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Grazie amico mio, mi hai tolto le parole di bocca....ma non tutte :tongue: vogliamo parlarne di quel " scorre acqua nelle mie vene..."? Poverino lui!! Come se non lo conoscessimo
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Penso di esser stato il primo in questo forum a scrivere della vita del fiume e ricordo che provavo una sorta di vergogna a parlarne, facevo confronti con montagne e mari di altri e il Ticino sembrava poca cosa, ma quello avevo da raccontare e da fotografare, quello avevo ed ho nel cuore. Poi vennero altri, Roberto (Falworth) sù tutti, ma anche Giancarlo (Nick) ha dato tanto ai fiumi di pianura e poi Luciano... e quel tanto che ho appena detto, col tempo somigliava sempre più al tutto. Ma non è così, mancava al Giuàn, che dall'alto ha un altro angolo di visuale e dal cuore un'altra polla sorgiva e così la storia e la gente di fiume trova sempre qualcosa da aggiungere, qualcosa sù cui fermarsi a pensare, a chiedersi il perchè di questa poesia di pianura. Mentre scrivo, di questi perchè trovo anche delle risposte mai date o dette, ma non è ora il momento, voglio riservarli per altre storie, magari a 4 mani, ma uno di questi lo dico ora; nasci dove vuoi, ma una delle cose che ci accomunano è....il nostro peso da portare e più lo sentiamo e meno possiamo aiutare gli altri più deboli, ma in noi, uomini di fiume, ci riconosciamo quel modo di saperci dare agli altri, di fare tribù, che ora sarebbero associazioni benefiche ma che per noi significava "mutuo soccorso" e una delle spiegazioni che trovo è nella nostra esclusiva possibilità di immergerci più e più volte in quell'acqua e restarci anche per ore lungo tutta la calda stagione e lì, quasi senza peso, guardando sulla riva le varie tonalità della Vita ci apparivano chiare e...le forze che avremmo speso per noi, col tempo e il cuore, abbiamo imparato a usarle verso gli altri e per noi....null'altro che il gorgoglìo di quell'acqua che abbiamo saputo tradurre e tenerci dentro, sinchè le amicizie nate quì dentro non ci hanno spinto a scriverle per voi, cosa che a Giuàn riesce molto bene e che io cercherò di imitare, promesso. Intanto mi godo le vichinghe riflessioni, non senza emozioni anzi....
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Gelso, in dialetto pavese " muròn " quindi una fila diventa " murunà "
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se Baldacci chiama, Menisco risponde.......
patrizio ha risposto a MENISCO nella discussione Vivere la Montagna ed i suoi Paesaggi
Ieri, mentre ti ascoltavo raccontare, era come se ti vedessi. Perchè un volto di un amico non si scorda mai, perchè il timbro della tua voce esprime una bontà profonda alla quale ci si abbandona facilmente, perchè mentre parli dei tuoi posti, senza che te ne accorga, ci metti tutto il tuo grande cuore e la tua voce diventa il pennello del pittore e tutto diventa una magìa sulla tela della Vita e ora... Ora vedo ciò che hai visto ed è come se fossi stato lì, ma solo per ciò che riguarda il paesaggio, per te, invece, vorrei tanto averti veramente al fianco, vivere quelle emozioni così semplici e così profonde, poterti guardare e trovare la felicità nel tuo sguardo e provare la gioia vera che solo un abbraccio reale sà donare. Vorrei, vorrei, quanti vorrei, ma ieri ci siamo detti che " volere è potere " e io ci credo!! Auguroni ancora, Francesco e grazie...per tutto!! Un abbraccione da Pavia!!!! -
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Alcune precisazioni Aldo :biggrin: Una pianta sola si chiama Gàba, una fila di queste piante si dice Gabà e la tua foto è....un insieme di piante, che poi siano gelsi, dalla foto non riuscivo a capirlo, ma le differenze sono come hai detto e le conosco bene :wink: Mio figlio lavora sui computers e se è stato lui il tramite che ti ha portato da noi lo ringrazierò con profonda gratitudine, sei prezioso per me, per noi del forum Comunque questo è mio figlio....fotografato da sua figlia di tre anni....
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Potrei anche sbagliare, ma a me quella fila sembra proprio una " Gabà ", quindi salici, non gelsi. Quei particolari salici con i rami lunghi e sottili venivano, per così dire, tosati a zero ogni anno, difatti quei rametti molto fibrosi e resistenti, venivano usati sia per legare da noi le fascine e verso l'Oltrepò i tralci di vite! :wink: Comunque sia, colgo l'occasione per farti tanti tanti Auguri di un buon 2012!!
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...prima neve in appennino
patrizio ha risposto a baldacci nella discussione Vivere la Montagna ed i suoi Paesaggi
Auguri anche a te Alessandro!!! Quando guardo le tue immagini è come aggiungere valore ai sentimenti, ogni tua foto equivale ad un pensiero scritto, a una descrizione minuziosa di una emozione, se forziamo i termini, una tua foto è come una poesìa moderna. Spesso mi trovo a pensare alla minuziosità descrittiva di certi grandi poeti e cosa avrebbero potuto fare con una macchina fotografica o a certi fotografi, come te, se ti piacesse anche scrivere. Ma in fondo, a pensarci bene, trovo giusto lo svolgersi del tempo così come è avvenuto e a me che piace leggere e che ho letto tanto, guardo una tua foto, come quella di te seduto che guardi verso il sole ed al piacere sottile che mi regalano gli occhi, ci aggiungo una poesia di Foscolo et voilà.... un'attimo di serena felicità è compiuto! Diventi sempre più bravo Ale, gongolo all'idea, neanche tanto difficile poi, di aver visto da subito le tue grandi doti. Si dice che gli occhi son lo specchio dell'anima, ma ora che possiamo, perchè non dire altrettanto di ciò che uno fotografa? -
Da noi è una pianta molto rara, stà quasi sparendo, ma quand'ero bambino ce n'era un bel pò attorno alle cascine ed il suo profumo me lo ricordo bene, così come tanti altri profumi, ora usuali, ma una volta unici, del Natale. Dire oggi che il profumo delle arance e della loro buccia sulla stufa a legna o nel camino mi ricorda il Natale, fà sorridere, eppure è così, da bambino (50 anni fà) le arance erano una rarità, almeno per la mia famiglia. Nel 1960 eravamo in 9 attorno alla tavola e il panettone era uno solo e per tradizione una fetta andava messa da parte sino a San Biagio, nel giorno del santo, la si portava in chiesa per farla benedire e poi la nonna ce ne dava un pezzettino a testa, così la gola e il naso erano protetti....beata fede. Le marche del panettone erano 2, o Motta o Alemagna, via di lì non si andava, mi ricordo la prima volta che comparve il panettone a marchio "Le tre Marie" era più basso degli altri due e i sospetti verso quella novità erano fortissimi, mia nonna lo rifiutò per qualche anno, poi, visto che le marche aumentavano sempre più...capitolò anche lei al consumismo, non prima di aver pronunciato la tipica frase " chissà dove andremo a finire!" Ci sarebbero altri, tantissimi profumi legati al Natale, forse uguali ai vostri o forse diversi da regione a regione, da famiglia a famiglia, secondo le possibilità economiche ed i luoghi dove si è nati e vissuti, siano essi città, paesi o cascine di pianura, mare o monti. Ma se devo dire cosa mi riporta di più al Natale, non ho dubbi, è il ceppo che si metteva nel camino alla vigiglia e che durava sino alla mattina di Natale, il profumo di quella quercia che bruciava, il suo calore, il suo crepitare, la luce che illuminava quei volti che non vedo più, se non col cuore....se non con la magìa unica che solo in quei giorni riusciamo a sentire. Sapeste quante volte mi son chiesto " perchè?" Grazie Gibbo!!
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Pranzo di Natale 2011 - Le vostre adesioni
patrizio ha risposto a Consiglio Direttivo nella discussione 8° Pranzo di Natale 2011
Felicità è.... poter dire che Marvi ed io ci saremo -
Quest'anno i funghi non c'erano ed allora sono tornato a......
patrizio ha risposto a Quartetto Toscano nella discussione Le Nostre Uscite - ANNO 2011
Potrei mettermi a scrivere un fiume di parole, ma nessuna potrebbe spiegare ciò che hai provato e il piacere mio nel condividere la tua emozione. C'è la mia firma però, l'ho messa alla nascita della nipotina e forse, in quelle poche parole c'è molto dei nostri sentimenti!! -
Armillariella mellea consumata senza prebollitura
patrizio ha risposto a lalluvic nella discussione Funghi da determinare e da riconoscere
Va bene...accetto!! Pongo una sola condizione; è un evento che non si può programmare nel lungo termine, mi pare ovvio, poi vista questa stagione...ancora di più, quindi, se li trovo, lancio il messaggio, le risposte/adesioni si ridurranno a 3 o 4 giorni, poi si fà, va bene? -
Armillariella mellea consumata senza prebollitura
patrizio ha risposto a lalluvic nella discussione Funghi da determinare e da riconoscere
Volere è potere Marco ed io lo vorrei tanto!! Per quest'anno è andata, ma perchè non metterlo in programma per il prossimo? Tra noi lombardo piemontesi e voi emiliani romagnoli toscani, con l'innesto prezioso di qualche ligure, si trova un posto buono, ci si và al mattino presto, un paio d'ore e s'è fatta la scorta, si trova una bella trattoria compiacente e in altre due ore il piatto è servito. Un camino acceso, qualche bottiglia buona e poi noi, a raccontarci e ascoltare e tutti assieme ricostruire quel filo invisibile che ci lega, quell'amore possente per la terra, quella dolce nostalgia dentro ai ricordi, quel calore che solo le cose semplici ma profonde sà produrre e poi...lasciarsi andare e mettere dietro le spalle il resto, dilatando quegli attimi che solo la condivisione sà rendere così preziosi, forse irripetibili. Basta volerlo e io....vorrei!! -
Armillariella mellea consumata senza prebollitura
patrizio ha risposto a lalluvic nella discussione Funghi da determinare e da riconoscere
Il giorno che si smetterà di demonizzare i chiodini, sarà sempre arrivato tardi. E' come se noi, che li consumiamo da generazioni, un bel giorno ci mettessimo a contestare: - la coda alla vaccinara - la Amatriciana - le orecchiette con le cime di rapa - la pasta alla Norma e via discorrendo. Lo si è detto in tutte le salse che sono tossici e in quanto tali vanno mangiati dopo obbligatori passaggi di prebollitura e cottura. Si è detto anche a che stadio raccoglierli e le parti da consumare. Si è parlato e ripetuto di lasciarli dopo una gelata e....alla via così. Io capisco anche la preoccupazione di fare una corretta informazione, ma vi garantisco che chi li consuma da sempre, li si conosce bene anzi...benissimo e chi incappa in qualche intossicazione o peggio, che raccoglie ben altro assieme ad essi, quasi sicuramente non passa di quì, non ci legge e neanche altri forum simili a noi. Comunque sia, tengo a ribadire che la polenta coi chiodini, lonza e salsiccia va oltre al tipico piatto, è un rito che richiama ricordi, che rinnova legàmi con la terra, che riporta a suggestioni che concorrono a formare il nostro vivere, la nostra voglia di stare insieme in questa piatta terra nei giorni che precedono l'Inverno, nelle atmosfere cariche di dense nebbie, nel periodo che la nostra campagna dorme e i nostri nonni, finalmente, tiravano un pò il fiato dalle fatiche. E' e sarà sempre un rito nato dalla povertà e che forse oggi, per noi, vuole scongiurarne il ritorno. Non si parla di funghi coi chiodini, si va oltre e in quest'oltre c'è tutto il nostro piatto mondo, che a parte qualche eccezione, non ha mai prodotto porcini, ovuli, finferli..... ma gente come Giuàn, Nick, Dorno.....e perchè no? Anche me!! -
Ben trovato Giuseppe Vediamo se si riesce a fare qualche passo avanti. Leggo dell'altitudine, non che sia importante per la pianta in sè, ma presumo che sia un ambiente collinare o montano, comunque poco abitato, ma forse chi stà in quei paraggi è nato lì. Questa premessa per dirti come ho fatto io tante volte; non sapendo, ho chiesto ai contadini o alle loro mogli e ti garantisco che in fatto di conoscenza delle erbe, specie quelle commestibili, sono veramente bravi ( il bisogno, la povertà di quelle zone faceva aguzzare l'ingegno per mettere qualcosa in tavola). Se è un posto che frequenti spesso, vai e chiedi, se hai la fortuna che a volte mi è capitata, ti farai una cultura in materia erboristica e di conseguenza.....dei risotti o minestre da favola. Ho fatto cenno alla " borsa del pastore " perchè quì da me a Pavia, in questi giorni, la trovo veramente bella e qualche risotto, con l'aggiunta di fagioli, c'è scappato. Buona ricerca!
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Non c'è nessun signor patrizio quì :biggrin: sono pat o nonno pat per tutti, va bene? Giuseppe, tutti si sbaglia, l'importante è essere consapevoli e comportarsi come hai fatto tu ora, sei ampiamente scusato ci mancherebbe! Per quella strana piantina io sarei propenso a dire che si tratta di " borsa del pastore ", ma ripeto, non ho nessuna certezza, comunque è sempre un nome da dove puoi partire per una ricerca in rete, ma fai attenzione, ci sono degli errori grossolani in giro, ad esempio se digiti borsa del pastore in google nella prima pagina alla quarta o quinta voce c'è una serie di foto di quest'erba, molte sono esatte, ma tante sono sbagliate, c'è anche il tarassaco fiorito spacciato per essa, quindi....occhio!!
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Canti alla luna.....
patrizio ha risposto a Gibbo nella discussione Vivere la Montagna ed i suoi Paesaggi
Aggiungere pensieri al tuo raccontare sarebbe come toglierti qualcosa, hai detto tutto! Dire che le foto sono bellissime sarebbe riduttivo! Che faccio, ti dico solo grazie? Non sarebbe da me :tongue: Mentre ero immerso nelle tue emozioni mi è tornata alla mente una frase che forse si può insinuare tra di esse: " La patria di un uomo che può scegliere è là dove arrivano le nubi più vaste! " E' di Malraux Non ululo Gibbo, non lo posso fare, ma volerti bene si, quello si!! -
Attenzione post pericoloso
patrizio ha risposto a Ennio nella discussione Le Nostre Uscite - ANNO 2011
Dire qualcosa quando non si sà quasi nulla sarebbe sbagliato, io, al momento, guardo in silenzio e...spero d'imparare, forse..... :tongue: Ti ringrazio e ti abbraccio forte!! -
Giuseppe, le erbe sono paragonabili ai funghi; sono moltissime e svariano da ottime a velenose, quindi, come ci comportiamo per i funghi, lo stesso dobbiamo farlo per esse. La tua foto è piccola e parziale, la mia risposta si adeguerà. Manca quasi tutto per una determinazione e qualora la documentazione fotografica fosse anche completa, dare una risposta certa sarebbe un errore, bisogna "vedere e sentire" dal vivo i soggetti da determinare, specie se il loro uso/consumo può comportare dei seri rischi per la salute. Una piccola postilla personale: sin da bambino, quando dovevo chiedere qualcosa, domandavo...per favore!!
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Giò, secondo me è meglio che la ricetta la scrivi quì altrimenti, appena messo giù il telefono non si ricorda nulla :tongue: Aldo, sabato è stato bello, una crociata non avrà mai prezzo, ma questi attimi con tuo figlio non hanno paragoni. Son felice della felicità di un amico, il resto....son solo parole che non sapranno mai spiegare il sentimento più bello della Vita. Ti abbraccio forte
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Daniele, le cose fatte bene son quelle che seguono un certo ordine, quindi iniziamo con " quanti anni ha tuo figlio? E tu, seppur ignorante in micologìa, conosci almeno gli alberi o i tipi di bosco che fruttificano e i periodi giusti?" Il mio consiglio, a priori, è quello di dirti, il libro è sempre una buona cosa ma l'uscita al fianco di qualcuno che conosce i funghi e condivide la passione è fondamentale. I ragazzi ne han già troppi di libri didattici a scuola, vuoi mettere lo stare nel bosco con qualcuno che facendoti divertire ti insegna pure? Da nonno aggiungo, ai figli di oggi non mancano le informazioni, quello che manca loro è....la socialità! :wink:
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"Jogulatores" dei pestacù
patrizio ha risposto a Vichingo nella discussione Le Nostre Uscite - ANNO 2011
Giurin giureta!! -
Se penso a Matteo mi viene da dirti, sarà il bastone della tua vecchiaia e lo penso veramente, nel modo migliore che questo detto vuol significare Se penso, ancora una volta, alla profondità del tuo pensiero, mi sento fortunato nel poter dire di conoscerti e stupido per essermi lasciato sfuggire molte occasioni per starti vicino, ma così sono e mi devo accettare Se penso alla nostra terra, invece, mi ritrovo con un sorriso triste ed un pizzico di paura, nel ricordo di com'era per me, nella colpa di come la stiamo lasciando ai Matteo del mondo, che non sarà tutta nostra, ma abbiam partecipato anche solo col silenzio. Non ne vado fiero, no! Se penso alla passione, mi accorgo di quanto è cambiata nello spazio di pochi anni e se lascio quello che di negativo ci ho messo io, tutto quel che vedo e capisco e apprezzo, lo devo a persone come te e Gibbo, come Pasquale e Gava, come Giovanni e Aldo e poi Fante con Nico ed i suoi genitori, lo devo alle donne del forum, per l'angolazione diversa dalla quale ci osservano e ci inducono a guardare e a tanti che non ho scritto ma che ho con me ed infine, a quelli che ci hanno preceduto, non prima però, di averci lasciato dei valori assoluti e se mi son lasciato andare a queste parole è perchè essendo tuo ospite in un topic che dice molto di più di quel che appare, sò che mi capisci e che tante di queste cose ti hanno toccato come o forse più di me!
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"Jogulatores" dei pestacù
patrizio ha risposto a Vichingo nella discussione Le Nostre Uscite - ANNO 2011
Tu credi di si, io ne sono certo Giò....e mi raccomando, fatemi sapere che voglio esserci anch'io :hug2: