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Ennio

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  1. Trovati ieri in una abetaia mista di rimboschimento con Abete greco, A. douglas, A. rosso, pino nero, e frassinoa m. 1000 s.l.m.. semi sepolto tra lo spesso strato di aghi, crescita cespitosa, da lontano ho pensato subito a Sarcosphaera eximia = crassa, ecc. Una volta vicino mi sono trovato questo carpoforo mai visto prima d'ora, penso sia un Ascomicete (non ho fatto ancora la microscopia), intanto fornisco qualche dato e alcune immagini: carpoforo irregolarmente globoso fino a 15 cm di diametro, completamente cavo, biancastro, con una o più curiose aperture circolari situate in posizioni diverse, carne bianca, ceracea, spessa fino a 4 mm, traslucida, costituita da due strati nettamente evidenti, imenoforo liscio, alla lente e in controluce presenta una specie di reticolo a cellette non in rilievo, odore indefinito, sporata bianca abbondandissima.
  2. PS: tutte le immagini sono dell'amico Rossano, io mi sono dimenticato a casa la mia digit (che ci vuoi fare: l'età e l'età....)
  3. con questa Orchidea sambucina, per oggi abbiamo terminato, ciao a tutti.
  4. Castellucci e pian piccolo, i prati ancora non sono molto fioriti, ma per il 3 luglio saranno uno spettacolo!
  5. lo volete conoscere più da vicino ?
  6. più in alto, ci sono 2 abitanti del luogo che vanno a spasso tranquilli senza dare nessun fastidio; uno ve lo facciamo conoscere anche a voi.....
  7. fungaia di tricholosporum goniospermum
  8. Venerdi 26 c. m. mi arriva una "segnalazione" di un ritrovamente di Tricholosporum goniospermum in zona Castelluccio di Norcia. Anche se lo ritengo ancora presto, viste le basse temperature notturne, faccio qualche telefonata, e sabato mattina è pronto un quartetto di cui fanno parte oltre al sottoscritto, l'amico Rossano, vecchio socio del forum e due soci del mio Gruppo. Vorrà dire che ne approfitterò anche per fotografare il Geastrum melanocephalum se sarà nato e quanche fiore. La giornata si presenta splendida, molto ventosa e calda, c'è ancora parecchia neve proprio nelle zone di ricerca, e......... come temevo, niente funghi e gran secco. Ritorneremo più avanti se pioverà, nel frattempo ci consoliamo proponendovi alcune immagini della nostra uscita: siamo nelle pendici del m. Vettore (monti Sibillini) a quote da 1500 a 1850 m. Un cordiale saluto dai maceratesi, Ennio, Rossano, Rodolfo e Marziano.
  9. Ciao Arturo e Enzo, volevo intervenire anch'io proponendo l'ipotesi di P. patricius. L'intervento di Enzo, mi ha fatto ricordare che il nome da me proposto è ormai "vecchio"; giustamente ora è P. pesatatus. Ma con tutte queste veloci e continue variazioni e aggiornamenti tassonomici, si rischia di perdere il conto. alla prossima, Ennio
  10. Scusate, mi ero dimenticato di questa specie più volte citata in questo post: Agaricus alberti = macrosporus, due immagini di giovani esemplari ma molto tipici (chiaramente dei monti Sibillini), crescenti su fungaia.
  11. Concordo anch'io, la volva è più da phalloides, ma per esssere A. verna è verna. Per puro scrupolo si potrebbe provare la reazione con l'idrato di potassio (KOH) al 30% anche se non tutti gli esperti concordano sulla validità di tale prova per distinguere A. verna dalla sua varietà decipiens.
  12. Un ultima immagine: Agaricus macrocarpus
  13. Agaricus osecanus = nivescens
  14. Caro Gibbo, hai posto proprio un bel quesito, è vero; gli Agaricus sono funghi facilmente determinabili a livello di Genere, (sporata bruno-porpora, anello evidente, due soli tonalità di colore, +/- bianco o +/- marrone, cuticola liscia o +/- squamosa) ma quando si và alla specie......qui sorgono i problemi. Per mia esperienza ho verificato spessissimo che ogni raccolta, anche della stessa specie e nello stesso posto, è sempre diversa dalla precedente, e fortemente condizionata dalle condizioni ecologiche e meteo-climatiche del periodo di crescita. Nel caso in questione, se non c'e arrossamento della carne al sezionamento, sicuramente siamo nel Gruppo delle Flavescentes, Sezione Arvenses, specie arvensis. La leggera screpolatura della cuticola (che di norma in questa specie è glabra e sericea) potrebbe essere l'effetto del forte vento di questi giorni, il gambo privo di ornamentazioni, con la base leggermente sub-bulbosa e non fusiforme, l'anello a ruota dentata ma con squame poco rilevanti, l'odre anisato, le lamelle bianco-grigiastre; il tutto farebbe propendere per tale determinazione. Se invece, non ci fosse stato ingiallimento della cuticola e l'anello fosse stato con netta ruota dentata, si sarebbe potuto pensare più ad A. osecanus = ex nivesces. Se riesco, inserisco due immagini delle specie citate, ciao Ennio
  15. A metà; il versante ovest del m. Vettore e Castelluccio sono umbri, il lago di Pilato e l'omonima valle sono in provincia di Ascoli Piceno, quindi marchigiani, come pure il versante est che guarda verso la costa adriatica. Sperando di esserti stato utile, ti saluto cordialmente, Ennio
  16. Ma..... questi, (Agaricus augustus ?) non sono anche loro figli della natura; un'altro scatto proprio non lo meritavano ?. Spero che abbiate l'occasione di rimediare, ciao Ennio
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