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pietragi

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  1. Gibbo in certi posti vado a raccogliere, non a cercare
  2. Premesso che ho zero titoli di studdio in materia, ma sono osservatore dei posti che frequento e quindi qualche idea me la sono fatta. Penso che il calore sia uno dei fattori più importanti e la sua trasmissione dai punti più caldi verso l'interno del bosco ci fa ritrovare o meno qualche fungo in più, a seconda del grado di "chiusura" del bosco. Ci sono moltissimi boschi abbandonati specie in appennino che tendono con gli anni, senza essere tagliati a chiudersi e a far arrivare sempre meno luce al terreno (lo stesso anche dove si sono create foreste con alberi della stessa età tutti alla stessa distanza), in genere sono posti da pochi funghi, qualche edulis in fine stagione Poi ci sono i posti più aperti che sono più produttivi (più calore/ illuminazione) in generale, salvo condizioni ventose che li bruciano in un attimo, ma visto che il calore riesce poi ad arrivare anche dentro al bosco si possono avere sorprese positive Sulle Alpi in generale i boschi sono tenuti meglio e quindi di fatto d'estate i funghi fanno più o meno dappertutto, per me è sempre questione di non far chidere i boschi. In generale le abetaie si comportano diversamnete dagli altri boschi, richiedono più tempo per scaldare, ma se poi ci piove sono habitat molto democratici... fanno un po' ovunque. E in generale vanno bene per il fine stagione
  3. Piacerebbe anche a me stare col naso al insù
  4. Bel colpo, io avrei i dormienti da fare Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk
  5. Bei posti, ma ora anche tu sei in carcere
  6. Mi sa anche a me, mi ricorda il nuovo pet food in cui ci sono alcuni dei trend stravaganti per invogliare i padroni (senza glutine, rciette con frutta e verdura, kiwi, zenzero, ecc.). In natura pe fortuna che gli animali possono mangiare quel ..cchio che gli pare
  7. Ferdinando ci vuoi far morire, a me anche di più visto che non posso uscire dalla regione e quindi funghi niente per un po'
  8. Roberto penso anche io che sia andata molto bene, perchè queste follie si rischia di pagarle molto care Andando sempre solo queste cose sulla neve cerco proprio di schivarle il più possibile
  9. Può essere, in realtà mi piace anche andare in compagnia (non troppo spesso perchè la competizione o il far trovare funghi a tutti i costi è stressante), ma andare in compagnia vuol dire trovare persone che hanno i tuoi orari, i tuoi chilometraggi, ecc. e non è così facile
  10. Non so dare una spiegazione, ma penso che il fatto che le colline/ montagne siano state abbandonate sia come tagli che come coltivazioni fa sì che molti dei nostri boschi si siano chiusi o sporcati e di conseguenza molti funghi siano spariti o non trovino più le giuste condizioni. credo che anche per i porcini sia la stessa cosa, ho in mente diversi posti che fanno sempre funghi ogni anno e altri che sembrano belli, ma stentano parecchio a farli
  11. Mi piacciono tantissimo i colori delle vecchie foto perchè mi rendono le foto più reali
  12. Roberto mi piaccciono queste carrellate da anziano handicappato Scherzi a parte continua a farci vedere i tuoi archivi
  13. Ferdinando ti vengo a trovare io, lascia stare gli handicappati che si inciampano a scendere dalla macchina
  14. Giacomo come sai avere poco tempo e tanti posti significa avere dubbi e sbagliare, ma il bello è poi andare nei boschi che si amano, poi funghi o no per me conta il giusto. Per il giro credo che ci conosciamo da circa 11-12 anni, quindi possiamo pensarci altri 10-12 anni... e poi ci ritroviamo al bar coi piedi sotto al tavolo a parlare di come erano belli i boschi ai nostri tempi Troveremo il tempo, vedremo se ci darano libera uscita nel 2020 o se dovremo attendere il 2021
  15. Bel colpo di natica quel nero, eravamo a fine giro, ma una bella giornata, come altre vissute Roberto che vuoi devo recuperare il ritartdo di avere iniziato tardi a frequentare i boschi Giuliano leggilo con calma, per il giro vedremo
  16. Personalmente mi sembra siano bellissimi posti, credo che andare nei boschi sia molto meno pericoloso che andare a fare la spesa o al lavoro
  17. Quanti laghi hai visto in questi anni, girellone
  18. Ma che bello vedere le api in forma dopo un'annata balorda
  19. Per me l’anno finisce sempre dove inizia, con lo stesso fungo: non sempre lo trovo, ma ormai è tradizione per me fare un’uscita prima della fine dell’anno in cerca di dormienti. Di solito non c’è nessuno, anche se negli ultimi anni qualcuno si affaccia nei boschi di abete prima di marzo-aprile. Viste le giornate corte può succedere di fare notte nel bosco senza accorgersi, ma quando le giornate sono limpide e tira un po’ di tramontana spesso gli spettacoli sono emozionanti. Auguro a tutti che la situazione si stabilizzi e che potremo presto tornare nel bosco a fare ciò che ci piace: passeggiare, raccogliere funghi, osservare e vivere la natura, ognuno a modo suo. Io ho riflettuto molto e spero che usciremo migliorati da questo isolamento, che impareremo a dare il giusto peso alle cose importanti della vita e a lasciare da parte tante attività residuali o riempi tempo che fino a un mese fa ci facevano correre. Un abbraccio a tutti
  20. L’acqua affogherà i pochi funghi superstiti di Novembre che raccoglierò durante una gita per trombette e finferle, quelle uscite di 1 ora che ti concedono in casa prima di pranzo e guai a tardare. E quindi dopo una stagione di alti e bassi e di varie vicissitudini familiari la stagione volge al termine. Ho fatto uscite medie da 20 km nei due mesi di porcini, con punte di 30 km per riuscire a fare più boschi possibili nei 2 giorni utilizzabili da un normale lavoratore che in settimana difficilmente riesce a fuggire dal lavoro. Ho visto bellissimi funghi ed ero da solo, tanti funghi (ed eravamo in mille), sono uscito per estatini quando tutti cercavano rossi ed edulis… e magari ho trovato anche i neri. A volte sono stato bravo (con tutti i miei limiti e i miei momenti di distrazione), ma ho sempre camminato tanto e ho cercato di andare a funghi nei boschi che amo di più anche quando non ci sono funghi. Ho sperimentato, ho sudato, ho fatto fatica, ho lottato con la sete o con la fame, mi sono scordato di dove ero, di che ore erano e di quante fatica avevo nelle gambe, ma mi sono goduto ogni singola uscita e anche se non ci fossero stati funghi sarei stato contento di essere lì.
  21. La stagione ha un sussulto in basso, quando ormai sembrava troppo tardi. Nel bosco di casa parte una buttata, solo in fungaie selezionate, riparate dal vento e così a metà Ottobre mi ritrovo tra bellissimi neri ed estatini, tutti sani. E così al mattino estatini e neri, al pomeriggio si cambia bosco e, dove tutti usano 4*4 per arrivare nei posti giusti, giro in lungo e in largo alla ricerca di angoli fortunati e così ho scoperto una fungaia di rossi e di edulis incredibile, ma sono stato beccato dal fungaio del posto (92 anni, ma ancora in grado di andare in alcuni dei boschi più duri che ci sono) nel momento dell’uscita da quella fungaia. E così altre due settimane di passione nei boschi di casa, frequentati solo da gente del posto, facendo montagne di chilometri e facendo due boschi nello stesso giono, fino a benzina finita, non tanto per i funghi (regalati quasi tutti), quanto per la gioia di vivere il più possibile un’annata irripetebile.
  22. Dopo 2 settimane di buttata piena i boschi in alto iniziano a faticare, come è giusto, ma ogni volta dedico l’ultima parte del giro a studiare cosa potrebbe succedere fra 3 giorni o addirittura tra 1 settimana, addirittura riesco anche a rompere il manico del cesto nel ripido con pieno di gente attorno e rimedio alla meno peggio con una corda da alpinismo... Un giorno che tutti sono nel mirtillo a raccogliere funghi sofferti mi lancio in zone estreme e scopro che qui c’è ancora qualche fungo di nascita e sotto misura. Copro e decido di tornare dopo 7 giorni (una follia con la gente che c’è), ma sarò premiato e fra gente con 5/6 funghi tutti a quote alte mi ritrovo da solo a pestare quei boschi ripidi nel pieno di un ultimo slancio di buttata prima del freddo. Proverò altri boschi che ho completamente abbandonato nel corso del mese, ma farò solo cappotti, anche se in posti meravigliosi
  23. A metà settimana prendo ferie e seguo la fungata nella sua evoluzione, a fine settimana convinco Andrea per un’uscita memorabile nella ressa più totale:, funghi impossibili da fotografare in bosco se non si vuole essere calpestati, tutta roba di nascita per chi segue la fungata, mentre la concorrenza urla e corre ovunque con scene da guerra: lampade notturne che illuminano a giorno, parcheggi pieni 30’ minuti prima dell’alba, gente che gira con gerla e cesto (e alcuni li riempiono). Ma a me serve un forte miglioramento nell’andare a funghi in mezzo al casino, di solito mi deconcentro, ma in questo periodo non vedevo nessuno ed era quasi come se fossi solo. Al pomeriggio provo anche basso a fare qualche estatino come si deve e anche lì la situazione è molto promettente per i tempi a venire: quando ci sono tutti i 4 porcini in quel bosco è un segnale molto importante.
  24. Una grandinata imprevista e non segnata dai pluviometri (e che mi sono beccato mentre scendevo dal crinale con la famiglia) mi ha dato idee per i funghi a Settembre. E infatti pronti via… sono andato a cercare nel bosco dei rossi e ho perso due ore, prima di spostarmi in alto in mezzo alla ressa più clamorosa. Per evitare un po’ di gomitate decido di fare un giro da dormienti, ma più salivo e più vedevo che non c’erano le condizioni. A quel punto, con zero funghi, decido di fare l’ultima salita e vedere il bosco più tardivo di dormienti, nella speranza che in qualche punto riparato dal vento ci fosse qualche segnale. E dopo 5 ore di giri a vuoto incappo nella partenza della buttata che poi sarebbe arrivata a distanza di qualche giorno in tutti i boschi e in tutte le essenze, dal faggio all’abete. In queste situazioni incredibili penso sempre che ci sia qualcuno dall’alto che mi ha guidato proprio lì per essere testimone di una cosa inspiegabile. Funghi belli, perfetti, pesanti, di nascita e di grande forza. 15 funghi, che mi hanno dato la strada da seguire nel mese successivo, ma purtoppo non solo a me...
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