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Ennio

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  1. 5) Clitocybe nebularis (Batsch: Fr.) Kummer: raccolta del 30 settembre 2010, località Piani di San Liberato, Comune di Sarnano (MC), m. 1300 slm, in rimboschimento di aghifoglia miste. Cugina della specie precedente, la Clitocybe nebularis, si riconosce per il forte e particolare odore (+/- aromatico fino a sgradevole), nonostante sia da tempi remoti consumata largamente nella maggior parte del territorio nazionale, ultimamente provoca sempre più spesso casi di intossicazione soprattutto in occasione di più pasti ravvicinati o per notevoli quantità. Inoltre può essere confusa (dai non esperti) con il più pericoloso Entoloma lividum (fungo velenoso) dal quale si differenzia per avere le lamelle fitte, decorrenti a maturità e di color crema-biancastro, mentre in E. lividum sono libere e non decorrenti, prima gialle poi rosa salmone. Ecologia: specie saprofita, cresce in ogni tipo di bosco e nei prati, in file, cerchi, dalla fine dell’estate fino ai primi di dicembre.
  2. 4) Clitocybe geotropa (Bulliard) Quèlet: raccolta del 13 novembre 2010, loc. villa Koch, Comune di Recanati (MC) m. 80 slm, in boschetto misto, tra la lettiera di foglie, sotto leccio, roverella e acero. Anche questa è una specie molto conosciuta e ovunque ricercata per le buone qualità organolettiche e per la consistenza della carne. Il cappello può raggiungere anche i 30 cm di diametro diviene nettamente imbutiforme negli esemplari adulti, il gambo può superare i 25 cm di altezza, le lamelle sono fitte e fortemente decorrenti, la carne è elestico-tenace con un buon odore di mandorla amara con tendenza ad assorbire molta acqua (capita spesso di trovare esemplari che qualora spremuti si comportano come una spugna intrisa dacqua), ma data la particolare consistenza della carne, una volta spremuti ritornano allo stato normale. Ecologia: fungo ubiquitario, cresce spesso in grandi cerchi o striscie, dalla riva del mare fino ai prati pascoli montani in tardo autunno fino in pieno inverno (nelle zone mediterranee).
  3. 3) Cantharellus tubaeformis FR. : Fr. Raccolta del 23 novembre 2010, località Coldellaio, Comune di San Ginesio (MC), m. 500 slm, in faggeta mista cerro. E, assieme al C. lutescens, la famosissima finferla, ampiamente ricercata e consumata da tutti i fungaroli, si tratta di una specie facilmente riconoscibile per il suo aspetto imbutiforme, limenio formato da pliche decorrenti e intervenose grigio- gialline, carne con un buonissimo odore fruttato e sapore dolciastro; ottimo fungo commestibile. Ecologia: cresce principalmente gregaria, a volte a decine di esemplari, nelle zone fresche e muschiose dei boschi sia di conifere che di latifoglia, dallestate allautunno inoltrato.
  4. 2) Cantharellus lilacinopruinatus Hermitte, Eyssart & Poumarat: raccolta del settembre 2010 loc. villa Koch, Comune di Recanati (MC) m. 80 slm, in boschetto misto con prevalenza di leccio e qualche pino. Piccolo Cantharellus che assomiglia molto al C. alborufescens da cui si differenzia per avere il cappello soffuso di rosa-viola, per il resto tutto il fungo diviene ocra ruggine in vecchiaia o se manipolato, odore leggero fruttato, imenoforo pliciforme e molto decorrente. Ecologia: specie terricola tardo autunnale, cresce semicoperta dalla lettiera di foglie cadute nei boschetti termofili e parchi privati della zona mediterranea.
  5. Ciao a tutti, abbonati e non. Finalmente ho trovato un pò di tempo per inserire qualche altra specie trovata nel corso della passata stagione micologica, come per le precedenti puntate, ogni specie è corredata dai dati relativi alla località del ritrovamento e alla sua ecologia. 1) Boletus queletii Schulzer var. lateritius: raccolta del settembre 2010, località Colli, Comune di San Ginesio (MC), m. 550 slm, in bosco misto cerro-castagno. Questo Boleto si riconosce per avere la cuticola vellutata e color rosso-mattone, il gambo senza reticolo è di colore giallo in alto e rosso barbabietola in basso, tuboli prima gialli poi rosso-arancioni, tutto il carpoforo se ammaccato vira all’azzurro. La carne alla sezione è gialla nel cappello e nella parte alta del gambo, ma alla base è rosso barbabietola come esternamente, virante anch’essa al bluastro. Fa parte di quel gruppetto di boleti che hanno carne virante ma sono commestibili dopo adeguata cottura (almeno 20-25 minuti). Ecologia: durante l'estate, nei boschi termofili di quercus, castagno e faggio.
  6. 7 febbraio 2010 5, ma poi alla fine ... che magnata!!!!
  7. 7 febbraio 2010 4, guardate che differenza!!
  8. cari amici, come non andare con il ricordo alla memorabile (in quanto a freddo e neve) ciaspolata del 7 febbraio del 2010, anche in quella occasione, il calore dell'amicizia ci ha ampiamente riscaldati, ehh! Altezza manto nevoso 100 cm, T.-7°, vento e nebbia a volontà.
  9. acc.... conosco tutti i 100.000 funghi meno che uno e sei andato a pescare proprio quello, ehh! Scerzi a parte, l'unica cosa che gli somiglia e che mi viene in mente in questo momento, sarebbe un primordio di Abortiporus biennis, ma è una ipotesi mooolto fantasiosa. Qui ci vorrebbe il parere di uno scoiattolo ....., a risentirci, Ennio.
  10. ... e questo è il ceppo illustrato da Cesarino, in versione estiva.
  11. cari amici, grazie per queste vostre immagini; guardandole è un pò come essere stati con voi. ma i Pantani sono belli anche a inizio estate, fate un pensierino .... un affettuoso saluto a tutti i ciaspolatori dei Sibillini, Ennio. vi metto due foto dei Pantani a giugno. PS: Rossano, ti sei dimenticato di comunicare i miei saluti, questo ti costerà un .... cesto di porcini, ehh!!!
  12. ciao Lucio, mai vista una cosa simile; ci puoi dire che consistenza aveva? odore? a risentirci, Ennio.
  13. .... nel frattempo, tra un post e l'altro, la coltivazione cresce, con molto rilento, ma cresce. Questa è la situazione di oggi 2 febbraio 2011, ciao a tutti, Ennio.
  14. Complimenti Luciano! vedo che già siete prenti a ripartire alla grande, ehh! un salutone a tutti i soci di Matelica, Ennio.
  15. Ciao Alessandro, confermo la determinazione di Loril; le lamelle che diventano verde-grigiastro in vecchiaia sono una cosa normale in questa specie, a risentirci, Ennio.
  16. bravo Ivan, la discesa con gli sci l'avrei fatta molto volentieri anch'io, ehh! ti saluto, Ennio.
  17. Ciao Salvo, grazie per le sempre tue puntuali documentazioni della neve sicula, ...... ma l'Etna si è messo a riposo? un salutone, Ennio.
  18. Ciao Giacomo, in teoria si; nella letteratura micologica si annoverano diversi casi di spore e miceli rimasti "latenti" per parecchi anni e che una volta rimessi in idonei ambienti, hanno ripreso a vegetare. Prova poi facci sapere, un saluto nevoso, Ennio.
  19. .... scusate mi ero dimenticato di allegare la relativa foto.
  20. .... ed eccola qua! la seconda coltivazione casalinga di Schizophyllum commune: due rametti secchi di noce messi in una vaschetta con un pò di terriccio, annaffiati e lasciati in terrazzo all'ombra. I funghetti già erano presenti nei rametti che facevano parte di una catasta di legna per il camino; ora vedremo come evolverà questa fruttificazione: cosa non si fà mai in mancanza di Agaricus, ehh! Ennio.
  21. Ciao Alessandro, vedendo le tue foto credo si tratti di helvella leucomelaena = Paxina leucomelas, lo strato bianco alla base dell'apotecio (coppetta) forse è dovuto a qualche parassita, ti allego due foto di questa specie, a risentirci, Ennio.
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