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Gaspy

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  1. Dipende da che cosa significhi perdere tempo. C'è chi va a lavorare con i calzoni corti e che spreca il tempo all'università. Forse il secondo.....perde il suo tempo. Gaspy PO.S.Anch'io talvolta penso che sto perdendo il mio tempo
  2. Certo non C.largus che4 nasce in querceti, certo non C. variecolor perché l'odore forte nauseante terroso (DDT) non poteva sfuggire. Servirebbe lo spaccato (per vedere se c'è viraggio della carne) e la reazione agli alcali. Con delle foto nessuno impara nulla. Butterei C. muricinus o C. muricinoides. Gaspy Imparate a descrivere seguendo tutti i caratteri: altrimenti è come andare al cinema. Chi ha postato questi 5 cortinari, può dire,in tutta onestà di avere imparato qualcosa? Gaspy
  3. Se le lamelle fossero pallide-argillacee, concorderei, ma con le lamelle brune, nonostante il bulbo ritengo si tratti del C. privignoides. Gaspy
  4. Concordo con Scoiattolo. Dato l' abbondante velo opterei per il C. laniger. Gaspy
  5. Si, cavolo, ma senza una descrizione nè macroscopica nè microscopica non si arriva determinare un Cortinarius. Penso piuttosto ad un C. alboviolaceus, ma potrei tranquillamente essere in errore. Gaspy
  6. Come si vede l'odore è una cosa soggettiva, il Cortinarius sarebbe senz'altro il C. odorifer, ma l'odore è nettamente di anice.Se così non fosse dovrei pensare al C. orechalceus. Gaspy
  7. La perfida Lucrezia Amanita phalloides (Vaill.:Fr.) Sécr. Nel bosco, assieme a tanti funghi buoni Essa si mesce ben, traendo inganno Né all’ incauto lei provoca affanno Con i suoi puri e sublimi toni Verde il cappello, oppure giallo o bianco, niveo l’ anello, pur candido il gambo , di biscia zigrinato, non è rambo il porto, la volva libera, stanco l’odor, nobile il gusto e della spora da 8 a 10 l’ estensione tutta. rara nei pini, nelle querce butta. E, se la mangi, il fegato ti fora Gaspy
  8. Per il lattario è senz'altro il trivialis. Il turpis è quasi nero. Sono fra i pochi che conosco. Gaspy
  9. Che sia un Myxacium dei Defibulati, c'è poco dubbio. Il ritrovatore avrebbe dovuto accorgersi che era mucoso dappertutto e quindi non poteva essere un Phlegmacium. Circa il C. stillatitius è possibile, ma non basta una foto così per determinarlo. La stagione è giusta, ma c'è ed è altrettanto comune il C. integerrimus. Un giorno che l'ho raccolto, poi ho guardato le spore che erano rotonde!!!!! Si trattava del C. salor f.ma transiens. Come vedete ci vuole uno studioper ogni cortinario. Gaspy
  10. Agaricus essettei Bon, l'ho sempre visto con la base ricurva questo ha il gambo diritto, anche se concordo sulla base "piatta". Circa gli odori ne do un'importanza relativa in quanto ognuno di noi ha sensibilità diverse. Gaspy
  11. Lavoro interessante e d importante. I termini vanno tuttavia ricercati e controllati. Ad esempio alutaceo significa propriamente "color cuoio" che non mi sembra giallo pallido che potrebbe definirsi cereo, citrino, ecc. Gaspy
  12. La discussione è stata fatta abbondantemente nell' articolo di Taxon nel numero di maggio a nome mio, di Soop e di Jacobsson. Me per il gusto della discussione vorrei fare presente che il C. orellanus ben più raro al nord Europa .fu descritto da Fries nonché da altri come Quélet, ecc. Vi pare possibile che il Fries non abbia descritto lo speciosissimus? Esistono ben due possibilità di interpretazione delle specie friesiane: il C. croceo-fulvus ed il il C. helvolus entrambe ben precedenti (1838) al C. rubellus (1889). Si deve soltant alla fantasia ed alla volontà di protagonismo del Melot l'aver sinonimizzato sotto il lectotipo di rubellus il C. speciosissimus. Interpretando a questo modo le specie "storiche" non si chiarisce ma si aumenta la confusione tassonomica! Gaspy
  13. Sottogenere Calochroi (M. M. Moser) Gasparini st. nov. M. M. Moser. 1961Die Gattung Phlegmacium (Schleimkopfe) in Die Pilze Mitteleuropas 4, 170. Carpofori medi, più raramente grandi, con cappello viscido e con colori vivaci gialli (biancastri), rossi, lilla/azzurro, aranciati rossi o bruni, gambo bulboso sovente marginato, frequentemente con colori violetti almeno all’ apice. Lamelle spesso con colori dello stipe, violette, gialle in qualche caso olivacee. Carne biancastra, violetta, gialla, talvolta con tinte lilla all’apice del gambo, sovente amara, reazioni vive rosse, verdi, rossobrune, ecc. agli alcali, raramente nulle. Pigmenti di origine terpenica (sodagnitine) o antrachinonica (di antrachinoni). Biemisferico. Specie tipo: Cortinarius calochrous (Pers. : Fr.) Gray Alla liuce dei nuimerosilavori con ilDNA, ritengo che i Calochroi occupino uno spazio a parte nei Cortinarius e che meritino il livello di sottogenere. Sezione Fulvi Moser & Horak M. M. Moser & Horak Cortinarius Fr. und nahe verwandte Gattungen in Südamerica. Beihefte Nova Hedwigia 5, 188, 1975 Sinonimo: sezione Fulgentes Bidaud et al. Carne sempre colorata in giallo o polpa di mela, cappello con colore giallo, rosso, arancio o olivaceo, raramente con toni lilla al margine, gambo bulboso o bulbo-marginato, lamelle gialle o verdastre. Reazione sovente rossa o verde (raramente nulla) agli alcali. Spore citriformi, più raramente amigdaliformi. Pigmenti di origine antrachinonica (diantracenoni). Specie tipo: C. elegantior (Fr. : Fr.) Fr. Sottosezione Laeticolores Moën-Loccoz & Reumaux A. Bidaud, P. Moënne-Loccoz, P. Remaux, Documents Mycologiques; XXIV, 95, 40, 1994 Colori prevalenti gialli, rossi, verdi, lamelle gialle, olivacee o rosa-lilla. Reazione rossa o verde (raramente nulla) agli alcali. Specie tipo: Cortinarius orichalceus (Batsch) Fr. Series Atrovirentes Bid et al. Bidaud, A., P. Moënne-Loccoz, P. Remaux, A (20043) Atlas des Cortinaires. Part X1V (2) : 958. CORTINARIUS ATROVIRENS Kalch 1874 ssp. IONOCHLORUS Gasparini st. Nov. Basionimo: Maire 1937 Fungi Catalaunici (Instit. Bot. Barcelona) ser. altera Vol.III n° 4 : 113, Cortinarius (Phl.) ionochlora Cappello: Ø fino a 70 mm cuticola separabile, liscia, di colore verde citrino vivace, Ség. 317 o 321-322, pervaso da macchie di tonalità rossicce, altre volte fibrilloso-innata con colore verde smeraldo pallido, lamelle: abbastanza fitte, l = 80, alte fino a 6 mm, fragili, ondulate con il filo finemente eroso, annesso-secedenti, o semi-libere, di un bel lilla rosato, Ség. n.3, poi ocra purpureo, gambo 50 mm x 15 mm, cilindrico, un po’ ricurvo, fibrilloso, giallo cromo, in basso giallo oro bulbo piccolo, turbinato x 23 mm con la parte inferiore ricoperta dal micelio giallo sulfureo, veli: generale rossiccio, cortina giallo cromo, carne: soda, giallo pallida, citrino vivace, verde citrino nel bulbo, reazione chimica: nulla al KOH. Rilievi microscopici (fig.16): spore da amigdaliformi a citriformi con verruche larghe, basse e rade (8,5-) 9,5 – 11,4 (-13,4) x (4,9-) 5,9 - 6,9 (-7,5) #956;m.; ind.1,5 – 1,9; imenio: filo parzialmente fertile con basidi medio-piccoli, 26 - 33 x 8 - 9 #956;m, presenza di numerose cellule sterili cilindriche, sferopedunculate, talvolta terminanti a cono, versiformi, talvolta plurisettate, pileipellis di colore verde oliva; epicute: gelatinizzata in ixocutis con numerose cellule terminali arrotondate, lanceolate, talvolta subcapitate. Grumi di pigmento verde oliva intraifale; nessuna ipocute deistinta: le ife superficiali sono libere e sottili x 3 - 3.7 #956;m, mentre quelle più profonde sono più grosse, 5 - 10 #956;m, di aspetto quasi enteriforme. Habitat lecceta (Istria croata) Osservazioni: Il fungo è molto bello e inconfondibile. L’ assenza di reazione agli alcali lo distingue dal C. subionochlorus, che è comunque molto più esile. Si distingue dal C. atrovirens solo per la presenza del colore rosa sulle lame (probabilmente dovuta ad abbondanza di ipericina) e per l’ assenza dell’ odore di pepe. Tipico è anche l’ habitat mediterraneo. La sequenza effettuata da Garnica è identica al C. atrovirens per cui si può considerere una subspecie. Rilevante è anche che quest’ultimo è stato anche segnalato da Consiglio et al. (2003) in ambiente submediterraneo (Q.cerri e Q.pubescens).Da notare che possiede pigmenti di origine plasmatica della serie delle atrovirine, come il Cortinarius atrovirens il C. citrinus ed alcune Dermocybe (s.l.) dell’ area australasiatica. Non mi sembra aderente la descrizione di Brandrud et al. (1998) in quanto vengono ivi descritte le lamelle giallo-crema con l’orlo lilla ed il cappello verde-oliva, nonché una reazione positiva (verde) agli alcali. Trattasi, come sopraddetto, del Cortinarius subionochlorus. Osservazione: il C.ionochlorus differisce dal C. atrovirens soltanto per le lamelle rosateinvece che gialle. I pigmenti trovati di origine antrachinonica sono esattamente gli stessi ed ilDNA ha trovato che la distanzq filogeneticq delle due specie è nulla. Da ciò la scelta di considerarlo una sottospecie (per l'habitat diverso) del C. atrovirens. Gaspy
  14. Ecco ancora un primaverile "tipico" Non ho disponbile la foto, ma mi sembra che la tavola sia sufficientemente esplicativa. Scervellatevi :biggrin: :hug2: Aspetto di Leprocybe Cappello: < 4 cm. convesso, non umbonato o con lieve protuberanza piatta e larga al disco; cuticola, asciutta, liscia o lievemente fibrillosa, colore giallo rossiccio, ricordante quello del Nematoloma fasciculare con riflessi verdognoli e con macchie verde smeraldo Lamelle: subrade, ca. L= 40, spesse ed alte di un colore giallognolo con riflessi bruno rossastri, poi rossastro ruggine in età; adnato-decorrenti con il filo eterogeneo, ca 8mm d’altezza, falcate. Gambo: 5 cm.x 6 mm. cilindrico,generalmente ingrossato alla base fin a 12mm., quasi liscio o un po' fibrilloso, cavo, colore giallognolo pallido Veli: generale:olivaceo cortina.evanescente Carne: cava nel gambo, giallastra Odore: un po' rafanoide Gusto: mite Reazioni chimiche: cuticola al KOH rosa carminio poi rosso mattone, infine rosso-bruno Spore: giallo intense in H20, amigdaliformi o ellittiche con verruche medie,non molto fitte, poco salienti= 8,1-8,7x5-5,5j.Lm.;ind. 1,5-1,7 Imenio: filo sterile per la numerosissima presenza di cistidi cilindrici,cilindrico-clavati, opuntifoli, ecc. ; sulla faccia non molto frequenti; i basidi medio-piccoli,es.26x5,2, 37x6, clavati con contenuto granulare ialino in palizzata con numerose cellule sterili clavate. Riv. pileico: di aspetto ialino negli strati superiori, giallognolo in quelli inferiori.Suprapellis sottile di ife Filiformi x 4.5-6µm., parallele con qualche terminale eretto. Epicute di ife cilindriche o lievemente inflate, piuttosto brevisettate x 6-8 µm..;lievi incrostazioni per un pigmento giallognolo;subimenio piuttosto subenteriforme con ife fino a 11-20 µm.,.Presenza di giunti a fibbia.
  15. . Bidaud et al. (1990) la trattano come una sottosez. dei Phlegmacioides (sinon. Patibiles Moënne-L. & Reum.). Dall’ evidenza emersa dai vari studi – compresi quelli del DNA (v. Garnica. & 7 Oberwinkler 2003), quest’ultima soluzione pare la più indovinata, anche perché la viscosità viene ormai generalmente considerata di scarso valore tassonomico. Questo è estratto da un mi articolo inedito del 2005. Studi da me condotti (v. il mio articolo sui Phlegmacium della Tasmania) mi hanno portato a concludere che il taxon "Phlegmacioides" usato da Brandrud e prelevato dalll' Epicrisis di Fries è invalido in quanto il termine Patibiles è precedente alla validazione di Breandrud. Gaspy
  16. Sezione Patibiles P. Moënne-Loccoz, P. Remaux Cortinarius sez. Patibiles P. Moënne-Loccoz, P. Remaux 1990 Atlas des Cortinaires I : 16 Sinonimi : sez. Variecolores, M.M.Moser ex Brandrud et Melot 1990 Nord. Journ of Botany 10(5)538; sez. Phlegmacioides Fr.ex Brandrud, et al. in Flora Photographica III, 20 (1994) 6 S Specie tipo: Cortinarius variecolor (Pers.:Fr.) Fr. Sottosezione Balteati (R,Hry.) ex Moënne-Loccoz et Remaux Moënne-Loccoz et Remaux tlas des Cortinaires 1.16 Specie tipo C.balteatus Fr. Serie Crassus Bidau et al ex Gasparini Bidaud, A., P. Moënne-Loccoz, P. Remaux, Atlas des Cortinaires VII : 219 inv. Art. 36.1 Cortinarius subbalteatus Kühner R. f.ma balteatotomentosus (R. Hry ex R. Hry) Bid et al. Basionimo: Cortinarius (Phlegmoloma - Balteati) balteatotomentosus Henry 1985 SMF 101-1 ,: 4 (T), C. (Phl., Patibiles, Crassi, crassus) subbalteatus forma balteatotomentosus Bidaud & al. 1995 Atl. Cort. 7 Fiche 288 +Livret,: 214(chiave), 231(stat. nov.), Cappello: ∅ < 105 mm convesso, convesso-spianato di forma regolare, cuticola asciutta anche nel giovane o al massimo lievemente appiccicaticcia, feltrata – tomentosa, di colore fulvo-beige o bruno grigiastro, con tonalità lilacine al margine chiare nel giovane ma talvolta appena presenti anche nell’ adulto, lamelle fitte, L – 90 al gambo, alte, sottili e fragili, adnate, lilacine, gambo corto e tozzo, 50 mm x 15 mm, cilindrico, da bulboso a fortemente bulboso- (sub) marginato, concolore al cappello o più pallido ocraceo, fortemente fibrilloso per il velo ocraceo, in gioventù toni lilacini all’ apice, carne bianca, soda, odore nullo, gusto gradevole; reaz. chim.= alle basi forti brunastro poi (molto lentamente) grigioporpora. Rilievi microscopici (fig.4): spore amigdaliformi, lievemente mucronate, medie, con ornamentazioni medie, regolari, salienti (9,2 ) 10,3 – 11,5 (-12,1 x (5-) 5,6 – 6,5 (-7,5) μm; imenio: filo quasi sterile per la presenza di numerosissime cellule sterili claviformi; basidi tetrasporici 34 - 40 x 8 - 9 μm; pileipellis: epicute formata da ife grosse. cilindriche x 6 – 10 μm, intrecciate e con peli emergenti arrotondati; ipodermio in acciottolato; pigmento fortemente incrostante le ife dell’ epicute in forma di placchette, giunti a fibbia abbondanti, cortex: all’apice presenza di peli con punta lanceolata. Habitat: piuttosto comune in tarda primavera in Carnia in faggeta o pecceta Osservazioni: questa varietà assomiglia molto al C. balteatoalbus R.Hry. ed al. C. crassus Fr. La presenza del colore violetto su lamelle ed apice del gambo e l’ assenza di reazione alle basi lo distingue dalle due specie. Da notare che Moënne-L. & al. (1990) lo pubblicano come specie conformando la descrizione dell’’Henry, mentre nel 1995, nel dare al taxon uno stato nuovo, rappresentano un taxon segnatamente privo di colore violetto all’ apice del gambo: tuttavia il taxon è riconducibile al basionimo per le caratteristiche contenute nella descrizione. La collocazione tassonomica di questi Phlegmacium asciutti è alquanto discussa. Brandrud et al.(1990) li collocano in una sez. Crassi che comprende Cortinarius poco o nulla viscosi. Fanno inoltre appartenere la sezione al sottogenere Cortinarius che non ha nessuna affinità con questo gruppo di Phlegmacium privi o quasi di glutine. Bidaud et al. (1990) la trattano come una sottosez. dei Phlegmacioides (sinon. Patibiles Moënne-L. & Reum.). Dall’ evidenza emersa dai vari studi – compresi quelli del DNA (v. Garnica. & 7 Oberwinkler 2003), quest’ultima soluzione pare la più indovinata, anche perché la viscosità viene ormai generalmente considerata di scarso valore tassonomico.
  17. Attendo sempre fiducioso risposte (esempio Scoiattolo!!!!). Dopodiché posterò la scheda completa nell'apposita rubrica. Gaspy
  18. Visto che latitano, ve ne propongo uno io Cappello: ∅ < 105 mm convesso, convesso-spianato di forma regolare, cuticola asciutta anche nel giovane o al massimo lievemente appiccicaticcia, feltrata – tomentosa, di colore fulvo-beige o bruno grigiastro, con tonalità lilacine al margine chiare nel giovane ma talvolta appena presenti anche nell’ adulto, lamelle fitte, L – 90 al gambo, alte, sottili e fragili, adnate, lilacine, gambo corto e tozzo, 50 mm x 15 mm, cilindrico, da bulboso a fortemente bulboso- (sub) marginato, concolore al cappello o più pallido ocraceo, fortemente fibrilloso per il velo ocraceo, in gioventù toni lilacini all’ apice, carne bianca, soda, odore nullo, gusto gradevole; reaz. chim.= alle basi forti brunastro poi (molto lentamente) grigioporpora. Rilievi microscopici: spore amigdaliformi, lievemente mucronate, medie, con ornamentazioni medie, regolari, salienti (9,2 ) 10,3 – 11,5 (-12,1 x (5-) 5,6 – 6,5 (-7,5) μm; imenio: filo quasi sterile per la presenza di numerosissime cellule sterili claviformi; basidi tetrasporici 34 - 40 x 8 - 9 μm; pileipellis: epicute formata da ife grosse. cilindriche x 6 – 10 μm, intrecciate e con peli emergenti arrotondati; ipodermio in acciottolato; pigmento fortemente incrostante le ife dell’ epicute in forma di placchette, giunti a fibbia abbondanti, cortex: all’apice presenza di peli con punta lanceolata. Habitat: piuttosto comune in tarda primavera in Carnia in faggeta o pecceta
  19. Visto che latitano, ve ne propongo uno io Cappello: ∅ < 105 mm convesso, convesso-spianato di forma regolare, cuticola asciutta anche nel giovane o al massimo lievemente appiccicaticcia, feltrata – tomentosa, di colore fulvo-beige o bruno grigiastro, con tonalità lilacine al margine chiare nel giovane ma talvolta appena presenti anche nell’ adulto, lamelle fitte, L – 90 al gambo, alte, sottili e fragili, adnate, lilacine, gambo corto e tozzo, 50 mm x 15 mm, cilindrico, da bulboso a fortemente bulboso- (sub) marginato, concolore al cappello o più pallido ocraceo, fortemente fibrilloso per il velo ocraceo, in gioventù toni lilacini all’ apice, carne bianca, soda, odore nullo, gusto gradevole; reaz. chim.= alle basi forti brunastro poi (molto lentamente) grigioporpora. Rilievi microscopici: spore amigdaliformi, lievemente mucronate, medie, con ornamentazioni medie, regolari, salienti (9,2 ) 10,3 – 11,5 (-12,1 x (5-) 5,6 – 6,5 (-7,5) μm; imenio: filo quasi sterile per la presenza di numerosissime cellule sterili claviformi; basidi tetrasporici 34 - 40 x 8 - 9 μm; pileipellis: epicute formata da ife grosse. cilindriche x 6 – 10 μm, intrecciate e con peli emergenti arrotondati; ipodermio in acciottolato; pigmento fortemente incrostante le ife dell’ epicute in forma di placchette, giunti a fibbia abbondanti, cortex: all’apice presenza di peli con punta lanceolata. Habitat: piuttosto comune in tarda primavera in Carnia in faggeta o pecceta
  20. Un link impatico Gaspy http://www.fungaljungal.org/Fungal_Boogie_lyrics.htm http://www.fungaljungal.org/Fungal_Boogie.htm
  21. Nella rubrica in cucina, non riesco a completare la ricetta. usando "replica" esce il seguente messaggio Fatal error: Allowed memory size of 33554432 bytes exhausted (tried to allocate 2755 bytes) in /var/www/html/forum/sources/classes/post/class_post.php on line 2264 Mi spiacerebbe lasciare la ricetta incompleta. Gaspy
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