carletto

Non so dirti di piu', spero tu la recuperi. Importante annaffiature frequenti ma niente ristagno di acqua.

Ci sono i coscienti e gli incoscienti. Chi prende le distanze da simili carneficine, E chi si vanta di tali prodezze.

Mi diceva un mio amico cacciatore che un grosso problema sono anche le "Mattanze" che vengono fatte all'estero in Spagna e paesi dell'est vere gite stragi, anche se non riguardano il nostro territorio nazionale la cosa ci interessa e come.

Grazie del contributo, quella del tetto e' una bella notizia.

Il suggestivo paese abbandonato di Isola Santa.

1 Aprile ? Sara' mica un pesce?

Sono Carlo,abito nel paese delle Camelie. Da noi si svolge una mostra internazionale su questa pianta, il mio avatar e' una camelia. Non so se la potrai recuperare.Alcune norme generiche: Il terreno deve essere ben drenante, torba e terriccio di bosco,aghi di pino ecc. rigorosamente acido, niente calcare, per cui anche le annaffiature devono essere fatte con acqua senza calcare. Non vuole il sole pieno ma la penombra, regge bene le temperature fredde ma preferibile ripararla dai venti gelidi,tramontana ecc. In vaso e' preferibile usare un concime a rilascio graduale. Non scrivo il nome per non fare pubblicita'.

Come mai paesi evoluti, e spesso additati ad esempio da prendere, per la loro precisione, per il riciclaggio, per il rispetto dell'ambiente, parlo di Islanda Norvegia e mettiamoci anche il Giappone, vogliono continuare a sparare ai cetacei?

Ho capito!! l'hai segato con il segacchio perche' era troppo duro. Troppo esilio ha fatto il sommo poeta, e adesso si sentono i risultati.

Presumo che anche questa sia commestibile, ma non la conosco. Ne ho molta nel campo, se qualcuno puo' dirmi se vale la pena mescolarla insieme alle cicerbite per cuocere, e magari in che dosi.

Non si vede bene nella foto, ma e' una cicerbita la mia preferita.

Una russula viola di ieri. Pepatissimaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa.

O i che vor di' rassegato, mica e' pane di segale.

Bentornato Verna, ci mancavi.

Chissa' che domani mattina non ci posti le stesse foto con la neve.

O Salvo, ma se non ci fai vedere la base del gambo. Non e' da te.

Bellissime foto Mauro complimenti.

Se si limitano a scorazzare sulla strada sono gia' di quelli bravi. Purtroppo molti vanno per i boschi e li il danno e' maggiore.

Sui monti Pisani negli anni sessanta non c'erano ne cinghiali ne vipere. Poi negli anni settanta i cacciatori hanno introdotto questo misto cinghiale che puo' superare i 100 chili. Lato positivo che molti cacciatori invece di sparare agli uccelli adesso si divertono con quest'ultimi. Lato negativo lo potete immaginare. Erano corse anche voci che gli ambientalisti volevano inserire la vipera. Spero che non sia vero, se non c'e' mai stata non vedo perche' dovrebbe essere introdotta, se ne puo' fare a meno.

Di fatti molti cani da caccia fanno una finaccia.

Anche gli iris fioriti? Ma dove vivi? Nel paradiso terrestre? E poi che foto.

Nel caso specifico lupo, cinghiale, ci credo poco almeno nelle mie zone il cinghiale tende a stare vicino all'abitato, il lupo dovrebbe essere molto piu' timoroso dell'uomo e credo che quello investito dall'auto sia un po' un eccezione. Penso che prede come caprioli, o altri quadrupedi delle vette appenniniche, siano piu' alla sua portata.

Bel servizio, molto interessante. Non so, ma forse sarebbe il caso di creare un'apposita sezione, dedicata all'arte, alle chiese ai beni culturali di questa nostra ricchissima Italia.

Che dire senz'altro dispiaciuto dell'incidente, penso si possa fare il discorso inverso, mentre dei cinghiali ce ne sono troppi, per i lupi c'e' ancora spazio per espansione del numero. quello dell’uomo che continua a espandersi verso le aree naturali, spesso cercando di avvicinarne gli abitanti e interferendo con la loro capacità di rimanere autonomi.

In effetti ho visto in pineta che ci sono ancora finferli, e' vero che non ha fatto molto freddo, e sono stati protetti probabilmente, dalla vegetazione, cmq e' bene non mangiarli se hanno subito scongelamenti. Oppure fateli mangiare al biacco che digerisce anche i sassi.