombrosa Foresta Nera.
  14. Il sentiero Adolf Munkel in Val di Funes rappresenta uno degli itinerari più affascinanti nelle Dolomiti all’interno del parco naturale di Puez-Odle. Il punto di partenza è la Malga Zannes (1680m) presso S. Maddalena a Funes. Il sentiero numero 32/33 sale in costante pendenza seguendo il corso del torrente Ciancenon fino a raggiungere l’Alta Via Adolf Munkel.
  15. Dopo la giornata di domenica passata a "cazzeggiare" sull'Alpe di Rodengo e a rinnovare usanze e tradizioni presso la malga Roner, lunedì finalmente il raduno è entrato nel vivo con l'escursione in Val di Funes.
  16. Hi Hi Hi non si può certo dire che hai "peli sulla lingua" Carlè.... Ma forse il tuo linguaggio diretto risulta più incisivo delle mie edulcorate paroline. ciao ciao a presto per un grande brindisi con la "radler" PS certo che non mi riferivo al Gava, ci mancherebbe.
  17. Stanno nascendo così copiosi che non c'è che l'imbarazzo della scelta del bosco. L'importante per noi alpini, purtroppo ancora a digiuno completo è poter almeno guardare qualche bella foto. Certo poi ci sono di quelli, così impegnati nella raccolta o meglio nella grande abbuffata di questo periodo, prima con i rossi ed ora con gli estatini, che non hanno neppure la voglia e il tempo di portar con loro nel bosco la digit. Condividere in real time è un desiderio di tutti, (se si ha anche un rapporto di amicizia, ancora di più) 10 estatini in meno ma una foto in più. Tanto, ce ne sono così in abbondanza che è difficile riuscire a piazzarli. (vero Carlè) Da noi li vendevano ieri a 10,80 € al kg.
  18. Grazie Massimiliano per avermi dato la possibilità di perdermi tra le foto e le parole di un 3D che sicuramente avrebbe fatto molto piacere a Giorgio. Certamente lo avrebbe anche stimolato, come alcuni hanno sottolineato, a precisare il nome delle vette e dei gruppi montuosi perché, per lui, nessuna montagna si chiamava "monte" così come nessun uomo si chiamava "persona". :biggrin:
  19. Bravo Matteo, devi mantenere la forma e l'occhio perché tra una quindicina di giorni ti aspetto al Cros del Cuc per le prime "brise more"
  20. Stefano, frammenti di pensiero e immagini che servono ad aprire un nuovo anno di passeggiate e di ricerche. ..........ma forse le immagini più belle (almeno per me che mi sento un montanaro adottato) saranno sicuramente quelle che ci regalerai questa estate tra le dolomiti fassane che ormai conosci fin troppo bene. :biggrin: m
  21. Camminare per poter osservare, gustare ed assaporare, nel modo più ampio e profondo possibile. Camminare in sintonia con i ritmi dell'ambiente, con tutto ciò che si incontra lungo il sentiero, con tutto ciò che la montagna può offrirci. Gli antichi consideravano il camminare come qualche cosa di salutare e il motto solvitur ambulanda (camminando si risolve) lo dimostra. Basta il solo contatto con un contesto ambientale diverso da quello che frequentiamo abitualmente, basta camminare in un "viottolo fresco" del bosco, per cogliere subito un punto di vista diverso sulle questioni che preoccupano, sulle nostre "pugnette e fisime" quasi quotidiane. Gianluca, leggo e rileggo questo post per assaporare parole e immagini che addolciscono la mia anima come da tempo non succedeva. mario
  22. Sinceramente questa mi suona nuova perché da più parti, (anche da esperti dell'ulss) mi è sempre stato detto che l'acido elvellico, tossina presente in questi funghi, non è solo termolabile (cottura di 20-25 minuti) ma anche volatile. Questo li rende, da essiccati, commestibili senza prolungata cottura. Tanto è vero che in cucina si utilizza l'acqua di rinvenimento per comporre una salsa. Prossimamente posterò una ricetta con questa salsa. ciao mario
  23. Se le cose vanno come spero il prossimo anno si può fare. Con la speranza che faccia tanta neve come quest'anno che è stato realmente fantastico
  24. :clapping: sono senza parole. Giacomo vedo che ti stai allenando per quest'estate
  25. Matteo, che bello leggerti in questo modo, mi sembra quasi di stare ad ascoltare la tua voce mentre ci racconti questi ritagli di vita intensa strappati alla quotidianità dello studio, dei libri e della routine. Sei semplicemente splendido. mario
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