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  1. ciao Marietta, faccio pausa cena e poi riparto con una altro raccontino. Almeno spero
  2. Penso e spero che sia stata una escursione appagante sotto tutti i punti di vista, soprattutto pensando allo stinco.................. vero Aldo ?? Finisco con una vecchia immagine delle Odle (Furchetta e Sass Rigais ) 3.025 metri di paradiso.
  3. E infine......... gli scorci affascinanti sulle pareti settentrionali (da sinistra a destra) del Furchetta, Sass Rigais e sulle Torri del Fermeda premiano ogni fatica. Al centro è ben visibile la Forcella del Mesdì, la quale divide le Odle in due ed è l'unica che ne permette un facile, seppur faticoso, attraversamento. In basso la famosa chiesetta di San Giovanni a Ranui.
  4. Prima del ponte, sulla destra, inizia in salita l'"Alta Via Adolf Munkel" - sentiero n. 35 che si snoda sotto il versante nord delle Odle in un susseguirsi di saliscendi e di scorci panoramici mozzafiato. E' una esperienza unica: dalle rive del torrenteCiancenon, agli arbusti nani lungo il Sentiero delle Odle, alle pareti strapiombanti sui pascoli alpini, per finire nell'ombrosa Foresta Nera.
  5. Il sentiero Adolf Munkel in Val di Funes rappresenta uno degli itinerari più affascinanti nelle Dolomiti all’interno del parco naturale di Puez-Odle. Il punto di partenza è la Malga Zannes (1680m) presso S. Maddalena a Funes. Il sentiero numero 32/33 sale in costante pendenza seguendo il corso del torrente Ciancenon fino a raggiungere l’Alta Via Adolf Munkel.
  6. Dopo la giornata di domenica passata a "cazzeggiare" sull'Alpe di Rodengo e a rinnovare usanze e tradizioni presso la malga Roner, lunedì finalmente il raduno è entrato nel vivo con l'escursione in Val di Funes.
  7. Hi Hi Hi non si può certo dire che hai "peli sulla lingua" Carlè.... Ma forse il tuo linguaggio diretto risulta più incisivo delle mie edulcorate paroline. ciao ciao a presto per un grande brindisi con la "radler" PS certo che non mi riferivo al Gava, ci mancherebbe.
  8. Stanno nascendo così copiosi che non c'è che l'imbarazzo della scelta del bosco. L'importante per noi alpini, purtroppo ancora a digiuno completo è poter almeno guardare qualche bella foto. Certo poi ci sono di quelli, così impegnati nella raccolta o meglio nella grande abbuffata di questo periodo, prima con i rossi ed ora con gli estatini, che non hanno neppure la voglia e il tempo di portar con loro nel bosco la digit. Condividere in real time è un desiderio di tutti, (se si ha anche un rapporto di amicizia, ancora di più) 10 estatini in meno ma una foto in più. Tanto, ce ne sono così in abbondanza che è difficile riuscire a piazzarli. (vero Carlè) Da noi li vendevano ieri a 10,80 € al kg.
  9. Grazie Massimiliano per avermi dato la possibilità di perdermi tra le foto e le parole di un 3D che sicuramente avrebbe fatto molto piacere a Giorgio. Certamente lo avrebbe anche stimolato, come alcuni hanno sottolineato, a precisare il nome delle vette e dei gruppi montuosi perché, per lui, nessuna montagna si chiamava "monte" così come nessun uomo si chiamava "persona". :biggrin:
  10. Bravo Matteo, devi mantenere la forma e l'occhio perché tra una quindicina di giorni ti aspetto al Cros del Cuc per le prime "brise more"
  11. Stefano, frammenti di pensiero e immagini che servono ad aprire un nuovo anno di passeggiate e di ricerche. ..........ma forse le immagini più belle (almeno per me che mi sento un montanaro adottato) saranno sicuramente quelle che ci regalerai questa estate tra le dolomiti fassane che ormai conosci fin troppo bene. :biggrin: m
  12. Camminare per poter osservare, gustare ed assaporare, nel modo più ampio e profondo possibile. Camminare in sintonia con i ritmi dell'ambiente, con tutto ciò che si incontra lungo il sentiero, con tutto ciò che la montagna può offrirci. Gli antichi consideravano il camminare come qualche cosa di salutare e il motto solvitur ambulanda (camminando si risolve) lo dimostra. Basta il solo contatto con un contesto ambientale diverso da quello che frequentiamo abitualmente, basta camminare in un "viottolo fresco" del bosco, per cogliere subito un punto di vista diverso sulle questioni che preoccupano, sulle nostre "pugnette e fisime" quasi quotidiane. Gianluca, leggo e rileggo questo post per assaporare parole e immagini che addolciscono la mia anima come da tempo non succedeva. mario
  13. Sinceramente questa mi suona nuova perché da più parti, (anche da esperti dell'ulss) mi è sempre stato detto che l'acido elvellico, tossina presente in questi funghi, non è solo termolabile (cottura di 20-25 minuti) ma anche volatile. Questo li rende, da essiccati, commestibili senza prolungata cottura. Tanto è vero che in cucina si utilizza l'acqua di rinvenimento per comporre una salsa. Prossimamente posterò una ricetta con questa salsa. ciao mario
  14. Se le cose vanno come spero il prossimo anno si può fare. Con la speranza che faccia tanta neve come quest'anno che è stato realmente fantastico
  15. :clapping: sono senza parole. Giacomo vedo che ti stai allenando per quest'estate
  16. Matteo, che bello leggerti in questo modo, mi sembra quasi di stare ad ascoltare la tua voce mentre ci racconti questi ritagli di vita intensa strappati alla quotidianità dello studio, dei libri e della routine. Sei semplicemente splendido. mario
  17. Marco, a parte il tentativo sperimentale che hai fatto nel primo piatto che mi ha lasciato allibito, per il resto l'abbinamento è ottimale. Il pesto o salsa di aglio orsino è perfetta se sostituisci le noci con mandorle leggermente tostate. Poi su delle bruschette ne metti una strisciatina e sopra un cucchiaio di marzuoli trifolati. Se proprio vuoi fare qualcosa di paradisiaco, allora puoi mettere sul pane abbrustolito (bruschetta) e caldo una fettina sottile di lardo, una strisciatina di pesto di aglio orsino e sopra un cucchiaio di marzuoli trifolati :biggrin:
  18. testa

    Andiamo amico mio...seguimi

    Gianluca, non ho nulla da dire, solo un grazie per avermi fatto partecipe in queste poche foto e parole di un vostro "paesaggio interiore". Qualsiasi cosa che volessi aggiungere sarebbe solo un "di più". un abbraccio mario
  19. scusate per i post doppi, ma il server ogni tanto diventa lentissimo e fa le bizze :bye1:
  20. da sinistra: Cimon della Pala, forcella Travignolo, Cima Vezzena, C. Bureloni, C. Valgrande e Focobon
  21. Sullo sfondo: cima Fredusta con il sottostante ghiacciaio
  22. Arrivo della cabinovia; veduta del rifugio.....
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