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mazzeip

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Tutti i contenuti di mazzeip

  1. mazzeip

    brutti e belli

    Fantasia. Dalle ghiandole poste dietro l'occhio (parotoidi) possono, se ferocemente brutalizzati, secernere delle goccioline bianche di liquido velenoso, irritante per la mucosa boccale dell'eventuale predatore. Ma noi non ce ne andiamo in giro per stagni a mangiarci i rospi...
  2. mazzeip

    Insettopia

    Sempre la geraniofaga sudafricana giramondo (sembra stia ormai dappertutto...), Cacyreus marshalli. Paolo Mazzei
  3. ... e per concludere queste divagazioni sfingiche, un bruco (baby...) di testa di morto, Acherontia atropos: Paolo Mazzei
  4. Due variopintissimi bruchi di sfinge dell'euforbia, Hyles euphorbiae, sulla cui sistematica ci sono ancora molte incertezze: e uno di Hyles gallii: Paolo Mazzei
  5. ... e visto che siamo in tema di sfingi: un maschio di sfinge dell'oleandro, Daphnis nerii, raro migratore africano che compare in Italia, con una certa frequenza, solo nella zona del Garda (rotta di migrazione balcanica):
  6. carletto, ma che fiore è? Mi sembrava una Buddleia, ma non ne sono più così sicuro... Aggiungo anch'io un paio di foto, una Macroglossum stellatarum e una Agrius convolvuli (sfinge del convolvolo, decisamente più grande) Doni, se ti servono, fai pure...
  7. mazzeip

    Insettopia

    Molto belle, tra un po' a noi vecchi fotografi di farfalle ci tocca andare in pensione... La prima è (... quel che resta di...) una Erynnis tages (Hesperiidae: Pyrginae) Poi: Lasiommata maera (Satyridae: Pararginae) due Melitaea athalia (Nymphalidae: Melitaeinae) Aporia crataegi (Pieridae Pierinae) Erebia medusa (Satyridae Satyrinae)
  8. ... poi cerchiamo di dare un nome anche alle altre bestiole, ancora un grosso bravo!
  9. Proviamo a dare un nome a quelle "nuove": "Nemiche delle piante" e "In cordata": larve di Yponomeuta, prediligono la fusaggine ma non risparmiano neanche le rosacee (soprattutto il biancospino) Giù la testa!!: Melanargia galathea (Satyridae: Melanargiinae) Con luce interna!: Coenonympha arcania (Satyridae: Coenonymphinae) L'occhio!: Coenonympha pamphilus (Satyridae: Coenonymphinae) Vanità!!: Issoria lathonia (Nymphalidae: Argynninae) La piccolina: Cacyreus marshalli (Lycaenidae: Polyommatinae), lo sterminatore di pelargoni importato dal Sud Africa Sempre bella!: maschio di Polyommatus icarus (Lycaenidae: Polyommatinae) Il condominio!: femmina di Ochlodes sylvanus (= venatus) (Hesperiidae: Hesperiinae) Strana!: Macdunnoughia confusa (Noctuidae: Plusiinae) L'elegantone!: bruco di Samia cynthia (Saturniidae: Saturniinae), importato dall'oriente nella seconda metà dell'800 per tentare di sostituire il baco da seta, colpito da un'epidemia di pebrina; la seta però faceva alquanto schifo, ma la farfalla è rimasta a mangiarsi gli ailanti qua e là nella pianura Padana... La modella! e successiva: maschio di Anthocharis cardamines (Pieridae: Pierinae)
  10. Stupende, mi hai fatto veramente venir voglia di ritornarci...
  11. Ariciao patrizio, sempre più complimenti , vedo che le tue foto spaziano a largo campo nella zoologia; se mi fai sapere come ti chiami per esteso (se vuoi in privato...), mi piacerebbe mettere qualcuna delle tue foto di farfalle su www.leps.it. Vedo che c'è anche lynkos che ci guarda , e allora le farfalle gliele faccio determinare a lei...
  12. Rispondo a Elena: la Pterophorus pentadactyla è comune e diffusa quasi ovunque, dai parchi cittadini alla media montagna, con due o tre generazioni all'anno, e il suo bruco si ciba di convolvolo.
  13. Grazie patrizio , nella Syntomis phegea la femmina ha sempre le macchie bianche più estese e l'addome più rigonfio (quindi la femmina è quella più in basso nella foto). Le Melitaea diamina erano già state determinate, di altre farfalle, insieme all'altro maschietto di Syntomis phegea, c'è una Zygaena, forse una filipendulae o una transalpina
  14. Ho evidenziato le macchioline incriminate: Nella Aricia agestis le due macchie vicino al bordo sono molto vicine tra loro e distanti dalla terza, nei Polyommatus sono più o meno equispaziate
  15. Visto il periodo, direi Erebia medusa (Satyridae: Satyrinae); il genere Erebia è tipico delle nostre montagne, e conte parecchie decine di specie, alcune molto simili, tanto che, soprattutto in liglio/agosto, diventa difficile determinarle a partire da una singola foto. Colgo l'occasione per rettificare anche qui che il licenide di spignolone non è una Aricia agestis, è invece (probabilmente, potrebbe essere un P. icarus privo della macchia caratteristica, ma se ne vedono veramente pochi...) un Polyommatus escheri. La Aricia agestis infatti, pur essendo estremamente simile, ha le due macchiette evidenziate nella foto sempre molto vicine tra loro:
  16. Rieccomi a dare un nome alle farfalle (altre foto molto belle, bravo!), evito di riportare i descrittori, tanto non credo interessino granché: Pieris rapae (Pieridae: Pierinae) Cacyreus marshalli (Lycaenidae: Polyommatinae) piccolo licenide sudafricano, importato in Europa, comparso in Italia nel 1996 vicino Tivoli (Roma) e ormai presente quasi ovunque, affamatissimo di pelargoni (il bruco)... maschio di Lasiommata megera (Satyridae: Pararginae) le due vespone nere con la testa gialla sono Megascolia flavifrons, forse l'imenottero più grande d'Europa. L'ultima è un dittero eristalide, direi una Eristalis tenax o specie simili.
  17. mazzeip

    E questo?

    Nessun disagio, è anche divertente . Mi sai dire però se hai altre foto, e dove e quando esattamente l'hai fotografata? Grazie, ciao Paolo Mazzei
  18. E cosa c'entri tu? Anzi ti ringrazio per l'informazione, comunque la biscia spacciata per vipera è ancora più grave, in un sito che dovrebbe informare sulle vipere... Ho già scritto al sito rendendo noto il tutto. Comunque nei forum succede di utilizzare senza assolutamente dolo foto di altri senza citare l'autore (l'ho fatto anch'io, altrove, per una svista...), è già successo anche in questo forum e in questa stessa discussione, c'è una mia foto di V. aspis presa da herp.it, precedentemente ai miei interventi, in un messaggio di cantarello delle 02:55, preceduta da: , questo solo per dire che in una discussione non ho nulla da obiettare a che venga usato in modo anonimo mio materiale a fini di riconoscimento e determinazione, ma in una pagina "statica" pretendo almeno di essere citato...
  19. Sono d'accordo con Cinzia, è difficile incontrare le vipere, e ancora più essere morsi: il "pericolo cespugli" è più teorico che reale, la vipera non ama arrampicarsi, sale sui cespugli solo occasionalmente e di solito per termoregolarsi. Le vipere non sono quasi mai pericolose, e purtroppo di stupidaggini ne sono state raccontate anche troppe (beve il latte, aggredisce, ecc. ecc.). L'unico momento in cui non è da escludere un comportamento parzialmente imprevedibile è solo il periodo degli accoppiamenti, in cui i maschi "in fregola", se avvicinati inavvertitamente, possono rivoltarsi e mordere più facilmente. Per il resto, con l'esperienza di anni di ricerca attiva di tutte le specie mediterranee di vipere, posso dire di aver molto più paura di un cane rinselvatichito, di un toro non controllato o, in certi casi, di un calabrone (per non parlare degli esseri umani...).
  20. Il sito che ci suggerisce Romanus, http://batiquercoi.sunrise.it/caminar/vipere.htm, nonostante il titolo della pagina sia "Bat I Quercoi online - Le zecche", tratta in effetti di vipere, fornendo informazioni esaurienti e corrette, complimenti. Una sola pecca: le tre foto alla fine; quella a sinistra vedo che è stata "zottata" dal nostro www.herp.it (è una foto di Ilaria, la mia dolce metà, fatta a Listolade, che nessuno ci ha mai richiesto e che compare anonima nel sito in questione: vergogna, non si fa!... ), e quella a destra che, nonostante si stia parlando di vipere, è inconfondibilmente una Natrix natrix (biscia d'acqua...)!
  21. ... forse i postumi di Chernobyl? Sempre belle foto, stracomplimenti! Do sfogo alla mia ansia determinatoria: la prima è una Pararge aegeria (Satyridae: Pararginae), la seconda una Issoria lathonia (Nymphalidae: Argynninae), agli altri insettucoli ci si può arrivare, ma con qualche guida che di solito non mi porto in ufficio...
  22. Beh... sono chiaramente rettili entrambi, e quindi hanno molte caratteristiche comuni, ma anche parecchie differenze, te ne elenco qualcuna: i sauri (lucertole) hanno di solito la palpebra mobile (chiudono l'occhio...), i serpenti no (la palpebra si è trasformata in una specie di lente protettiva fissa) i sauri hanno quasi sempre il timpano visibile, i serpenti no i serpenti hanno la conformazione della bocca atta ad ingollare prede enormi, i sauri no la disposizione delle squame, soprattutto sulla testa, è caratteristica per i due gruppi Tieni anche presente che i serpenti (alcuni di loro) hanno anche dei rudimenti di zampe (addirittura dei moncherini esterni, come nei boa), e molti hanno il cinto scapolare e il cinto pelvico che parlano chiaramente di zampe ormai perse... Paolo Mazzei www.herp.it
  23. Orbettino (Anguis fragilis, Anguidae): la luscengola (Chalcides chalcides, Scincidae) è più lineata sul dorso e possiede sempre le zampette praticamente non funzionali, come si può vedere nella pagina della luscengola sul mio sito Paolo Mazzei
  24. mazzeip

    E questo?

    Ciao a tutti, la lucertola ocellata, Timon lepidus (= Lacerta lepida), vedi Timon lepidus su herp.it, non ha mai linee dorsali ma solo ocelli. Riporto le risposte ricevute: --------------------------------------------------- Paolo, where this pic was taken? If it was in NW Spain, Podarcis bocagei would be my first guess. However it looks more robust than the animals I saw. Podarcis pityusensis was introduced on several places along the Spanish coast (Barcelona, Basque coast). I put my money on the latter. G's Jan van der Voort --------------------------------------------------- See forward. Paolo, can you provide the extra requested details? Jeroen Speybroeck Ghent University, Science Faculty Biology Department - Marine Biology Section Krijgslaan 281 - S8 B-9000 Gent, Belgium ----- Original Message ----- From: Philippe Geniez To: Jeroen.Speybroeck@UGent.be Sent: Monday, June 20, 2005 11:52 AM Subject: Podarcis Dear Jeroen, this strange Podarcis is for me a coastal form of Podarcis bocagei (s.str.). I have examined specimens from museums from Gallician islands (extreme NW-Spain), very robust, and with a vertebral line, which is quite rare in bocagei: what is the locality, when, and by who ? Cheers Philippe Geniez Laboratoire de Biogéographie et Ecologie des Vertébrés EPHE UM2, cc.94 F-34095 Montpellier-cedex 5 FRANCE --------------------------------------------------- Both Crochet and Geniez seem to (preliminary) acknowledge that Jan's suggestion may be the correct answer. Paolo, apart from further details on the origin, they are asking me if you have further pictures of the animal, especially profile? Jeroen Speybroeck --------------------------------------------------- Quindi, per il momento sembra un esemplare atipico di Podarcis bocagei, vedi Podarcis bocagei su herp.it, una lucertola di taglia non particolarmente grande, più piccola del nostro ramarro e più vicina alla nostra Podarcis muralis. Ti rigiro le domande degli amici, hai foto di profilo dell'animale e qual'è la data e la località esatta della foto? Abbiamo suscitato una gran curiosità!... ciao e grazie, Paolo Mazzei webmaster di Amphibians and Reptiles of Europe
  25. Le farfalle: probabile Melitaea athalia (Rottemburg, 1775) o diamina (Lang, 1789) [Nymphalidae: Melitaeinae] Syntomis phegea (Linnaeus, 1758) [Arctiidae: Syntominae] Scotopteryx luridata (Hufnagel, 1767) o mucronata (Scopoli, 1763) [Geometridae: Larentiinae], non è possibile distinguerle senza esaminare i genitali femmina di Maniola jurtina (Linnaeus, 1758) [satyridae: Maniolinae] 2 Melanargia galathea (Linnaeus, 1758) [satyridae: Melanargiinae]
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