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a proposito di Lepista sordida...


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Cari amici,

come potete vedere frequento (piacevolmentee con interesse) il forum solamente dall'inizio di maggio 2006, e tempo permettendo, vado a visionare a ritroso i vecchi interventi.

Il 5 di aprile è stato inserito un post riguardante la Lepista sordida, a cui hanno fatto seguito moltissime discussioni, che ad un certo punto Arturo ha fatto bene a chiudere.

A posteriori , dato che solo oggi ho visionato il post, permettetemi di esprimere la mia piena condivisione con i pareri espressi da Donatella e Marco.

Tornando invece ai funghi; trovo spesso sotto cipresso comune e pino domestico, una Lepista che penso sia L. sordida varietà lilacea di cui vi allego alcune foto.

Chiedo aiuto agli amici che leggono: è corretta la mia determinazione?

un cordiale saluto, Ennio

 

PS: per Doni e Enzo, sono tornato dall'Africa, ma c'erano 55° e solo Agaricus arrostiti sul campo, ciao

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Lepista sordida.

nota: la trovo spesso molto più igrofana della varietà, è una casualità, oppure è normale?

Grazie per le eventuali e gradite osservazioni, Ennio

post-791-1149698618.jpg

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Sinceramente non mi ricordo se quella che trovavo io era la L. Sordida o la sua varietà, comunque ti posso dire che la rinvenivo spesso nel giardino condominiale di casa mia, praticamente una pineta di Pinus Domesticus, quando gli alberi avevano circa 17-20 anni.

Di più nin zo

 

Lorenzo :chin:

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Ciao ennio,

difficile districarsi tra le varie varietà(se veramente esistono):

Lepista sordida (Fr.) Singer

Lepista sordida var. aianthina

Lepista sordida var. calathus

Lepista sordida var. gracilis

Lepista sordida var. ianthina

Lepista sordida var. lilacea

Lepista sordida var. obscurata

Lepista sordida var. sordida

Lepista sordida var. umbonata

 

Per quanto riguarda la prima immagine,il portamento robusto sin dai primordi, mi fa propendere per Lepista nuda,nella terza immagine si nota un gambo di minor dimensioni e nel complesso i carpofori sembrano più gracili a favore di Lepista sordida.Tieni a mente che non ho mai approfondito i caratteri distintivi tra le due specie(se non per quanto concerne il portamento) e la mia è solo un ipotesi(comunque mi hai fornito uno spunto per approfondire il discorso appena vegeteranno).

 

ciao brisa

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Ciao Ennio

 

e se invece ..........fosse una Lepista nuda vera e propria ?

 

Perchè dico questo ? Perchè il gambo sembra essere particolarmente spesso e pure largo alla base.

Non si apprezzano purtroppo bene .......le dimensioni.( questa è la susa se ho toppato ) :chin:

 

:chin: :chin:

 

.........sto parlando della prima immagine..........

Modificato da Enzo
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Chiedo scusa a Brisa .

 

Non avevo visto la sua risposta nella parte finale...........avevo letto l'elenco delle forme e varietà per cui..........non avevo ( sbagliando ) ritenuto opportuno andare oltre......

 

Allora siamo in due a pensarla così

 

ciaooooooooooo

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Per Enzo e Ggiorgio,

mi scuso per essere stato troppo succinto nelle informazioni , ma avevo poco tempo; rimedio in parte.

 

Le apparenti grandi dimensioni non sono veritiere, in effetti si tratta di esemplari si tozzi e quasi massicci, ma di 2 - 4 cm di diametro pileico. Ritornato tre giorni dopo nello stesso posto, i funghi lasciati avevano acquistato un habitus più snello ed esile. Anche l'esemplare (solo cappello) era di 5 cm.

L'odore è nettamente terroso-rafanoide, poco igrofani, habitat: viale di cipressi a 80 m s.l.m. nei dintorni di Macerata.

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Credo sia difficile trovare pareri concordi sulla distinzione tra sordida e nuda . La varietà lilacea noi la distinguiamo per il colore davvero intenso anche in sezione essiccata.

 

 

Una foto di Lepista sordida (secondo la mia intepretazione)

 

post-2-1149741124.jpg

 

questa la descrizione:

 

Cappello: 3,5 – 8 cm campanulato poi convesso, cuticola lucente fibrillosa, a tempo umido untuosa, tonalità più lilacinee intense rispetto a L. nuda, margine incurvato intero. Cuticola asportabile interamente , fibrillosa, lillacina essiccandosi diviene bruna con riflessi lilacini

Imenio: smarginate, con numerose lamellule arrotondate e di diversa lunghezza, a filo intero, omomorfo, di colore violaceo

Gambo: 0,8 – 2 x 3 – 5 cm cilindrico violetto, fortemente fibrilloso lucente argentato, non pruinoso, base non bulbosa, micelio basale feltroso inizialmente biancastro poi tendente al lilacino.

Carne: lilacina biancastra nel gambo odore gradevole meno intenso di L. nuda , sapore gradevole fungino

Microscopia: spore ellittiche di circa 6 –8 x 4 µ finemente verrucose, ialine, basidi clavati con giunti a fibbia

Note: odore meno intenso di L. nuda, gambo non pruinoso ma soltanto striato fibrilloso quasi solcato, gambo non bulboso.

Bibliografia: Papetti C. Consiglio G. Simonini G. Atlante fotografico dei Funghi d’Italia vol. 1 pag. 120; Breitembach J. Kranzlin F. Champignons de Suisse vol. 3 pag. 216; Moser M. Guida alla determinazione dei funghi Vol. 1 pag 120.

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una nostra scheda di L. nuda

 

Cappello: 5,5 – 11,5 cm negli esemplari adulti appianato lievemente depresso al disco con piccolissimo umbone. cuticola viscida a tempo secco conferisce aspetto lucente. Cuticola fortemente igrofana+ chiara man mano che si asciuga, toni + bruni al centro più violacei al bordo. Cuticola non separabile Bordo intero lievemenete ondulato e revoluto nell’adulto (nei giovani involuto).

Imenio:lamelle violacee con margine intero e ondulato, moltissime lamellule da molto brevi a circa 2/3 delle lamelle, lamelle annesse o adnate con dentino, separabili dalla carne sottostante, lamelle fitte e larghe

Gambo: 3-5,5 x 1-2 cm centrale cilindrico lievemente ingrossato alla base, fibroso violaceo concolore alle lamelle con pruinosità bianca in alto, fibroso che tende a sfilacciarsi, con micelio bianco alla base che tende ad inglobare il substrato di foglie secche

Carne: biancastra, di odore intenso aromatico particolare, sapore grato fungino, abbastanza spugnosa

Microscopia: spore ellittiche di circa 6,5 –8,5 x 3,9-4,8 µ finemente verrucose ialine, basidi clavati con giunti a fibbia

Note: Fungo tipicamente autunnale – invernale, cresce sotto boschi di latifoglia su terreno con abbondante substrato di foglie secche. Le dimensioni e l’odore caratteristico consentono agevole distinzione con L. sordida di dimensioni più esili, intensamente igrofana, con odore simile ma ingrato, rancido, che preferisce come habitat le pinete e con L. glaucogana, non commestibile, (che, ad oggi, non risulta crescere nel Salento).

Bibliografia: Papetti C. Consiglio G. Simonini G. Atlante fotografico dei Funghi d’Italia vol. 1 pag. 71; Breitembach J. Kranzlin F. Champignons de Suisse vol. 3 pag. 214; Cetto B. Funghi dal vero vol. 1 pag. 309; Moser M. Guida alla determinazione dei funghi Vol. 1 pag 120; Lonati G. Guida alla determinazione macroscopica dei funghi pag. 154.

 

 

 

post-2-1149741435.jpg

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purtoppo non riesco più ad aprire la scheda della var lilacea ma ricordo che al taglio al carne appare intensamente colorata e non biancastra come si vede nella foto di sordida

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Per Enzo e Ggiorgio,

mi scuso per essere stato troppo succinto nelle informazioni , ma avevo poco tempo; rimedio in parte.

 

Le apparenti grandi dimensioni non sono veritiere, in effetti si tratta di esemplari si tozzi e quasi massicci, ma di 2 - 4 cm di diametro pileico. Ritornato tre giorni dopo nello stesso posto, i funghi lasciati avevano acquistato un habitus più snello ed esile. Anche l'esemplare (solo cappello) era di 5 cm.

L'odore è nettamente terroso-rafanoide, poco igrofani, habitat: viale di cipressi a 80 m s.l.m. nei dintorni di Macerata.

 

Grazie Ennio

 

.......chiedevo proprio delle dimensioni...........per avere la conferma.

 

Con questi dati ......credo che si possa ragionevolmente pensare proprio a Lepista sordida var. lilacea

 

.........avevo fatto bene a pararmi le cosiddette :dntknw:

 

:chin: :friends: enzo.

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Un caro saluto a tutti gli amici intervenuti.

Costato ancora una volta quanto, il più delle volte, sia complicato arrivare ad una concorde determinazione dei funghi presentati; ma questo è l'aspetto bello e affascinante della micologia.

Per quanto concerne la Lepista in oggetto, aggiungo che per esperienza personale (percui soggettiva) tutte le raccolte di Lepista sordida e varietà, hanno sempre un odore +/- terroso o quantomeno sgradevole, nettamente differente dal forte odore aromatico di L. nuda.

Ciao, Ennio.

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Un caro saluto a tutti gli amici intervenuti.

Costato ancora una volta quanto, il più delle volte, sia complicato arrivare ad una concorde determinazione dei funghi presentati; ma questo è l'aspetto bello e affascinante della micologia.

Per quanto concerne la Lepista in oggetto, aggiungo che per esperienza personale (percui soggettiva) tutte le raccolte di Lepista sordida e varietà, hanno sempre un odore +/- terroso o quantomeno sgradevole, nettamente differente dal forte odore aromatico di L. nuda.

Ciao, Ennio.

 

Le raccolte mediterranee sotto leccio e/o pinus sono ad odore grato anche se non così marcato come quello di Lepista nuda.

 

Ciò potrebbe essere legato al substrato........forse.

 

:dntknw:

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