Jump to content

Funghi decontaminatori il biorisanamento dall’amianto con i funghi e i licheni


Recommended Posts

Alcune rocce, appartenenti al gruppo dei silicati, contengono fibre di amianto. Le forme più pericolose per la salute umana sono l’amianto blu (crocidolite)

il serpentino, minerale che contiene amianto crisolito che forma microfibre volatili.

 

p029_0_03_1.jpg

immagine presa da http://www.impertecno.it/home.html

 

Questi minerali sono dotati di bassa conducibilità termica, elettrica e acustica per questo hanno trovato tra gli anni sessanta e ottanta un vastissimo impiego in campo industriale nella costruzione di materiali protettivi e isolanti, nei fibrocementi come l’Eternit , con cui venivano fatte tettoie e contenitori per l’acqua . La capacità di resistere al fuoco ha fatto si che l’amianto venisse usato per la produzione di tessuti antincendio.

 

Solo negli anni ottanta ci si è accorti che le minuscole fibre, di cui è composto, se inalate provocano tumori mortali all’apparato respiratorio L’amianto oggi si trova sia sotto forma di manufatti umani che nelle rocce naturali in cave non più sfruttate o in vene ancora non scoperte.

 

Accertata l’enorme pericolosità di questo materiale ci si è chiesti quale rimedio utilizzare per sconfiggere questo nemico e così si è giunti all’idea di arruolare nella lotta funghi e licheni, organismi generati dall’unione tra alghe e funghi.

Come dovrebbero agire?

 

Il biorisanamento dagli inquinanti avviene naturalmente ma richiede tempi molto lunghi per questo si è scelto di sfruttare i funghi che si adattano ad ambienti poveri e sono in grado di solubilizzare il ferro presente nell’amianto rendendolo innocuo, inoltre i funghi con le loro ife sono in grado di esplorare ampi volumi di suolo e immobilizzare le fibre stesse dell’amianto riducendone la dispersione nell’ambiente: Anche i licheni agiscono in modo molto efficace ma crescono più lentamente e non sono coltivabili.

 

Le specie su cui si stanno svolgendo attualmente gli studi sono il Fusarium oxysporum ( patogeno delle piante coltivate), la Mortierella hyalina el’Oidiodendron maius, un fungo simbionte micorrizzico con le radici di alcune piante

200402885CoteSpruceOidiodendron12.jpg

immagine presa da: http://extension.umaine.edu

 

Si tratta di funghi microscopici che crescono in associazione con piante ospiti ma che sono facilmente ottenibili in laboratorio e che speriamo ci aiutino in questa moderna emergenza.

Link to comment
Share on other sites

Molto interessante questa cosa Doni!

Ma In quanto tempo i funghi e licheni posso aiutare a risolvere questo problema? E quali volumi di amianto possono rendere innocui ?

Link to comment
Share on other sites

credo sia tutto ancora in fase di sperimentazione , comunque aggiungo alcuni link su cui approfondire l'argomento

 

My link

Edited by Doni
Link to comment
Share on other sites

ho seguito il tuo articolo, ottima cosa, non so quanto sia semplice realizzarla per ripulire un pò l'ambiente ma importante arrivare in fondo

Link to comment
Share on other sites

ma tu pensa ...

 

 

grazie della'info Donatella

 

:flowers2:

Link to comment
Share on other sites

.....e te mi vieni a dire che il "fungo" Fusarium oxysporum che attacca le piante dei miei Pomodori e le secca piano piano può esserci utile???

Meglio così perchè finora mi ero chiesto a cosa servisse alla natura!!girl_devil.gifsnoozer_06.gif

Sarà meglio spiegare a questi fungacci che certe piante devono lasciarle fare e pensare a risolvere i problemi derivanti dalla crocidolite (serpentino) di cui sono ricchissime le colline sopra Prato yes.gif

 

Grazie ancora Doni.... friends.gif

Link to comment
Share on other sites

.....e te mi vieni a dire che il "fungo" Fusarium oxysporum che attacca le piante dei miei Pomodori e le secca piano piano può esserci utile???

Meglio così perchè finora mi ero chiesto a cosa servisse alla natura!!girl_devil.gifsnoozer_06.gif

Sarà meglio spiegare a questi fungacci che certe piante devono lasciarle fare e pensare a risolvere i problemi derivanti dalla crocidolite (serpentino) di cui sono ricchissime le colline sopra Prato yes.gif

 

Grazie ancora Doni.... friends.gif

 

Dopo la talpa di Carletto abbiamo anche il Fusarium di Giacomo, la natura è molto severa con gli agricoltori di APB .

 

Interessante anche questo dopo il topic sul Fomes, stamani si impara qualcosa di nuovo :clapping:

Link to comment
Share on other sites

Beh spero che si arrivi ad una soluzione del genere perchè ovunque c'è in giro eternit e questo materiale chiede già un conto in termini di vite umane

Link to comment
Share on other sites

Create an account or sign in to comment

You need to be a member in order to leave a comment

Create an account

Sign up for a new account in our community. It's easy!

Register a new account

Sign in

Already have an account? Sign in here.

Sign In Now
  • Recently Browsing   0 members

    • No registered users viewing this page.
×
×
  • Create New...

Important Information

By using this site, you agree to our Terms of Use (privacy).