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Apicoltura, un passo alla volta....


Gibbo

Messaggi raccomandati

Servizio di alcuni giorni fa sul TG5:

 

"un gigantesco sciame che si è abbattuto su un quartiere della città"

 

della fanta super mega giornalista Susanna Galeazzi

 

 

"Scene da film quelle vissute ieri a Napoli dove uno sciame di api impazzite ... ha invaso l'intero quartiere tra Capodimonte e Arenaccia, terrorizzando passanti e negozianti. Le api in pochi attimi si sono abbattute sugli scuter, sulle auto, sulle finestre dei palazzi, attaccando chiunque intralciasse il loro volo.(...) Un fenomeno per gli esperti causato dagli sbalzi repentini di temperatura e dai primi caldi di stagione, che a volte può far impazzire questi insetti. (...) Pericolose per i loro pungiglioni le api possono anche essere portatrici di malattie pericolose per l'uomo."

 

 

Non commento sennò mi bannate perchè qui utilizzerei i vocaboli che i miei genitori non hanno mai voluto che utilizzassi!

 

Il "professionismo" è morto e i veri professionisti licenziati o senza lavoro, chissà avran voluto usare il loro cervello e di questi tempi è cosa assai negativa!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

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Ohhh Gibbo !!!

ma icchettudici è l'è figlia d'arte eh!!! :contract:

 

 

che amarezza . . . . :crybaby:

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Inviato (modificato)

C'è un mondo da studiare e comprendere e un giornalista parla dell'attacco alla popolazione delle api impazzite!

Non un lettore di articoli scritti da altri, un giornalista!

 

Ma come si fa?

 

Vi lascio un articolo interessante della UNAAPI Unione Nazionale Associazioni Apicoltori Italiani che ho letto in questi giorni:

 

MIELE E DIABETE:

UN SORPRENDENTE CASO CLINICO E DI FEDE TOTALE NEL MIELE

 

In medicina, un “rapporto di caso clinico” è una relazione che descrive sintomi, diagnosi,

trattamento e follow-up di un paziente individuale. Può contenere un profilo demografico del

paziente, ma soprattutto qualche manifestazione o accadimento nuovi o insoliti. A differenza

delle prove cliniche randomizzate, che analizzano poche variabili senza dare un completo

quadro della situazione medica, il “rapporto di caso clinico” può dare una grande varietà di

particolari sulla situazione medica del paziente. Un rapporto singolo può indicare l’utilità di

successive prove randomizzate, a loro volta indispensabili per verificare seriamente un’ipotesi

terapeutica.

Un rapporto di Mamdouh Abdulrhman del Dipartimento Pediatrico dell’Università Ain Shams

del Cairo (Egitto) descrive il decorso di un paziente affetto da malattia coronarica e da diabete

mellito di tipo 2 (la forma più comune di diabete, caratterizzata da glicemia alta e deficienza di

insulina solo relativa, a differenza della carenza assoluta che caratterizza il diabete di tipo 1).

Nonostante i progressi compiuti nella cura del diabete, la mortalità da complicazioni macrovascolari,

in particolare da malattia coronarica, resta alto.

Finora sono state utilizzate varie strategie, inclusi farmaci, per controllare l’iperglicemia e gli

squilibri metabolici ad essa associati, in alcuni casi senza successo.

Il paziente è un egiziano nato nel 1956 con una storia familiare di ipertensione, dislipidemia e

malattia coronarica. Il padre era morto di infarto, il fratello maggiore di arresto cardiaco dopo

l’applicazione di un bypass coronarico, un altro fratello era in attesa di bypass.

Il padre e tre dei fratelli avevano sviluppato il diabete dopo alcuni anni dall’insorgere delle

malattie cardiovascolari.

Al paziente, dopo un ricovero per ischemia miocardica e un successivo impianto di stent, fu

diagnosticato il diabete.

Dal 1997 al 2002 assunse farmaci, ma subì attacchi di angina e ischemici, oltre che infezioni

del tratto respiratorio. Nel 2002 si offerse volontariamente di arrestare l’assunzione di farmaci

e di usare il miele come trattamento alternativo.

Pur essendo stato informato dei rischi dell’uso del miele, col suo noto contenuto in zuccheri,

come terapia alternativa, fu fermo nella sua decisione, sostenuto dal suo credo religioso che il

miele sia un agente di guarigione (“Scaturisce dai ventri delle api un liquido dai diversi colori,

in cui c’è guarigione per gli uomini” dice il Corano), e dall’esperienza della morte del padre e

del fratello che si erano attenuti alle cure farmacologiche e nonostante questo erano morti.

Sulla base di precedenti osservazioni in letteratura che il miele può migliorare la glicemia e

avere effetti cardioprotettivi grazie alle sue proprietà antiossidanti, gli fu somministrato del

miele di trifoglio egiziano in dosi inizialmente alte (la dose empirica era di 2 grammi per chilo

di peso corporeo al giorno, in questo caso 150 grammi) allo scopo di produrre velocemente

degli effetti che fossero positivi o negativi, nel qual caso la prova sarebbe terminata.

La possibilità era che la prova potesse terminare anche dopo un solo giorno.

Sorprendentemente, durante le prime tre settimane la condizione del paziente è rimasta

stabile quanto a livelli di pressione sanguigna e di glucosio nel sangue.

Dopo la terza settimana, a causa di complicazioni (poliuria e peggioramento dell’iperglicemia)

al paziente fu consigliato di interrompere la cura alternativa e di riprendere i farmaci, cosa che

rifiutò perché la sua capacità di esercizio fisico era migliorata e fondamentalmente perché

non aveva fiducia nei farmaci dopo l’esperienza dei suoi parenti prossimi.

Continuando col miele, la poliuria migliorò, e anche la perdita di peso, la pressione e la

capacità di esercizio fisico.

Ma c’era la possibilità che questi effetti fossero solo temporanei.

Lo studio era iniziato nel 2002 e il paziente era stato sottoposto a continue pressioni da parte

della famiglia, così come degli specialisti in cardiologia e diabete per cessare questa rischiosa

impresa. La morte del fratello maggiore nel 2007 lo rese ancora più ostinato.

Nel 2010 sviluppò retinopatia proliferativa (la cui progressione poi si arrestò) e piede diabetico

e venne indotto a usare insulina per il controllo degli zuccheri nel sangue, mentre invece la

condizione cardiovascolare si era stabilizzata e non aveva bisogno di farmaci.

Per il piede diabetico gli fu suggerita un’amputazione al di sotto del ginocchio, che rifiutò

facendosi dimettere dall’ospedale contro il parere del medico.

Alla fine gli venne amputato il solo alluce e dopo tre mesi smise l’insulina, a dispetto del

consiglio del suo medico, continuando a usare solo miele per uso topico, e la ferità guarì

completamente nel 2011.

Anche se non si possono trarre conclusioni definitive da un singolo caso, questo studio di

caso è ricco di spunti e osservazioni che giustificano la messa a punto di una varietà di studi

randomizzati per valutare se l’assunzione di miele abbia la potenzialità di ridurre le macro e

micro complicazioni vascolari del diabete.

 

Questo è il riferimento dello studio: Abdulrhman M (2013) Honey Therapy in a Patient

Volunteer with Type 2 Diabetes Mellitus: Case Report. J Clin Trials 3: 148. doi:10.4172/2167-

0870.1000148.

Modificato da Gibbo
  • Like 2
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Di come la stampa sia fonte di notizie non veriterie ma atte a risaltare il lato negativo per fare una ciurma di lettori che si bevono qualunque notizia l' Italia nè piena .............prima di scrivere vere bugie occorrebbe informarsi ma in questo mondo l'importante è fare notizia.

Allucinante dichiarare che le api possono portare malattie pericolose per l'uomo. l'unica accortezza è quella che il miele e quindi non le api possono in bambini al di sotto di un anno di età essere in casi molto sporadici di botulismo per la presenza delle spore del batterio responbile il clostidium botulinum ma perchè in quella fascia di età cioè sotto l'anno di età non hanno ancora un sufficente sviluppo dei succhi gastrici dopo non ci sono problemi si può mangiare tranquillamente.

Per quanto riguarda le proprietà curative del miele non a caso era chiamato il nettare degli dei in antichità sono molteplici ci sono migliaia di pubblicazioni sulle proprietà del miele stesso............

 

Per quanto riguarda lo sciame impazzito al di là degli sbalzi climatici personalmente sono propenso che sia dovuto ad un inquinamento da onde magnetiche guarda caso la zona di Napoli(capodimonte) è ricca di antenne ci sono autorevoli studi che le onde magnetiche inducono nelle api problemi di orientamento................ma l'industria farmaceutica tace

 

L'importante è dare sempre colpa al clima ma mai alla nostra tecnologia mio nonno napoletano diceva il progresso porta il regresso

 

a voi le vostre conclusioni.............

 

 

Un :hug2: dal Brigante dell'alveare

Modificato da Lupo di Toscana
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  • 3 mesi dopo...

vedo che siamo un po fermi qua....e allora diamo un resoconto dell'annata direi ottima ho raddoppiato il quantitativo di miele dell'anno scorso e anche le famiglie , ora ospito 8 famiglie , dopo varie sciamate , ora è tutto tranquillo , devo finire di invasare gli ultimi 27 kg ma il resto è già tutto sullo scaffale ....sono molto contento...devo avere delucidazioni dai maestri su un progetto che ho in mente ...poi vi farò sapere...

 

post-1484-0-81040100-1411570119.jpg

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vedo che siamo un po fermi qua....e allora diamo un resoconto dell'annata direi ottima ho raddoppiato il quantitativo di miele dell'anno scorso e anche le famiglie , ora ospito 8 famiglie , dopo varie sciamate , ora è tutto tranquillo , devo finire di invasare gli ultimi 27 kg ma il resto è già tutto sullo scaffale ....sono molto contento...devo avere delucidazioni dai maestri su un progetto che ho in mente ...poi vi farò sapere...

 

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Fort Knox del Moro ! B)

 

:w00t2:

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Uno spettacolo di miele Moro!!!! :clapping: :clapping: :clapping:

 

Noi quest'anno siamo un pò mosci, in parte anche per le tante famiglie andate a causa del maltempo.... questa alternanza alle api non piace proprio.

Sinceramente si son rimasto proprio male...... :vava:

 

felice di vedere che stai andando bene, questo vuol dire che non è un errore nostro ma sicuramente la natura stessa.

 

Io ho l'orto tra olivi e il resto che non mi aveva mai preso così tanto tempo... :wacko2:

 

Un abbraccioneeeeeeeeeeeeee a te e family.... che bellezza di barattoli...... :wub:

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Bravo Bariga come sempre gli allievi superano i maestri................... :clapping: :clapping: :clapping:

 

Annata difficile per le api e purtroppo lo sarà sempre di più fra gli antiparassitari usati in agricoltura nuovi insetti che si nutrono di api come la Vespa vetulina oltre al focolaio localizzato ad Imperia ora ne è venuto fuori un'altro in località Mondovì (Piemonte ) in più in questi giorni Gioia Tauro (Calabria) è stata trovata https://webmail.sanita.toscana.it/service/home/~/?auth=co&loc=it&id=2621&part=3 purtroppo aethina tumida.............

 

In più ci sono anche novità su come alleviamo le api noi apicoltori e le possbile ripercussioni che si hanno con l'apicoltura classica vi invito il dodici Ottobre a Vernio presenterò un modo nuovo di allevare le api....................La Permapicoltura................in più portero un campione di aethina tumida per farla conoscere agli apicoltori perchè di coleotteri nell'alveare ce ne sono diversi che convivono pacificamente nell'alveare............

 

 

al di là di tutto ripeto BRAVO BARIGA...........

 

un :hug. :hug. a te e tutta la tua famiglia

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  • 1 mese dopo...
  • 4 settimane dopo...

Per voi che siete amanti dell'argomento e per tutti noi perché potrebbe essere utile capire

a cosa potremmo andare incontro, mercoledì sera sulla RTSI2 , televisione Svizzera Italiana,

per chi la può vedere , c'è il bellissimo documentario di Markus Imhoof "Un mondo in pericolo, more

then honey " , e nel caso si può benissimo vederlo in streaming sul web.

Un terzo della vita è degli alimenti della terra dipendono dalle api e dalla loro impollinazione,

tanto che in Cina, visto il tasso d'inquinamento a livelli catastrofici e la conseguente moria

delle apine, sono dovuti ricorrere all'impollinazione artificiale, come direbbe qualcuno di noi : che tristezza, che amarezza!!!

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