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Giorni Vinti
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Ho letto e riletto il post cercando di immaginarmi le istantanee che scaturivano dalle tue parole
aiutato anche dalle foto.
Non c'è mai nulla di scontato nei tuoi 3D, niente che possa sembrare un dejà vu.
Forse, come dice giustamente Raffaella, anche se i luoghi sono gli stessi,
le impressioni e le inquadrature fanno sembrare quei boschi e quei crinali sempre nuovi.
Quando ti leggo, come ti ho già detto in altro post, riconosco emozioni e colori dell'anima
che sento e provo quando salgo in montagna e cerco nei miei boschi, anche se diversi per conformazione e nascite.
m
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Ma questo è già un commento....
Of topic:
non leggere quello che non è scritto;
la mia è una perplessità (e si vede chiaramente dalla smile)
e non un commento.
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Bellissimo post Samuele,
costruito con leggerezza e con lo spirito da vero alpino.
Bellissime anche le foto di paesaggi e montagne di una zona che io apprezzo molto.
Forse di più nella sua veste invernale perché in quella estiva è fin troppo frequentata
e assediata.
ps nessun commento nei riguardi della modalità con cui il moderatore è intervenuto.
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....grazie ancora per avermi guidato tra questi sassi e gallerie
nei racconti di una storia che sembra lontana,
e che alcuni vorrebbero far dimenticare esorcizzandola,
ma che invece è ancora molto vicina sia nel tempo che nel pensiero.
E pensare che questi luoghi sono stati vissuti anche nei mesi invernali
con 4 metri di neve sulla testa e un freddo "boia" (inverno del 1916/17).
....e quando il conflitto finì, la guerra per tutti quelli che risiedevano nell'Altopiano
continuò per anni e anni.
Per capirne il senso profondo bisogna leggere "L'anno della vittoria" e "Le stagioni di Giacomo" di M. Rigoni Stern.
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....da leggere e rileggere con calma soffermandoci per
lasciare sempre alcuni minuti di silenzio alle immagini che questo racconto evoca in noi.
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Hai ragione Renato,
quei luoghi odorano di poesia in ogni cosa e in ogni dove.
E poi come non essere fedeli ad una Valle laterale alla Pusteria che ti regala ogni anno
delle perle e delle autentiche sorprese come quelle che hai fotografato ?
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Bravo Carletto anche se in effetti dopo tutti quei fungacci non mi apsettavo più porcini da te, ma una piccola :biggrin: parte di te è porcinara
.....chiamala "piccola".........
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Io ho semplicemente detto che la semplice presenza della zecca infissa nella cute se tempestivamente e correttamente tolta al di là di dare un fastidioso arrossamento e prurito non dà di regola alcuna conseguenza particolare o grave; la regola è che la "puntura" di zecca porti solo un transitorio fastidio dunque.
Se al contrario la zecca è infetta da Borrelia burgdorferi può trasmettere (non è matematico assolutamente) il microorganismo all'ospite (uomo o altro animale) specie se rimossa scorrettamente (può riversare tossine e batteri ad esempio se muore lentamente soffocata, evitare per esempio l'olio o la benzina per farla staccare). L'insorgere dell'eritema migrante (S. di Lyme) è dunque segno di una insorta complicazione infettiva che se si verifica (in verità non conosco la % con cui insorge la Lyme disease in seguito a puntura di zecca) va affrontata seriamente e con terapia adeguata come ogni infezione che seppur raramente può divenire sistemica e colpire e danneggiare vari organi talora in modo assolutamente grave.
sono perfettamente d'accordo con te, probabilmente sono io che avevo interpretato male.
Hai ragione, gli ultimi studi pubblicati dall'Università di Trieste stimano che
"...solo l'1% delle zecche siano infette
In effetti il tasso di infezione nelle zecche, correlato alla possibilità di trasmissione all’uomo, è in generale inferiore all’1%, con variazioni in focolai locali da 0,4% a 2,2%.
Nell'uomo, dopo il morso di zecca infetta, nel 70-90 % dei soggetti che acquisiscono l'infezione, essa decorre in modo asintomatico. Nel restante 10-30 % dei casi, dopo il periodo di incubazione dal morso, insorge una malattia clinicamente evidente. "
Poi ci sono i casi come il mio. L'unica zecca che mi ha morso (in zona Agordino) era infetta e mi son ritrovato con un Eritema migrante e con il test positivo dopo 35 giorni. Questa non è statistica ma "sfortuna".
ps a dire il vero io non avevo scritto "sfortuna" , ma sfi......
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Tirando le somme dunque al di là del fatto che trovarsi ste bestiacce conficcate nel corpo a salassarci non è simpatico, da un punto di vista patologico non sono un problema grave, anzi.
senza voler in alcun modo volere entrare in contrapposizione con te Fabio,
ma mi sembra corretto evidenziare come,
nelle zone in cui le zecche sono portatrici di alcuni batteri
come le spirochete appartenenti al complesso Borrelia che provocano la malattia di Lyme,
oppure di Flavivirus denominato TBE virus (TBEV) che provoca una encefalite,
tali malattie portino, se non adeguatamente riconosciute e curate, a gravi lesioni sia nervose che cardiache,
come giustamente sottolineava Max, fino ad essere mortali (anche se per fortuna in pochissimi e rari casi in Italia)
come nel caso della TBE.
Tanto è vero che, dopo l'Austria, anche la Regione del Friuli ha iniziato da due anni una campagna di vaccinazione della popolazione esposta al rischio di punture da zecche (nelle zone infette dal virus della TBE).
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Ieri ad Amatrice sono stato colpito da due zecche che ho individuato stamattina
su una coscia...( le ho prese in un ginestraio assolato dove mi sono dovuto mettere in ginocchio per uscire)
le ho tolte da solo e ho disinfettato con acqua ossigenata e gentalin beta !
I miei amici prendono di solito per 5 giorni due compresse di Bassato (antibiotico specifico),
ma ho letto e sentito dire che non conviene perchè l'antibiotico maschera ma non previene un eventuale infezione.
Attualmente dopo 24 ore uno dei due buchi ha fatto un alone rosso di 4 o 5 cm...vediamo domattina come evolve !
Che mi consigliate di fare ?
:priest2: :priest2: :priest2:
l'arrossamento che è comparso in questi giorni è dovuto essenzialmente ad una irritazione (forse infiammazione) del derma alle sostanze che la zecca ti inietta per poter fare il suo lauto pasto.
Invece l'"eritema migrante" di cui si parla è un arrossamento a cerchi concentrici che compare solamente dopo 30-40 giorni dalla puntura della zecca ed è indicativo di una infezione da spirochetta (batterio che la zecca può trasmettere).
Solo allora ti conviene farti vedere da uno specialista per gli eventuali esami ematochimici e soprattutto per il test per la ricerca degli anticorpi anti-Borrellia burgdorferi che è l'unico che può darti la quasi certezza di aver contratto la malattia di Lyme o Borreliosi.
E solamente in quel caso va instaurata una terapia antibiotica
Come giustamente hai scritto, se si prendono prima la terapia antibiotica (soprattutto se non specifica), questa può mascherare una successiva infiammazione che risulterebbe ben più grave.
Se hai ancora dubbi puoi chiedere anche per MP
ciao
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Eccola: Albe e Remi. (l'occasionale fotografo ci ha tagliato i piedi)
Peccato che su 500.000 presenti, solo 2 APB.
E' stato una bellissima giornata e voglio ringraziare Aldo per il tempo che mi ha dedicato.
Remigio
E' stato un raduno fantastico,
Ho seguito la sfilata quasi per l'intera diretta televisiva.
Ed è stata magnifica, a tratti anche emozionante.
(grazie anche ad uno speaker che riusciva a coinvolgerti emotivamente).
Fino a qualche anno fa anche la RAI trasmetteva la sfilata, ora non più.
Certo che, se vogliamo continuare ad educare i nostri figli a
sesso e successo,
alcool e divertimento,
droga e soldi allora è giusto scegliere di continuare a mandare in onda
programmi quali "La pupa ed il secchione" o "Il grande fratello"
........ piuttosto che una sfilata che ci ricorda continuamente quali sono le radici di un popolo,
che ci riporta la memoria della nostra storia e dei valori fondamentali di una terra
che abitiamo e che vorremmo abitare ancora.
ps scusate la predica, ma quando ci vuole, ci vuole
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Io intanto qualche altro scatto ai nostri amici volatili in questi giorni l'ho fatto ...appena ho finito di scegliere e sistemare le decine di scatti che ho nell'hard disk farò anche qualche topic specifico per le diverse razze che ho potuto seguire più attentamente in queste settimane .
Innanzitutto Stefano, mi unisco al coro di quelli che mi hanno preceduto per farti i miei complimenti
Foto di una bellezza straordinaria anche perché i soggetti sono in habitat.
Spesso si vedono in giro delle belle foto ma con lo sfondo modificato.
E questo fa perdere un elemento fondamentale nella osservazione naturalistica dei nostri amici volatili.
Le tue foto hanno un valore aggiunto impagabile.
Poi sarebbe veramente bello ed interessante che tu riuscissi a fare un 3D specifico per ogni specie.
In questo modo si riuscirebbe ad apprendere e a riconoscere meglio ciascuna specie e ad inserire foto ad hoc.
un abbraccio grande Ste'
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Carletto, Carletto,
di boleti sei un gran fungaiolo, ma delle morchelle ........
quella nella foto del post 5 è una mytrophora e non una morchella conica.
Si capisce chiaramente che queste tipi di funghi non ti interessano minimamente,
altrimenti ti applicheresti di pù nel loro studio e nella loro trasformazione gastronomica.
Lasagnette con spugnole gialle e ragù di tordi
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Sul finire dell’inverno e fino a tarda primavera
si può raccoglier l'intera piantina compresa la radice ormai ingrossata.
Il sapore dolciastro e gradevole di questa ultima è dovuto al fatto che le riserve,
come in genere in tutte le Campanulacee,
sono costituite da inulina anziché da amido.
Se trovarle e raccoglierle non è semplice,
pulirle a casa lo è ancora meno:
le foglie più belle vanno isolate e le radici,
anche quelle di pochi centimetri vanno grattate una per una
senza staccarle dalle foglioline
per togliere la pellicina che avvolge la rapa e che ne limita la croccantezza.
Ma alla fine il risultato è veramente eccezionale.
Provare per credere
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Il “rampusolo”, come viene chiamato nel Vicentino,
cresce ai margini dei vicoli di campagna e delle strade,
fino ad 800-1.000 metri di altezza,
e già d’inverno la sua bianca radice è sviluppata nel terreno,
lunga e affusolata.
Il raperonzolo,
pianta erbacea annua o biennale appartenente alla famiglia delle Campanulacee,
è una delle moltissime specie del genere Campanula
presenti nella nostra flora spontanea.
I suoi fiori, dalla corolla blu o lilla a forma di campanella,
hanno suggerito il nome del genere che deriva dal latino e significa piccola campana.
Il nome rapunculus (dal latino rapa)
è derivato, invece, dall’uso culinario che si è sempre fatto della sua radice.
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...con due maestri come Livio e Carletto
non poteva che essere un'uscita molto piacevole.
Forse perché era troppo presto (micofogicamente parlando),
rimane il fatto che l'unica persona che abbiamo incontrato nel bosco
è stato Giovanni.
Silenzio e pace quasi come nei boschi delle mie alpi.
La tranquillità di fermarsi con calma a fare alcune foto e a parlare di funghi e altro....
Cosa desiderare di più da una uscita che non aveva pretese di riempire canestri ?
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....l'inverno in montagna è sempre molto lungo
e la neve che copre ogni cosa
fa sembrare lontana la primavera.
La luce del sole, troppo angolata,
non riesce ad illuminare appieno figure e cose
che l'occhio fatica a mettere a fuoco.
Ma noi crediamo che anche questo inverno
che sembra così lungo ed interminabile,
avrà fine e i crocchi potranno rallegrare nuovamente il tuo giardino.
Quando i funghi diventano un'emergenza
in I Funghi ed il bosco
Inviato
Ne parlavamo con Gava sabato scorso durante una breve ma intensa escursione
sull'Abetone e quindi leggo e riporto per stimolare la discussione l'articolo
apparso nell'ultimo numero della rivista del C.A.I.
"In 50 giorni, tra il 12 luglio e l'8 settembre, sono morti 43 cercatori di funghi,
la stragrande maggioranza concentrata sull'arco alpino.
Le cifre sono impressionanti con una previsione del doppio dei decessi rispetto
alle annate peggiori:
dei 43 morti, 32 sono over 60, 7 superano gli 80 anni e solo 3 ne hanno meno di 40.
Della folla che si riversa ogni anno per le vallate alpine molti sembrano essere sprovvisti
delle principali cognizioni sulla sicurezza in montagna: concentrati sulla ricerca del fungo,
perdono spesso l'orientamento e non pianificano il percorso cercando anzi spesso
di sviare possibili emulatori, finendo per far perdere le tracce anche ai potenziali soccorritori."