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Lupo di Toscana

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Tutti i contenuti di Lupo di Toscana

  1. Bravooooooooo!!!!!!!! Andrea ottima foto e complimenti........... l'importante nella vita è saper cogliere gli attimi fuggenti e non ti preoccupare della tue assenze ti lascio con questa frase: La vera amicizia resiste al tempo ,alla distanza ed al silenzio......... Un
  2. http://www.regione.toscana.it/documents/10180/889492/Vespa+velutina+ultima+versione.pdf/34e46049-3905-4969-9be4-af57dfeee89f ecco questo documento Regione Toscana con le sue caratteristiche............. Leggetelo è importante per avere un monitoraggio in tutte le zone di Italia............ Scusate l'impeto ma come alcune volte i giornali hanno bisogno di fare notizie non si tratta di vespa vetulina ma di un'altro tipo di vespa................... Ho parlato direttamente con responsabile della Regione Toscana............. Comunque leggetelo lo stesso la lotta contro questo insetto va fatta insieme...............
  3. http://www.055firenze.it/art/137144/Vespe-velutine-Castelfiorentino-letali Allarme in Toscana è arrivata anche qui purtroppo occhio a evidenziare i nidi ora si aggiunge anche questa oltre a una stagione barlaccia l'arrivo di questa vespa asiatica la vedo dura altro che gruccioni queste vespe riescono a svuotare una arnia in quanto attaccano in massa.............. I primi avvistamenti in Italia sono stati in Liguria alcuni anni orsono dove è arrivata dalla Francia.......... Altro che Athina tumida altro parassita arrivato in Calabria nella zona Gioia Tauro si pensa da un carico di frutta............. Piano piano le api stanno avendo dei grossi problemi oltre all'uomo stesso l'ambiente inquinato ora si agguingono anche queste calamità............. Tanto io non mollo con le api come si dice "quando il gioco si fà duro i duri iniziano a giocare" Speriamo bene.................
  4. Su Luciano datti da fare giratina ogni due o tre giorni e vedrai che le sorprese non mancheranno.............. aspetto con ansia visto gli ottimi segnali del bosco................ Un
  5. http://www.lipu.it/pdf/scheda-gruccione.pdf Ecco una bella scheda di questo meraviglioso uccello................ più che altro da una esperienza di alcuni apicoltori delle mia zona preferiscono sostare in prossimità delle aeree dove sono localizzati postazione di fecodazione delle regine sia per appettibilità delle regina stessa ma anche per il numeroso sciame di fuchi atti alla fecondazione della regina. Un
  6. Purtroppo c'è tanta ignoranza Marco l'unica nota che potrei aggiungere dalle tue ottime deduzioni che nelle zone dove sono situati gli apiari di fecondazione delle regine possono dare alcune incovenienti in quanto se devono catturare l'insetto il Gruccione sceglie quello più corposo e nutriente che è la regina che spicca il volo al momento del volo nuziale e lì può avere un danno l'apicoltore sempre relativo (deve riniziare da capo la semina di larve nello starter orfano)perchè le regine che tornano dal volo nuziale da una zona dove sono presenti dei Gruccioni è un ottima regina la selezione si fà anche così purtroppo l'egoismo umano( costo di una regina dalle 13-20 euro) di prendere da madre Natura sempre di più senza considerare che tutto e tutti siamo indispensabili nel ciclo della vita fà che tutto ciò che ti si ostacola davanti ti crea fastidio................ Ora vengo a mettere un arnia in quella zona........... Sempre interessanti e stimolantii suoi poster...... Un
  7. No Marco Torrente Marina affluente del Bisenzio o almeno lo era dopo la zona di Calenzano e precisamente al ponte sulla Marina è di solito asciutto ( solo di Inverno c'è semper l'acqua ) in quanto viene utilizzata l'acqua per approvigionamneto idrico.....purtroppo con un danno per la fauna acquatica specialmente per i poveri pesci. Nel tratto dove c'è acqua ha un fauna da Cinipridi ma ci possono essere delle sorprese in quanto lungo il suo percorso c'è un lago per la pesca a pagamento da dove possono scappare delle trote iridee che se riescono ad ambientarsi hanno dei colori stupendi e una silhoutte da trota selvatica in poche parole acquistano pinne adeguate all'ambiente e sono più magre.......... Ottima pausa ma mi sà che saranno l'ultime dall'anno prossimo e ti ci metto due arnie così e tu ruzzi meno.......... è solo invidia per aver vicino quel tratto di Natura che conosco bene e che nonostante la vicinanza della città ti dà la possibilità di evadere e respirare lo spirito della Natura Un
  8. Foto 1: Mi sembra personalmente da scarso fotografo che sono maggiormente a fuoco il soggetto piumato l'unica cosa che trovo è l'intensità della luce diversa fra le due foto . Anche qui esprimo un parere personale da scarso fotografo ma l'intesità di luce nella foto 2 mi piace molto di più calda e avvolgente al punto che l'acqua dello stagno crea un fondo di contrasto fra i due soggetti. Il top sarebbe una fusione tra le due foto che già sono entambi delle ottime foto insieme sarebbero un capolavoro....... Dal punto di vista etologico l'invasione di campo della nutria disturba il campo di azione dell'uccello nel suo quotidiana ricerca di cibo e visto il punto dove è situato mi sembra ottimo per poter pescare......... Un
  9. Borsino del miele in Italia................ Anno incredibile ed orribile questo 2016, almeno sino ad ora, in apicolturaAGRUMI In Sicilia la situazione è drammatica: il raccolto di miele di arancio è stato compromesso in primis dalla siccità dei mesi scorsi e in ultimo dalle condizioni di maltempo che si sono manifestate proprio al momento del raccolto. Gli sbalzi termici tra il giorno e la notte, abbinati al forte vento, non hanno permesso alle famiglie di produrre miele. Ora è in corso la fioritura del limone ma anche in questo caso la situazione non è rosea: le api presentano difficoltà e si sospettano trattamenti contro la melata eseguiti in fioritura. Gli apicoltori avviliti stanno spostando in massa gli alveari verso gli areali a sulla. In Calabria, Puglia, Basilicata non siamo ai livelli disastrosi della Sicilia ma nel complesso i risultati sono lontanissimi dalle produzioni di annate ottimali. In Sardegna nelle zone vocate ad agrumeti un minimo di produzione c’è stata ma globalmente si stimano produzioni non superiori ai 10 kg/alveare. Al termine delle operazioni di smielatura si avranno indicazioni più precise per quanto riguarda la produzione di agrumi nel complesso. MILLEFIORI In Lombardia, prima della fioritura dell’acacia, nelle zone di pianura sono stati raccolti in media 5-7 kg di millefiori, con rari picchi di 10 kg/alveare; nelle zone collinari le produzioni si sono fermate a 5 kg/alveare. In Friuli Venezia Giulia le produzioni di millefiori sono state scarse, tranne per le zone con presenza di seminativi a colza. In Emilia Romagna sono stati raccolti a macchia di ghepardo circa 5 kg/alveare in media dalle prime fioriture primaverili. In Toscana nelle zone costiere le scarse precipitazioni non hanno favorito le rese di nettare e si è prodotto molto poco; nelle zone collinari, il caldo di inizio aprile ha permesso di raccogliere un po’ di millefiori; si stimano in media produzioni di circa 8 kg/alveare. In Sardegna le produzioni sono state azzerate dalla siccità dei mesi invernali. ACACIA In Piemonte, Lombardia ed Emilia Romagna i raccolti delle zone di pianura sono oramai stati intaccati dal maltempo dei giorni scorsi. In Campania l’acacia è in fiore: in alcune aree le fioriture sono già terminate ma lontanissime dalle produzioni del 2015. ASFODELO In Sardegna le produzioni sono state azzerate dalla siccità. CILIEGIO In Campania nella zona di Napoli sono stati prodotti 5-6 kg/alveare, valori molto bassi rispetto agli anni precedenti anche a causa della sovrapposizione di diverse fioriture. In Puglia si sono raggiunte produzioni di circa 5-7 kg/alveare. MELO In Trentino Alto Adige produzioni limitate di miele di melo si sono avute solamente nelle zone con fioritura più precoce; inoltre è stata molto difficile la produzione in purezza in quanto il tarassaco è fiorito simultaneamente. In generale i raccolti non hanno superaro i 5 kg/alveare. SULLA In Sardegna la fioritura si è presentata contemporaneamente a quella degli agrumi ma i fiori non presentavano nettare, si prevede un raccolto scarsissimo. TARASSACO In Piemonte è stato prodotto nel Cuneese, i raccolti sono arrivati fino a 10 kg/alveare nelle zone pedemontane, fino a 5/kg alveare in quelle di pianura.
  10. Al di là delle condizioni atmosferiche sfavorevoli nulla ha potuto rispetto alla tua voglia di andare di vedere di curiosare le meraviglie della Natura................ Una sola parola GRANDEEEEEEEEEEE!!!!!!!!!!!!! Un
  11. Ottime immagini ora non ti manca che fotografare i pesci così hai terminato la varietà di fauna........... Un
  12. Grazie Aldo per le tue scorribande che fai la tua innata testardaggine nel voler ripercorrere un vecchio cammino già fatto ma impossibilitato la prima volta per condizioni atmosferiche non idonee.......... Ma dal tuo poster traspare qualcosa che mi ha maggiormente emozionato ed ho quotato le parole che Gibbo in risposta al tuo racconto della mamma tedesca che ha portato suo figlio nonostante il suo handicap lassù su percorso non facile per tutti............ Grazie di averci raccontato questa perla che insieme alla tue immagini fà di questa giornata di fine Aprile uggiosa e freddina par la stagione una giornata Solare............. :wub: Un
  13. Caro Gibbo purtroppo la Natura fà il suo percorso io per natura sono un ottimista vediamo se questo calo delle temperature non induce un ritardo delle fioriture nella acacia almeno di alcuni giorni anche se le fioriture come ho detto in precedenza possono ritardare solo alcuni giorni ma sono abbastanza costanti nel tempo. L'unico fattore che vedo negativo sono le temperature che si assestano su valori medi quando lo sappiamo che per le piante per dare il massimo del loro carico di nettare deve esserci un clima caldo umido come abbiamo visionato e accaduto nel 2011 quando il raccolto della acacia toccò livelli di eccezione............. L'importante per me è la T° salga se poi ci sarà qualche pioggia non disperiamo nel raccolto le api fanno miracoli sono delle macchine da guerra in fin dei conti allora basta poco per fare il raccolto certo la quantità sarà in relazione del clima ricordiamoci dell'esperienza della postazione del Vespaio nel 2011 che in piena fioritura del castagno le famiglie continuavano la raccolta della acacia fino ai 900 metri di altitudine............ Vedremo come si evolverà............... Un
  14. Delle semplici considearzioni............ La sciamatura è la forma di riproduzione delle api. Il preriodo può variare da Aprile a Giugno questo in relazione al luogo dove è situato l'alveare se in pianura o in montagna.Di solito nella sciamatura lascia l'alveare la regina vecchia con un gruppo di api dove sono rappresentate tutte le categorie sociali (bottinatrice.nutici di covata, ceraiole, guardiane e altre ) dell'alveare stesso questo perchè lo sciame deve essere in grado di ricreare una nuova colonia nel luogo prescelto dalle esporatrici che hanno proprio il compito di trovare il luogo dove si costruirà il nido. Di solito lo sciame nelle prime 24 ore non lascia il luogo dove è partito lo possiamo trovare nelle vicinanze questo ci può rimanere anche tre giorni tutto è in relazione al tempo meteo o alla ricerca del luogo dove ricreare la nuova colonia e una volta trovata parte e non è più possibile per l'apicoltore catturarlo. Di solito la sciamatura avviene in tarda mattinata o nel primo pomeriggio nelle ore più calde della giornata è possibile che lo sciame per condizioni avverse ritorni nell'alveare di partenza o addirittura esperienza nostra vada in un'altra arnia e si vanno a trovare due regine che a seconda del periodo che avviene se all'inizio della stagione assisteremo ad combattimentro fra le due regine se invece avverrà più tardi quando la stagione della grandi raccolte è finita le due regine convivono fino alla primavera successiva dove a quel punto sopraviverà la più forte. Ultima cosa lo sciame ha una potenza vitale eccezionale se uno non la vive in diretta non se ne rende conto.......... Personalmente lo sciame mi commuove e mi emoziona ogni volta che lo vedo................. :wub: la Natura continua il suo percorso di vita............ :wub: . Un
  15. Bravo Gibboneeeeeeeeee................. :clapping: :clapping:
  16. Lupo di Toscana

    Volpe

    Sono daccordo con Marco è affetta da rogna e visto l'estensione della lesione ma più che altro da macanza del pelo potrei osare ma sicuramente esami più appropiati ne darebbero la certezza dovrebbe essere rogna demodettica che determina proprio la caduta del pelo e quel aspetto delle pelle........... Sicuramente l'animale è delebitato e come ha già detto Marco oltre a problemi per macanza del pelo ci possono essere delle infezioni secondarie sulla pelle in quanto la pelle stessa perde la sua normale elasticità e suoi acidi grassi che la rendono morbida ed elastica ma più che altro mancano quelle difese naturali date proprio dagli acidi grassi stessi............ Bel resoconto di come anche gli animali selvatici possono essere affetti da patologie nonostante siano molto più resistenti degli animali domestici.............. Un
  17. Titolo appropiato Giuseppe meravigliosa carrelata di uccelli acquatici che non avevo la più pallida idea che potessero essere qui in Italia nelle nostre zone ma devo spendere una parola in più per quel rapace che hai fotografato oltre alla sua bellezza ci indica che la scala ecologica è al completo e mi infonde nel mio spirito una speranza che nonostante noi uomini continuamo a distruggere l'ambiente la Natura è più forte di noi.............. Il resto ottime foto e un grazie di cuore per averci reso partecipi di questo spettacolo.......... :clapping: Sero di incontrarti presto per nutrirmi delle tue parole e esperienze Grazie per queste emozioni........... Un one
  18. Aggiornamento urgente purtroppo la mia vecchia non potrà venire per motivi di salute per un dolore ad una gamba. La signorina ha 82 anni e deve fare i conti con gli acciacchi dell'età però confermo lupo e Cristina quindi se ci fosse da fare il cambio per i posti letto o meglio se uno avesse bisogno di un tre letti darei la disponibilità a cederla se no e si dormirà più larghi.............. A prestooooooooooooooooooo!!!!!!!!!!!!!!!!
  19. Bravo Luciano molto interessante questa escursione alla ricerca delle diverse erbe spontanee e bello anche l'habitat dove avete passeggiato .......... Anch'io avrei bisogno di una lezione di botanica sono piuttosto scarso.......... :wall: Un one
  20. Belle immagin di una Primavera lanciata dnei suoi mille colori odori ma più che altro Roberto mi ha emozionato questo racconto un treccio di parole di immagini ricordate del tempo passato e voi due l'anello di congiunzione.............. Un
  21. Per primo complimenti per la passeggiata nel bosco con la lieta combriccola ma anch'io la penso come te in settimana salgo al Vespaio per dare un occhiata alle api e trovo la strada asciuttissima si faceva polvere e nei punti dove di solito ci trovavo sempre umidità ho trovato poche tracce di essa ma più mi ha sconvolto è stato il sottobosco trovare di Aprile il muschio come a giugno/luglio mi ha decisamente preoccupato come hai già detto per l'ecosistema............. Nota che le api a 800 metri mai successo in questi anni mettere un melario ad una famiglia mentre la altre erano già su 3/4 fogli di covata cosa impressionante........speriamo bene Un a tutti e due
  22. Il pigmento delle piume in questo caso nel Regno degli uccelli può subire delle modifiche inerenti ad un modifica del corredo dei geni in questo caso responsabili del pigmento delle piume. L'albinismo negli animali è una modifica poco compatibile con la evoluzione in particolar modo nella riproduzione e specialmente nel campo degli uccelli dove dimorfismo sessuale (dal greco "due forme") s'intende la differenza morfologica fra individui appartenenti alla medesima specie ma di sesso differente. Queste differenze possono consistere: -- nelle maggiori dimensioni del maschio rispetto alla femmina: questo vale per molti mammiferi (elefante africano) ed uccelli Tuttavia, vi sono animali nei quali avviene l'esatto opposto, ossia le dimensioni della femmina sono maggiori rispetto a quelle del maschio: questo succede in molti insetti , aracnidi (ragni ) e pesci ed anche in alcuni uccelli (falchiformi dove le differenti dimensioni dei due componenti della coppia ne riducono la competizione per il cibo, poiché cambia la taglia delle prede di ciascuno) e mammiferi iena maculata. Personalmente l'unico caso di albinismo che ho avuto la fortuna di vedere addiruttura in città dove abito a Prato è stato di un merlo completamente bianco purtroppo non l'ho fotografato ma faceva impressione vedere il maschio riconoscuito in questo caso dal becco di colore arancione completamente albino mentre la femmina oltre al piumaggio diverso ha il becco scuro. Belle immagini Marco e come sempre stimolanti nella discussione............... sei un grande Un
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