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  1. ciao Carlo, vorrei raccontarvi di tante piccole cose che hanno fatto grande questa escursione, ma nello stesso tempo mi piacerebbe che iniziassero coloro che hanno anche delle foto da mostrarvi. Io, purtroppo, non ho fatto foto. Ero troppo impegnato a pensare se la situazione meteo permetteva di andare avanti o se, al contrario, sarebbe stato più logico lasciare perdere, rinunciando alla vetta per non mettere a rischio le persone del gruppo. Qualcuno, non abituato alla montagna, forse non si è neppure reso conto della situazione, ma non è stata certamente una passeggiata, e in alcuni passaggi un pò di rischio lo abbiamo corso. Sinceramente non era semplice, tanto più che abbiamo dovuto sostenere anche un breve acquazzone che ha reso alquanto scivoloso un sentierino che era già di per se....... Comunque sono convinto (e non lo sono stato solo io) che Giorgio era là con noi. Spesso ci siamo sentiti protetti e, nel momento del bisogno il tempo (meteo) si è fatto clemente. ........aspetto con ansia le foto di Giacomo, Giuseppe e di Giancarlo. ed anche il loro contributo scritto.
  2. Ci siamo riusciti. Con qualche difficoltà, ma siamo arrivati lassù in vetta. Dove già qualcuno ci aspettava... Dove gli abbiamo riportato per sempre una cosa che gli apparteneva. Dove abbiamo avvertito anche la presenza di coloro che non hanno potuto esserci. (Peccato solamente per quelle promesse scritte)
  3. Sabato 29 Agosto Cima Cece Presenti all’escursione 1. Gibbo (Giacomo) 2. Testa (Mario) 3. Gava (Gian Luca) 4. Mushroom75 5. Chicercatrova (Giuseppe) 6. Nik (Giancarlo) 7. Gheppio (Sergio) 8. Riofantino (Giampiero) 9. Fario73 ?? 10. Albe (Aldo) ??? 11. Presenti al Campo base e alla cena alla malga schmeideralm: 1. Maria 2. Lucia 3. Roberto 4. Sara 5. Marco Se ci sono altre adesioni fatemelo sapere entro martedì, ultimo giorno utile per organizzarci al meglio.
  4. Per la cena della sera stiamo valutando un paio di opzioni che comprendono non solo quella riferita da Giacomo alla malga Valmaggiore. Tenendo presente che saremo di ritorno alle auto per le 15.30 - 16.00 circa, avremmo tutto il tempo per un risciacquattina, per cambiarci e per fare un paio di km con le auto magari per andare a riassaggiare qualche piatto nella superba Malga Schmiederalm Vi terremo informati. Nel frattempo dateci le vostre adesioni definitive oppure telefonate a Giacomo o a me (335 1346113)
  5. Da ultimo io e Giacomo avremmo bisogno delle conferme definitive di coloro che intendono partecipare a questo evento e che avevano dato la loro disponibilità quando Giacomo aveva aperto questo 3D e in particolar modo 1. Gibbo (Giacomo) 2. Testa (Mario) 3. Funghimundi (Marco) 4. Mushroom75 5. Chicercatrova (Giuseppe) 6. Nik (Giancarlo) 7. Gheppio (Sergio) 8. Wolfer (Marco) 9. Fario73 ???? 10. Gava (Gian Luca) 11. Sdrogio 12. Win 67 13. Roberto 14. Frèr
  6. Per coloro che volessero avere un quadro più completo, possono visionare queste slide Ascensione a Cima di Cece
  7. Per coloro che desiderassero scaricarsi il file con la descrizione dell'escursione. Ci sono due files: 1) "CIMA CECE (29 agosto 2009).doc" che presenta la descrizione dell'ascesa a cima di Cece con il ritorno che segue a ritroso lo stesso percorso. 2) "CIMA CECE (29 agosto 2009) - ritorno.doc" che presenta una possibile variante nel percorso di ritorno per coloro che volessero esplorare alcune buone zone Descrizione dell'escursione
  8. Per coloro che sono ancora intenzionati a venire, posto qualche informazione aggiuntiva: 29 agosto 2009: CIMA CECE (m2754) ACCESSO: alle ore 8 e 15 da Predazzo(punto di incontro presso il Bar Miola) prendiamo la strada forestale per Malga Valmaggiore PARTENZA: Malga Valmaggiore circa 1Km oltre il ponte sul Rio Valmaggiore (m1570) DISLIVELLO: 1.190 m TEMPO TOT: ore 6 e 30 /7.00 DIFFICOLTA': cresta ripida e relativamente esposta , nel ritorno per il lago Cece difficoltà in qualche tratto nell' individuare la traccia NOTE: Gita che tocca la cima più alta del Lagorai : un mondo di rocce affascinanti proiettate verso il cielo,nel ricordo del nostro amico Giorgio. (nella foto in basso la traccia GPS in rosso e nella tendina a sinistra i dati dell’ascesa alla cima.)
  9. Attraversando distese prative colorate da miriadi di fiori, ci siamo riportati a Malga Fane dove ci aspettava il resto del gruppo che aveva già preso posizione ad un tavolo all’aperto di una delle baite che sono anche punti di ristoro.
  10. Qua e la si sentivamo riecheggiare i segnali d'allarme delle marmotte e sui ripidi e verdi pendii della gola abbiamo avuto anche la fortuna di notare le splendide evoluzioni di alcune poiane.
  11. In mezzo a queste due cime passa il sentiero 18 che sale dalla malga Labenseben (a 2.138 m), sale passando per lo splendido lago Selvaggio (in tedesco Wilder See, a 2.532 m) Queste remote montagne, percorse anche da una ben segnalata Alta Via, offrono panorami incantevoli e sono ancora poco frequentate, nonostante una rete di ottimi sentieri (oltre alla citata Alta Via) consenta di visitarle in modo esauriente e completo.
  12. ...............che si trova al centro di un anfiteatro di splendide cime alpine tra cui il Picco della Croce (in tedesco Wilde Kreuzspitze, 3.132 m), la Cima di Valmala (in tedesco Wurmaul Spitze, 3.022 m) e la Cima della Vista (in tedesco Blickenspitze, 2.988 m).
  13. Una volta giunti nei pressi dell'alpeggio, già carico di escursionisti e turisti, desiderosi di un po' di pace e di solitudine ci siamo avviati di gran passo lungo la carrozzabile che, oltrepassando la stretta gola del Rio di Valles, conduce verso il rifugio Brixen ..............................
  14. La „Malga Fane“, che si trova a 1739 metri è una delle più conosciute malghe dell’Alto Adige, che ha mantenuto nel tempo il suo carattere tipico di grande suggestione storica e architettonica. Dal Medioevo, periodo in cui la malga era nata quale rifugio dalla peste che aveva colpito le valli, fino ad oggi, il piccolo paesino con i prati confinanti era per lo più zona da pascolo. L’insieme idilliaco della chiesetta, delle casette in legno, delle stalle e dei fienili meritano una visita in tutte le stagioni. Unici sono anche il formaggio casereccio ed i piatti tradizionali serviti nelle baite.
  15. Scendendo dal bus navetta abbiamo proseguito a piedi per 20 minuti ca. fino a raggiungere diversi casolari di montagna: Malga Fane, idilliaco conglomerato di costruzioni alpestri circondato da verdeggianti prati dove, per un momento, sembra che il tempo si sia fermato. Impossibile resistere. La tentazione di sfilarsi scarponi e calze ed appoggiare finalmente i piedi nudi sull’erba fresca è troppo forte! I grandi prati attorno ai masi sono verdi e morbidi, curatissimi, come i graziosi steccati in legno, costruiti a mano, che li delimitano. Un’oasi di pace, dove riposarsi al sole e sgranchirsi le dita dei piedi al fresco solletichio dell’erba o dell’acqua del torrente.
  16. .... e siamo a mercoledì, come dice bene Pasquale. Escursione a Malga Fane e rifugio Bressanone In macchina da Rio Pusteria abbiamo raggiunto il paese di Valles, dove al limite del paese, dopo la stazione a Valle della cabinovia Jochtal si trova un grande parcheggio sulla sinistra. Da qui un bus navetta ci ha condotti al parcheggio di Malga Fane
  17. Porto con me ancora i colori e i suoni del vento tra i canneti del lago all'imbrunire. E sento ancora la voce di chi camminava al mio fianco anche se di quei suoni ora rimane solamente il ricordo. :hug2:
  18. Abbiamo comunque ripreso la strada e ci siamo portati al parcheggio sotto il lago di Valdurna. L'incontro con Carletto, Daniela e i due bimbi che ci avevano nel frattempo raggiunto. Una passeggiata tutti assieme lungo il lago e poi abbiamo ripreso la strada del ritorno non senza esserci fermati alla distilleria di pino mugo per un assaggio dei loro prodotti.
  19. Ho fatto una fatica enorme a schiodarmi da lì, ...... mi sarebbe piaciuto restare seduto sotto quegli alberi con un amico che ora non c'è più a parlare del tempo, a raccontarci delle possibili escursioni, a leggere un libro, o molto più semplicemente a bere una radler assieme.
  20. Immaginatevi come è stato il pranzo lassù al fresco, quando in città c'erano 40 gradi. Spero che questo luogo si sia comunque meritato di entrare fra i luoghi del cuore anche degli amici che erano con me lassù ed anche di chi ha potuto esserci solo con lo spirito: per il silenzio, la bellezza del posto, la chiesetta, la gentilezza dei gestori.
  21. ..... Ai nostri piedi la valle con il paese di Campolasta, tutto attorno i masi bellissimi e ben tenuti, i prati dell'incantevole Durnholzer Tal. Il Messnerhof con i tavoli di legno sotto gli alberi, 2 gatti stesi al sole, la padrona che si beve rilassata il suo caffè, due persone che ciacolano tranquillamente fra loro, una in italiano e una in tedesco, parlando del temporale della notte precedente........
  22. La chiesetta con abside romanica del XII secolo, appena imbiancata, col tetto di scandole, il campanile di legno appena restaurato, una Crocifissione e un San Valentino affrescati sopra l'ingresso e recentemente restaurati,........ fiori. Spingo la porta, solo accostata, e dentro un'altra meraviglia: uno splendido ciclo di affreschi di scuola gotica molto ben conservato....
  23. Accanto al Messnerhof, a pochi metri dai tavoli, la bellissima chiesina del XII secolo, dedicata a S.Valentino e decorata, all'interno, da un notevole ciclo di affreschi del XIII secolo ed all'esterno da una drammatica Crocifissione e da un S.Valentino dei primi anni del XVI secolo.
  24. Risaliti lungo la statale fino a Sarentino, abbiamo oltrepassato il paese e giunti al bivio di Campolasta, abbiamo imboccato la strada che porta al lago di Valdurna. Dopo due kilometri abbiamo svoltato a sinistra per una stradina molto stretta e dopo qualche tornante abbiamo parcheggiato l'auto nei pressi della jausestation Messnerhof. Questo punto di ristoro è un locale piccolino e gradevole che possiede un'ampia terrazza con vista sulla valle, alcune panche e tavoloni, ognuno dei quali ricavato da un'unica tavola di legno grossa 10 centimetri, ombreggiati da alcuni enormi alberi di pero e noce.
  25. Martedì si cambia Vallata e si scende a Bolzano per poi risalire la Val Sarentino. E' una valle a cui sono molto legato e che ho frequentato per molti anni, sia alla ricerca di funghi sia anche per escursioni ed itinerari appaganti. E quello che abbiamo percorso martedì è sicuramente uno dei miei "luoghi del cuore". Così mi piace definire quelle località che, quando le attraversiamo, riescono ad accarezzare in modo particolare il nostro cuore, diventando paesaggi dell'anima, impressi indelebilmente dentro di noi.
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