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Ennio

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  1. ciao Homer, se vuoi saperne un pò di più puoi visionare la 54^ puntata della Rassegna micologica, un saluto, Ennio.
  2. ciao Lupo nero, ormai ti hanno già detto molto gli altri amici; (da quello che si può dedurre dalla foto) sicuramente si tratta di una Russula e probabilmente una R. vesca abbastanza decolorata, ma per una corretta determinazione ci vogliono tutti gli altri elementi citati precedentemente, a risentirci, Ennio. Russula vesca
  3. ciao Maurizio, sono talmente simili che molti autori moderni (Parra, Nauta, ecc.) ne fanno solo una specie; Agaricus litoralis = A. maskae = A. spissicaulis. Le variabilità morfo cromatiche con cui si presenta sono dovute alle diverse condizioni ecologico-ambientali di crescita. un saluto, Ennio. PS: ecco un ulteriore habitus di A. litoralis.
  4. Ciao a tutti, vi allego l'indirizzo web del rifugio del CAI di Amandola, http://www.rifugiocittadiamandola.com/ arrivederci a domenica e mi raccomando .... ripassate le lezioni, ehh!, ehh! Ennio.
  5. ma che bravo Salvo! e che rassegna floristica spettacolare! un salutone, Ennio.
  6. ... eh bravo Leonardo!!!, ha te è toccata la primizia del Cantharellus, per la precisione si tratta di Cantharellus subpruinosus, specie tipica delle cerrete pure o miste degli ambienti mediterranei caldi Ennio.
  7. ciao a tutti, allego questo testo, già inserito in un altro post del forum, fatene un buono e PRUDENTE utilizzo!!!!, Ennio.
  8. ..... che devo dire!!!??: come dice un noto proverbio "chi và con lo zoppo impara ..... a conoscere e studiare i funghi. Magari anche solo il 20% di quelli a cui ho fatto i corsi per l'ottenimento del patentino avessero appreso come te. Sarebbe per me una grande soddisfazione per la passione e l'impegno che ci dedico: bravo Rossano!; ora il prossimo passo è quello di scordarti dei porcini e dedicarti solo ai fungacci, ma forse questo è troppo, ehh!, ehh! .... che ne dici Peppe, n1 dei foto-porcinari??. PS: Tieniti libero per giovedì prossimo che si và a studiare Morchelle e Melanoleuca, per finire la serata davanti a una grigliata di agnello dal "maghetto" Ennio.
  9. ciao Leonardo, visti così direi Agaricus litoralis = A. maskae, è uno dei primi Agaricus a fare la sua comparsa in alta collina-bassa montagna, ti allego anche una mia foto di questa specie, tra l'altro ottima commestibile (dopo sicuro riconoscimento) Ennio. un salutone,
  10. 3) ed ecco on-line il mio aiutante in seconda; Nicola di 4 anni e mezzo!!!, promettente micologo, ehh!
  11. 2) forse il fungo più comune in questi periodi primaverili: Agrocybe aegerita = Agrocybe cilindracea (piopparello, pioppino, ecc.) Raccolto su ceppaia di pioppo ai bordi di un laghetto artificiale, cappello da pochi fino a 15-20 cm, dapprima globoso-emisferico, inizialmente di color marrone scuro via via schiarentesi con la crescita, fino a biancastro, superfice pileica tendente a screpolarsi con il secco, gambo di consistenza fibrosa-legnosa da adulto, anello evidente membranoso, lamelle inizialmente bianche ma brunastre a maturazione delle spore, carne bianchissima, immutabile, odore acidulo. Cresce cespitoso con numerosi esemplari appressati specialmente su piante vive o morte di pioppo, ma anche salici, olmi, aceri, ottimo fungo commestibile cotto, se la stagione è favorevole può fare più fruttificazioni nel suo corso. Coltivato artificialmente su vasta scala e venduto in ogni supermercato alimentare o negozi di frutta. NB: già dai tempi degli antichi romani veniva "coltivato "spiaccicando" gli esemplari maturi sui tronchi rovinati dei pioppi lungo il Tevere!!.
  12. di nuovo ciao, seza bisogno di aprire un'altra puntata, aggiungo due funghetti di ieri pomeriggio e di questa mattina, sempre in compagnia del mio "aiutante" più piccolo. Devo dire che è piacevole unire il mestiere di baby-sitter con quello di micologo dilettante, ehh! 1) Hexagonia nitida = Scenidium nitidum, fungo mensoliforme, senza gambo, di consistenza prima morbido-elastica poi legnosa, attaccato con il dorso al substrato, imenoforo formato da tuboli e pori esagonali, cresce su legnpo morto di Quercus in boschi termofili, non commestibile; raccolto nel bosco dell'Abbadia di Fiastra (MC) su ramo secco a terra di leccio.
  13. .... così sembrerebbe, ma una sola foto e per di più poco definita, dovrebbe farci essere più "prudenti" nella determinazione (soprattutto nella indicazione sulla commestibiltà); non tutti i visitatori del forum sono abbastanza esperti e quindi "al riparo" da parziali informazioni. La raccomandazione non è tanto per questa risposta di Nico, ma vale per tutti noi, buone passeggiate nei boschi nel rispetto dell'ambiente, Ennio.
  14. .... beh! che dire!!, anche se i nomi dei funghi non sono aggiornati alla recente sistematica, è proprio un bel regalo e sembrano anche poco usati! allora non ti resta che iniziare a farne buon uso!!! nonostante che i volumi siano datati, anch'io ogni tanto li uso per sbirciare qualcosa, in bocca al lupo, Ennio.
  15. Ciao Luciano, bella e proficua escursione, io invece sono andato a vuoto, ma la prossima uscita mi rifarò (sottinteso sempre in tema di Agaricus). A proposito di Agaricus, credo che quello che tu hai ipotizzato come A. arvensis, possa essere invece A: moellerianus = A. floccipes. Teniamoci in contatto per andare (fra qualche tempo) nella mia valletta "privata" dove sono le piantagioni di Calocybe gambosa ver. carassaiensii, un saluto anche a Manuela, Ennio. PS: ho perso l'appunto relativo alla polentata, rimandami le informazioni per mp, grazie.
  16. Ciao a tutti, per me opterei per L conglobatum = L. fumosum, L. decastes cresce fascicolato o in esemplari anche molto ravvicinati, ma mai connato, ossia emergente da una unica massa carnosa interrata. Ennio. allego un habitus con cui spesso di presenta questo fungo
  17. ciao Salvo, grazie per le puntualizzazioni, ho visto i vari lavori sui Pleurotus siciliani di Scandurra, del prof. Venturella e di altri amici dell'Università di Palermo, che descrivono molto approfonditamente le varie specie. Mi dispiace che non ci siamo potuti incontrare, sarà per la prossima visita, un affettuoso saluto, Ennio.
  18. ciao Bulaier, quelle macchie tonde sono guttule, sono presenti in molte spore di diverse specie fungine, sono formate da un liquido oleoso e rifrangente di contenuto citoplasmatico, possono essere di diversa forma e dimensione; vedi queste di Gyromitra gigas, Ennio.
  19. ciao Alessandro, ho letto qualcosa del genere anch'io, ma certo ci vuole proprio un bel coraggio a mangiare certe schifezze!!! per quanto riguarda Anthurus archeri, non l'ho mai trovato; è un bel fungo di cui allego una foto non mia, Ennio.
  20. .... rieccomi, ho scannerizzato due tavole riguardanti gli odori dei funghi tratte dal 1° volume "dell'Atlante fotografico dei Funghi d'Italia" edito dall'AMB (Associazione Micologica Nazionale a cui il mio Gruppo di Macerata aderisce). Come potete costatare gli odori sono i più svariati, a voi la scelta: buona annusata!!!! vi risaluto, Ennio.
  21. ciao a tutti, in fatto di determinazione degli odori dei vari funghi siamo alle solite!!! ognuno li percepisce e interpretra a modo suo: o meglio, come gli "suggerisce" il proprio naso, ehh!, ehh! in diverse pubblicazioni micologiche si trovano delle tabelle comparative in cui gli odori fungini vengono associati/assimilati ad odori campione noti, es. anice, farina, violetta, ecc. se trovo qualcosa in merito lo posterò, Nel frattempo tenete presente che chi fuma molto non può riconoscere correttamente gli odori!!! a risentirci, Ennio.
  22. Ciao Pat, ti ringrazio per la tua risposta; tra nonni ci si capisce e ci si intende ancor meglio che tra "fungaroli", non ti devi sentire in alcun modo "obbligato" verso i funghi, ognuno vive il suo approccio con il mondo naturale come meglio crede. Ti allego una foto di questa estate con il mio più piccolo "collaboratore" (ora ha 4 anni e mezzo) nelle ricerche micologiche, ehh!, ehh! un affettuoso salutone e complimenti per la tua bellissima nipotina, Ennio
  23. 7) ultima foto di questa puntata: le caratteristiche spore di questo Pleurotus ingrandite 1000 volte. A risentirci alla prossima (tempo permettendo), un salutone a tutti, Ennio.
  24. 6) per finire, una "chicca siciliana" proveniente dalle pendici dell'Etna (Salvo, questo per te è pane quotidiano!!!) Pleurotus nebrodensis; crescente su resti di una ferula (Cachrys ferulacea), raccolto da alcuni miei amici dell'Università di Catania a 1400 m. slm e gentilmente regalatomi per fini di studio durante il mio recente breve soggiorno nell'isola.
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