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Nella faggeta....


mario

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Due inviti in una sola giornata... dire che sono emozionato è poco... :give_heart:

 

Caro Giacomo, sai che proprio ieri sera mi sono scoperto a pensare alla prossima primavera come a un'ottima palestra di conoscenza?

 

Ovviamente dei luoghi che ormai mi sono entrati nell'anima, proprio quelli cui ti riferisci tu...

 

L'invito di piccio a provare i marzuoli allo sciogliersi della prossima neve è stato illuminante...

 

Ormai sono così invischiato da essere tentato a tornarci sabato, nonostante io sappia bene che altri luoghi, a me ben noti, in questo momento offrono certamente più dell'ignoto che così tanto mi richiama...

 

E nemmeno il pensiero di quei brutti ceffi dei cinghiali, incontrati (che emozione!) sulla sommità di questa rupe, mi fa minimamente desistere...

 

Guarda, per i Marzuoli, so per certo che in codeste zone ci sono. :wink:

Il fatto è che loro sono ancora più difficili dei porcini e se in una zona apprentemente "perfetta" non ci son fungaie, avoglia a girare!!

E' uno dei funghi che è difficilissimo trovare il primo, poi capisci e trovi gli altri con più facilità.

L'invito te lo ribadisco volentierissimo, un piacere, quando vuoi c'è 5 posti letto sempre liberi. :good:

 

 

 

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Guarda, per i Marzuoli, so per certo che in codeste zone ci sono. :wink:

Il fatto è che loro sono ancora più difficili dei porcini e se in una zona apprentemente "perfetta" non ci son fungaie, avoglia a girare!!

E' uno dei funghi che è difficilissimo trovare il primo, poi capisci e trovi gli altri con più facilità.

L'invito te lo ribadisco volentierissimo, un piacere, quando vuoi c'è 5 posti letto sempre liberi. :good:

 

 

Grazie Giacomo... grazie davvero.

:hug2:

post-1200-1289496137.jpg

Modificato da mario
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Nonostante tutto, però, il Faggio per me sarà sempre il numero uno...

 

Ormai avrai capito che siamo almeno in due a pensarla così... :friends:

 

E comunque, fa sempre piacere discutere delle nostre esperienze... anche perchè alla fine un consiglio si riesce a scroccarlo sempre :biggrin:

 

Salutoni. :friends:

Modificato da mario
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Tutto troppo giusto per aggiungere altro...

 

Però, come ha detto Piccio, è bello scambiarsi opinioni...

 

 

E poi, bisogna sempre cominciare da qualche parte, o no?

 

Piuttosto, continua pure a seminare... io leggo anche tra le tue "incertezze"...

 

:friends:

 

Vedi Mario, a me piace un sacco parlare di queste cose quando posso farlo con chi come te non chiede in maniera " interessata " esprimendo invece una grande " passione ".

 

Potremmo andare avanti per giorni, però ci sono delle difficoltà oggettive legate ad ambienti che per ora non hai ancora visitato e che sono difficili da visualizzare mentalmente.

 

Poi come hai ben capito, le incertezze sono remore non di poco conto, troppa gente non aspetta altro che imbeccate per far man bassa e questo non è il nostro stile.

 

Stasera, che riesco a vedere le foto, ti posso dire che come ambiente mi sembra abbastanza chiuso, quindi con delle chiavi di lettura abbastanza semplici.....ti potrei dare alcune dritte per farti risparmiare un bel pò di chilometri :biggrin: ...ma son certo che quando avremo approfondito in altro modo il discorso faggio sarai tu il primo a godere della scoperta di questi potenziali hot spot.

 

Oggi, leggendo tra le righe, ho colto la tua difficoltà nel confrontarti con simili altitudini e temperature, perciò, con pochi esempi ti ho voluto rassicurare che attraverso i luoghi comuni non otterrai altro che confonderti ulteriormente le idee.

 

Ho citato il vento e la nebbia ( che poi son nuovole basse ) come discriminanti perchè a quelle altezze son sempre presenti in qualsiasi luogo d'Italia, ma alle tue latitudini solo tu puoi fare uno screening esatto delle condzioni ambientali, per noi è impossibile.....e sarebbe perciò sbagliato e fuorviante darti indicazioni di massima.

 

Casomai lo si può fare quando avrai le foto dei funghi in ambiente, ma se abbiamo modo di vedersi e parlarne ti chiarisci i concetti in un attimo.

 

Sappi comunque che quando avrai le idee più chiare i posti migliori li imparerai facendo delle passeggiate proprio quando i funghi non fanno...credimi.

 

Riguardo agli estatini comunque, mi sono espresso male, quando ho detto ce ne sono tanti, non intendevo come quantità, ma come qualità e modalità di nascita e crescita.

 

E' un fungo, come l'edulis del resto, talmente influenzabile dai fattori esterni che ti offre uno spettro di possibilità infinite.

 

Il rosso è bellissimo, geniale, ma se lo capisci riesci ad anticiparne le mosse....l'estatino è fantasia allo stato puro perchè risponde a vari tipi di calore e si adatta perciò agli ambienti a lui più congeniali.

 

Può nascere nei posti da rossi mescolandosi a loro, può nascere dove i rossi non ci nasceranno mai, dipende dall'evoluzione del clima sulla nascita.

 

Fossi in te, vedendo anche le tipologie di bosco, ci punterei forte, il divertimento è assicurato.

 

:friends:

 

 

 

 

 

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ciao!

 

Bella discussione! (commento da parte di un "interessato" :biggrin: )

 

Sicuramente in faggeta il fattore "esposizione" è molto importante, mi sembra di averlo constatato specie nelle coste ripide e "angolari" come anche già detto. In quei casi ci sono alcune sponde che sono battezzate "da estatini" e la vegetazione anche del sottobosco cambia notevolmente rispetto a settori magari adiacenti, ma con un sottobosco ben diverso (presenza o meno di: mirtillo (x edulis) ovvero paleo, erica, ginepro (estatini)

 

un altra cosa che si vede dalle foto è il terreno, ben diverso dalle faggete tosco-emiliane, che contribuisce non poco alla crescita delle piante, al PH soprattutto e quindi anche alle specie fungine, alla ritenzione idrica d'estate e d'inverno-primavera,

 

mi sembra che dalle foto si vedano un bel numero di roccette, forse calcaree, qui in appennino toscoemiliano la situazione è diversa

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Vedi Mario, a me piace un sacco parlare di queste cose quando posso farlo con chi come te non chiede in maniera " interessata " esprimendo invece una grande " passione ".

 

Potremmo andare avanti per giorni, però ci sono delle difficoltà oggettive legate ad ambienti che per ora non hai ancora visitato e che sono difficili da visualizzare mentalmente.

 

Poi come hai ben capito, le incertezze sono remore non di poco conto, troppa gente non aspetta altro che imbeccate per far man bassa e questo non è il nostro stile.

 

Grazie ancora Gianluca.

 

Vorrei chiederti cosa intendi per chiuso?

 

Un bosco molto fitto e ombroso?

 

Ecco un altro scatto:

post-1200-1289583212.jpg

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ciao!

 

Bella discussione! (commento da parte di un "interessato" :biggrin: )

 

Sicuramente in faggeta il fattore "esposizione" è molto importante, mi sembra di averlo constatato specie nelle coste ripide e "angolari" come anche già detto. In quei casi ci sono alcune sponde che sono battezzate "da estatini" e la vegetazione anche del sottobosco cambia notevolmente rispetto a settori magari adiacenti, ma con un sottobosco ben diverso (presenza o meno di: mirtillo (x edulis) ovvero paleo, erica, ginepro (estatini)

 

un altra cosa che si vede dalle foto è il terreno, ben diverso dalle faggete tosco-emiliane, che contribuisce non poco alla crescita delle piante, al PH soprattutto e quindi anche alle specie fungine, alla ritenzione idrica d'estate e d'inverno-primavera,

 

mi sembra che dalle foto si vedano un bel numero di roccette, forse calcaree, qui in appennino toscoemiliano la situazione è diversa

 

Sicuramente calcaree, tant'è che erano presenti numerosi e ottimi (quelli giovani, ovviamente...) Coprinus Comatus; inoltre, la zona è luogo di crescita del tuber mesentericum, il tartufo nero molto apprezzato a Bagnoli, nonostante tanti lo diano per sgradevole (odore fenico).

 

Ecco i comatus:

post-1200-1289584069.jpg

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Grazie ancora Gianluca.

 

Vorrei chiederti cosa intendi per chiuso?

 

Un bosco molto fitto e ombroso?

 

Ecco un altro scatto:

 

Si...fitto....ma anche basso, che poi è tipico delle altitudini superiori ai 1400 metri, dove i faggi non riescono a svilupparsi più di tanto.

 

Inoltre, ho notato la totale assenza di radure...e questo può indurre a pensare molte cose diverse.

 

Dei boschi bisognerebbe conoscere anche un pò la storia, sapere se in passato sono stati tagliati e come...insomma...farci un giro direi che è fondamentale per capire come mai nel corso degli anni è diventato com'è quando lo vediamo la prima volta.

 

Vedo tanta erba, sicuramente ha un ph particolare, se hai occasione d'incontrare qualcuno che lo frequenta, senza essere assilante :biggrin: limitati a chiedere se il sottobosco è sempre stato così o è cambiato nel corso degli ultimi anni...finora non ci vedo granchè per i rossi però.

 

 

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Bello questo post "for dummies" come me, rifacendomi a una nota collana di libri.

Grazie a Mario che lo ha aperto e a quanti intervengono mettendo a disposizione e condividendo anni di esperienza.

Sarebbe bello aprire anche dei post con gli altri tipi di habitat, castagno e quercia principalmente abete e pino secondariamente, rimanendo sul generico senza voler carpire particolari segreti a nessuno.

Certo è l'esperienza è quella che conta e il vivere il proprio habitat sicuramente lo è ancor di più cambiando il sottobosco alle varie latitudini e longitudini, ma sarebbe bello poter vedere come i vari habitat si comportano in zone diverse della nostra penisola scambiandoci a vicenda pareri.

:bye1: Vincenzo

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Bello questo post "for dummies" come me, rifacendomi a una nota collana di libri.

Grazie a Mario che lo ha aperto e a quanti intervengono mettendo a disposizione e condividendo anni di esperienza.

Sarebbe bello aprire anche dei post con gli altri tipi di habitat, castagno e quercia principalmente abete e pino secondariamente, rimanendo sul generico senza voler carpire particolari segreti a nessuno.

Certo è l'esperienza è quella che conta e il vivere il proprio habitat sicuramente lo è ancor di più cambiando il sottobosco alle varie latitudini e longitudini, ma sarebbe bello poter vedere come i vari habitat si comportano in zone diverse della nostra penisola scambiandoci a vicenda pareri.

:bye1: Vincenzo

 

Mi fa piacere che sia stato colto lo spirito giusto.

 

Un salutone anche a te, Vincenzo, siamo in sintonia.

 

Mario.

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Bellissimo post molto didattico, purtroppo avendo pochissimo tempo riesco a leggerlo solo adesso. Appena ho visto le foto delle pietre che si vedevano spuntare

 

nel prato, mi è subito venuta in mente la faggeta che ho visitato sulle Madonie in sicilia quest'estate. L'habitat mi sembra praticamente uguale e non è la prima

 

volta che noto questa differenza con le faggete del nord italia, più umide. Penso sia dovuto al tipo di terreno, da noi qui al nord prevalentemente acido e quindi

 

più umido e che assorbe meglio le precipitazioni, tutti i boschi che ho potuto vedere al sud tra puglia, le faggete calabresi della Sila e dell' Aspromonte e quelle

 

della Sicilia invece terreno più calcareo, quindi più secco...per questo forse da voi pochissimi rossi a parte alcune eccezioni (vedi Abruzzo) e maggioranza di

 

estatini. chissà che emozione trovarsi li a metà luglio durante una bella buttata di estatini e un sole estivo che spacca le pietre. Gava, correggimi se sbaglio

 

:smile: Matteo

Modificato da mado
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Bellissimo post molto didattico, purtroppo avendo pochissimo tempo riesco a leggerlo solo adesso. Appena ho visto le foto delle pietre che si vedevano spuntare

 

nel prato, mi è subito venuta in mente la faggeta che ho visitato sulle Madonie in sicilia quest'estate. L'habitat mi sembra praticamente uguale e non è la prima

 

volta che noto questa differenza con le faggete del nord italia, più umide. Penso sia dovuto al tipo di terreno, da noi qui al nord prevalentemente acido e quindi

 

più umido e che assorbe meglio le precipitazioni, tutti i boschi che ho potuto vedere al sud tra puglia, le faggete calabresi della Sila e dell' Aspromonte e quelle

 

della Sicilia invece terreno più calcareo, quindi più secco...per questo forse da voi pochissimi rossi a parte alcune eccezioni (vedi Abruzzo) e maggioranza di

 

estatini. chissà che emozione trovarsi li a metà luglio durante una bella buttata di estatini e un sole estivo che spacca le pietre. Gava, correggimi se sbaglio

 

:smile: Matteo

 

Caro Matteo, la tua analisi credo sia davvero calibrata...

 

Eppure, anche qui, nelle faggete che hai intravisto nei miei scatti ci sono ampie fasce umidissime e fresche...

guarda:

 

muscdesk5.jpg

Modificato da mario
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Bellissimo post molto didattico, purtroppo avendo pochissimo tempo riesco a leggerlo solo adesso. Appena ho visto le foto delle pietre che si vedevano spuntare

 

nel prato, mi è subito venuta in mente la faggeta che ho visitato sulle Madonie in sicilia quest'estate. L'habitat mi sembra praticamente uguale e non è la prima

 

volta che noto questa differenza con le faggete del nord italia, più umide. Penso sia dovuto al tipo di terreno, da noi qui al nord prevalentemente acido e quindi

 

più umido e che assorbe meglio le precipitazioni, tutti i boschi che ho potuto vedere al sud tra puglia, le faggete calabresi della Sila e dell' Aspromonte e quelle

 

della Sicilia invece terreno più calcareo, quindi più secco...per questo forse da voi pochissimi rossi a parte alcune eccezioni (vedi Abruzzo) e maggioranza di

 

estatini. chissà che emozione trovarsi li a metà luglio durante una bella buttata di estatini e un sole estivo che spacca le pietre. Gava, correggimi se sbaglio

 

:smile: Matteo

 

Matteoooo :friends: ...riguardo alla buttata di estatini a Luglio col sole estivo che spacca le pietre ??

 

Sbagli di certo :biggrin: l'umidità non ha mai fatto male ai funghi, men che meno agli estatini di Luglio :yes: ...te li mangerano un pò le lumache, ma almeno qualche giorno in più durano, altrimenti in quattro o cinque giorni ti giochi la buttata.

 

A parte le battute, dalle foto continuo a vedere un bosco molto chiuso, anche facile da decifrare, però mancano tanti indizi ( esposizioni, altitudini ed altro ancora ).

 

Un bosco così tra gli 800 ed i 1300 in certe esposizioni è praticamente sterile o comunque dà funghi solo in certe annate con condizioni particolari, in altre esposizioni si comporta come ad altitudini più elevate e praticamente chiude la buttata.

 

E' chiaro però che bisognerebbe conoscere i microclimi presenti in quei luoghi, si fa presto a dire acido o calcareo, però può darsi che con il caldo presente in quei luoghi un bosco così basso e fitto, e con un sottobosco così ricco di foglie, ai funghi sia soprattutto necessario :biggrin:

 

 

 

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Matteoooo :friends: ...riguardo alla buttata di estatini a Luglio col sole estivo che spacca le pietre ??

 

Sbagli di certo :biggrin: l'umidità non ha mai fatto male ai funghi, men che meno agli estatini di Luglio :yes: ...te li mangerano un pò le lumache, ma almeno qualche giorno in più durano, altrimenti in quattro o cinque giorni ti giochi la buttata.

 

A parte le battute, dalle foto continuo a vedere un bosco molto chiuso, anche facile da decifrare, però mancano tanti indizi ( esposizioni, altitudini ed altro ancora ).

 

Un bosco così tra gli 800 ed i 1300 in certe esposizioni è praticamente sterile o comunque dà funghi solo in certe annate con condizioni particolari, in altre esposizioni si comporta come ad altitudini più elevate e praticamente chiude la buttata.

 

E' chiaro però che bisognerebbe conoscere i microclimi presenti in quei luoghi, si fa presto a dire acido o calcareo, però può darsi che con il caldo presente in quei luoghi un bosco così basso e fitto, e con un sottobosco così ricco di foglie, ai funghi sia soprattutto necessario :biggrin:

 

Ciao Gianluca.

 

Allora: tutte le foto che vedi si riferiscono a una costa che va dai 1150 ai 1660 mslm, esposta a est/sudest.

 

Ovviamente, però, di fronte ce ne sono tante altre con esposizione differente, ma altitudini frequentabili simili.

 

Sul chiuso io continuo a chiedermi cosa intendi: io ho attraversato zone con radure molto ariose, anche molto estese, tanto da doverti costringere a delle belle scarpinate per ritrovarti al "chiuso"...

guarda:

 

ilcrinalemagnificadesk.jpg

 

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