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Piciacchiu

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  1. Il paragone mi pare a dir poco inappropriato. I pokemon sono un prodotto della fantasia. I licantropi no.
  2. Ciao Doc, a me risulta che il trend sia in lento ma costante aumento. Per quanto riguarda specificamente l'areale del P.N. Gran Sasso Laga, attualmente si stima una popolazione di 60-70 individui, suddivisi in 12 nuclei, tra i quali quello ritratto in foto (composto di almeno 7-8 individui) e' uno dei piu' importanti.
  3. Cio' spiegherebbe l'agitazione dei cani. Escluso il ghiottone, che da noi non esiste, o e' un orso o e' un licantropo. Molto meglio incontrare l'orso, tra i due.
  4. Purtroppo non mi prende le foto, perchè sono troppo "pesanti" e io non so ridimensionarle. L'unica cosa che posso fare per rimediare, quindi, è mettere il link del topic aperto da GdP su Abruzzometeo: http://forum.abruzzometeo.it/showthread.php?8465-Lupi-questa-volta-sul-serio
  5. Piciacchiu

    Lupi nella neve...

    Ieri 5 marzo 2011, l'amico "Giovanni da Pescara" (webmaster del forum Abruzzometeo) durante una camminnata nei pressi del Passo delle Capannelle (circa 15 km. da Campotosto, alle pendici del M.te S. Franco, che con i suoi 2.132 metri costituisce la prima elevazione della catena del Gran Sasso partendo da ovest) ha avuto la fortuna di imbattersi in almeno un paio di questi splendidi predatori e l'abilità di ritrarli con la sua fidata reflex. Immagini che sono stato espressamente autorizzato a riportare qui sul forum APB e che rappresentano un mirabile ritratto del senso più profondo ed ancestrale degli inverni abruzzesi. Ora lascio la parola alle immagini...UUUUUUUUUUUUUHHHHHHHHHHHHHHH
  6. Piciacchiu

    rapace

    Un periodo ce n'era pieno nel laghetto di Villa Pamphili. In Italia non manca mai qualche "testa gloriosa" che decide di infestare con specie alloctone qualche nostro habitat. Penso, ad esempio, ai siluri: una leggenda metropolitana vuole che sia stato un prete dell'alta Italia ad avere per primo "l'illuminazione" (in questo caso, più che divina diabolica) di introdurli in una "cava" collegata con un affluente del Po (forse il Secchia...) con le splendide conseguenze che tutti conosciamo...
  7. Eh mò, a maggio (specie la seconda metà) mica è spoglio il bosco, se non proprio in altissima quota, direi quasi al limitare superiore. Ma davvero da voi non si è visto il sole?? Certo che siete proprio segnati dal Signore... :biggrin: Qui abbiamo avuto giornate che potevi girare a maniche corte...e non solo in basso! Considera che Campotosto è arrivata a fare una massima (mi pare il 7 o 8 febbraio) di +18°. Comunque, non è che contassi sul sole di febbraio per l'estatini...:biggrin: ...però, nell'equilibrio generale del terreno tutto fa e stai pur certo che un febbraio mite e con tanto sole (a bosco totalmente spoglio) lascia un'eredità ben diversa da un febbraio gelido. Vorrà dire che quest'estate, quando da me sarà tutto secco e bruciato, verrò a farti visita lì nella "Sunless Land" :biggrin:
  8. No, no, Marì...avevi capito bene!! le mie previsioni erano a lunghiiiiiisimo termine (tipo 3/4 mesi... . Poi con Gibbo, che condivide con me l'insana passione per la meteo, ci siamo concessi una piccola divagazione Off Topic. Infatti, ci abbiamo scitto "OT".
  9. O.T. Ci credo poco. Il VP mi pare troppo in palla e quelli che sanno di stratosfera parlano addirittura di strat-cooling. Inoltre gli indici AO e NAO sono dati in netta risalita dopo il 16. Insomma tutto sembra deporre contro la "botta gelida"...dunque, forse è la "vorta bbona" che arriva! Intanto tra mercoledì e venerdì dovremmo tornare a vedere un po' d'acqua e di neve (da voi sopra i 1.000, qua sopra i 1.500).
  10. Ma chi vuoi che mangi quella sozzeria??
  11. ...te, tu m'hai capito, vero? E' inverno, lo so, ma ne ha fatto di caldo il giorno (e sulla scollinata pure la notte). Metti fieno in cascina, che poi alla fine tutto torna...
  12. Quello è capace di tutto... ...comunque, Paolè, gli asparagi hanno bisogno di una bella annaffiatina, che mi sa non mancherà di arrivare in settimana!
  13. Ohè ragazzi, che splendido giro! Bellissima la zona dei Pantani di Accumoli: chissà che minime "spara" quella terribile piana intermontana!! Certo, andare con le ciaspole in queste condizioni è un po' come quando monti le catene e poi ti ritrovi a circolare sull'asfalto...ma ormai i nostri inverni sono questi, c'è poco da fare. Bellissima, come sempre, la compagnia...prima o poi verrà anche il mio turno!
  14. Terribile il Bosco della Vallonina...una faggeta tutta esposta a nord, uno dei posti più freddi dell'appennino centrale. A parità di quota, qui la neve resiste molto più a lungo che altrove. Complimenti per l'escursione e per le foto, Leo!
  15. Piciacchiu

    Parliamo di FERRIGNI

    Notazione linguistica: anche in Lazio, tra le province di Roma, Rieti e Viterbo (ma non nella capitale) i boleti "che cambiano colore" vengono chiamati localmente "battiferri" o anche "ferrajoli". Io non ne ho mai mangiato uno in vita mia. Gli unici boleti "non porcini" che mi è capitato di assaggiare (sempre con un po' di ritrosia) sono i pinaroli, il regius ed il leccino. Tra questi solo il regius ho trovato di qualche pregio.
  16. Te possino, Dony... ...hai aperto una sfida all'ultimo sangue tra liguri e lombardi! :biggrin: :biggrin:
  17. Il problema e' proprio questo Gianluca, esattamente come per la ricerca dei funghi (tragici incidenti ed avvelenamenti vari): la presunzione, la mancanza di umilta', la superficialita'. Non parlo del caso specifico, che non conosco, ma certamente la continua reiterazione di tragedie simili, estive o invernali che siano, preoccupa e sconforta. Non riesce di far capire che andare su una montagna (specie quando non la si conosce) in condizioni avverse e' esattamente come gettarsi in un mare in burrasca senza saper nuotare.
  18. Peppò, approfitto della tua "ospitalità" per ricambiare l'abbraccio dell'amico "zeneize" Daniele.
  19. La Macchia Grande di Manziana, uno dei piu' formidabili serbatoi fungini del Lazio (teatro, negli anni '70-'80, di raccolte epiche finite addirittura sui giornali) e' stata letteralmente annientata dalle vacche maremmane. Ancora una volta il bene comune ha dovuto soccombere di fronte ad interessi privati di pochi, con I'll beneplacito di amministrazioni pubbliche inette, quando non conniventi...
  20. Ecco, questa costarella ha davvero tutte le caratteristiche per la nascita degli estatini. Diciamo che e' uno di quei posti in cui non possono non esserci (ovviamente a tempo debito e in presenza delle condizioni minime di umidita'). E' uno degli ambienti ideali per la nascita degli aestivalis, per almeno tre diverse ragioni. Vorrei solo una precisazione da Marco: a che quota si trova questo piccolo regno di Bengodi?
  21. E questa, per finire, è una particolarità degli estatini del faggio: capita che nascano "coricati", per poi tirarsi su dritti dopo un giorno o due...
  22. Qui siamo più in basso, sempre in esposizione sud-orientale, poco sopra il ruscello che divide i due versanti della Valle. Quota, intorno ai 1.450 metri. La maggior protezione dal vento (e la presenza di foglia più abbondante) ha permesso al cappello del fungo di mantenersi pressochè perfetto, a parte la mangiatina di lumaca... Che gambetto, eh?
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