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ciao Andrea, sapevo della vostra uscita a Castelluccio (Cesare mi ha informato) spero che ci farai vedere le foto, Ennio.
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E ora, il Pranzo di Natale è vicino. . . . LE VOSTRE ADESIONI !
Ennio ha risposto a Consiglio Direttivo nella discussione 10° Pranzo di Natale APB - 8 Dicembre 2013 - Prato
Come sapete, nelle mie condizioni non posso allontanarmi molto da casa, ma vi sarò vicino con il pensiero e aspetterò di vedere le vostre (spero numerose) foto, buon pranzo e un abbraccio bionico a tutti, Ennio. -
ciao Aldo, nei miei giri in Valle l'ho sempre visto solo di passaggio ma mi ha sempre fatto una "tetra" impressione, un salutone, Ennio.
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8) e con questa foto fatta quando era ormai scuro vi saluto tutti, Ennio. PS: adesso che avete attaccato il cestino al chiodo, cominciate ad aprire qualche libro di funghi, mi raccomando, ehh!!
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5) a dicembre, si sà, le giornate sono corte e viene subito sera, così abbiamo potuto osservare un bel tramonto con lo sfondo dei monti. Questa è una panoramica da sud verso nord partendo dal Gran Sasso d'Italia fino ai miei monti Sibillini, il paese in primo piano è Treia, casa del grande amico Rossano.
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4) sotto i pini domestici una delle tante "morette" che riesce quasi sempre a "svernare", Tricholoma scalpturatum che si macchia di giallo in vecchia.
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3) quest'altro Lactarius invece è molto meno frequente del primo, si tratta di Lactarius fulvissimus, latice bianco, normalmente è di un color rosso-arancione brillantissimo, ma dopo la neve e l'acqua dei giorni scorsi è diventato scuro.
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2) anche questo Lactarius atlanticus, tipico del leccio è stato presente all'appello, ehh!, latice scarso, sieroso acquoso, opalescente.
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ciao a tutti, questo pomeriggio breve escursione in uno dei soliti parchi delle ville private nei dintorni della città accompagnato da un mio socio (Marziano) che gli amici "pistacoppi marchigiani" conoscono. Nonostante la tanta acqua degli ultimi tempi, di funghi c'è ne sono pochissimi ma quei pochi ve li faccio vedere con piacere e con un finale di fuoco, ehh!. 1) la sempre presente Lepista sordida.
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ciao Artù, mi piace molto il Tricholoma caligatum, sono anni che spero di fargli delle belle foto, ma da me si è fatto alquanto raro, un salutone a tutti i salentini, comunque prima della neve anch'io ho fatto appena in tempo a fotografare questo Hericium clathroides che fruttifica sullo stesso tronco da 4 anni Ennio. PS: è arrivato il bonifico ?
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Ciao Lucià, anch'io temevo questo evento, per fortuna qui a Macerata il manto nevoso non ha superato i 10 cm nei punti più alti della città (da me solo 5-6) e adesso è tutta andata via senza far danni. purtroppo quando la neve arriva presto e le piante hanno ancora su le foglie i danni possono essere notevoli, ma questo fa parte della natura! Ennio.
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... ma se è così allora è semplice: basta raccogliere e osservare solo i rametti e non curarsi dei porcinazzi; ma non credo che sia possibile, ehh! buona nevicata a tutti, Ennio. PS: immagine di 1 ora fa.
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2) esemplari maturi al cui interno dei calicetti si vedono i peridioli che a loro volta contengono le spore e che verranno "proiettati" fuori dalle gocce di acqua piovana. Questi piccoli elementi grandi come un piccolo acino di lenticchia sono attaccati alla parete del calice con un "funicolo" elastico che viene troncato all'atto della espulsione del peridiolo, con questo cordoncino esso si ancora agli steli erbacei dei dintorni e qui può avvenire la dispersione delle spore all'aperto.
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ciao a tutti, non è che è raro, solo che bisogna cercarlo dove non fanno i porcini, ehh! ossia sui rametti semi sepolti dallo strato di foglie in boschi umidi, Vi metto due foto, va!! 1) esemplari ancora giovani, protetti da una sottile membrana bianca che si lacera a maturità per permettere la fuoriuscita dei peridioli.
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ciao Mario, comunque è bello poter essere felici anche solo per un po' di funghi, un affettuoso saluto, Ennio.
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ciao kappa, come Rugosomyces carneus ci vedo meglio questi esemplari, rimango dell'opinione che i funghi posati da Jhonni3 siano delle Lepista, un salutone, Ennio.
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.... a Lucià famme capì: meravigliati più di tanto nel sensu che te considerano un po' mattu?, ehh! da lunedì molto freddo e tanta neve anche a bassa quota: per quest'anno in montagna è finita, se ne riparlerà a maggio per i primi spugnoli ma comunque ve sete divertiti abbastanza, no?? ora adè ora de studià, sci, ho ditto vè, è proprio ora de studià, ehh! Ennio.
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...... un vecchio detto delle nostre parti recita cosi: "se nonè matti noncè li piglia" riferito chiaramente alle persone che sono andate fuori di testa, ossia MATTE e che venivano ospitate nei manicomi. Un "matto" già lo conoscevano bene da tanto tempo, e ora si è aggiunto anche Mario!!, che vurdì sta in penziò, ehh! bando agli scherzi: il vostro coraggio è stato ben ripagato, Ennio.
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ciao johnni3, su questo nome forse ti potranno dire meglio gli amici laziali, per noi nelle Marche il fungo di S. Giorgio è la Calocybe gambosa, Ennio.
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ciao Johnny3, innanzitutto un cordiale benvenuto nel forum APB, poi passando ai funghi da te postati servirebbe sapere qualche particolare in più, es. odore, se le lamelle si staccano facilmente dal cappello, com'era la base del gambo, ecc. Quando si inseriscono le foto dei funghi occorre fotografarli interi ma anche un esemplare sezionato a metà per poter osservare l'eventuale cambiamento di colore della carne, vabbè, sarà per le prossime volte. Comunque da quello che si può osservare dalle foto e tenendo conto dell'habitat di crescita, si potrebbe ipotizzare una Lepista, forse L. irina (in questo caso avresti dovuto sentire un buon profumo), a risentirci, Ennio.
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complimenti a Rossano per la sua instancabile passione ed a Angelo, uno dei miei "allievi" più diligenti e preparati; a lui è stato conferito l'incarico di Responsabile Scientifico della nostra Associazione dopo che io mi sono "messo a riposo", ehh! un salutone a tutti, Ennio. PS: ecco Angelo, in uno dei Convegni Scientifici a cui partecipavamo.
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Su tronco caduto di quercia
Ennio ha risposto a Gigix nella discussione Funghi da determinare e da riconoscere
Ciao Gigi, concordo con Serafino, si tratta di Hemipholiota populnea = Pholiota populnea = Pholiota destruens, la cui crescita è quasi esclusiva su pioppo sia vivo che morto, Ennio. -