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Perché i funghi sono colorati?


Gigix

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....ci sono da fare alcune considerazioni che però non so se possono portare a delle conclusioni....

 

 

...primo, i funghi (carpofori) sono dei frutti.....i frutti sono fatti per diffondere il più possibile i semi della pianta che può allargare il suo areale di distribuzione (ovviamente nell'ambito del suo ambiente)e prerpetare la specie (che è l'unimo scopo per cui un essere vivente sta al mondo), in genere, possono attirare l'attenzione degli animali che se ne cibano in due maniere.... o tramite la colorazione (una troppo vistosa può pure sortire l'effetto contrario) o con il profumo....quello che non mi quadra è che i funghi non solo possono essere tossici o velenosi.....in genere dal punto di vista alimentare sono molto poco nutrienti quindi, se escludiamo l'uomo che ne apprezza il profumo ed il sapore, un animale non ha nessun motivo di mangiarsi un fungo....allo scoiattolo servono semi molto nutrienti, al capriolo erba fresca ....non credo che consumino tanti funghi....abituali consumatori di funghi sono invece lumache e larve d'insetto che a fronte di un metabolismo così adattato all'alimento (i funghi), se ne cibano ed assolvono alla funzione di disseminatori di spore...questa mia ultima considerazione, è però soltanto una ipotesi non confortata da prove scientifiche e quindi lascia il tempo che trova....(in questo caso larve e lumache sarebbe forse più giusto considerarli dei veri parassiti piuttosto che un mezzo di diffusione).....

 

...l'unica osservazione plausibile che possiamo fare, è che per lo meno alcuni funghi come i porcini crescano criptici nel loro contesto naturale proprio per essere osservati il meno possibile dagli animali in modo da avere maggiori possibilità di arrivare a maturazione, per poi diffondere le spore o tramite il vento o tramite gli animali che venendo in contatto con loro, trasportano le spore da un posto ad un altro contribuendo alla loro diffusione....

 

 

 

:friends: :flowers2:

Modificato da tonaino
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  • 2 settimane dopo...
Credo che sia una questione genetica e basta.

 

Esatto, nei funghi come in tutto il resto d'altronde.

Sarebbe fisica, e non essendo una materia che conosco approfonditamente,

eviterò di usare termini tecnici che confonderebbero me stesso prima di tutto.

Il colore di tutta la materia organica (in caso di materia inorganica dipende dalle

sostante che la compongono), deriva dall'energia che viene assimilata

attraverso il sole, in quella che (parlando di piante) si chiama fotosintesi clorofilliana.

Mediante questa reazione la pianta assorbe l'energia del sole trasformando il carbonio,

elemento presente in ogni sostanza organica e base della vita, importante quasi quanto l'acqua.

 

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Quando Dio creo' il creato ,

non c'erano societa' farmaceutiche ,

e vedendo gli abitanti che soffrivano di vari malanni ,

fece in modo che dal terreno spuntassero medicinali naturalmente ,

allora per il raffreddore du capocchie de quello rosso ,

per l'influenza tre capocchie de quelli azzurri ,

pe na pormonite na capocchia de quelli bianchi piccoletti ,

pe n'estremo saluto ....un bell'ovetto verde.

fantasticare e sognare

alchimia medioevale e stregonerie arcane

cultura , fantasia o qualsiasi cosa fosse

e intanto abbiamo la penicillina pe curasse .

S.S.

:scratch_one-s_head:

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Qualche "paletto"

 

che la cosa "sia genetica" è ovvio poichè è attraverso questo meccanismo e non altri che avviene la trasmissione dei caratteri; quindi il vero problema è il perchè si manifesta un carattere, in questo caso un colore, piuttosto che un altro.

 

Molti degli animali citati come possibili consumatori non vedono i colori per cui la motivazione legata al loro presunto consumo (concordo con Tonino che nessun mammifero conta su tale risorsa trofica anche se non escludo un consumo occaisonale) cade.

 

I colori nel regno vegetale sono determinati da molecole diverse (es. antociani, carotenoidi, flavonoidi, etc) che hanno funzioni diverse; anche nel regno animale le funzioni assolte sono assai diverse e per lo più non legate a risvolti visivi (si pensi all'emoglobina).

 

Detto questo, ed ammessa la mia ignoranza in tema di pigmenti nel regno dei funghi, mi vien da pensare che forse noi sopravvalutiamo l'importanza del colore.

Voglio cioè dire che la colorazione di un organismo è indubbiamente importante per quelle creature che si sono coevolute (tipico esempio alcuni insetti/piante) anche sulla base di questa; credo tuttavia che questi organismi siano se non una minoranza certamente non la totalità.

Per i rimanenti penso che la colorazione esteriore assunta sia una cartteristica derivata dalla struttura/composizione intrinseche, sulle quali indubbiamente l'evoluzione ha agito, ma probabilmente non in funzione del colore che per grande parte degli esseri viventi è una caratteristica non rilevabile.

 

Un ultima considerazione; la natura è un laboratorio dalle infinite potenzialità e attualità. La complessità (ricordate?) è una caratteristica intrinseca dell'organizzazione biologica e quindi non escluderei che molte delle caratteristiche che noi osserviamo, siano il risultato, in meraviglioso equilibrio tra caos e necessità, di questa attività infinita che esplora tutte le le strade, e quindi anche i colori, possibili.

 

 

 

Oh, comunque meglio così: immaginate che scarso divertimento cercare porcini rosso brillante o marzuoli giallo fosforescente ... :biggrin:

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