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Ennio

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  1. 4) Agaricus xanthodermus Genevier: settembre, castagneto misto cerro in località Colli di San Ginesio (MC) m. 600 slm. Specie “capostipite” del Gruppo degli Xanthodermatei, Agaricus che si caratterizzano tutti per avere in comune un viraggio al tocco e alla sezione (giallo cromo ) e un cattivo odore iodato o di tintura iodio. Vale la pena ricordare che odore e viraggio dipendono strettamente dalle condizioni ambientali nel momento della raccolta e quindi possono essere +/- evidenti. Questa specie è di facile riconoscimento se si ha l’accortezza di stropicciare tra le dita la base del gambo o di sezionare il fungo osservando viraggio e “annusando” l’odore, tutto il carpoforo è “normalmente” bianco nella forma tipica, ma può presentarsi anche con sfumature brune al centro, il gambo ha un vistoso anello persistente e base bulbosa con presenza di radichette, come detto, è specie tossica, non velenosa, ma assolutamente da non consumare (se si vuole evitare un bel mal di pancia) ehh!. Ecologia: specie essenzialmente saprofita, cresce in ogni tipo di bosco, parchi cittadini, prati incolti, ecc. dall’estate all’autunno inoltrato.
  2. 3) Agaricus iodosmus Heinemann: ottobre, questa specie di Agaricus sembra voler essere una specie “necrofila” in quanto cresce puntualmente da settembre a novembre nelle aiuole che circondano l’obitorio del nostro ospedale cittadino, ehh! Fa parte del gruppetto degli Agaricus Xanthodermatei, quindi è tossica, si riconosce per avere un anello che forma un braccialetto ripegato e stretto sul gambo, il cappello e biancastro, spesso ornato da squame brune e con tendenza a screpolarsi in areole, tutto il carpoforo dove toccato o sfregato e alla sezione, assume un viraggio molto veloce sul giallo cromo vivo, odore di tintura di iodio . Ecologia: su terreno erboso sotto leccio e pino domestico, autunno.
  3. 2) Agaricus bresadolanus Bohus: ottobre, su viale ghiaioso in parco privato sotto leccio e pino domestico località villa Forano di Appignano (MC), m. 300 slm. Agaricus di medie dimensioni che predilige ambienti antropizzati, potrebbe essere scambiato per un comune Agaricus campestris, ma qui il cappello è ornato da squamette grigio-brunicce e alla base del gambo sono sempre presenti evidenti ife rizomorfe che a volte, se non si fa attenzione nella raccolta, rimangono nel terreno, carne leggermente imbrunente con odore variabile, da fungino a leggermente iodato, specie leggermente tossica. Ecologia: come tutti gli Agaricus crescenti in ambienti urbani, il micelio assorbe e concentra le sostanze tossiche presenti nel terreno, perciò doppiamente da escludere ai fini gastronomici.
  4. 1) Abortiporus biennis (Bull.) Singer: raccolta del 15 ottobre 2010 in bosco misto di Cerro, m. 800 slm, Comune di Castropignano (CB). Basidiomi di varia forma, flabelliformi, imbutiformi, con un gambo +/- pronunciato, spesso confluenti con altri esemplari, cappello ruvido o pelosetto di colore arancio-bruno, zonato, imenoforo composto da tubuli e pori irregolari a volte formanti dei dentini di colore rosato, arrossanti al tocco, carne fibroso-suberosa, non commestibile. Ecologia: apparentemente terricolo, ma crescente su residui legnosi interrati o ceppaie in prevalenza di latifoglia.
  5. Un cordiale Buon Anno a tutti gli amici "abbonati" alla Rassegna, ma anche a tutti gli altri Appibbini. Dopo un lungo periodo particolarmnte pieno di impegni, durato più del previsto, sono riuscito a trovare del tempo per redigere un'altra puntata della Rassegna Micologica. Sperando di poterne inserire altre, vi faccio notare che ogni post riguarderà una decina di specie, corredate da dati informativi sui singoli ritrovamenti: nome scientifico della specie, autore, data e località di raccolta, altitudine, tipo di bosco, ecc. A seguire una succinta descrizione della specie fungina proposta, con le annotazioni dei caratteri morfologici ed ecologici e la relativa foto in habitat. Tutte le specie inserite sono state raccolte nel periodo settembre-dicembre 2010, che è stato un periodo (nella mia zona) abbastanza avaro di funghi. Sperando che questi post, possano essere utili a quanti vogliono approfondire le conoscenze micologiche, vi auguro buona partecipazione, Ennio.
  6. Ennio

    ..ho un dubbio..

    Ciao Moreno, la tua sete di sapere è insaziabile, ehh!! e merita almeno una risposta. E' verissimo, l'apparato miceliare è un orgamismo molto delicato e facilmente rovinabile; per esempio se si scalza con i fuori strada (moto e auto) lo strato di soprasuolo, ossia quello strato di pochi cm di terreno e residui vegetali in cui vegeta il micelio, si possono creare delle ferite profonde a volte difficilmente recuperabili. Qualora si estrae correttamente il fungo, si crea una piccola rottura della trama miceliare che presto verrà "riassorbita" dall'azione espansiva del micelio stesso. Mentre nel caso di pendii erbosi si può istaturare un processo di dilavamento irrecuperabile. Per quanto concerne il legno morto, finchè c'è sostanza organica "da mangiare" e decomporre, il micelio continua a produrre carpofori. Come detto da Vincenzo, c'è poi l'aspetto dell'eccessivo calpestio che in certi periodo causa un vero e proprio funghicidio. Buon Anno e seguita a seguirci con questo interesse, Ennio.
  7. ciao Colux, credo possa trattarsi di Sowerbyella imperialis, un Ascomycete di consistenza ceracea che colonizza il substrato di aghi di conifera, la presenza di un evidente gambetto aiuta a distinguerla da alcune Peziza somiglianti. Ennio.
  8. .. ma che bravi che siete stati! e la vostra pazienza è stata premiata e noi abbiamo avuto modo di fare la conoscenza anche di questo grazioso uccelleto, Buon Anno, Ennio.
  9. ..... il nostro President ci vuole far diventare ciechi, ci vorrebbe uno stereomicroscopio per vederci meglio. ehh!alla prossima immagine, Ennio.
  10. Ciao a tutti, anche per scusarmi con Moreno per il mio lapsus di questa mattina, allego due foto (non proprio belle) di Xerocomus badius e Gyroporus castaneus raccolti tempo fà dalle mie parti, ariciao, Ennio. X. badius
  11. Ciao Moreno, fa sempre piacere vedere ogni tanto un giovane appassionato che si aggiunge al nostro gruppo!. Come già ti hanno detto è difficile poter determinare un fungo da poche foto (figurarsi da una singola), ma dato che siamo in periodo festaiolo prendiamoci un pò di tempo per "giocare" e cercare di dare un nome ai tuoi funghi. Di seguito elenco solo delle teoriche ipotesi su diverse tue foto (alcune per me sono indecifrabili) seguendo la numerazione dei fotogrammi del tuo post. foto n. 7 - Scleroderma citrinum in avanzato stato di maturazione n.8 - Cotylidia pannosa = Thelephora pallida n.9 - Coprinus lagopus a cui sono cadute tutte le fioccosità iniziali n.10 - Otidea sp. n.14-15 Armillaria ostoyae n.17 - Cantharellus tuabeformis n.18 - giovani esemplari di Clavulina rugosa n.24 - Tricholoma saponaceum in una delle sue tante "presentazioni" n.25 - Tricholoma sp. (gruppo dei T. bruni) n.26 - Lepista nuda a risentirci, Ennio.
  12. ops!,scusate ma ancora mi devo svegliare del tutto, questi giorni faccio spesso le ore piccole, ehh! avete ragione, ho scritto una cosa pensandone un'altra, ok per X. badius, Ennio.
  13. ciao Moreno, credo si tratti di Gyroporus castaneus, se lo avessi sezionato il gambo si sarebbe presentato con delle evidenti cavernosità, a volte questa specie ama crescere dentro le ceppaie in disfacimento dei vecchi castagni, ma non è specie lignicola. a risentirci, Ennio.
  14. Ciao a tutti, come ulteriore contributo a questa discussione, allego una raccolta di Clavariadephus truncatus in abetaia mista, buona domenica, Ennio.
  15. Ciao Juliet, per il primo fungo credo si tratti di un vecchio Lycoperdon semi-schiacciato; se l'avessi compresso tra le dita avresti visto fuoriuscire una "sbruffata" di spore. Poi se riesci a inserire le foto in formato 800x600 saranno più facilmente determinabili (quando possibile) benvenuto e a risentirci, Ennio.
  16. Cari amici, come pre avvisato, non ho potuto essere dei vostri per precedenti impegni "istituzionali", ma ho scorso con piacere tutte le vostre foto da cui si evince lo spirito di cordialità e amicizia di APB. Un solo piccolo appunto: forse era il caso di inserire nelle foto, anche i nomi dei soggetti inquadrati, non conoscendo personalmente tutti gli amici, mi avrebbe fatto piacere sapere chi erano in foto: si può rimediare? ciao a tutti, Ennio.
  17. .... e io non ho vinto niente?, eppure a suo tempo, mi ero espresso a favore del portentosum, ciao ciao, Ennio.
  18. ciao a tutti, ogni tanto un saltino veloce riesco a farlo; questa volta per ipotizzare Calvatia fragilis = C. lilacina di cui allego la foto di un ritrovamento fatto in Veneto assieme ad Arturo, Ennio. PS: neve in arrivo a casa mia: speriamo non sia il solito falso allarme!!!
  19. ciao Alessandro, al di là della bellezza della foto, occorrerebbe che tu l'accompagnassi con alcune notizie inerenti i funghi postati; dimensioni, odore, consistenza, una foto in sezione, ecc. a risentirci, Ennio.
  20. Ciao Paolo, a questo punto dichiaro "ufficialmente" che trattasi di Tricholoma portentosum, così almeno lo vedo, ehh! Ennio.
  21. ciao a tutti, se osservate bene si vedono lamelle smarginate (tipiche dei Tricholoma) il gambo soffuso di giallo, la carne soda e bianca, il cappello è viscido perchè molto bagnato, quindi escluderei il Genere hygrophorus, alla prossima, Ennio.
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