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Ennio

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  1. 6) Sarcoscypha coccinea, asco con spore x 1000 in melzer (reattivo a base di iodio)
  2. 5) questa specie già ve l'ho fatta vedere anche qualche giorno fa, ma è talmente bella che vale la pena di ripresentarvela; nella lettiera di foglie di leccio si fa notare subito per il suo colore rosso scarlatto, sempre attaccata a rametti di leccio seminterrati: Sarcoscypha coccinea.
  3. 4) Sui tronchi a terra di quercus, è molto facile reperire questo Pluteus cervinus, uno dei più comuni funghi del suo genere, come indica il nome della specie "cervinus" il cappello ha tonalità che ricorderebbero il colore del manto dei cervi, è un fungo di medie dimensioni con sporata rosa salmone a maturità e carne con odore terroso-rafanoide, non commestibile.
  4. 3) altro piccolo fungo, questa volta due caratteri macro aiutano molto nella sua determinazione, si tratta di Lactarius decipiens dal latice acre, biancastro che vira subito al giallo vivo se messo su un vetrino o su carta bianca, mentre se lasciato nelle lamelle non cambia colore, inoltre la carne ha un netto odore di "Pelargonium", simile alle foglie dei comuni gerani ornamentali che tutti abbiamo nei nostri balconi di casa.
  5. ciao a tutti, come autore di questa proposta mi sembra corretto che anch'io contribuisca con qualche mia raccolta di questi giorni. I posti sono sempre i soliti: boschetti delle ville private intorno alla città composti da varie essenze arboree, in prevalenza lecci, cedri, pini, cipressi, cerri, ecc. con ricco sottobosco cespuglioso misto. Questi sono i ritrovamenti di ieri, sempre poche specie nonostante le piogge insistenti, ma forse è proprio questa la causa di questa carenza: il terreno è troppo saturo di acqua e i miceli in questo momento sono in una fase "asfittica". 1) inizio subito con un piccolo Hebeloma che ho fotografato solo a casa in quanto nel parco si era fatto "notte": H. ochroalbidum con le lamelle che secernono delle goccioline oleose che poi divengono brunastre man mano che vi si appiccicano le spore, solamente che nel bosco con la lente le goccioline si vedevano, nelle foto fatte a casa dopo 24 ore, sono pressoché scomparse.
  6. ciao Aldo, rispondo con piacere anche a questa. foto n. 55: c'è poca definizione, da quello che posso osservare credo che siano dei Gymnopilus (forse G. penetrans), se il legno era pino. foto n. 56: sicuramente è una Russula, ma per la specie occorrono dati macro (sapore, odore, colore sporata, ecc), vista così si potrebbe ipotizzare R. xerampelina, ma solo ipotesi virtuale. foto n. 57: forse Lactarius sp. hai notato se usciva del latice dalle lamelle o alla sezione? a risentirci, Ennio.
  7. Ciao Giancarlo, si sentiva la tua mancanza in forum, con questo magnifico post sei "rientrato" alla grande, un caro saluto, Ennio.
  8. x Luciano Loril, foto n. 46, dovremo cercare tra Strobilurus tenacellus e Strobilurus stephanocystis, queste due specie crescono nei medesimi habitat e periodi, l'assaggio della carne avrebbe aiutato a distinguerli: S. tenacellus, carne con sapore amaro, S. stephanocystis, carne dolciastra: l'osservazione microscopica dei cistidi toglie ogni dubbio in quanto differenti come morfologia. Foto n. 47-48, credo sia una delle tante specie corticicole di Phellinus. Foto n. 49-51, penso a uno stadio "primordiale" di Oligoporus, forse O. stipticus, molto comune su ceppaia di pino. un salutone, Ennio. PS: se fossi in te non mi preoccuperei più di tanto, nessuno è mai morto di "studi micologici", ehh!
  9. ciao a tutti, dopo la pausa "milanese" riprendo a rispondere sui vostri ritrovamenti (almeno ci provo). Gibbo, foto n. 38-39: io ci vedrei un Tricholoma filamentosum con cappello particolarmente chiaro, l'odore era farinaceo? foto 4, anche qui siamo senz'altro nel Genere Tricholoma, Sezione Equestria, dovremo cercare all'interno delle Sottosezioni Parafucata, Sejuncta, Equestria: le specie più papabili a mio avviso sono, arvernense, sejunctum, viridilutescens, Ennio.
  10. Ennio

    un auspicio ....

    eh! sì, veramente tanta acqua da tutte le parti. Domenica e lunedì sono stato a Milano per il consueto Day-Hospital mensile: Macerata-Milano a/r e permanenza al Niguarda sempre sotto l'acqua, lungo il percorso autostradale tantissime zone allagate e ... ancora adesso a casa mia sta seguitando a piovere: ormai siamo tutti "annacquati". Bisognerebbe fare qualcosa per mettere da parte tutta questa acqua per il periodo estivo, ehh! Ennio.
  11. ciao Carletto, nell'ultima foto, quella con i funghi in mano, si nota bene l'anello ingiallente strettamente aderente al gambo e formante una psudo rondellina, Ennio.
  12. PS: già risposto nell'altro tuo post, ariciao, Ennio.
  13. ciao Lucià, tu guardi sempre i "pezzi grossi" e non ti curi di quelli piccoli! il rametto è tutto colonizzato da quei piccoli funghetti che a prima vista sembrerebbero delle escrescenze della corteccia, invece sono Ascomyceti, probabilmente appartenenti al Genere Diatrype. Ti allego un croop di questo rametto e .... seguita a studià, Ennio. PS: le altre due specie (molto vecchie) credo che siano Lepista sordida e Mycena strobilicola.
  14. ... pochi ma buoni, anzi buonissimi! un salutone, Ennio.
  15. ...bene Aldo, un fungo l'abbiamo già "sistemato", da quel che vedo e sento (odore fenolico) si tratta di Agaricus iodosmus facente parte della Sezione Xanthodermatei, gli unici Agaricus tossici che si riconoscono bene per l'evidente ingiallimento esterno e alla sezione(soprattutto alla base del gambo) e l'odore di tintura iodio o inchiostro di china. Grazie per questo intervento, Ennio.
  16. ciao a tutti, vabbè che è inverno, vabbè che vi piace stare in poltrona con le pantofole, vabbè che avevate appeso il cesto al chiodo, vabbè ......... io invece vi faccio una proposta: perché non uscite un'oretta con la sola digit a cercate di fotografare i funghi che ancora potete trovare nei parchi e giardini pubblici delle vostre città? così non rischiamo di arrugginirci, ehh! vediamo chi saranno i primi e più coraggiosi! vi aspetto, Ennio.
  17. .... grazie a quanti hanno risposto fin'ora, temevo che per "solidarietà" con i porcinazzi, foste caduti tutti in "letargo micologico", ehh!!! un salutone e ....... studiate!!!! Ennio.
  18. dì la verità Roberto (tra vecchi scout non si può mentire) speravi di trovare questi?,ehh!! si scherza sa! ma questa escursione è stata propria una idea bellissima!, un saluto fraterno a tutti e due, Ennio.
  19. Ops!: ho dimenticato quest'altra specie molto comune in questi ambienti su detriti legnosi: Ramaria stricta, dal caratteristico odore di muffa o terroso, rami lunghi, esili e fragili. Altre specie viste ma non fotografate in quanto in avanzato stato di decomposizione: Lactarius atlanticus, Auricolaria-Auricola judae, Crepidotus mollis, Clitocybe nebularis, Stereum hirsutum, Pleurotus ostreatus. Ariciao.
  20. Per ultimo un Ascomycete bellissimo e caratteristico dei boschi di leccio: Sarcoscypha coccinea, crescente su rametti seminterrati di leccio solo quando inizia a fare freddo, proseguendo la sua crescita fino ai primi tepori primaverili. Un salutone a tutti, Ennio.
  21. Altro piccolo fungo ocrosporeo: Tubaria hiemalis, crescente su lettiera di foglie e detriti legnosi, cappello max 1,5-2 cm.
  22. Un ascomicete che al centro-sud riesce a fruttificare anche nelle invernate miti: Peziza varia, dalla carne stratificata e dall'odore di acqua clorata.
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