Vai al contenuto

funghimundi

Consiglio Direttivo 2022
  • Numero contenuti

    17235
  • Iscritto

  • Ultima visita

  • Giorni Vinti

    323

Tutti i contenuti di funghimundi

  1. evidentemente le aveva nascoste perchè me le ero fumate pure io (ma magari non ricordo di avergli dto un'occhiata senza la dovuta attenzioen) ?
  2. eccolo sennò a che servono i vecchi compagni di banco ?
  3. qui potete trovare un altro interessante contributo https://agronotizie.imagelinenetwork.com/materiali/Varie/File/Donatello_Sandroni/2021/api-scenari-globali-italiani-mortalit-.pdf?fbclid=IwAR2XAX0ewgx4jMP2ZQYqYsf8MWLWHunPoMtnHgxKDbaPH7TqU0eDBLT8PJE
  4. avevo capito e quelle che ti ho citato sono tutte querce, precisamente appartengono alla famiglia delle Fagaceae la cui specie tipo è il faggio (Fagus sylvatica) e alla quale appartiene anche il castagno (Castanea sativa) e sono Quercu suber = sughera Quercus ilex = leccio Quercus trojana = fragno Quercus coccifera = quercia spinosa ciao rgazzaccio p.s. tutti alberi che coi nostri beneamati bitorzoli hanno poco a che fare ..... ?
  5. oh vecchi reprobi, se andate sui ricordi mi tocca citare una certa Caterin (??) incontrata a La Rochelle nel 1978 oh, a divenatr vecchi i ricordi svaniscono e non riesco a mettere a fuoco il nome; ricordo meglio il vestito, il profumo, gli occhi, le labbra .....
  6. sughera, leccio, vallonea e coccifera direi non ricordo se la trojana è anche lei sempreverde
  7. un altro autorevole contributo sull'argomento https://www.isprambiente.gov.it/it/news/primo-caso-di-peste-suina-africana-psa-per-l2019italia-continentale?fbclid=IwAR328ciTU4am8zbuI7gJHsovxhcpnVRBJoi_Z_r4o7ULTGVCw-UAXMj2nPg
  8. vi giro queso link a un articolo del fatto alimentare sulla moria delle api che rimanda a un articolo francese che non ho letto https://ilfattoalimentare.it/moria-api-causa-agricoltura-intensiva-pesticidi-monocolture.html prima o poi lo leggerò premetto che qualche dubbio sulla conclusione titara dal fatto alimentare ce l'ho ovvero il forte aumento del fenomeno dopo gli anni '90 imputabile agli insetticidi questo non vuol dire che gli insetticidi e il lor uso senza le necessarie e note cautele non siano pericolosi; ma sinceramente mi vien da dire che erano più pericolose molecole e modalità deli anni '90 rispetto alle odierene se riesco seguirò e scriverò ancora. @Gibbo immagino la tristezza nel trovare le famiglie morte ....
  9. o lupaccio non sarebbe meglio mettere questa info in un post dedicato? magari nel mondo delle api? così forse chi è interessato la può tovare ?
  10. c....o!! Siamo nella m.... .... Fino a prima di leggere questo tuo aggiornamento mi illudevo che si potesse mantenere in qualche modo il focolaio isolato (difficile eh). Ma due focolai non contigui e piuttosto distanti .... Che pessima notizia
  11. estratto dall'ordinanza del Ministero dell Salute d'intesa con il MIPAAF " .... Nella zona di cui al comma 1 sono altresì vietate la raccolta dei funghi e dei tartufi, la pesca, il trekking, il mountain biking e le altre attività che, prevedendo l’interazione diretta o indiretta con i cinghiali infetti o potenzialmente infetti, comportino un rischio per la diffusione della malattia. Sono escluse le attività connesse alla salute, alla cura degli animali detenuti e selvatici nonché alla salute e cura delle piante, comprese le attività selvicolturali. ...." per sei mesi a partire dalla data di adozione cioè dal 13 gennaio 2022
  12. mio modesto parere, e in un ottica di limitare la potenziale diffusione: per gente come noi che va per boschi io opterei per un comportamento diciamo da "escusionista plus tendente al cacciatore" soprattutto se si è in zone non lontane da quelle direttamente coinvolte
  13. La zona infetta Sono 114 (78 in Piemonte e 36 in Liguria) i Comuni inseriti dal Ministero della Salute nella “zona infetta” da Peste suina africana. I 78 Comuni piemontesi, tutti in provincia di Alessandria, sono: Cavatore, Castelnuovo Bormida, Cabella Ligure, Carrega Ligure, Francavilla Bisio, Carpeneto, Costa Vescovato, Grognardo, Orsara Bormida, Pasturana, Melazzo, Mornese, Ovada, Predosa, Lerma, Fraconalto, Rivalta Bormida, Fresonara, Malvicino, Ponzone, San Cristoforo, Sezzadio, Rocca Grimalda, Garbagna, Tassarolo, Mongiardino Ligure, Morsasco, Montaldo Bormida, Prasco, Montaldeo, Belforte Monferrato, Albera Ligure, Bosio, Cantalupo Ligure, Castelletto d'Orba, Cartosio, Acqui Terme, Arquata Scrivia, Parodi Ligure, Ricaldone, Gavi, Cremolino, Brignano-Frascata, Novi Ligure, Molare, Cassinelle, Morbello, Avolasca, Carezzano, Basaluzzo, Dernice, Trisobbio, Strevi, Sant'Agata Fossili, Pareto, Visone, Voltaggio, Tagliolo Monferrato, Casaleggio Boiro, Capriata d'Orba, Castellania, Carrosio, Cassine, Vignole Borbera, Serravalle Scrivia, Silvano d'Orba, Villalvernia, Roccaforte Ligure, Rocchetta Ligure, Sardigliano, Stazzano, Borghetto di Borbera, Grondona, Cassano Spinola, Montacuto, Gremiasco, San Sebastiano Curone e Fabbrica Curone. Qiesti i 36 comuni liguri: Arenzano, Bogliasco, Ceranesi, Ronco Scrivia, Mele, Isola del Cantone, Lumarzo, Masone, Serra Riccò, Genova, Campo Ligure, Megnanego, Bargagli, Busalla, Savignone, Torriglia, Rossiglione, Sant’Olcese, Valbrevenna, Sori, Tiglieto, Campomorone, Cogoleto, Pieve Ligure, Davagna, Casella, Montoggio Crocefieschi, Vobbia in provincia di Gnova e Albisola Superiore, Celle Ligure, Stella, Pontinvrea, Varazze, Urbe e Sassello in provincia di Savona
  14. ciao soci e amici di APB, come certamente avrete saputo è stato recentemente individuato un focolaio di questa terribile malattia a cavallo tra Liguria e Piemonte. E' una pessima notizia perchè la malattia, che riguarda i suini domestici e qulli selvatici quindi maiali e cinghiali, ma non l'uomo, non è curabile ne' esiste un vaccino e comporta una serie di cosneguenze pesantissime per il settore zootecnico suino e il suo indotto. Perchè ho scritto nel titolo che "richiede attenzione"? Perchè, al di là degli operatoori professionali, chiunque frequenti gli spazi dove sono presenti i cinghiali può rappresentare un veicolo di contagio. Dunque anche noi che si va per boschi. Purtroppo questo virus ha delle caratteristiche di persistenza e resistenza in ambiente veramente elevate e dunque non c'è bisogno, come si legge in qualche intevento in rete, di "accarezzare un cinghiale" o di pasticciare su un sua carcassa per contaminare vestiti e oggetti e dunque trasportarlo in giro. Dunque la freqeuntazione delle zone infette è senza dubbio un fattore rischi. Tant'è che, sulla base dell normativa europea vigente, sono state emesse ordinanze in tal senso. Ovviamente chi è territorialmente coinvolto è tenuto a conoscerle e rispettarle ma credo che tutto noi dobbiamo essere reponsabili. In primis cercando di capire bene di cosa si sta parlando e quindi rispettando poche e semplici regole. Magari evitando inutili polemiche che non servono a nulla. Io ho qualche conoscenza e diversi materiali che renderò via via disponibili per chi volesse approfondire e benvenuto il contributo di tutti soecilmente che è più titolato di me, ad sesempio il mio excompagno di banco @Lupo di Toscana Intanto questa info sintetica che riporta informazioni di base; il numero vale per la regione Emilia-Romagna ma nel caso dobbiate fare una segnalazione in altri ambiti territoriali potete chiamare le aziende sanintarie locali o i CC forestali.
  15. Lei Presidente è il nostro Condottiero, Capitano, Faro, Esempio etc. etc. frugolai nnibosco anche io la mattina del primo ma ...... funghiunti ? paniere spettacolare!
  16. ma che giornata che fu! certo che ero ancora abbastanza ganzo a invertarmi codeste robe oh, il pannello ce l'ho ancora e alla prima occasione ?
×
×
  • Crea Nuovo...

Informazioni importanti

By using this site, you agree to our Terms of Use (privacy).