fario73 Inviato 19 Maggio 2005 Condividi Inviato 19 Maggio 2005 giacomo sei un fior di presidente...anzi PRESIDENTE!!!!! Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
telefunghen Inviato 21 Maggio 2005 Condividi Inviato 21 Maggio 2005 Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
umlpra Inviato 24 Maggio 2005 Condividi Inviato 24 Maggio 2005 Mi accorgo solo ora di questa discussione. Come già feci "altrove" mi permetto di dare qualche informazione in più sulle malattie virali trasmesse dalle zecche, a cui Cinzia ha già accennato. Il virus più importante che le zecche possono trasmettere è il TBEV (Tick-borne Encephalitis Virus), che può causare gravi infezioni neurologiche con encefaliti, che in alcuni casi possono anche essere mortali. Questo virus appartiene alla famiglia Flaviviridae (RNA a singola elica, strand positivo, genoma lineare non frammentato, una unica ORF, rivestito da envelope, capside icosaedrico), genere Flavivirus. Si distinguono due sottotipi virali principali (RSSEV o Russian Spring-Summer Encephalitis Virus; e CEEV o Central European Encephalitis Virus). Il secondo di questi (CEEV) è presente anche in Italia, specialmente nelle regioni del Nord-Est. La maggior diffusione è in Austria, Ungheria, Slovenia (in Austria hanno da anni iniziato un programma di vaccinazione di massa contro questo virus). La patologia provocata è bifasica: prima una forma simil-influenzale, seguita da un periodo silente. Dopo 10 giorni circa comincia la seconda fase, solo in circa il 25% delle infezioni, con la forma neurologica (meningite o encefalite). La mortalità è intorno all’1% dei casi neurologici (non elevatissima), ma circa il 15% dei pazienti dopo la risoluzione dell’encefalite presenta sequele neurologiche o neuropsichiatriche permanenti. Non esistono terapie specifiche per combattere l’infezione una volta instaurata. L'unica possibilità medica è quindi la prevenzione mediante vaccinazione. La diffusione del TBEV in Italia sembra essere limitata per ora al Triveneto. La massima concentrazione di zecche infette è stata riscontrata in Friuli, dove una indagine sierologica ha dimostrato anche una sensibile presenza di persone con anticorpi anti-TBEV (che dimostra l'avvenuto contatto con il virus in passato). Decine sono i casi segnalati di encefalite da TBEV. Un focolaio di presenza di TBEV in Toscana sembra sia scomparso naturalmente alcuni anni fa. Altri virus trasmessi da zecche (molto più raramente), in Europa, sono il Louping Ill Virus (un altro Flavivirus che causa anch’esso encefaliti), e il pericolosissimo CCHFV (Crimean-Congo Hemorrhagic Fever Virus), un Bunyaviridae (RNA singola elica a strand negativo, genoma frammentato in 3 frammenti a lettura ambisenso, capside elicoidale, rivestito da envelope) del genere Nairovirus, che provoca gravissime sindromi emorragiche con epatiti e nefriti che causano la morte in circa il 50% dei casi di infezione. La malattia è però fortunatamente estremamente rara in Europa. Non si hanno segnalazioni di casi umani in Italia, anche se il virus è stato già isolato anche in Italia in animali selvatici. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
umlpra Inviato 24 Maggio 2005 Condividi Inviato 24 Maggio 2005 Un'ultimissima precisazione, sentita pochi giorni fa ad un convegno medico. Attenzione ad abusare di prodotti repellenti (di insetti e affini), in particolare quelli a base di DEET (N,N-dietil-m toluamide). Sembra infatti che questa sostanza possa causare un aumento del rischio di Sclerosi Laterale Amiotrofica. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Lupo del salento Inviato 10 Luglio 2006 Condividi Inviato 10 Luglio 2006 up, per chi l'ha dimenticata Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Gianky Inviato 10 Luglio 2006 Condividi Inviato 10 Luglio 2006 Ciao ragazzi, siamo appena rientrati da un paio di settimane di vacanza e non vi dico quello che abbiamo passato.... Paolo è al corrente di una parte della storia perchè l'ho interpellato il primo giorno in cui ci saimo accorti di avere il parassita attaccato addosso (3-1 Gian su Ila): paura, ospedale, un paio di iniezioni a testa e copertura antibiotica per 5 giorni...... L'incidente pensavamo fosse riconducibile ad una particolare zona montana dove noi avevamo passeggiato e che da poco era stata lasciata da mucche e da diversi cani, così, 2 giorni dopo, passato il timore (erano appena attecchite, nessuna risultava "rigongfia"), parto per il mio solito giro nibbosco a cercar funghi, al ritorno mi scruto per mero scrupolo: ne avevo ben sei sulle gambe (nude - fesso al quadrato!). Tolte delicatamente dopo averle stordite con l'etere (come suggeritomi dal farmacista, guardia medica e operatori del pronto soccorso) mi sono ripromesso di non andare più in giro per le montagne per tutto il rimanente periodo. Non contento l'ultimo giorno di permanenza con assoluta certezza di non sfiorare alcun filo d'erba faccio un'altro mini-giro. Solo la fobia mi fa controllare al rientro: ancora 5 addosso. INCREDIBILE e + che pirla. Alcune note: 1. in farmacia non erano a conoscenza di alcun prodotto spray o simile da utilizzare (io avevo letto qualcosa l'anno scorso scritto da Andrea, se non ricordo male.... 2. in un primo momento, a chiunque raccontassi quanto accaduto, mi venivava ribattuto che MAI si erano viste da quelle parti, salvo poi con il passare dei giorni venire a conoscenza di molti casi..... 3. i cacciatori mi dicono che molto probabilmente è dovuto alla presenza di numerosi cervi recentemente reintrodotti nella valle 4. ad oggi non ho accusato alcun sintomo rilevante, ma dopo aver letto quanto sopra ho come la sensazione di scappare in bagno Allego un paio di foto delle schifose. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Gianky Inviato 10 Luglio 2006 Condividi Inviato 10 Luglio 2006 La montagna è colma di questi parassiti Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Gianky Inviato 10 Luglio 2006 Condividi Inviato 10 Luglio 2006 L'ultima, erano tutte così. Qualcuno mi sa dire se sono specie differenti da quelle che ho visto nelle precedenti fotografie (mi sembra di si) e se sono eventualmente più o meno predisposte a trasmettere porcherie rispetto alle altre??? Sembrerà una domanda i....a, ma sono un tantino più preoccupato...... Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Lupo del salento Inviato 10 Luglio 2006 Condividi Inviato 10 Luglio 2006 Ciao Giancarlo alla tua domanda non so rispondere, ma sicuramente qualche amico.... però ti posso dare qualche notizia fresca da Univadis Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
testa Inviato 11 Luglio 2006 Condividi Inviato 11 Luglio 2006 "Ho spesso notato che al pronto soccorso alle vittime sarebbe stata assicurata prontamente una terapia antibiotica: se davvero erano zecche l'approccio di quei medici sarebbe a dir poco scorretto e sicuramente potenzialmente dannoso per gli utenti! Gli antibiotici sono da prescrivere e somministrare per alcune settimane (alcune settimane!) di seguito e solo nei pazienti col sintomo dell'eritema migrante (compare entro 30 gg circa) o risposta anticorpale adeguata etc. Somministrare tetracicline a scopo preventivo al momento della puntura è una pratica non ammessa, sconfessata, perché significa impedire la comparsa del sintomo eritema e, Dio non voglia, assicurare al paziente magari una poliatrite, una pericardite etc. per tutta la vita.. Comunque, ciclicamente questo argomento delle zecche ritorna alla ribalta e non c'è altro da fare che prendere atto che un sistema di prevenzione anti-zecche in Italia stenta a decollare: già! perché c'è un sistema mentre tutti gli altri sono . Perché le cattive informazioni corrano più o meno come le buone non è un mistero ma è un altro argomento..." ......continua....... Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
testa Inviato 11 Luglio 2006 Condividi Inviato 11 Luglio 2006 ......... " ....questo morbo è sotto osservazione da parte dell'OMS che si avvale di un sistema basato sulle referenze: c'è un referente italiano e ci sono referenti per ogni regione. I referenti conoscono il fenomeno epidemiologico, ne promuovono la conoscenza, ne raccolgono i dati locali e soprattutto sono i depositari del di igiene e profilassi. Il referente per l'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) per questa malattia in Italia è il Gruppo italiano Studio Malattia di Lyme, con recapiti in Ravenna: scrivetegli senza indugio e potrà fornirvi i contatti per i referenti regionali più utili al vs caso. " Mauro Ferri Veterinario Ufficiale della ASL Modena Dipartimento di Sanità Pubblica Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
testa Inviato 11 Luglio 2006 Condividi Inviato 11 Luglio 2006 (modificato) ..dopo questo breve scritto, vi linko due siti che consiglio a tutti gli interessati di leggere Informazioni sulla Malattia di Lyme sito europeo per la borelliosi Per ulteriori aggiornamenti potete contattare Prof.ssa Cinco Marina Università di Trieste Dipartimento di Scienze Biomediche Modificato 11 Luglio 2006 da testa Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
brunoceppo Inviato 11 Luglio 2006 Condividi Inviato 11 Luglio 2006 Ciao, in tanti anni di frequentazione di boschi e prati mai una zecca addosso, il problema da noi è completamente sconosciuto, abbiamo solo una stupida paura per la vipera........comunque fatemi toccare :0123: ciao Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
baldacci Inviato 11 Luglio 2006 Condividi Inviato 11 Luglio 2006 Ciao gianky anche da noi il problema zecche è arrivato a dei livelli veramente invasivi, ormai a verpe e morchelle in primavera non vado piu' quest'anno ho fatto solo un uscita con beppe e matti e in quel caso essendo piovuto la sera prima è andata abbastanza bene solo 5/6 zecche tirate via appena si appoggiavano sui calzoni,io ormai ogni 3 metri mi controllo sempre il bello della ricerca e del passeggiare nel bosco viene a meno quindi la collina in primavera l'ho esclusa, fino ad ora solo in alto tra i faggi non ho mai incontrato zecche ma nell'ultima uscita ne ho visto una anche li spero proprio che non arrivino anche in alto altrimenti....potrei fare una strage di ugulati :biggrin: Da noi sono prevalentemente come quella mostrata da me l'anno scorso cioe' tutte nere, conta pero' che li era gonfia perche' l'avevo appena staccata ciao :biggrin: Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
carletto Inviato 11 Luglio 2006 Condividi Inviato 11 Luglio 2006 Sui vestiti chiari si vedono abbastanza bene e quindi si possono intercettare. Cmq e' importante un accurato controllo la sera a casa prima della doccia. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
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