Vai al contenuto

testa

Members
  • Numero contenuti

    3052
  • Iscritto

  • Ultima visita

  • Giorni Vinti

    3

Tutti i contenuti di testa

  1. testa

    Neve nella mia mente....

    ...anche a me, ma non posso solamente guardare e non dire niente, dopo questo 3D. Come ha detto anche Stefano, qualche volta riscoprire luoghi e angoli vicini a noi ci regala la stessa felicità e gioia di quando saliamo le vette più alte. E il desiderio di condividere tutto questo si fa impellente.
  2. Alessandro, sai che in certi momenti dell'escursione avevo proprio pensato a te? L'inquadratura era così bella che pensavo: " Chissà Alessandro con la sua capacità come riuscirebbe a far risaltare questo, chissà come inquadrerebbe quello....". Poi sinceramente, a parte che non mi sono mai ritenuto capace, ridimensionare alcune foto a 122 kb è proprio un delitto. D'altra parte capisco anche che il server del forum non può essere sovraccaricato di foto, foto e ancora foto (magari duplicate). ciao a presto m
  3. ancora ad est le prealpi Feltrine con la Schiara ed il Pavione in primo piano, più a nord il gruppo delle Pale di San Martino, Cima D’Asta, e il Lagorai. Infine tutta la catena nord dell'Altopiano con l’Ortigara, cima Dodici, lo spallone est del Portule. Semplicemente stupendo!
  4. Il panorama è uno di quelli che non si dimentica tanto facilmente. Lo sguardo spazia sulla pianura e, in giornate limpide, arriva a Venezia, la laguna fino alle coste istriane. Il massiccio del Grappa sembra così vicino da poterlo toccare con mano....
  5. Su queste balze infernali ha combattuto ed è morta la 'mejo' gioventù europea. Testimone di quei tragici avvenimenti fu Emilio Lussu che nel suo libro 'Un anno sull'Altipiano', ci ha lasciato memoria di quei drammatici avvenimenti , e dal quale Francecso Rosi ha tratto ispirazione per il suo film “Uomini Contro “.
  6. Poi per la cresta sommitale arriviamo finalmente, a quota 1.824 m, punto sommitale del Monte Fior.
  7. ...in prossimità della selletta Stringa, che divide la dorsale nord del Monte Fior dal M. Castelgomberto, abbiamo la possibilità di vedere in tutto il loro splendore bianco le Pale di San Martino
  8. Dopo questo tratto usciamo in prato aperto, tra trincee e avallamenti provocati dalle granate dei mortai, e con una seconda e più lunga salita lungo la dorsale nord
  9. ....verso il bosco di abeti a sinistra della malga e dall’altro rocce e roccioni che formano colonne di rosso ammonitico e che hanno indotto a denominare il sito “Città di roccia”, e dove possiamo scoprire gallerie e caverne di ricovero e altre curiose formazioni rocciose, detta Karren.
  10. Poco prima di essa, nei pressi di una lapide commemorativa, un paletto con segnavia indica la direzione da prendere.......
  11. La Malga Slapeur è posta tra le Melette di Gallio e il Monte Fior in un passo naturale che mette in comunicazione la Val Miela e la Piana di Marcesina. Nel 1986 furono reperiti in loco alcuni manufatti in selce attribuibili al Paleolitico medio. Questo darebbe adito all'ipotesi che cacciatori-raccoglitori possano aver raggiunto la Piana di Marcesina da Sud, seguendo la direttrice Vai Frenzela-Val Miela, per scopi di caccia.
  12. Dopo una breve sosta, riprendiamo il nostro cammino. Ora dobbiamo perdere quota scendendo verso Bocchetta Slapeur e l’omonima Malga a quota 1.628. In lontananza, davanti a noi ancora distante, la nostra meta.
  13. Ora siamo sulle Melette a quota 1.735 e il nostro sguardo può iniziare a spaziare a nord e a ovest cercando di riconoscere le varie cime in un susseguirsi di splendidi panorami.
  14. Volgendo lo sguardo a sud, alla nostra destra, cogliamo la piana dove sorgono Gallio e Asiago.
  15. ....accompagnano questa lunga e faticosa salita che ci porta alla stazione a monte dei nuovi impianti.
  16. Alcuni scorci sulla cresta contro il cielo delle Melette e gli evidenti impianti di risalita delle medesime, sulla nostra sinistra
  17. Ora lo spazio aperto ci permette di scegliere la via di risalita che riteniamo più idonea.
  18. un pendio con pendenze di 40° - 50° che in breve ci porta fuori dal bosco a quota 1.577.
  19. Ma la situazione della neve ieri era tale che camminare nella neve leggermente più ghiacciata del bosco rendeva il percorso meno affaticante. Appena abbiamo potuto quindi abbiamo approfitatto della pista appena battuta per salire il "salto degli alpini"
  20. Attraversando un bosco di abeti rossi ci si dirige verso la pista di discesa in direzione Est. Durante le escursioni con le ciaspole in inverno non mi piace particolarmente percorrere sentieri o strade forestali che attraversano i boschi, mi piacciono molto di più i percorsi e le salite in "stile alpino".
  21. La neve di ieri, come quella di un mese fa è proprio la prima neve descritta da Mario Rigoni Stern. Una neve farinosa, fiacca che si attacca agli scarponi e alle racchette da neve e ti affatica molto il passo. Ma la soddisfazione di calcare per primi (o quasi) la neve appena caduta è troppo forte, .......e così ieri mattina si parte per una escursione a due passi da casa. Destinazione: Monte Fior 1.824 m. Partenza: Valle di Campomulo, 500 metri prima della casetta di partenza ex impianti di risalita "Salto degli Alpini" Dislivello: 700 metri Difficoltà: nessuna. Ci sono alcuni pendii ripidi, ma il percorso non presenta pericoli particolari essendo per la maggior parte su terreno aperto.
  22. Cinzia, se è per il ritorno un passaggio posso dartelo io, Cinzia, per non all'andata in quanto sono già giù da Carletto dal sabato. :biggrin:
  23. Lo spero proprio anch'io, ............ perché allora mi auguro arrivi una telefonata.
  24. Carletto bischero, è troppo chiederti di inaffiare la zona con frequenza e costanza in modo da avere le finferle anche per sabato 12 dicembre, quando vengo a trovare i tuoi due splendidi "gioielli". ????
×
×
  • Crea Nuovo...

Informazioni importanti

By using this site, you agree to our Terms of Use (privacy).