Vai al contenuto

testa

Members
  • Numero contenuti

    3052
  • Iscritto

  • Ultima visita

  • Giorni Vinti

    3

Tutti i contenuti di testa

  1. Quando la neve inizia a scendere, soprattutto in montagna, il silenzio che pervade l'ambiente e il paese mi riporta sempre indietro negli anni a ravvivare ricordi e memorie. Sarà forse, come dici tu caro Giorgio, anche perché la neve ci costringe ad un passo e ad un ritmo più lento che ci permette di assaporare meglio la vita. un abbraccio mario
  2. Giorgio, questa mattina dopo la chiacchierata di ieri sera, rileggendolo questo post mi è sembrato ancora più pregno di una rinascita che lentamente si va compiendo. Ti voglio pronto e in piena forma per giugno, nel frattempo ti rifaccio gli auguri con la speranza di poterci riabbracciare in quel di Fiemme. ciao mario
  3. testa

    Là nel Bosco a Novembre

    Grazie Giuseppe per quello che ci hai saputo e voluto regalare con le parole e le immagini. Tu lo sai che questi 3D sono nettare per la nostra anima, così assetata di emozioni e ricordi. un abbraccio :biggrin: mario
  4. testa

    Vi racconto

    Proprio un bel post il tuo Marco, e sono veramente felice di averlo potuto assaporare lentamente come è giusto che sia in questa stagione. un abbraccio con simpatia :biggrin: mario
  5. testa

    Frutti dimenticati: 2° parte

    A volte invece, come in quelle particolari mattine di novembre, dove veramente mi sentivo parte di quella realtà, tutto mi si presentava come un grande regalo che mi era stato riservato. Allora mi ricordo che istintivamente guardavo il sentiero appena percorso, le pallide nuvole stirate dal vento, il passo sicuro di mio padre davanti a me e capivo che in quel momento la vita mi apparteneva.
  6. testa

    Frutti dimenticati: 2° parte

    A volte tutto questo mi appariva come qualcosa di normale, il solo fatto che era lì da sempre lo faceva sembrare usuale e invisibile ai miei occhi.
  7. testa

    Frutti dimenticati: 2° parte

    Fatti pochi passi le colline, che fino a qualche minuto prima apparivano deserte e silenziose, lentamente si risvegliavano. Il canto di un merlo salutava il nuovo giorno, uno scoiattolo poco lontano ci guardava stupito dall'alto di un ramo, mentre un pettirosso a spasso fra i pruni e il biancospino, saltellava tra i rami e si fermava incuriosito a pochi metri da noi. Sembrava quasi volerci salutare con il buffo movimento della sua coda, e girando la testolina da un lato il suo petto colorato veniva illuminato dalla prima luce del mattino. Allora scrollava le piume e frettoloso come era arrivato se ne ritornava a caccia di insetti tra il fitto.
  8. testa

    Frutti dimenticati: 2° parte

    Il sentiero era una vecchia mulattiera acciottolata che saliva verso l’Altopiano e che serviva per portare i rifornimenti e le sussistenze alla prima linea del fronte durante la Guerra del 1915-18.
  9. testa

    Frutti dimenticati: 2° parte

    Sulla strada non incontravamo mai nessuno, qualche volta solo il camioncino della nettezza urbana che stancamente finiva il suo giro di lavoro. Parcheggiavamo le biciclette nel cortile di una casa il cui proprietario conosceva molto bene mio padre, avendo condiviso quel brutto periodo che era stata la guerra. La casa non era isolata ma all’interno di una contrada e quando arrivavamo c’era sempre qualche contadino sull’uscio che ci salutava con un cenno della mano e del capo per non rompere quel magico silenzio che precedeva il sorgere del sole.
  10. testa

    Frutti dimenticati: 2° parte

    Non appena aprivo la porta d'ingresso per andare verso mio padre, che mi aspettava in cortile con la mia bicicletta per mano, l'aria della notte fredda e pungente mi ricordava che comunque eravamo in novembre ed oramai prossimi all’inverno. Una breve occhiata verso il cielo, dove milioni di stelle illuminavano una notte senza luna, e poi via, pedalando a ruota di mio padre, ci portavamo nelle contrade alte ai piedi dell’Altopiano di Asiago da dove partiva il nostro itinerario.
  11. testa

    Frutti dimenticati: 2° parte

    Ci si alzava sempre molto presto anche se sapevamo che il cielo sereno e le temperature in rialzo non ci avrebbe portato ad avvistare nessuna allodola ne tordi o tanto meno le beccacce, ferme tutte ancora in montagna ad assaporare l’ultimo caldo sole autunnale dell’estate di San Martino.
  12. testa

    Frutti dimenticati: 2° parte

    Spesso anche a novembre le burrasche fredde tardavano ad arrivare e con loro gli uccelli di passo. E così spesso si decideva di andare ugualmente a fare un giro in collina con l’obiettivo di recuperare quello che restava di alcune delizie di stagione per un piatto davvero speciale; uva fragola, nespole, pere volpine, mele della rosa, giuggiole, castagne e marroni erano i frutti spontanei o coltivati nei poggi o nei prativi annessi a qualche vecchia casa ristrutturata e utilizzata ora solamente nel periodo estivo. Frutti di una stagione, l’autunno, ricca di suggestioni e sorprese.
  13. testa

    Frutti dimenticati

    Sono veramente felice nel vedere, e soprattutto, nel leggere le vostre risposte a questo 3D. Mi piace molto leggere ed avvertire nelle vostre parole la sintonia di sentimenti ed emozioni che ci accomuna. Vorrei rispondere a ciascuno di voi, perché ogni vostra risposta meriterebbe una sottolineatura, ma non voglio appesantire un 3D che voleva essere leggero. E allora almeno un a Max, Remigio, Giuliano, Andrea, Nicolò, Antonio... ...........e ancora un a Carletto, Giuseppe, Marco, Pasquale, Fabrizio, Luciano e Giancarlo e un per tutti mario
  14. immagino che il cesto a destra nella foto (quello con meno raccolto) sia proprio il tuo, vero Carletto ??????? Se proprio vuoi fotografare di tutto senza trovare porcini, allora è meglio che tu prenota un week end da me nelle Alpi. ciao bischeraccio
  15. testa

    Frutti dimenticati

    Sapori dell'infanzia, per troppo tempo dimenticati perché battuti sui banchi dei fruttivendoli da coltivazioni più redditizie, salvati dall'estinzione grazie ad un rinnovato interesse nei confronti di tutto quanto si lega alle tradizioni di un certo territorio. Trifle di composta di corbezzolo con yogurt e marroni al rhum Ingredienti: ½ base pan di spagna 150 gr di yogurt greco 100 gr di marroni al rhum per la composta: 300 gr di corbezzoli 90 gr. di zucchero 10 gr. miele di castagno 9 gr di pectina Ricetta illustrata
  16. testa

    Frutti dimenticati

    Spesso queste uscite, per me e mio padre, erano una scusa per poter trascorrere qualche ora tra prati, boschi e valli alla ricerca dei frutti dimenticati. Nespola, sorba, pera volpina, mela della rosa, giuggiola, corbezzolo, corniolo. Nomi che riportano alla memoria ricordi ormai lontani ma soprattutto sapori, a quel tempo, ben noti a mio padre e mia madre che da quei frutti spontanei o coltivati in aree marginali sapevano ricavare piatti gustosi e ottime marmellate.
  17. testa

    Frutti dimenticati

    Fuori era notte fonda con l’aria di fine ottobre fredda e pungente, mentre l’intensa luce delle stelle faceva presagire un’alba fredda ma ancora lontana. I rituali si ripetevano come ogni volta che a quest'ora mi alzavo per correre dietro, con mio padre, a questa nostra passione, mai completamente capita da mia madre. Non riusciva a capire cosa ci trovavamo nell'uscire al freddo e spesso con la nebbia, di notte per salire in montagna alla ricerca di funghi o a caccia nei campi e nelle valli in collina, e sopportava a malapena queste nostre uscite e sicuramente non riuscì mai ad accettare questa passione.
  18. testa

    Frutti dimenticati

    Solo allora mi decidevo e nel massimo silenzio uscivo dal letto avviandomi lentamente verso il corridoio e la porta che scendeva in cucina. Mentre scendevo di sotto, sentivo nell’aria il buon profumo di caffè che gorgogliava nella moka che mio padre aveva già posto sul gas. In cucina aleggiava ancora il profumo della legna che la sera prima bruciava nella stufa. L’atmosfera calda, creata dall’aroma del caffè e dalla fioca luce della lampada, ci avvolgeva e rendeva quei momenti particolarmente dolci e carichi di un’intensa pace mista ad una strana aria di complicità tra noi due.
  19. testa

    Frutti dimenticati

    Percepivo sempre con leggero anticipo il rumore della porta della mia camera che si apriva e mio padre che sottovoce mi invitava ad alzarmi. A quel punto avevo la certezza che erano le quattro del mattino e immancabilmente in quel preciso istante dal campanile del paese arrivavano i rintocchi delle campane . Approfittavo di questi ultimi attimi sotto le coperte per gustare quel piacevole calore, per assorbire quanto più era possibile di quello star bene. Tendevo l'orecchio per cercare qualche rumore esterno che mi potesse far intuire le condizioni del tempo, ma avvertivo solo il silenzio profondo della notte, e il regolare respiro di mia madre che dormiva nella camera a fianco.
  20. Almeno questa volta non devi dare le coordinate GPS per fare verificare le tue raccolte Giustamente, come hai sottolineato anche in altro tuo post, andare a "passeggio nel bosco" non significa voler sempre riempire il cesto. I nostro boschi e le nostre montagne ci danno sempre (con o senza funghi) emozioni forti.
  21. Mi dispiace molto leggere questa sentenza che con molta probabilità è definitiva. Certamente non tanto per le foto dei funghi perché quelle sono sempre al sicuro nell'archivio del mio hard disk, quanto soprattutto e solamente per aver perso per sempre tutti i pensieri e le parole che accompagnavano quelle poche foto di funghi che avevo postato. Erano per me la cosa più importante, e non posso negare che ci sono rimasto molto male. Ma non voglio colpevolizzare alcuno di Voi perché dovevo io essere previdente e fare un backup dei miei post (se è vero che ci tenevo così tanto). Peccato proprio perché tenevo veramente molto ad alcuni 3D.
  22. Ottimo Cris, :biggrin: :bye1: ma oramai sei una certezza e una sicurezza, ed ogni tua uscita sia sulle Alpi che sugli appennini è sempre coronata da ritrovamenti splendidi. complimenti ancora mario
  23. Giorgio, quella che hai mostrato nella splendida foto è la dorsale sud che porta all'abitato di Bellamonte. La dorsale sud-ovest è quella che si ricongiunge al Mulat (i cui versanti hanno degli splendidi noccioli ) Provo a postarti una mia foto che sicuramente non è paragonabile alle tue, ma solo per farti vedere i tre crinali sud del Viezzena
  24. Bravo Cris, certo che la "scarpinata" di sabato, con tutto l'allenamento che hai fatto sulle alpi, deve esserti sembrata agevole. Veramente deve essere stato un panorama fantastico. mario
  25. Bravo Cris, finalmente anche il tuo appennino comincia a regalarti gioie e "tuffi al cuore". Purtroppo io sono ferma al palo da una settimana per una forma virale. Mi sembra che comunque anche Genesia non abbia buone nuove dalle alpi. E' anche giusto così, ci siamo divertiti alla grande nelle nostre valli in questo scorcio di fine estate. Ti saluto un abbraccio e un mario
×
×
  • Crea Nuovo...

Informazioni importanti

By using this site, you agree to our Terms of Use (privacy).