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lorenz

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  1. ... e si accompagnavano con qualche Lactarius del gruppo vellereus ...
  2. ... fino ad arrivare ad un gruppone di Russula Heterophylla
  3. Intanto sul viottolo si facevano notare altre Russuline dalla livrea sgargiante
  4. Ma per fortuna anche esemplari più giovani e robusti non hanno tardato a farsi vedere
  5. Oddio ... pure loro non sembravano freschissime, però è già da considerare un progresso rispetto al primo ritrovamento, no?
  6. Gruppetto che iniziava ad introdurre a qualcosa di più interessante e ... mangereccio, come queste Russula Cyanoxantha
  7. Andando avanti di qualche metro, per fortuna, si cominciava a vedere qualcosa di più fresco, come questo gruppetto di Collybia
  8. Le due sorelline sembravano davvero patite
  9. Di che?? No, niente di compromettente o trasgressivo ; ho solo avuto la graditissima sorpresa di trovare un Nero nei boschi alla periferia della mia città. Ma il bosco è vivo ... non lo avevo mai visto così attivo in questo periodo. Oltretutto non si vede anima viva, e quindi il silenzio e la Natura ti circondano come in pochi altri periodi dell'anno :wink: A dire la verità però i primi ritrovamenti non sono stati proprio esaltanti
  10. Non è un Lycoperdon perlatum? :biggrin:
  11. Concordo: è un primordio (un "piccolo") di Marcolepiota sp., la stessa famiglia della "Mazza di tamburo"; anzi, magari potrebbe anche essere lei (c'è una certa tendenza alla tigratura del gambo che restringe un po' il campo di scelta), ma con una sola foto ed un esemplare così giovane non si può davvero stabilire una specie precisa
  12. E bravo il concittadino Buon appetito
  13. Si, proprio quella. Grazie :biggrin:
  14. Nella prima foto che hai postato è didattica da sottolineare anche la carie cubica (il legno spezzettato a cubetti insomma) provocata nel ceppo probabilmente dal micelio del fungo stesso :biggrin:
  15. Sembra una Russulacea anche quello pestato-rotto; probabilmente è un Lactarius, viste le macchie scure sulle lamelle in una foto e ad altezza della cuticola nel punto di rottura nella foto dell'esemplare rinsecchito (possibile lattice ossidato). Non me la sento di dire di più (anzi, forse ho già detto anche troppe cavolate ), potrebbe anche essere un'altra specie rispetto all'ultimo postato, visto che sembra avesse le lamelle più larghe :biggrin:
  16. Non dovrebbe esserci un leggero viraggio della carne verso il blu? O ricordo male io?
  17. Se la conifera era Pino Cembro è probabile si tratti di Suillus Sibiricus (caratteristico l'anello biancastro e la tendenza del gambo a macchiarsi di rossastro)
  18. Infatti: ecco ciò che intende Gaspy (chiedo scusa per la qualità, ma per comprimere sotto i 200 kb ho dovuto ridurre di molto). Ritrovamento sulle rive del Lago di Carezza 1.
  19. Unico ritrovamento decente in due ore di passeggiata nella giornata di ieri sulle colline attorno alla città In macchia mediterranea (misto di Stipa, Leccio e Pinus Pinea), su terreno morbido ed umido, con frammenti di roccia friabile (gabbro penso). Odore fungino classico piuttosto intenso. p.s.: poi quando prenderò il cavalletto per fare le foto vi farò un fischio 1.
  20. Hai ragione Chiedo venia, avevo guardato solo il nome senza riferirmi agli autori :biggrin:
  21. Splendida sorpresa :0123: Sono funghi meravigliosi, corposi, sodi ed oltretutto rendono bene nel piatto sia come quantità che come sapore; quando ho la fortuna di trovarli nel tombolo (macchia mediterranea su terreno sabbioso) talvolta sono più contento di quando trovo tanti porcini Spulciando tra le nomenclature postate da Niccolò, ecco come li classificava il buon Cetto: Clitocybe cartilaginea sensu auct. mult.; fide Checklist of Basidiomycota of Great Britain and Ireland (2005)
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