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Ennio

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  1. Agli amici che sono intervenuti in questa discussione, confermo la scoperta "dell'acqua calda". Nonostante l'habitus alquanto atipico, avete visto giusto; è proprio Sarcosphaera crassa var. nivea o forma albina. Di seguito posto la microscopia a vari ingrandimenti (fatta con la mia digit da un oculare del microscopio per incompatibilità in quanto questo è predisposto solo con adattare per Nikon colpix). Scusate se la qualità delle immagini risente di questo inconveniente e della poca pratica del sottoscritto.
  2. Caro Enzo, la Floccularia della foto non è "nostrana", l'ho fotografata nella zona del m. Sirente in Abruzzo, l'ottobre scorso, durante il Convegno del G.E.M.A. Per quanto voglia bene ai Sibillini, non posso però attribuire loro meriti non propri, ciao Ennio
  3. per Arturo, se faccio in tempo entro il primo pomeriggio faccio un salto in sede a fare un vetrino e se ci riesco, anche qualche foto, la mia digit non è compatibile con il micro olimpus della Associazione, (devo fotografare da un oculare), ti farò sapere, ciao Ennio
  4. Ciao Alfy, grazie per l'intervento. Come premesso, da lontano avevo pensato anch'io a S. Crassa (poi anche alla varietà nivea, mi sembra del Moser), ma in tutti gli esemplari ci sono più fori circolari disposti variamente e non una sola apertura apicale tendente a lacerarsi in lacinie +/- definite come succede di norma. Questo particolare, unitamente al fatto che non sono molto ferrato nel campo degli Ascomycetimi, mi hanno fatto nascere questi dubbi. Comunque tutto è possibile, spesso i nostri amici funghi si prendono gioco di noi presentandosi morfologicamente in maniera atipica e sorprendente. Ben vengano quindi, consigli, pareri e scambi di informazioni in merito.
  5. una sezione di alcuni individui giovani
  6. Trovati ieri in una abetaia mista di rimboschimento con Abete greco, A. douglas, A. rosso, pino nero, e frassinoa m. 1000 s.l.m.. semi sepolto tra lo spesso strato di aghi, crescita cespitosa, da lontano ho pensato subito a Sarcosphaera eximia = crassa, ecc. Una volta vicino mi sono trovato questo carpoforo mai visto prima d'ora, penso sia un Ascomicete (non ho fatto ancora la microscopia), intanto fornisco qualche dato e alcune immagini: carpoforo irregolarmente globoso fino a 15 cm di diametro, completamente cavo, biancastro, con una o più curiose aperture circolari situate in posizioni diverse, carne bianca, ceracea, spessa fino a 4 mm, traslucida, costituita da due strati nettamente evidenti, imenoforo liscio, alla lente e in controluce presenta una specie di reticolo a cellette non in rilievo, odore indefinito, sporata bianca abbondandissima.
  7. PS: tutte le immagini sono dell'amico Rossano, io mi sono dimenticato a casa la mia digit (che ci vuoi fare: l'età e l'età....)
  8. con questa Orchidea sambucina, per oggi abbiamo terminato, ciao a tutti.
  9. Castellucci e pian piccolo, i prati ancora non sono molto fioriti, ma per il 3 luglio saranno uno spettacolo!
  10. lo volete conoscere più da vicino ?
  11. più in alto, ci sono 2 abitanti del luogo che vanno a spasso tranquilli senza dare nessun fastidio; uno ve lo facciamo conoscere anche a voi.....
  12. fungaia di tricholosporum goniospermum
  13. Venerdi 26 c. m. mi arriva una "segnalazione" di un ritrovamente di Tricholosporum goniospermum in zona Castelluccio di Norcia. Anche se lo ritengo ancora presto, viste le basse temperature notturne, faccio qualche telefonata, e sabato mattina è pronto un quartetto di cui fanno parte oltre al sottoscritto, l'amico Rossano, vecchio socio del forum e due soci del mio Gruppo. Vorrà dire che ne approfitterò anche per fotografare il Geastrum melanocephalum se sarà nato e quanche fiore. La giornata si presenta splendida, molto ventosa e calda, c'è ancora parecchia neve proprio nelle zone di ricerca, e......... come temevo, niente funghi e gran secco. Ritorneremo più avanti se pioverà, nel frattempo ci consoliamo proponendovi alcune immagini della nostra uscita: siamo nelle pendici del m. Vettore (monti Sibillini) a quote da 1500 a 1850 m. Un cordiale saluto dai maceratesi, Ennio, Rossano, Rodolfo e Marziano.
  14. Ciao Arturo e Enzo, volevo intervenire anch'io proponendo l'ipotesi di P. patricius. L'intervento di Enzo, mi ha fatto ricordare che il nome da me proposto è ormai "vecchio"; giustamente ora è P. pesatatus. Ma con tutte queste veloci e continue variazioni e aggiornamenti tassonomici, si rischia di perdere il conto. alla prossima, Ennio
  15. Scusate, mi ero dimenticato di questa specie più volte citata in questo post: Agaricus alberti = macrosporus, due immagini di giovani esemplari ma molto tipici (chiaramente dei monti Sibillini), crescenti su fungaia.
  16. Concordo anch'io, la volva è più da phalloides, ma per esssere A. verna è verna. Per puro scrupolo si potrebbe provare la reazione con l'idrato di potassio (KOH) al 30% anche se non tutti gli esperti concordano sulla validità di tale prova per distinguere A. verna dalla sua varietà decipiens.
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