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Lupo del salento

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Tutti i contenuti di Lupo del salento

  1. Mizzeca Scoiattolo sei velocissimo Concordo in pieno... Anzi getto una pietra nello stagno per discuterne insieme, io considero ianthinoxanthus e melanoxeros lo stesso fungo avendoli quest'anno trovato insieme ho così potuto verificare microscopia identica (ma posso aver guardato caratteri non pertinenti comunque dovrei avere il secco) e l'annerimento è incostante in melanoxeros invece esemplari che avrei detto tipici di ianthinoxanthus dopo molto annerivano. Allora se nella stessa raccolta (cespitosi ed uniti alla base) trovo sia esemplari che anneriscono che esemplari che non anneriscono nemmeno a spararli che devo guardare per differenziare le due specie? Sono autorizzato a considerarli una variabile ambientale o meglio ancora è possibile l'ibridazione interspecifica in questo caso?
  2. Bella, mai vista e complimenti! Spero veramente che ne ritroviate tante! Così potrai integrare le foto ...
  3. Non è sicuramente una vittadini per il gambo. Mi lascia perplesso l'anello altrimenti direi che siamo molto vicini a strobiliformis
  4. No purtroppo è una clypeolaria, la ventriosospora avrebbe spore di 18-22 x 3,5 - 5 quindi molto più lunghe. Comunque mi son fatto l'idea che siano indistinguibili macroscopicamente, se quialcuno ha qualche dritta è ben accetta
  5. Lupo del salento

    ho voluto provare...

    Noi trombette e tuber magnatum: per me divino ma per avere un giudizio obiettvo bisogna chiedere ad Arianna com'era
  6. Complimenti Noto un notevole salto di qualità o mi sbaglio Qualche altra foto dell'ultimo?
  7. Chroogomphus rutilus (Schaeffer) O.K. Miller, Mycologia 56(4): 543 (1964) = Agaricus gomphus Pers., Icones et Descriptiones Fungorum Minus Cognitorum (Leipzig): 51 (1800) Agaricus rutilus Schaeff., Fung. Bavar. Palat. 4: 24 (1774) Chroogomphus britannicus A.Z.M. Khan & Hora, Trans. Br. mycol. Soc. 70: 155 (1978) Chroogomphus corallinus O.K. Mill. & Watling, Notes R. bot. Gdn Edinb. 30: 391-394 (1970) Chroogomphus rutilus var. corallinus (O.K. Mill. & Watling) Watling, Edinburgh J. Bot. 61(1) (2004) Cortinarius rutilus (Schaeff.) Gray [as 'Cortinaria rutila'], Nat. Arr. Brit. Pl. (London) 2: 629 (1821) Gomphidius corralinus (O.K. Mill. & Watling) Kotl. & Pouzar, Česká Mykol. 26(4): 220 (1972) Gomphidius rutilus (Schaeff.) S. Lundell, Fungi Exsiccati Suecici: 409 (1937) Gomphidius viscidus sensu auct.; fide Checklist of Basidiomycota of Great Britain and Ireland (2005) Gomphidius viscidus var. testaceus Fr., Epicrisis systematis mycologici (Uppsala): 319 (1838) Gomphus viscidus sensu auct.; fide Checklist of Basidiomycota of Great Britain and Ireland (2005)
  8. Agaricus xanthodermus Genevier Bull. Soc. bot. Fr. 23: 28 (1876) Sinonimi Agaricus meleagris var. grisea (A. Pearson) Wasser, Ukr. bot. Zh. 35(5): 516 (1978) Agaricus pseudocretaceus Bon, Docums Mycol. 15(no. 60): 34 (1985) Agaricus xanthodermus var. griseus (A. Pearson) Bon & Cappelli, Docums Mycol. 13(no. 52): 16 (1983) Etimologia Dal greco ''xanthos'' e ''derma'', giallo, pelle; per la sua caratteristica di ingiallire. Habitat/Periodo Di Comparsa Radure erbose, sentieri, giardini, parchi, brughiere; comune; estate-autunno. Descrizione Cappello 4-13 cm, emisferico-campanulato, bianco-grigiastro, talvolta squamuloso o fibrilloso; aspetto cuboide negli esemplari giovani; ingiallisce al tocco. Lamelle fitte, da rosa carico a bruno-nerastre. Gambo bianco, cilindrico, ingrossato-bulboso alla base, cavo; ingiallisce al tocco; anello biancastro, membranoso, con faccia inferiore spesso squamosa. Carne bianca, al taglio diviene immediatamente gialla (carattere incostante) specie alla base; odore tipico di inchiostro o fenolo; sapore sgradevole. Commestibilità Tossico. Foto ©2005 Arturo Baglivo Descrizioni ©2005-2008 Arturo Baglivo, Nicolò Oppicelli & Ennio Carassai
  9. Ecco la misurazione sporale che leva ogni dubbio e mi conferma che non è un gruppo facile Ciao
  10. ovviamente quella di prima era in Melzer Riciao
  11. Grazie per la dritta Scoiattolo, credevo di non poter più controllare : ma qualcuno aveva provveduto a salvare la sporata ed il secco :halla: Ecco le spore in bianco ed in melzer. Ciao
  12. Belle le schede micologiche, come ti avevo accennato per MP ci sono però notevoli imprecisioni sulla tossicologia per quanto riguarda l'Amanita pantherina: Amanita pantherina non provoca una sindrome muscarinica (o colinergica) bensì una tipica sindrome glutaminergica (atropinica) questo per la presenza di acido ibotenico e del suo derivato attivo muscimolo. La quantità di muscarina presente è minima ed in parte contrasta gli effetti glutaminergici (anche x la muscaria è lo stesso varia solo la concentrazione del tossico). Calcola che 100 gr di Amanita muscaria secca contengono 180 mg di una mistura dei tossici(Acido ibotenico, muscimolo e muscazone), mentre in A. pantherina ne sono contenuti 460 mg. La dose tossica è stimata in 30-60 mg per l’acido ibotenico e 6 mg per il muscimolo. E’ necessario tenere presente che la maggior parte dell’acido ibotenico è escreto con le urine e solo una minima parte viene decarbossilata a muscimolo attivo. Il ruolo del muscazone sarebbe marginale. Per il resto l'evoluzione clinica che hai descritto è abbastanza aderente alla realtà si tratta comunque sempre di sindromi neurotossiche a breve latenza ed autolimitanti. Cordiali saluti
  13. qui si vedono meglio (sempre velo parziale)
  14. il velo parziale con numerosi giunti a fibbia
  15. Ciao Ale ti posso aiutare solo per la 46 Tricholoma fracticum sl Per il resto solo
  16. Io appena l'ho visto ho pensato al friesii
  17. Aggiungo spore in melzer da sporata. Ciao
  18. La prima Inocybe sp: nota il colore delle lamelle e il cappello caratteristico a cappellino cinese La seconda mi sembra Lepiota ignivolvata. Ciao
  19. Dopo una settimana di superlavoro è veramente bello e rilassante leggere i tuoi post, complimenti Giuseppe! Non so se ti hanno gia risposto, l'helvella è la lacunosa, L'hydnum probabilmente repandum (sub judice albidum), il funghetto giallo Leotia lubrica, il lignicolo daedaelopsis tricolor o confragosa. Ciao
  20. Amanita vittadinii (Moretti) Saccardo = Agaricus vittadinii Moretti, Giornale di Fisica, Chimica, Storia nat. med., ed Arti Dec. 2 9: 66 (1826) Armillaria vittadinii (Moretti) Locq., Bull. trimest. Soc. mycol. Fr. 68: 167 (1952) Aspidella vittadinii (Moretti) E.-J. Gilbert, Iconographia Mycologica 27(1): 79 (1941) Lepidella vittadinii (Moretti) E.-J. Gilbert, Bull. trimest. Soc. mycol. Fr. 41: 304 (1925) Lepiota vittadini (Moretti) Quél., Mém. Soc. Émul. Montbéliard, Sér. 2 5: 338 (1873) Foto di Neno Merletti nel prato
  21. Amanita vittadinii (Moretti) Saccardo = Agaricus vittadinii Moretti, Giornale di Fisica, Chimica, Storia nat. med., ed Arti Dec. 2 9: 66 (1826) Armillaria vittadinii (Moretti) Locq., Bull. trimest. Soc. mycol. Fr. 68: 167 (1952) Aspidella vittadinii (Moretti) E.-J. Gilbert, Iconographia Mycologica 27(1): 79 (1941) Lepidella vittadinii (Moretti) E.-J. Gilbert, Bull. trimest. Soc. mycol. Fr. 41: 304 (1925) Lepiota vittadini (Moretti) Quél., Mém. Soc. Émul. Montbéliard, Sér. 2 5: 338 (1873) Foto di Neno Merletti nel prato
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