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Ennio

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  1. Ciao Gianluca, sarebbe lunghissimo anche se molto interessante conoscere la formazione e l'evoluzione di questo bacino appenninico, io a suo tempo mi procurai questo volumetto fatto molto bene, edito nel 1988 per conto della Parrocchia di S. Maria Assunta di Castelluccio; autori Romano Cordella e Paolo Lollini. per i tipi della Arti Grafiche panetto & Petrelli di Spoleto. Penso che si possa trovare presso le case del Parco, a Castelluccio paese, a Norcia, ecc. Ti allego due pagine tratte da questa pubblicazione per una sommaria informativa, a risentirci sempre con piacere, Ennio.
  2. Cari amici, vi garantisco che le foto non riescono a illustrare appieno la bellezza di questi posti, per fortuna ancora non deturpati dall'uomo; se lo potete fateci una capatina. Periodi consigliati: 1) metà aprile per neve e prati di crocus 2) 3^, 4^ settimana di maggio per le fioriture montane. a risentirci, Ennio.
  3. 30) chiudo con un saluto da Ennio e Ivana, ai prossimi Agaricus!!!
  4. 29) la catena meridionale dei Sibillini, versante ovest; sullo sfondo si intravede il paese di Cstelluccio.
  5. 28) rientrando in auto passiamo davanti al monte Vettore e al pian grande di Castelluccio di Norcia, che molti di noi conoscono bene.
  6. 27) Ivana nei pressi del ceppo che un tempo segnalava il confine tra lo Stato Pontificio e il Regno di Napoli; ora segnale di intersezione tra le 3 Regioni.
  7. 26) ma non si può fare a meno di fermarsi anche solo un attimo per ritrarre questa piccola Genziana: Genziana verna.
  8. 25) adesso sono i monti della Laga (TE) che ci lasciamo alle spalle.
  9. 24) sulla via del ritorno; sperando che le nuvole cambino direzione.
  10. 23) e tra i "nuvoloni" sempre più pressanti iniziamo il ritorno
  11. 22) c'è poco tempo per immortalare le varietà bovine presenti in loco.
  12. 21) nel primo pomeriggio il tempo cambia rapidamente, arrivano i primi cumulonembi accompagnati da forti tuoni.
  13. 20) nei pressi del laghetti, l'inghiottitoio più basso della zona.
  14. 19) funghi ?? niente!! questa è l'unica specie rinvenuta: Panaeolus semiovatus = anellaria separata, crescente su escrementi bovini.
  15. 16) ...... e un primo piano se lo meritano, questi brillantissimi fiorellini gialli.
  16. 15) tra i verdi, o meglio, gialli prati di ranuncoli, diverse fungaie ancora vuote (fino a una settimana fà qui c'erano ancora molte chiazze di neve!!
  17. 14) ad un certo punto la fame si fà sentire, allora: sosta pranzo con scambi di vini, caffè, e ammazzacaffè vari; tanto quassù non c'è il rischio del "palloncino".
  18. 13) lungo il percorso questo paletto "storto" ci segnala che siamo ancora nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini", e dato che nessuno lo raddrizzava, ho provveduto io.
  19. 12) visione d'insieme dei varli "laghetti" formati dallo scioglimento della neve e dalle pioggie.
  20. 11) .... per pari condition, piscina per mucche.
  21. 9) Finalmente dopo un paio d'ore arriviamo in vista dei famosi "Pantani di Accumoli" in territorio reatino.
  22. 8) Orchidea sambucina nella sua duplice colorazione.
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