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Piciacchiu

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  1. Stessa esposizione, un po' più in basso. Tipici estatini nocciola chiaro di bosco ben assolato e piuttosto aperto.
  2. Dopo quella robaccia che ha postato iggava , ti risollevo lo spirito con qualche tipico estatino di luglio nella veste più classica: colore nocciola (medio o chiaro) bosco luminoso, esposizione sud o sud-est. Quì la quota è piuttosto elevata (intorno ai 1.600 metri) e quindi maggiore è la sofferenza da vento, come si nota pure dalla screpolatura sul cappello.
  3. Vecchio parac*lo, pure quelli di macchia sei andato a scovare. Forse quelli che amo di più, anche perchè mi risvegliano ricordi di mitiche raccolte del passato (e sai a quale macchia mi riferisco, anche se purtroppo oggi ne è rimasto ben poco... ). Beh, che dire? Aspettiamo i neri di sughera e di leccio o per quest'anno può abbastare così? Un abbraccio a te e a Maurizietto bello!
  4. Un conto e' il fatto, un altro conto e' il diritto. A me personalmente non e' mai capitato, ma ad altre persone che conosco si'. Ma anche se fosse in linea puramente teorica, e' il principio che e' sbagliato, non solo, ma fonte di polemiche spesso pretestuose. A maggior ragione se le cose stanno come dici tu, cosa ci vuole ad apportare una piccola modifica ad una norma, cosi' da renderla aderente alla realta' ed esente da sospetti di incostituzionalita'? Io credo sarebbe nell'interesse degli stessi cacciatori.
  5. Una domandina banale, ma credo lecita, dato che il forum non e' frequentato solo da esperti micologi, ma anche da neofiti e semplici curiosi... Commestibilita'?
  6. E su questo siamo d'accordo, Carle'. Ma perche' solo i cacciatori? Perche' i cercatori di funghi (anche loro soggetti a gabelle vieppiu' salate) no? La norma e' parte di un codice emanato nel 1942, quando le condizioni di vita,, le abitudini, i costumi sociali, erano ben diversi da quelli odierni. La civilta' era ancora prevalentemente rurale, la caccia era assai piu' diffusa ed aveva anche una certa rilevanza economica per talune popolazioni. Oggi questa sorta di "privilegio" per la sola categoria dei cacciatori non ha piu' senso; io non sarei pero' dell'idea di abrogarla, ma di estendere il medesimo diritto (sempre in caso di fondo aperto e senza pregiudizio per le colture, ovviamente) anche ad altre categorie, quali fungaioli ed escursionisti (tanto tra un po' dovranno pagare anche loro, fidati...).
  7. Esatto. E il prprietario di un fondo non diviene affatto proprietario della fauna selvatica che entra nel suo fondo.
  8. Chissà con che monnezza te presenti... :biggrin:
  9. In effetti, Marino, se il fondo è chiuso (val dire recintato) nessuno può entrarvi. La gran parte dei fondi però, data la vasta estensione, sono "aperti" (non recintati). In questo caso l'art. 842 del codice civile attribuisce ai cacciatori il diritto di entrarvi, a patto che non danneggino le colture in atto.
  10. Ma possibile che una persona anziana sia così criminalmente irresponsabile? Addirittura due specie velenose, è riuscita a raccogliere, questa disgraziata! Cosa ca**o pensava che fossero?? E poi che fai? Li dai a tua nipote? Non ci sono veramente parole, ste cose fanno rabbia e basta!!
  11. "Il ladro di cesti, d'ora in poi, sara' perseguitato dai fungacci: ne trovera' in ogni dove e ne sara' attratto in modo irresistibile. Non cogliera' null'altro che fungacci ed il porcino fuggira' da lui". Una maledizione biblica in piena regola... :biggrin:
  12. Piciacchiu

    Lepiota subincarnata

    E infatti, caro Piero, qui sul forum avevamo fatto un certo lavoro che aveva portato all'elaborazione di una proposta di modifica della Legge Quadro nazionale, volta proprio ad introdurre l'obbligo, per tutte le regioni, di introdurre il c.d. "tesserino nazionale", rilasciabile solo previa frequentazione di corsi e sostenimento di esami, ovviamente istituiti ed organizzati a livello regionale, ma sulla base di un protocollo uniforme a livello nazionale. Oltre alle nozioni basilari di micologia (il candidato doveva dimostrare di saper riconoscere I principali funghi tossici e comunque tutti I velenosi mortali) era richiesta la conoscenza delle norme fondamentali di educaziome ambientale e di quelle relative alla sicurezza. Era (ed e') un buon lavoro, a mio avviso, quantomeno come base da cui partire per creare una piattaforma normativa solida. Sai, pero', qual'e' il problema? Che di buone intenzioni e' lastricata la strada per l'inferno (o, se preferisci, "tra il dire e il fare c'e' di mezzo il mare") e cosi', quando l'amico Pasquale (all'epoca membro del C.D.) ha inviato il testo in questione ad almeno 4 illustri Associazioni micologiche, nessuno ci ha degnato neanche di una risposta. Ergo, secondo un costume nazionale tutto nostro, continueremo a leggere di incidenti ed avvelenamenti ed a chiosarli con i consueti commenti, tanto corretti quanto banali ed in definitiva inutili. That's Italy...
  13. Beh, tutto sommato è andata bene. La cazziata è arrivata, ma in tono molto bonario... :biggrin: Lui è il vero re del faggio, prendi per oro colato tutto ciò che ti dice, anche se alla fine ti dice tutto e niente (vecchio paravento, si direbbe nella capitale... :biggrin:). Quest'anno mi ha impressionato quando, dialogando per MP, mi ha descritto esattamente le esposizioni di alcuni miei posti, desumendole dalle poche indicazioni contenute nel mio messaggio...confesso che ho avuto paura! Scherzi a parte, tutto quanto detto da Gianluca è sacrosanto; io stesso avevo premesso che le "regole" enunciate sono puramente indicative e soggette a mille e una variabile (quelle indicate dal grande Gava e molte altre ancora). L'unica cosa che mi permetterei di aggiungere è che il faggio, albero magico e meraviglioso, è anche un gran figlio di migno**a, nel senso che, a differenza del castagno (assai più "democratico", avendo una diffusione piuttosto uniforme delle nascite) tende a fare i funghi sempre negli stessi posti, con la conseguenza che chi li conosce bene va quasi sul sicuro e chi invece "esplora" rischia di girare a vuoto e magari alla fine incontrare quell'altro con il canestro pieno. Altrimenti detta, per diventare "padrone" di una faggeta (se non ci vai accompagnato, ovviamente...) bisogna durare tanta fatica e patire tante delusioni. Nonostante tutto, però, il Faggio per me sarà sempre il numero uno...
  14. Complimenti Ignà, geotropa veramente spettacolari!! A pioggia come va, ne ha poi fatta quanta ne prometteva?
  15. Piciacchiu

    Lepiota subincarnata

    Due o tre anni fa, su da me, incontrai un tipo (ovviamente sprovvisto di qualsiasi tipo di tesserino) che passeggiava insieme alla moglie. Nel cesto (se non altro non stavano con la busta) portavano, insieme a qualche agarico e a un paio di belle procera semi-aperte, almeno 7-8 lepiotine che piu' velenose non si poteva (secondo me helveola, piu' un paio di mastoidea). Quando l'ho invitato a disfarsene, mi ha guardato stralunato e mi ha risposto: "so' la stessa famiglia delle mazze, nun so' tutte bone?". A quel punto gli ho spiegato che molte lepiote sono tossiche, potenzialmente addirittura mortali. La moglie, che pareva piu' assennata, dopo aver visto i miei due tesserini (Lazio e Abruzzo) ha ingiunto al marito di buttare le lepiotine ("sto signore e' un esperto, se dice che nun so' bone..."). Per togliere loro qualsiasi sospetto, comunque, le ho acciaccate davanti a loro. Quando ci siamo salutati, il tizio ci ha tenuto ad assicurarmi che non avrebbero comunque consumato i funghi senza farli vedere prima. Io non ne sono cosi' convinto...
  16. Piciacchiu

    Lepiota subincarnata

    Bob l'ha già linkata, ma per i più pigri inserisco la splendida e didattica foto di Ennio: Lepiota subincarnata - Velenoso Mortale
  17. Piciacchiu

    Lepiota subincarnata

    Qualcuno ha foto di questa pericolosissima lepiotina? In caso positivo, penso sarebbe utile postarle qui. Gli inviti alla prudenza, sulle lepiote, non sono mai abbastanza.
  18. (continue)...eravamo arrivati ad agosto ed all'esordio degli edulis, che da noi generalmente avviene nell'ultima decade di quel mese (ovviamente se le condizioni di umidità sono tali da consentirlo). Questo è il periodo in cui è più facile trovare in "coabitazione" edulis ed estatini (coabitazione solo temporale, perchè fanno comunque in punti differenti) ma l'anno passato, 2009, mi è capitato (piacevolissima sorpresa...) in pieno ottobre (08.10 e 11.10) come il caro amico Pedroso potrà confermarti (c'era pure lui, il giorno 11). Diciamo comunque che i mesi "clou" per l'edulone sono settembre ed ottobre e le condizioni ideali per una sua abbondante nascita sono le seguenti: - molto caldo a luglio/agosto; - molta acqua (più ne fa meglio è) da metà agosto in poi. Il freddo, se non esagera, non li ostacola più di tanto, purchè il terreno sia stato ben scaldato durante l'estate e non gli venga a mancare l'umidità. Come dicevo, più acqua fa meglio è. Sotto pioggia continuano a nascere che è una meraviglia. Temono ovviamente, come ogni porcino (e come ogni altro fungo in generale) il tramontano bastardo.Per profumo e sapore non possono competere con l'estatino; in compenso sono mediamente molto più sani (esenti da larve) del primo.Nel periodo degli edulis tendono solitamente a ripartire anche i rossi (da me non sono comunque molto frequenti) che in genere chiudono la stagione porcinara. Il nero, ahimè, è del tutto assente in faggeta, così come la a. caesarea (parlo delle mie quote ovviamente, nelle faggete "depresse" del Lazio si trovano gli uni e le altre). Per fortuna abbiamo un paio di macchiette di quercia d'alta quota per riuscire, negli anni più fortunati, a fare il "poker", anche se è impossibile farlo nella stessa giornata. Non mancano, invece, delle splendide "regine" (a. muscaria) da fine agosto in poi, quasi immancabilmente "spione" dell'edulis. Concludo con una piccola nota relativa ai funghi che si intravedono nella (pessima) foto del mio avatar: come è facile vedere sono tutti estatini di eccellente qualità raccolti il giorno 11.08.2006, tutti su prato ed in prossimità di alcuni arbusti che, come insegna l'amico Alfonso, è buona norma non sottovalutare...
  19. Di sicuro non era una persona che avesse frequentato un pur minimo corso di micologia, ma direi neppure guardato un semplice testo illustrativo. Troppe e troppo evidenti sono le differenze tra la phalloides e le russule perche' possa esservi possibilita' di confusione. Il brutto e' che questo scellerato, se non avesse avuto la fortuna di incontrarti, magari li avrebbe pure consumati (e fatti consumare a parenti o amici) senza neppure farli vedere prima. Come la signora che incontro' Peppe alla pineta della Campana (mi pare fosse aprile) con un bel cesto di verna, convinta che fossero prataroli... Peppe gliele distrusse a bastonate davanti a lei, dopo che le aveva buttate, per toglierle il sospetto che volesse rubarsele lui. Rob de matt...
  20. Ciao Mario, ti rispondo volentieri anche se so gia' che incorrero' nelle ire del Gava, che mi taccera' di esser stato troppo sommario ed impreciso. :biggrin: Premetto che la mia ormai trentennale esperienza e' specifica del bosco di faggio puro (rari esemplari di tasso) a quota elevata (dai 1.300 metri al limitare superiore del bosco, 1.700/1.750 circa). Il primo a comparire e' il rosso, che non e' difficile incontrare in giugno, qualche volta anche alla fine di maggio, sulle piazzole piu' assolate e pianeggianti (spesso in alta quota) specialmente dov'e' presente il mirtillo nero. Per quanto riguarda I miei amatissimi estatini, beh qui ci sarebbe da scrivere un trattato. Volendo schematizzare al massimo, diciamo che i fattori di cui tener conto sono diversi: 1. Quando ha finito di sciogliersi il manto nevoso; 2. Quante giornate di sole si riescono a mettere in fila, prima che il bosco metta la foglia. Questo dato e' fondamentale perche' il terreno riesce ovviamente a scaldarsi molto di piu' quando il bosco e' ancora spoglio; 3. Quanta acqua cade (e in quanti diversi episodi) nei mesi di maggio, giugno e luglio; 4. Anticiclone delle Azzorre (umido) o Anticiclone africano (piu' secco); 5. I danni del tramontano bastardo e/o dello scirocco prosciugatore. 6. I temporali pomeridiani estivi ("di calore") i migliori amici dell'estatino. Secondo un adagio semplice quanto geniale del prode Carletto, comunque, "si chiamano estatini perche' gli garba il caldo" e questo dunque e' un ingrediente essenziale, anche se ovviamente non l'unico. A proposito, quando in giugno senti dire "troppa acqua", non dare retta. Siamo in Italia, non in Islanda e il caldo tra luglio e agosto arriva per forza. Il guaio, piuttosto, e' quando vengono meno i rifornimenti d'acqua. I nostri estatini, dicevamo. I primi si fanno desiderare assai, il tempo canonico varia tra i 18 ed i 22 giorni dall'acqua decisiva, sempre sperando che non giungano ventacci immondi a rompere le uova nel paniere. Alle mie quote, in giugno di rado ho visto qualcosa: principalmente nell'erba (non dico nel paleo, se no iggava si incazza e mi da' del millantatore: il vero paleo ce l'hanno solo lui e Carletto!) e sempre dopo la meta' del mese, mentre luglio (specie la seconda meta') e' spesso il mese "clou", solo in alcuni casi superato da agosto (come nel 2006, caratterizzato da grandi temporali tra il 20 ed il 26 luglio e quindi da una poderosa nascita agostina). Parlando di agosto (parte finale) si apre il tema degli edulis (pei toscani moccioni, o mocciconi) di cui pero' parlero' in seguito perche' mo vado a tavola! (To Be Continued)
  21. Offriti come cavia, Carle'! La scienza esige qualche nobile gesto sacrificale. :biggrin: Vabbe' che a te nun t'ammazza manco la phalloides...
  22. Secondo me e' ormai sin troppo chiaro (tranne a chi non vuol vedere perche' concentrato sui soli aspetti "economici") che sia necessario istituire un esame, gestito dalle singole regioni ma sulla base di un protocollo nazionale uniforme che contempli anche le norme di educazione ambientale e di sicurezza (orientamento, abbigliamento, ecc.). Probabilmente, non essendo roba che porta denaro a nessuno, desta scarso interesse.
  23. Questi sono puramente e semplicemente camorristi. Purtroppo le province di Frosinone e Latina sono di fatto controllate da quell'organizzazione criminale (camorra casertana in particolare) e questo metodo di azione "infiltrante" e' tipico di quella gente. Spero che si indaghi seriamente e si arrivi a qualche arresto
  24. Quindi, riassumendo: Speciosissimus sotto conifera (abete rosso); Orellanosus (in America) sotto latifoglia (quercia); Orellanus in che habitat? Grazie per le risposte, Piero!
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