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Illecippo™

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  1. più o meno era l'ora alla quale pensavo di partire
  2. Boletus pulchrotinctus › Ordine: Boletales › Famiglia: Boletaceae › Genere: Boletus › Specie: pulchrotinctus › Nome scientifico: Boletus pulchrotinctus › Cappello: sino a 25 cm di diametro, piuttosto carnoso emisferico poi convesso/guancialiforme, di colore chiaro beige-biancastra al centro sfumato di rosa verso il bordo, cuticola eccedente al bordo, liscia. › Tubuli e pori: gialli, talvolta e incostantemente sfumati di arancio ma soprattutto negli esemplari maturi, virano al blu alla pressione. › Gambo: cilindraceo, slanciato e in genere clavato alla base, di colore giallo decorato da un reticolo concolore; al centro presenta specialmente nei soggetti maturi una fascia di colorito rosato › Carne: gialla, sfumata di rosa sotto la cuticola vira all’azzurro maggiormente nel cappello, di odore lievemente acidulo e sapore dolciastro › Habitat: in boschi termofili di latifoglia, estate-autunno › Commestibilità: è a tossicità incostante, ma nei casi accertati è risultato essere tossico anche dopo prolungata cottura Quando incontriamo questo fungo non possiamo che pensare che il nome che gli è stato dato è davvero azzeccato. Il cappello chiaro, quasi color crema, con il bordo soffuso di rosa negli esemplari giovani e poi interamente rosa ha davvero dei bei colori; anche il gambo presenta queste tonalità rosate che si ritrovano persino nella carne sotto la cuticola. Il suo nome è Boletus pulchrotinctus e deriva dal latino “pulchro”, cioè bello e “tinctus”, ovvero colorato. Scoperto di recente Ma proprio il suo aspetto lo ha portato a mimetizzarsi con numerosi boleti, tanto che gli è stato dato un nome solo nel 1985, in epoca abbastanza recente. Il grande micologo piemontese Carlo Luciano Alessio dopo lunghi anni di osservazione in campo è giunto alla conclusione che questo bel boleto, simile al Boletus fechtneri per la colorazione chiara del cappello e per la presenza sul gambo, reticolato, di una fascia rosata fosse una nuova specie. Stabilito che si trattasse di un nuovo boleto, Alessio doveva decidere in quale gruppo di questo vasto genere collocarlo: se per i colori del cappello e del gambo propendeva per la sezione degli Appendiculati, ma per l’odore dei carpofori maturi molto simile a quello di Boletus satanas e soprattutto per la tendenza dei pori ad arrossare decise che era più corretto inserirlo nel vasto gruppo della sezione dei Luridi. In comune con questa sezione vi era la tendenza al viraggio al blu sia dei pori pressati, che della carne del cappello se esposta all’aria. Frequente in Spagna Tutte le perplessità di Alessio rimasero per parecchio tempo oggetto di discussione fra i micologi poiché poche erano le segnalazione di ritrovamenti di questa specie, da lui raccolta e osservata a fine estate inizio autunno in zone calde mediterranee su terreno calcareo e associate a latifoglie. Galli parla di ritrovamenti prevalenti sotto querce in boschi caldi e asciutti dell’appennino settentrionale e della Sardegna, continuando a considerare questa specie come rara e confinandola ad un areale molto ridotto della nostra penisola. Lo spagnolo José Muñoz, segnalerà raccolte frequenti anche in Spagna e individuerà la sua preferenza per le lecceta condivisa da Boletus lupinus e B. satanas. Un boleto discusso La sua scarsa frequenza e la sua ampia variabilità ne hanno fatto una specie discussa: secondo alcuni le forme a pori e reticolo giallo, simili al Boletus fechtneri, sono da ritenersi indigeste ma commestibili, mentre le forme a pori aranciati e reticolo rosato più simili a Boletus satanas sono ritenute tossiche. La nostra personale esperienza ci porta a dire che per questa specie non è sufficiente una prolungata cottura, come per tutte le specie commestibili appartenenti alla sezione dei luridi, per eliminare le sostanze tossiche presenti che provocano una severa emesi che non risponde alla terapia con farmaci e che pertanto può portare ad un ricovero in ospedale . Attenzione allora a non farci attrarre dal bell’aspetto di questo boleto che cresce nelle leccete mediterranee in gruppi anche numerosi dopo le prime piogge di fine primavera!
  3. aspe che guardo negli appunti..dammi 3 minuti!
  4. imperiale= grifola frondosa il problema è che io malconce e essicate nel bosco mai le ho viste, anzi, evento raro trovarle belle grosse. Nic
  5. io lo vedo molto pulchro e anche molto tinctus
  6. Aspetto da poliporo, per il resto difficile sbilancarsi
  7. Bravo dany!! Sia per i funghi, difficili in questo periodo, che per l'ultima, splendida immagine!!! Auguri di cuore :biggrin: :biggrin: Nico
  8. Lazarun tutti quei fungacci e quanto bel cibooooooo =) =) ps. mi sa che questo w/e dovremo fare una crociata nel cuneese
  9. non è una grifola forse un primordio di meripilus giganteus
  10. Sparassis laminosa :hug2: molto bella e difficile!!!!
  11. Occhè mi andate a sputt**** una delle mie migliori fungaie??? lassù fanno fino a fine novembre i funghi, quest'anno fra l'altro al 8 novembre si trovavano tonnellate di ottimo Lyophyllum decastes (amato dal Salvo) e tantissimi castagnaieu (Tricholoma acerbum) ps. nella faggeta non fanno molto lassù ! se ne vuoi trovare devi salire dalla stradina di campo di nè (ovviamente introvabile :wink: ) Che posto
  12. Bellissimiiiii grandi ragazzi!!! Un enorme abbraccio al ragazzo Piciacchiu che ti ha verniciato alla perfezione quel calopus di faggio: pare quasi un pinicola.
  13. io ho la Sx1 canon e ti posso garantire che a parte il difetto del tempo di esposizione (mi è costato diversi temporali...!!!) direi che è un ottima macchina
  14. MERAVIGLIOSAMENTE MERAVIGLIOSO!!!!! GRANDE PICCIO!!!!!!
  15. quante foto e che racconto completo!! grazie Bulaier!!!! Nico
  16. Bravo alfonso bella passeggiata. Il fungaccio è l'ottimo erythropus: se guardi bene ha una punteggiatura rossa sul gambo (esclusiva) Nico
  17. Davvero una gran bella uscita. E non dimentichiamo un appunto: questo rosso mi è stato regalato da Roberto al termine dell'uscita. Un gesto davvero fantastico, un regalo meraviglioso. Roby, un unico rimpianto: se andavamo ieri avremo trovato forse meno funghi, ma avremo trovato Belem Rodriguez!!! Un abbraccio a tutti Nico
  18. e finalmente roby piazza il colpo da dieci e lode!!! Non immaginate la mia gioia nel vedere l'amico scavare fra le pietre :biggrin:
  19. Anche gli edulis nel fosso... purtoppo i funghi piu belli non li ho immortalati..ve ne sono alcuni (B.reticulatus) di pregevole fattura...ma era troppa la concorrenza nel bosco... :biggrin:
  20. naturalmente, dopo questo ritrovamento e dopo i sei funghi visti in sponda a 30 metri, roberto iniziava a pensare all'unica alternativa per... non farsi trovare i funghi sotto ai piedi :biggrin:
  21. Roby ma mentre io trovavo questo tu dove eri?
  22. Anche nelle radure più assolate si trova qualcosa, ma sono funghi difficili e conquistati, perchè non ce ne sono molti. E ciò aggiunge valore alla nostra bella passeggiata.
  23. i funghi sono screpolati, o almeno quelli che trova Roberto. Ammesso che ne trovi :biggrin:
  24. Purtroppo ho fatto poche foto e con la fotocamerina trovata nel Dash :biggrin: Ecco uno dei primi funghi di giornata
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