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Illecippo™

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Tutti i contenuti di Illecippo™

  1. Ustià, che bella Amanita caesarea!!! (A.g.) :0123:
  2. Ho visto ora queste venti pagine, davvero un esperienza memorabile, complimenti ragazzi a tutti voi e un abbraccio speciale alla mente di tutto sperando di poter trascorrere in futuro questa giornata insieme a tutti voi! un abbraccio Nico
  3. Bravo Rossano, ottime immagini di funghi che resistono alle basse temperature, che spesso son legate alle conifere di bassa quota! buon 2009!! Nico
  4. grande max, il primo o l'ultimo in assoluto, anche se non ricordo se il tuo mms era il 31.12.2008 o il 01.01.2009
  5. C'hai preso Andre, posto domattina su Fb!!!
  6. Quante belle specie ragazzi!!! un ottima chiusura!! e foto molto belle!!! Bene così
  7. Caspita non mi carica le foto
  8. Che bella quella piana lassu in cima, con la neve farinosa poi è il massimo (sciare, non ciaspolare, in quel caso è faticosissimo ) Come siete Bellini :biggrin:
  9. Illecippo™

    Lo Sapevate Che...

    Alcuni funghi riescono a resistere a ghiaccio e nevicate… Ci sarà capitato di passeggiare nei boschi durante la stagione invernali, magari lungo i boschi sulle rive di un lago ghiacciato e circondato dalla neve… e notare che gli unici funghi sopravvissuti sono quelli a mensola, duri e coriacei lignicoli perenni. Ma in realtà esitono altre specie in grado di resistere alle nevicate e al gelo, anche per più settimane. L’esempio più clamoroso è dato dalla Collybia velutipes, in grado di resistere per diverso tempo alle temperature più rigide, alla neve e al ghiaccio. Per poi riprendere straordinariamente la sua crescita nelle giornate più riscaldate dal sole. Ma non è da sola, altri funghi che crescono negli stessi ambienti hanno simili caratteristiche, come l’orecchietta di Giuda (Auricularia auricula-judae) e ancora di più la sua sorella minore, Auriculopsis ampla. Vi sono poi diversi funghi in grado di resistere bene a qualche giorno di neve e freddo: fra questi il tossico nebbione (Clitocybe nebularis) la Lepista nuda,il Boletus edulis e la Armilaria mellea. Nel caso della Collybia velutipes, si può notare sul fungo fresco una sorta di pellicola che ricopre il cappello, un velo di mucillagine che la protegge dalle gelate a lungo tempo, stesso scopo che ha la fine peluria del gambo nerastro. All’interno delle sue carni è inoltre contenuta una sostanza antigelo, che è in fase di studio per le sue proprietà conservative e curative, che potranno essere applicate in campo medico; una simile sostanza è presente ma in quantità minori nelle orecchie di giuda, che possono infatti resistere al gelo solo un paio di giorni. Gli altri casi citati invece riguardano alcune specie in grado di sopportare brevi periodi a basse temperature, compromettendo però la loro struttura interna. Infatti, i porcini che sull’appennino troviamo in novembre dopo le gelate, sono poco profumati e spesso il loro sapore risulta inesorabilmente compromesso. Mentre i chiodini e la Lepista nuda, dopo una forte gelata o quando le temperature raggiungono o scendono al di sotto dello zero, acuiscono la loro tossicità che non perderanno nemmeno dopo la prebollitura. Ecco perché non vanno congelati da crudi. …mentre altri aspettano le brinate o lo scioglimento della neve per spuntare! In natura esistono alcune specie che invece amano spuntare grazie alle prime effimere nevicate, o non appena la neve inizia a sciogliersi. Le brinate autunnali e le nevicate precoci, sono l’ideale per i funghi praticoli appartenenti al genere Hygrocybe: amano spuntare in Agosto, oltre i 2.000 metri di altezza, nelle zone ombrose dove la temperatura notturna si avvicina agli zero gradi. Durante l’inverno, o al’inizio della primavera, il caso opposto è rappresentato dal marzuolo, l’Hygrophorus marzuolus. Non appena si scioglie la neve, ecco fare capolino dal terreno i gruppetti di dormienti, che si sviluppano sottoterra durante la stagione invernale sfruttando gli strati nevosi come fossero vere e proprie coperte. Ma non è solo: altri funghi amano spuntare così precocemente: è il caso dei funghi che crescono sugli strobili di pigne, appartenenti al genere Collybia (o Strobilurus), come la saporita Collybia esculenta (su pigne di abete rosso), le coriacee Collybia stephanocystis e Collybia tenacella (su svariati pini a due aghi), e la rara Collybia nivalis (sugli strobili femminili di larice). Anche nelle loro esigue carni esiste una sostanza con proprietà antigelo, molto complessa dal punto di vista chimico, e derivata dal particolare habitat sul quale crescono: si chiama Strobilurina ed è accertato che possiede alcune proprietà antitumorali e conservative.
  10. Qui si svolta a destra dopo 200 metri, e.... :biggrin: Gran belle foto Carlo, splendidamente raccontate!! Una bellissima vacanza!!! a tutta la Famiglia...
  11. Gran Bel post Peo, quante foto, quante emozioni, quanti ricordi... di un bellissimo 2008... Auguri per un felice 2009 :wink:
  12. Crio-Genio pietro!! Splendidi ritrovamenti!!! Auguroni :wink:
  13. Grande Matteo, bellissimo reportage!! Mi pare una vecchia russula/lattario, non morchella... però forse ci puà anche stare :hug2: Bei fungacci, domani andrò anche io :wink:
  14. Belle specie, quelle geotropa si stanno colorando come le nebularis, segno di buttata agli sgoccioli :hug2: Nelle altre foto... due igrofori (uno maleodorante), una moretta che cresce anche sotto i noccioli una lepista, alcuni agaricus, e la zampa di un amico!!!! Le specie.. provaci tu, indizi te li ho dati!!! Buone feste
  15. Grande... io invece ero sommerso dai 46 pollici... e... dalla mia collega -oramai coinquilina - ps. presto (Natale mattina) andrò per funghi anche io se tutto va bene!!!
  16. e io che ero a lavorare... e che adesso vedo le foto con l'influenza... dopo aver trovato ieri sera la macchina con 4 gomme tagliate... Bellissimo pranzo, avrei tanto voluto riabbracciarvi e sorridere insieme a voi... A presto Nico
  17. Per due che arrivano (Galletto) uno che rinuncia (io) purtroppo oggi ho fatto dei casini a lavoro (vi racconterà aldo) e non posso esserci. A meno di clamorosi sconvolgimenti, ormai non mi stupisco più di nulla!
  18. Carletto sei unico! E vaglielo a dire a igava che ci sono ancora i funghi in basso nelle stipe
  19. Confermo, pregando di potermi liberare, solo Ille
  20. No, a malincuore, ma ho gia rischiato troppo il posto di lavoro. Però chissà
  21. Assenza di reticolo sul gambo, si avvicina a Boletus queletii, ciao
  22. Vedo il bosco davvero ancora sveglio, io fare ancora una uscitina fossi in voi!
  23. Siamo ancora in pochini Io purtroppo lavoro nel weekend, se riesco a liberarmi domenica prendo l'aereo e arrivo
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