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Piciacchiu

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  1. Il problema quest'anno, Gianlù, è capire da quale pioggia contare i giorni, visto che da maggio a qui ne ha fatte talmente tante che se ne è perso il conto. Martedì sulle mie amate faggete sono caduti circa 50 mm. di implacabile pioggia novembrina, con temperatura che oscillava tra i 3 ed i 6 gradi...una manna per gli estatini!!!
  2. Attenzione soprattutto ai bocconi per Zaretta. Da infami di quel genere c'e' da aspettarsi soprattutto questo: gesti vili, come vili sono loro. I cinghiali sono sicuramente troppi e dannosi, ma esistono modi legali per attuarne la caccia, con le debite autorizzazioni. Ma mettere i lacci, peraltro pericolosi per tutti e non solo per i cinghiali, e' un atto da vigliacchi bracconieri.
  3. Dove si rivela assai migliore del castagno, che ha il brutto vizio di scoppiettare a manetta... Per esperienza personale, dico che il "mix" migliore di legna da ardere da me sperimentato (con tutto il rispetto per il cerro, beninteso) è quello tra faggio e olivo, quest'ultimo eccezionale per durata ed aroma che sprigiona.
  4. Guidù, una confidenza...anche se so che ti complicherà la vita, che dopo aver saputo quanto sto per dirti andrai nei boschi con molto più timore e con la testa sempre semi-girata all'indietro, pronto sdraiarti in terra in posizione supina. So che sarà così, ma d'altro canto è giusto ed inevitabile che tu lo sappia... MANDINGO E' ROMANISTA!!!
  5. Bula, io intendevo frutti appetiti dall'essere umano medio... :biggrin: ...poi, per carità, ci sarà pure qualcuno che mangia le ghiande (anche se il più delle volte ha quattro zampe e grugnisce... :biggrin:) ma non per questo affermerei che la quercia è un albero da frutta!! Comunque, il morale della favola è che, grazie a 'sto pandemonio che hai sollevato, il prof. Gibbo ci ha bocciati a tutti e due...
  6. Ivan, io in tutta sincerità a Wikipedia preferisco il bosco e quindi parlo per la mia esperienza diretta. Conosco bene le faggiuole, ma per quanto ne ho sempre saputo io gli unici ad apprezzarle da un punto di vista alimentare sono i cinghiali (un po' come le ghiande, insomma). Poi, certo, è probabile che in periodi di grande fame se ne sia potuto fare gli usi di cui parla Wikipedia. Personalmente, però, pur frequentando la faggeta da circa 30 anni, non ho mai visto nesuno che vi si recasse per raccattare le faggiuole, cosa che qualche volta ho fatto io, ma al diverso fine di piantarle nel mio terreno (peraltro senza risultati tangibili).
  7. Il mistero del faggio credo non riusciro' mai a decifrarlo completamente. Quando l'uomo viveva nella Natura e con essa intesseva legami ormai da tempo dimenticati e che all'"uomo moderno e razionale" potrebbero apparire ridicoli (senza comprendere quanto mostruosa sia la sua/nostra vita di oggi) il faggio rivestiva un ruolo speciale ed unico. E' un albero che non da' frutti (almeno sui rami...) eppure ti avvince a se' con una forza assolutamente unica. Il faggio ti cattura e non ti lascia più. Come, e' difficilissimo descriverlo. Specialmente per noi "uomini moderni", che abbiamo perduto la capacita' di comunicare con la Natura. Odori, rumori, colori...e quella sensazione indefinibile di appagamento, si, ma anche di struggimento, di malinconia. Atemporalita', questo certamente ed il sentire vicino a te, quasi sino a poterci parlare, persone che con te hanno vissuto quei luoghi e che oggi non ci sono più. O almeno, non sono più qui. Questo e molto altro che non saprei descrivere. Un tempo, quando tra l'uomo e la Natura esisteva ancora armonia, la capacita' di comunicare con essa attraverso gesti rituali, veniva chiamata Magia. Termine che ha poi assunto un significato distorto e ben diverso, sino a divenire "strumento di lavoro" di squallidi imbroglioni. Ecco, utilizzando il termine nell'antica e positiva accezione, direi che il faggio e' un albero magico.
  8. Pia illusione, amica mia. Non ha pagato nessuno per gli orsi avvelenati dagli ineffabili abitanti di Ortona dei Marsi, immaginati un po' se potra' pagare qualcuno per questi...
  9. Alla faccia, Danie', meno male che dovevi prendere il cappotto... ...e quando li trovi che fai, te porti un TIR? Complimenti per il cucciolo...anch'io ho due adepti (12 e 10 anni). Non sono cosi' bravi (neppure il papa' lo e', per la verita') ma la passione c'e' tutta ed e' questo cio' che più conta!
  10. La fresca!! Complimenti, capello'...
  11. Grande Bulaier, con l'acqua che arrivera' nei prossimi giorni in Piemonte, vedrai che avrai da faticare parecchio. Parlo di "fatiche" assai piacevoli, ovviamente...
  12. Ci sarà, Marino, ci sarà...dopo la passeggiata di ieri ne sono arci-convinto. Ma la tua vittoria di ieri vale più di mille porcini...
  13. Giancarlo, ci mancherebbe che scrivere qui diventasse un obbligo. La vita e' fatta di momenti, per tutti. E nessuno di noi sfugge a questa regola. Momenti in cui si ha voglia di scrivere, di condividere. Ed altri in cui non se ne ha nemmeno un po'. Ma noi siamo una grande famiglia: sappiamo che ci sei e tu sai che ci siamo, anche quando non scrivi. Un abbraccio.
  14. E la miseria! Fino ad aprile 2011 tocca aspetta' pe vedesse, Mauri'??
  15. Carle' ti ringrazio della premura, ma, ad onor del vero io con l'iniziativa di San Demetrio c'entro ben poco: ha fatto tutto il Bove, al secolo Marco Rusticolo da Vallinfreda. Io, per APB, mi sono occupato solo degli interventi, in fase di emergenza, a Campotosto (cerate e stivali) e a Bazzano (schede telefoniche e teli antipioggia). E di questo sono io a dover ringraziare APB (per avermelo reso possibile) e non viceversa.
  16. Mauri', le ultime stagioni anomale ci avevano forse abituati un po' male, come ha giustamente rilevato "un certo" Gava qualche tempo fa. Quest'anno stiamo tornando a standards più classici: "a maggio, l'assaggio". Parafrasando un detto proprio di altra tematica (meteo) speriamo di poter aggiungere "giugno, porcino in pugno". Al di la' della generosita' delle nuove nascite, quello che certamente non ti manchera' e' la compagnia di una persona eccezionale come Alfonso. E questo vale più di qualsiasi ritrovamento! Alla prossima alba...
  17. Bella Baffo, sui rossi ormai non dico più nulla perchè tanto ho capito che hai lo stampo e se non ci stanno li fai tu lì per lì... :biggrin: ...ma complimenti anche per quei magnifici turinozzi che mi hanno fatto venire una voglia incredibile di girare per prati...me sa che in settimana una "capata" in montagna ci scappa!! :0123:
  18. Leggendo con maggiore attenzione il testo della Legge Regionale opportunamente linkato da Paolo, ho rinvenuto una norma che fa espressamente salva la validita' dei tesserini rilasciati prima dell'entrata in vigore della Legge stessa (marzo 2010). Si tratta dell'art. 6, ove si prevede che i titolari di tesserini-autorizzazione rilasciati in precedenza sono tenuti, qualora avessero ottenuto l'autorizzazione senza aver prodotto attestati, a frequentare un corso di aggiornamento di 5 ore, ma solo alla scadenza del quinquennio. Questa norma, che non distingue tra residenti e non, conferma pienamente la intangibilita' dei diritti acquisiti. La legge, ahiloro, vale per cio' che dice e non per l'interpretazione che vorrebbe darne Zi' Peppittu o Carminuccio calacasuni. Quindi, tesserino e testo di legge in tasca, tranquilli e determinati. Al forestale che dovesse fermarci e contestare qualcosa, esibiremo il testo di legge e chiederemo con calma serafica: "Mi mostra, per cortesia, dove sta scritto che il tesserino rilasciatomi e' decaduto o revocato?". E poi se famo du' risate... Per dare a Cesare quel che e' di Cesare, direi ottima la disposizione dell'art. 1, che vi invito a leggere (anche se la parte relativa agli Enti Parco e' palesemente illegittima). Cosi' il povero Sampei non sara' più rapinato da quelli del bar di Aprati...
  19. E io sono d'accordissimo con te, Paolè! Se poi una disposizione simile (revoca espressa delle autorizzazioni amministrative, chè questo sono i "tesserini", in corso di validità) ci sarebbe molto da discutere sulla legittimità di una norma del genere. Che però al momento, come hai giustamente rilevato, non esiste. Infatti io ho serenissimamente pagato il bollettino inviatomi dalla Provincia, guardandomi bene dal presentare moduli di autocertificazione circa il possesso di immobili. L'art. 16 delle c.d. "preleggi" ("disposizioni sulla legge in generale" contenute nel codice civile quale preambolo) recita espressamente: "la legge non dispone che per il futuro..." e quindi le disposizioni emanate a marzo, a mio avviso, valgono per chi andrà a richiedere il tesserino (e quindi l'autorizzazione alla raccolta) dopo l'entrata in vigore della nuova legge. Ergo, andrò per funghi (nelle poche occasioni in cui potrò) in Abruzzo con assoluta serenità, munito della mia bella autorizzazione rilasciata nel 2008 e mai revocata da nessuno...
  20. Val Chiarino e Porcio Mondo sono in territorio comunale de L'Aquila (con diritti di uso civico per i naturali di Arischia)...che c'azzeccano i comuni del teramano?
  21. Per curiosità Alessandro...quanto e a chi paghi per andar per funghi a Campotosto??
  22. Questa è davvero buona! :biggrin: Che c'entra la frequentazione del corso da parte dei residenti (non richiesta sino all'anno scorso) con l'imposizione del permesso giornaliero per i non residenti? E' persino scontato osservare che, se il problema fosse stato quello dell'abilitazione "tecnica", si sarebbe potuto risolvere assai facilmente: bastava richiedere, al momento del rilascio del tesserino abruzzese al non-residente, l'esibizione da parte di quest'ultimo del tesserino rilasciatogli dalla regione di provenienza (che poi al 90% è il Lazio) il quale presuppone appunto il possesso di un attestato di frequentazione di corsi. Ma veramente pensano di abbindolare la gente con simili frescacce?
  23. Condivido totalmente il tuo pensiero, Ca'. E questo un po' mi preoccupa... Scherzi a parte, questo gretto atteggiamento di chiusura, improntato ad una concezione meschinamente egoistica di carattere medievale, proprio quando l'Abruzzo ha ricevuto infinite (ed assai concrete) manifestazioni di solidarieta' dagli "odiati extra-regionali", e' un qualcosa di davvero disgustoso. E questo anche al di la' della palese truffa perpetrata ai danni dei possessori di tesserino "extra-regionali" che inevitabilmente, a tempo debito, giungera' al vaglio della Procura della Repubblica. Ritengo giustissima anche l'idea di "sollevare" la stessa popolazione abruzzese contro questa porcheria. Personalmente, ho informato alcuni amici aquilani (fungaroli) che ignoravano il "blitz di marzo" e che sono rimasti letteralmente indignati, specie quando ho raccontato loro del bollettino inviato a casa e fatto pagare senza che, ad oggi, sia giunta alcuna comunicazione in senso opposto. Proprio da loro, credo, deve giungere la più viva protesta contro un provvedimento che, oltre ad essere ingiusto e truffaldino, crea grave danno all'economia locale. Un po' la storia di quello che si taglia i cosiddetti per far dispetto alla moglie...
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