Vai al contenuto

testa

Members
  • Numero contenuti

    3052
  • Iscritto

  • Ultima visita

  • Giorni Vinti

    3

Risposte pubblicato da testa

  1. Risaliti lungo la statale fino a Sarentino, abbiamo oltrepassato il paese e giunti al bivio di Campolasta,

    abbiamo imboccato la strada che porta al lago di Valdurna.

    Dopo due kilometri abbiamo svoltato a sinistra per una stradina molto stretta

    e dopo qualche tornante abbiamo parcheggiato l'auto nei pressi della jausestation Messnerhof.

     

    Questo punto di ristoro è un locale piccolino e gradevole

    che possiede un'ampia terrazza con vista sulla valle,

    alcune panche e tavoloni, ognuno dei quali ricavato da un'unica tavola di legno grossa 10 centimetri,

    ombreggiati da alcuni enormi alberi di pero e noce.

    post-42-1249507859_thumb.jpg

  2. Martedì si cambia Vallata e si scende a Bolzano per poi risalire la Val Sarentino.

    E' una valle a cui sono molto legato e che ho frequentato per molti anni,

    sia alla ricerca di funghi sia anche per escursioni ed itinerari appaganti.

     

    E quello che abbiamo percorso martedì è sicuramente uno dei miei "luoghi del cuore".

    Così mi piace definire quelle località che, quando le attraversiamo,

    riescono ad accarezzare in modo particolare il nostro cuore,

    diventando paesaggi dell'anima, impressi indelebilmente dentro di noi.

    post-42-1249507172_thumb.jpg

  3. E infine.........

    gli scorci affascinanti sulle pareti settentrionali (da sinistra a destra)

    del Furchetta, Sass Rigais e sulle Torri del Fermeda premiano ogni fatica.

     

    Al centro è ben visibile la Forcella del Mesdì,

    la quale divide le Odle in due ed è l'unica che ne permette un facile, seppur faticoso, attraversamento.

     

    In basso la famosa chiesetta di San Giovanni a Ranui.

    post-42-1249490442_thumb.jpg

  4. Prima del ponte, sulla destra, inizia in salita l'"Alta Via Adolf Munkel" - sentiero n. 35 che si snoda sotto il versante nord delle Odle in un susseguirsi di saliscendi e di scorci panoramici mozzafiato.

     

    E' una esperienza unica: dalle rive del torrenteCiancenon, agli arbusti nani lungo il Sentiero delle Odle,

    alle pareti strapiombanti sui pascoli alpini, per finire nell'ombrosa Foresta Nera.

    post-42-1249490164_thumb.jpg

  5. Il sentiero Adolf Munkel in Val di Funes rappresenta uno degli itinerari più affascinanti nelle Dolomiti

    all’interno del parco naturale di Puez-Odle.

    Il punto di partenza è la Malga Zannes (1680m) presso S. Maddalena a Funes.

     

    Il sentiero numero 32/33 sale in costante pendenza seguendo il corso del torrente Ciancenon

    fino a raggiungere l’Alta Via Adolf Munkel.

    post-42-1249489890.jpg

  6. Anche voialtri anonimi che state a vedere quando nascono e dove nascono, rompete gli indugi e fate qualche post,

    abbiamo cominciato tutti cosi'.

    Ricordo a coloro che vanno a porcini solo per mangiarli, che attualmente conviene comprarli dai locali, piuttosto che pagare tesserini e fare il pieno di gasolio,

    Se invece lo fate per hobbie siate rispettosi del bosco e di tutte le regole. Grazie.

     

     

     

    Hi Hi Hi non si può certo dire che hai "peli sulla lingua" Carlè.... :clapping:

     

    Ma forse il tuo linguaggio diretto risulta più incisivo delle mie edulcorate paroline.

     

     

    ciao ciao a presto per un grande brindisi con la "radler" :whistle:

     

     

    PS certo che non mi riferivo al Gava, ci mancherebbe. :clapping:

  7. L'Ha ammesso. Incredibileeeeeeeeee.

    Sei contento vero cosi' tutti stanno lontano dai tuoi faggi.

     

     

    Le Amanite sono bellissime piu' abbronzate del solito. :clapping: :clapping:

     

     

     

    Stanno nascendo così copiosi che non c'è che l'imbarazzo della scelta del bosco.

     

    L'importante per noi alpini, purtroppo ancora a digiuno completo :fie: :bye2:

    è poter almeno guardare qualche bella foto.

     

    Certo poi ci sono di quelli, così impegnati nella raccolta o meglio nella grande abbuffata di questo periodo,

    prima con i rossi ed ora con gli estatini,

    che non hanno neppure la voglia e il tempo di portar con loro nel bosco la digit.

     

    Condividere in real time è un desiderio di tutti, (se si ha anche un rapporto di amicizia, ancora di più)

     

    10 estatini in meno ma una foto in più.

     

    Tanto, ce ne sono così in abbondanza che è difficile riuscire a piazzarli. (vero Carlè) :whistle:

     

    Da noi li vendevano ieri a 10,80 € al kg.

  8. Grazie Massimiliano per avermi dato la possibilità di

    perdermi tra le foto e le parole di un 3D che sicuramente

    avrebbe fatto molto piacere a Giorgio.

     

    Certamente lo avrebbe anche stimolato, come alcuni hanno sottolineato,

    a precisare il nome delle vette e dei gruppi montuosi perché, per lui,

    nessuna montagna si chiamava "monte" così come nessun uomo si chiamava "persona".

     

     

    :biggrin:

  9. Camminare per poter osservare,

    gustare ed assaporare,

    nel modo più ampio e profondo possibile.

     

    Camminare in sintonia con i ritmi dell'ambiente,

    con tutto ciò che si incontra lungo il sentiero,

    con tutto ciò che la montagna può offrirci.

     

    Gli antichi consideravano il camminare come qualche cosa di salutare

    e il motto solvitur ambulanda (camminando si risolve) lo dimostra.

     

    Basta il solo contatto con un contesto ambientale diverso da quello che frequentiamo abitualmente,

    basta camminare in un "viottolo fresco" del bosco,

    per cogliere subito un punto di vista diverso sulle questioni che preoccupano,

    sulle nostre "pugnette e fisime" quasi quotidiane.

     

     

     

     

    Gianluca,

     

    leggo e rileggo questo post per assaporare parole e immagini

    che addolciscono la mia anima come da tempo non succedeva.

     

     

    mario

  10. Anche dopo essiccazione ne viene consigliata una cottura prolungata di almeno 20 minuti a fuoco alto per l'eliminazione delle tossine contenute.

    Ciao.

    Piero

     

     

     

    Sinceramente questa mi suona nuova perché da più parti,

    (anche da esperti dell'ulss)

    mi è sempre stato detto che l'acido elvellico, tossina presente in questi funghi,

    non è solo termolabile (cottura di 20-25 minuti) ma anche volatile.

    Questo li rende, da essiccati, commestibili senza prolungata cottura.

    Tanto è vero che in cucina si utilizza l'acqua di rinvenimento per comporre una salsa.

     

    Prossimamente posterò una ricetta con questa salsa.

     

     

    ciao

     

    mario

  11. decisamente meglio come pesto con olio, parmigiano e noci; ottimo per condire la pasta

     

    anche se forse il meglio rimane sulla minestra di verdure :bye1:

     

    :bye1:

     

    p.s. si accettano asuggerimenti per altri impieghi

     

    Marco, a parte il tentativo sperimentale che hai fatto nel primo piatto che mi ha lasciato allibito, per il resto l'abbinamento è ottimale.

     

    Il pesto o salsa di aglio orsino è perfetta se sostituisci le noci con mandorle leggermente tostate.

     

    Poi su delle bruschette ne metti una strisciatina e sopra un cucchiaio di marzuoli trifolati.

    Se proprio vuoi fare qualcosa di paradisiaco, allora puoi mettere sul pane abbrustolito (bruschetta) e caldo una fettina sottile di lardo, una strisciatina di pesto di aglio orsino e sopra un cucchiaio di marzuoli trifolati

     

    :biggrin: :clapping:

  12. Gianluca,

     

    non ho nulla da dire, solo un grazie per avermi fatto partecipe

    in queste poche foto e parole di un vostro "paesaggio interiore".

     

    Qualsiasi cosa che volessi aggiungere sarebbe solo un "di più".

     

    un abbraccio

     

    mario

×
×
  • Crea Nuovo...

Informazioni importanti

By using this site, you agree to our Terms of Use (privacy).