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Caro Gibbo, hai posto proprio un bel quesito, è vero; gli Agaricus sono funghi facilmente determinabili a livello di Genere, (sporata bruno-porpora, anello evidente, due soli tonalità di colore, +/- bianco o +/- marrone, cuticola liscia o +/- squamosa) ma quando si và alla specie......qui sorgono i problemi. Per mia esperienza ho verificato spessissimo che ogni raccolta, anche della stessa specie e nello stesso posto, è sempre diversa dalla precedente, e fortemente condizionata dalle condizioni ecologiche e meteo-climatiche del periodo di crescita. Nel caso in questione, se non c'e arrossamento della carne al sezionamento, sicuramente siamo nel Gruppo delle Flavescentes, Sezione Arvenses, specie arvensis. La leggera screpolatura della cuticola (che di norma in questa specie è glabra e sericea) potrebbe essere l'effetto del forte vento di questi giorni, il gambo privo di ornamentazioni, con la base leggermente sub-bulbosa e non fusiforme, l'anello a ruota dentata ma con squame poco rilevanti, l'odre anisato, le lamelle bianco-grigiastre; il tutto farebbe propendere per tale determinazione. Se invece, non ci fosse stato ingiallimento della cuticola e l'anello fosse stato con netta ruota dentata, si sarebbe potuto pensare più ad A. osecanus = ex nivesces. Se riesco, inserisco due immagini delle specie citate, ciao Ennio
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in attesa dei funghi ....
Ennio ha risposto a Ennio nella discussione Vivere la Montagna ed i suoi Paesaggi
A metà; il versante ovest del m. Vettore e Castelluccio sono umbri, il lago di Pilato e l'omonima valle sono in provincia di Ascoli Piceno, quindi marchigiani, come pure il versante est che guarda verso la costa adriatica. Sperando di esserti stato utile, ti saluto cordialmente, Ennio -
Ma..... questi, (Agaricus augustus ?) non sono anche loro figli della natura; un'altro scatto proprio non lo meritavano ?. Spero che abbiate l'occasione di rimediare, ciao Ennio
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in attesa dei funghi ....
Ennio ha risposto a Ennio nella discussione Vivere la Montagna ed i suoi Paesaggi
Rossano, non ti offendi se rispondo a Fario con una precisazione sulle tue spendide foto! . Sono immagini solo marchigiane, o ancor meglio ascolane; relative al versante sud-est della catena dei monti Sibillini (parete est di m. Palazzo Borghese e versante est del m. Argentella m. 2232) -
in attesa dei funghi ....
Ennio ha risposto a Ennio nella discussione Vivere la Montagna ed i suoi Paesaggi
Altra immagine dei miei "ragazzi". Agaricus bernardi (Quelèt) Saccardo Questa è specie molto bene caratterizzata dal suo portamento massiccio (anche 20 cm di diametro), con il margine pileico a lungo fortemente involuto e dal vistoso arrossamento della carne. Cresce nei boschetti litoranei di pino, cipresso e leccio, in periodo autunnale fino ai primi geli. -
in attesa dei funghi ....
Ennio ha risposto a Ennio nella discussione Vivere la Montagna ed i suoi Paesaggi
Agaricus fissuratus (Moller) Moller, da alcuni autori moderni ( Nauta, Parra, ecc.)considerato solamente una varietà di A. arvensis. Lo trovo sempre in tardo autunno, a volte anche fino ai primi di gennaio, nelle radure erbose tra lecci (Quercus ilex) in parchi e boschetti vicini alla costa adriatica. -
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Ennio ha risposto a Ennio nella discussione Vivere la Montagna ed i suoi Paesaggi
Ciao Doni e Rossano, ribadisco che sono un grande appassionato del Genere Agaricus, ma un modesto micologo dilettante. Prometto comunque, che appena posso cercherò di dire qualcosa in merito. Nel frattempo vi allego due immagini di Agaricus. Cari saluti, Ennio -
in attesa dei funghi ....
Ennio ha risposto a Ennio nella discussione Vivere la Montagna ed i suoi Paesaggi
Gli Agaricus ancora non si vedono: lo credo bene!, con tutta questa nebbia ciao alla prossima, Ennio -
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Ennio ha risposto a Ennio nella discussione Vivere la Montagna ed i suoi Paesaggi
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Ennio ha pubblicato una discussione in Vivere la Montagna ed i suoi Paesaggi
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Ciao Giorgio, non posso che associarmi anch'io nell'apprezzare le tue belle foto e complimentarmi per l'originale forma di presentazione di questo post. Un cordiale saluto da Ennio. PS: una curiosità personale; l'agaricus sanguinante in sezione, è A. Silvaticus, o (come si dovrebbe chiamare ora) A. benesii ?, grazie.
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Concordo con l'habitat illustrato da Enzo, anch'io la trovo solamente in boschi misti di Quercus sp, dalla pianura fino in bassa collina già da giugno, anche se da noi è molto rara o, data la crescita profondamente interrata, a volte sfugge alla vista. Ciao Enzo, belle immagini, Ennio
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Arturo. ......e pensare che ti facevo una persona estremamente seria, totalmente dedita allo studio degli Ascomyceti e di funghi rari e difficili, un punto di riferimento micologico sicuro ed inattaccabile. Invece...... ti sei lasciato corrompere da tre miserabili porcini, al pari di un qualsiasi micofago!. Non hai avuto nemmeno nessun riguardo nei confronti di chi ancora non sta trovando niente ? (n.d.r. = Ag.) COMPLIMENTI! un caro saluto da Ennio
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Confermo la stessa considerazione! Nella zona del m. San Vicino (nelle Marche - MC) in un bosco misto di faggio e diverse specie di abeti e pini, negli anni passati c'e n'erano pochissime, quest'anno è stata una vera e propria invasione. Probabilmente si sono venute a creare condizioni meteo-ambientali particolarmente favorevoli (in parte a noi sconosciute) che hanno permesso una super fruttificazione dei miceli. La stessa situazione, se ti ricordi, si verificò nella primavera del 2004 per le Morchelle; tutti gli amici che contattavo in ogni parte d'Italia, erano meravigliati da tanta "produzione", che poi non si è ripetuta nei due anni seguenti Ciao, Ennio
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Ciao Bruno, scusa se per la prima volta che ti contatto ti chiedo subito una informazione nuda e cruda. La zona del Gran Sasso di questa foto mi sembra di riconoscerla, è nella parte alta dei Prati di Tivo dove c'è una grande croce da cui si vede a sinistra la sottostante autostrada e a destra in alto un rifugio (mi sembra il Garibaldi) ?. Grazie e cordiali saluti dai Sibillini, Ennio
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Premetto subito che non mi ritengo un esperto, ma la discussione su questi Cantharellus mi interessa. Personalmente credo che siano C. alborufescens, per la tendenza dei carpofori a macchiarsi di ruggine appena raccolti o se manipolati. Il vero C. cibarius oltre ad avere una colorazione uniformemente giallo uovo, non si iscurisce, se non quando vecchissimo o raccolto da più giorni. Nei boschi termofili dell'Italia centrale è anche molto frequante il C. subpruinosus, molto simile all'alborufescens; tutti e due sono di taglia più minuscola e meno profumati del cibarius o e prediligono i boschi di cerro o quercus in genere.
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Gibbo li trova "neonati" e cosparsi di succo d'amarena; io l'ho trovati "anziani" e carichi di polvere di cioccolato. Probabile Stemonitis axifera= ferruginea
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Tra i pochissimi funghi incontrati, questo Lyophyllum gambosum (spugnolo) crescente (alquanto atipicamente) sotto cedro del libano
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