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Illecippo™

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  1. Max, con questo proposito ho aperto questo post. Saperne di più Questo perchè ho trovato un vecchio libro del '60 dove si parla di questa pratica (Adolfo Banti, I funghi italiani, Vallardi ed.1963) e di questo fungo particolare. Spero che qualche amico romano o lettore sappia dirmi di più: per ora ho scovato solo queste informazioni; sono certo solo del fatto che alcuni usino realmente alcoli per bruciacchiare parzialmente il tronco di nocchio (nocciolo). Nico
  2. Max, con questo proposito ho aperto questo post. Saperne di più Questo perchè ho trovato un vecchio libro del '60 dove si parla di questa pratica (Adolfo Banti, I funghi italiani, Vallardi ed.1963) e di questo fungo particolare. Spero che qualche amico romano o lettore sappia dirmi di più: per ora ho scovato solo queste informazioni; sono certo solo del fatto che alcuni usino realmente alcoli per bruciacchiare parzialmente il tronco di nocchio (nocciolo). Nico
  3. io ci vedo scalpturatum anche se mancano sfumature gialle
  4. Polyporus corylinus Mauri. Un fungo davvero poco conosciuto e particolare, che gode di una ottima fama in alcune località nei dintorni di Roma. Venne descritto per la prima volta da Ernesto Mauri nel diciassettesimo secolo, nell'opuscolo "due funghi mangerecci del contorno di Roma". Si tratta di un curioso "dimenticato" fungo che, forse più di ogni altro in ambito nazionale, può rappresentare un territorio e una delle più antiche forme di coltivazione fungina. Esclusivo della provincia di Roma e più nello specifico dei Castelli Romani, è stato da sempre coltivato dai boscaioli soprattutto del comune di Rocca di Papa, che probabilmente in epoche remote, producevano il carbone e avevano notato le esigenze di fruttificazione. La particolare "coltivazione", tramandata da generazione in generazione e tenuta in gran segreto, consiste nel riconoscere, al suono caratteristico prodotto da percussione, un ceppo di nocciolo (Corylus avellana) miceliato (che in alcuni casi viene sdradicato per farne una coltivazione casalinga), il quale subisce una veloce sfiammata, dopo essere stato cosparso di liquido infiammabile: a quel punto viene ricoperto e dopo una settimana circa inizia una copiosa fruttificazione,che finisce in parte nei ristoranti tipici della zona (!!!) che lo servono principalmente fritto o dorato! Lo "sfogatello del nocchio" o “sfocatello del nocchio” è considerato quindi un buon fungo commestibile, tenero e profumatissimo se appena raccolto, poco comune in condizioni naturali; il periodo di fruttificazione "forzata” coincide con il periodo più caldo dell'anno nei mesi di luglio e agosto. Carta d'identità Polyporus corylinus Mauri Cappello: di piccole dimensioni, convesso,poi piano e leggermente depresso-ombelicato,margine incurvato,biancastro poi bianco-crema,presto leggermente areolato-squamoso. Imenio: formato da tubuli corti,bianco poi bianco-crema, pori concolori, molto decorrenti, di media ampiezza. Gambo: cilindrico, svasato in alto, bianco liscio,snello. Carne: bianca,esigua,soda,leggermente elastica,odore e sapore dolci-farinacei,intensi,gradevoli. Spore: 7-8 x 2-3 cilindriche ialine finemente granulate, con basidi clavati 15-25x5-6 tetrasporici con giunti a fibbia
  5. Amanita citrina è specie non commesibile. Non ha provocato avvelenamenti documentati ne disturbi, ma l'odore forte rafanoide la rende immangiabile. E poi, si confonde facilmente con A.phalloides. Nico
  6. Questo l'elenco delle specie trattate: Agrocybe erebia Amanita argentea Amanita battarrae Amanita ceciliae Amanita excelsa Amanita ochraceomaculata Asterophora lycoperdoides Asterophora parasitica Boletus dupainii Boletus legaliae Boletus luteocupreus Boletus pseudoregius Boletus torosus Bovista paludosa Calocybe ionides Clavaria fragilis Clavaria fumosa Cortinarius coalescens Cortinarius cyanites Cortinarius rubicundulus Cortinarius spilomeus Cortinarius subpurpurascens Cortinarius terpsichores Craterellus ianthinoxanthus Craterellus melanoxeros Creolophus cirrhatus Delicatula integrella Gyrodon lividus Hebeloma radicosum Hygrocybe calyptriformis Hygrocybe chlorophana Hygrocybe citrinovirens Hygrocybe flavipes Hygrocybe glutinipes Hygrocybe ingrata Hygrocybe intermedia Hygrocybe irrigata Hygrocybe lacmus Hygrocybe ovina Hygrophorus eburneus Hygrophorus hypothejus Hygrocybe lucorum Hygrocybe queletii Hypholoma radicosum Inocybe cincinnata Inocybe fibrosoides Inocybe lanuginosa Inocybe melanopus Inocybe napipes Lactarius acris Lactarius blennius f. albidopallens Lactarius cremor Lactarius glyciosmus Lactarius illyricus Lactarius pterosporus Lactarius rubrocinctus Leccinum nigellum Limacella glioderma Lyophyllum paelochroum Lyophyllum rhopalopodium Marasmius rotula Mycena stylobates Oligoporus placenta Phylloporia ribis Pluteus roseipes Podophacidium xanthomelum Porpoloma pes-caprae Pterula densissima Russula albonigra Russula amarissima Russula arpalices Russula aurea f. axantha Russula carpini Russula cremeoavellanea Russula exalbicans Russula faginea Russula farinipes Russula faustiana Russula fontqueri Russula gracillima Russula lilacea Russula luteotacta Russula mairei Russula medullata Russula melliolens Russula minutula Russula olivacea Russula pelargonia Russula poikilochroa Russula pseudoromellii Russula puellula Russula raoultii Russula rhodella Russula romellii Russula roseoaurantia Russula rubra Russula solaris Russula terenopus Russula velenovskyi Russula versatilis Russula versicolor Russula viscida Suillus tridentinus Taphrina pruni Thelephora penicillata Tricholoma umbonatum Volvariella volvacea Xerocomus depilatus Reticularia lycoperdon Hemitrichia serpula
  7. Aggiungo che si tratta di un libro utile per gli interessati alla micologia, corredato da schede molto chiare e ben comprensibili.
  8. Cosa dire.... CHAPEAU!!! :clapping: :clapping:
  9. Belle foto Loril! per il gausapatum.... passo :biggrin: la nebularis... è bella vecchia, cuocila bene!
  10. Bello il caligatum. Domani vado a cercarlo qui Nico
  11. Io vedo solo Collybie! max puoi anche verificarlo dall'attaccatura delle lamelle e dal gambo che nelle collibie è sempre elastico-tenace e si può contorcere. Nic
  12. Claudio, premesso che le melanoleuche sono tante e molte si distinguono per caratteri micro, alcune sono piuttosto indigeste; le poche specie "eduli" se si esclude Melanoleuca subalpina che da noi cresce sul Mo****lone, le altre fanno andare in bagno :biggrin:
  13. ah lutescens è eccellente, tubaeformis mediocre; di finferle sempre si tratta ma è un po come mangiare una morchella e un helvella :biggrin:
  14. lutescens è meno elastico, ha delle "pliche" appena abbozzate con cappello marrone e gambo arancio. tubaeformis ha carne elastica, "pliche" molto evidenti simili a lamelle, con cappello imbutiforme più marroncino, gambo giallo e habitat saprotrofo lignicolo. Nico
  15. Si malridotti ma sono loro. Vincenzo sul tuo ho dei dubbi, dominante troppo gialla del gambo
  16. Con quell'inserzione di lamelle senza ombra di dubbio, melanoleuca
  17. Potremo andare a funghi con la macchina di Google street view! :biggrin:
  18. Illecippo™

    Lepiota subincarnata

    Fungo antipatico e pericoloso, ma bello da vedere
  19. Esiste la parola vai al diavolo su questo forum oppure è vietato dirlo? Come siete belli ragazzacci :hug2: bellissimi funghi!
  20. Non è il caperatus che ha anello, e cappella con colore giallo uniforme. Quello per me è vicinissimo a Cortinarius caerulescens, in virtù delle tonalità del cappello (e per l'habitat). Nico
  21. Dalla foto sembrano piane e fitte, quote alte, la prima di luglio e trovi estivi Sempre che piova ps. le radure al margine con magari erba alta.. tanta roba :wink: ps.2 più in alto nelle coste aperte potrebbe nascere qualche rosso a fine giugno. Nico
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