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Ennio

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  1. Complimenti, veramente delle belle immagini; anche se non ha "fornito" funghi, la natura riserva sempre altre belle soddisfazione. Ciao, Ennio
  2. Ciao Arturo, anche a me sembra essere L. decipiens; come giustamente fa notare Brisa, l'ingiallimento veloce e marcato del latice isolato (entro +/- 2 minuti) dovrebbe, unitamente al forte odore di geranio, non lasciare molti dubbi. L'unica cosa che mi sorprende un pò è la copiosità del latice, (sembra quasi un L. volemus), forse erano esemplari particolarmente lussureggianti ?. Dalle mie parti, oltre che a crescere in stagione tardo estivo-autunnale, trovo sempre esemplari con latice scarso. Mi sembra che la reazione veloce con KOH, può essere ancora di aiuto nella determinazione. Riguardo all'Ascomicete iniziale; una Plectania avrebbe qualche parentela, anche apparente con esso ?. Sarei interessato a saperne di più anch'io. Un cordiale saluto a voi due, Ennio
  3. Per Enzo e Brisa: premetto che conosco poco il Genere Psathyrella percui vado un pò a naso. Le vostre indicazioni sono buone, ma si potrebbe cercare anche nella sezione Hypholoma (se ancora valida), per esempio P. spintrigera, dove questi funghi potrebbero collocarsi per il colore delle lamelle, il filo bianco (così mi sembra dalle foto), il gambo striato in alto, il cappello rimoso e con colorazione brunastra, resti del velo spessi e ben distribuiti. Certo che in questo caso mancano tracce dell'anello che in questa specie dovrebbe esserci almeno negli esemplari giovani. L'habitat fageticolo porterebbe fuori strada, ma ...... ci sono le fragole; è possibile che a suo tempo, assieme alle piantine di fragola fosse stato trasportato anche il micelio?. Comunque l'ultima parola, come spesso accade in questi Generi, spetta alla microscopia, percui restiamo in fiduciosa attesa del "verdetto". Ciao a tutti, Ennio
  4. Ciao Arturo, come vedi mi sono messo subito al lavoro (ma per poco) in attesa di periodi meno carichi di impegni associativi. Chiarisco meglio che per quanto riguarda la Psathyrella, il riferimento ai Generi Porpoloma e Dermoloma riguardava unicamente il particolare aspetto pileico; sono d'accordo con te che la sporata è diversa. Colgo l'occasione per ringraziarti del consiglio che tu e Pino mi avete dato durante l'Assemblea AMB di Portonovo (AN) di iscrivermi a questo forum. Mi rendo conto con piacere, di trovarmi tra amici veramente appassionati di natura e micologia con cui è piacevole scambiare idee ed esperienze con semplicità e naturalezza. Un cordiale saluto, Ennio
  5. A proposito di palme; mi sono ricordato che qualche anno fa, proprio sul tronco di una palma del lungomare di San Benedetto del Tronto (AP) ho trovato delle Psathyrella sp.?. Crescevano a oltre due metri di altezza su uno strato di detriti vegetali depositati sui monconi delle foglie di palma potate. Per quanto riguarda i tuoi funghi, io non l'ho accennato, ma è ovvio che senza una buona microscopia, tutti i discorsi fatti finora hanno una attendibilità relativa. Ciao, Ennio
  6. Cari amici, mi inserisco anche io nelle considerazioni su queste foto di esemplari abbastanza atipici e forse anche un pò collassati. Certo che osservando solamente le fessurazioni della superfice pileica, verrebbe pensare più a funghi sul Genere Porpoloma o Dermoloma anzichè Psatyrella. Anche il gambo che qui sembra essere fibroso e robusto, non è il tipico gambo bianco, slanciato e cavo, nonche fragile e quasi vetroso. L'atipicità vale anche per la colorazione troppo scura del cappello e la apparente non igrofaneità dello stesso, sul cui solo margine in genere rimangono i resti del velo, ma il colore della sporata ci riconduce quasi sicuramente a questo Genere. Non ho letto note sull'habitat di crescita; nel prato si, ma su legno interrato ?. Mi rendo conto che con i miei dubbi ho introdotto alcuni elementi di incertezza, ma anche questo è il bello della micologia amatoriale; se fosse tutto chiaro, standardizzato e banale, non ci sarebbe più nessun stimolo per appassionanrci nelle nostre discussioni e negli scambi di opinioni ed esperienze. Scusate se l'ho tirata un pò per le lunghe, cordiali saluti, Ennio ps: una precisazione: ma candolleana, non significa dedicata a A. De Candolle ?
  7. Dato che ho iniziato a risponderti, continuo affermando che in effetti sono commestibili ma molto scadenti (parere personale), meglio lasciarli sul posto, almeno qualcosa di utile faranno. Poi le Melanoleuca bisogna lasciarle tutte per i miei carissimi amici del "micidiale trio" Gottardi, Fontenla e Para, altrimenti cosa studierebbero! Cordialmente, Ennio Carassai
  8. Cerco di fornire un primo piccolo aiuto, molto probabilmente si tratta di Melanoleuca subalpina = M. evenosa ss. Auct. (ex Tricholoma cnista del buon Cetto). Crescendo in questo periodo è negli stessi habitat del Lyophyllum gambosum (spugnolo, spinarolo, spignolo, ecc.) viene spessissimo scambiato con questo fungo, ma già solamente l'odore erbaceo e non farinoso lo fà distinguere abbastanza facilmente.
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