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Ennio

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  1. quando, come spesso succede, l'Armillaria mellea crescendo cespitosa ed a individui sovrapposti, sul cappello degli esemplari che stanno sotto agli altri, si deposita una copiosa sporata BIANCA, se la sporata è bruna (o almeno ti sembra) non si tratta di Armillaria mellea, perciò ATTENZIONE ! L'A. mellea ha anche un anello evidente e con il bordo inferiore giallo e la cuticola del cappello di colore variabile (asseconda della pianta ospite) dal giallo miele (inde nomen) al marrone scuro o anche olivastro con piccole squamette erette e brunastre che con l'età possiono cadere. ti allego una immagine di Armillaria mellea tipica, un caro saluto, Ennio.
  2. Ennio

    Funghi interessanti

    Ciao Peter, allora, hai avuto modo di consultare l'articolo monografico di Consiglio & Contu sul Genere Lyophyllum in Italia ? Ennio.
  3. Ciao Gaspy, visti così sembrerebbero dei vecchi e collassati esemplari di Limacella sp., certo che la foto non è proprio delle migliori per cercare di formulare qualche ipotesi, un caro saluto, Ennio.
  4. che dire Roberto, senzaltro un bellissimo ritorno ricco di piacevoli sorprese, da me ancora siamo in Africa e le tanto annunciate pioggie sono state solo una parentesi effimera e per di più associate a un drastico calo di temperatura. A risentirci sempre con piacere, Ennio.
  5. ciao a tutti, se abbiamo terminato di scherzare intorno a questo fungo, sarà il caso di dire alcune cose seriamente. Paxillus involutus (Batsch) Fr., fungo molto comune con crescita ubiquitaria e gregaria in estate-autunno, (sotto Alnus si trova la specie rubicunduls = filamentosus), è una specie ritenuta per molti anni commestibile, invece è tossica e a volte, consumata da cruda e in pasti ravvicinati, ha causato avvelenamenti mortali. Una delle vittime più illustri è stato il famoso micologo tedesco Julius Schaeffer (1882-1944) il quale morì dopo 17 giorni dall'ultimo pasto ripetuto di questo fungo. I primi sintomi compaiono 2-3 ore dopo il pasto, le conseguenze sono: gastroenterite acuta, forti dolori all'addome e ai reni, ittero, e nei casi gravi, collasso e morte a seguito gravi danni al fegato e ai reni. Tutto è comunque proporzionato alla quantità di funghi mangiati, alla reazione individuale dei vari soggetti e alla tempestività delle oppurtune terapie. Questa specie si riconosce per il margine del cappello sempre involuto e costolato e di colore bruno-ocra, lamelle leggermente decorrenti, giallo-ocracee si macchaino di ruggine al tocco o con l'età, come pure dicasi della carne. Tutto il fungo tende in vecchiaia o per manipolazione a macchiarsi di bruno-ruggine.
  6. grazie Marco per le informazioni, un caro saluto, Ennio.
  7. per Nico. per la serie "com'era verde la mia valle", come vedi ci sono prati sconfinati, pendii erbosi e faggete calcaree; non sono molte fruttuose, ma sono ricche di specie interessanti (sempre se piove). ciao Ennio.
  8. Bella uscita Rossa' con funghi o senza è sempre un piacere. Ma vedo che il Presidente ha una digitale nuova (spero non trovata in un pacchetto di patatine ) Ciao Enniooo ciao Arturo, magari fosse nuova!, ho solamente requisito la digit al mio figlio maggiore, in attesa di trovarne una con il diplay "corazzato". P.S. ti sei rimesso dalle fatiche del Grostè ? ti ricorda niente quel montanaro con lo zaino rosso, sul sentiero a 2800 m. in cerca di Agaricus ?
  9. Faete 9 e ultima. Al ritorno, capatina veloce nella zona di Castelluccio di Norcia (PG) m. 1450 slm, per dare un occhiata alla situazione; lo potete osservare anche voi ........ secco, secco, nientraltro che secco. Veduta della catena meridionale dei monti Sibillini dal paese, in primo piano con il sole che crea giochi di luce, i Colli Alti e Bassi m. 1600 slm, sullo sfondo da sx a dx: m. Porche m. 2233, m. Palazzo Borghese m. 2145, m. Argentella m. 2200, forca Viola m. 1936, e primi pendii del m. Vettore. P.S. bravo Rossano, non hai sbagliato nessun nome !.
  10. Faete 8. al ritorno, non poteva mancare la classica foto ricordo, qui siamo nel porticato della chiesetta del 1660, dedicata alla Madonna della neve a m. 800 slm, circondata dai castagneti e anche per ripararci da un breve acquazzone estivo che speriamo sia un anticipo delle tanto attese pioggie.
  11. Faete 7: come accennato da Rossano, alla fine anche il sottoscritto ha ceduto ai "morsi" della fame e tutti insieme abbiamo fatto un magnifco pic-nic all'ombra dei maestosi castagni, non ci siamo fatti mancare niente, caffè e digestivo compresi.
  12. Faete 7. ecco la 3^ e ultima specie: Grifola frondosa (Dicks. : Fr.) S.F. Gray, altra Polyporacea che ho trovato solo pochissime volte (2 o 3 in 30 anni) e sempre su ceppaia di castagno, devo dedurre che sia una specie rara o in rarefazione ?, fatemi sapere. L'esemplare trovato era semisecco percui poco didattico per fotografare, ma questo è quanto ha "passato il convento", fungo commestibile solo da giovane.
  13. Faete 6. altra specie: Fistulina hepatica (Schaeffer.: Fr.) Fries, chiamata volgarmente "lingua di bue" deve questo nome al suo aspetto che ricorda la carne marmorizzata della lingua di questo animale, si può consumare anche cruda mettendola prima a fette sotto sale per qualche minuto, in modo da far uscire il liquido amarognolo e rosso sangue che secerne, poi condita con limone e olio di oliva, oppure fritta impanata come una cotoletta, per chi piace è un ottimo fungo commestibile. Cresce quasi esclusivamente su vecchie ceppaie di castagno e quercia, fungo sempre più raro a trovarsi.
  14. Faete 5: solo 3 specie fungine, la prima, Laetiporus sulphureus (Bull. : Fr.) Murril (inserita anche da Rossano, ex Polyporus sulphureus, cresce su tronchi e ceppaie di varie latifoglie, in questo caso castagno (Castanea sativa), carne giallastra, fibrosa e tenaca da giovane, diviene gessosa in vecchiaia, fungo dai bellissimi colori in piena vigoria, diviene nocciola -grigio in vecchiaia.
  15. Faete 4: l'altra coppia APB, Ennio e Ivana.
  16. faete 3: un pò di spazio personale, Maurizia e Rossano alla base di uno dei tantissimi castagni secolari.
  17. Faete 2: dal castagneto si può ammirare la mole del m. Vettore m. 2476 slm, la più alta vetta dei monti Sibillini, le chiazze marroni sono alcuni dei boschi incendiati (dolosamente) questa estate.
  18. Faete 1: ecco come si presenta la cerreta che sovrasta il castagneto, secco e polvere, querce che stanno perdendo il fogliame per mancanza di acqua, e come se non bastasse, più in basso le desolanti devastazioni degli incendi di luglio-agosto.
  19. Ciao a tutti gli amici APB, aggiungo all'intervento del caro amico Rossano altre immagini dell'escursione della nostra Associazione; certo eravamo pochi, solo 24 soci su 102 (non 150) ma tra matrimoni e "sfiducia" nel trovare qualcosa, ..... però siamo stati benissimo, un gruppetto molto unito ed affiatato che ha saputo reagire con allegra filosofia alle negative condizioni ambientali. Località dell'escursione programmata da tempo, i castagneti secolari di Faete, nel Comune di Arquata del Tronto (AP), alle pendici del Parco dei Monti della Laga, ma ancora in territorio marchigiano, luoghi veramente belli; in condizioni normali si cammina quasi costantemente su un morbido tappeto di velluto, tra la penombra di secolari castagni che ancora sopravvivono +/- bene a dispetto della loro vetustà e della siccità cronica. Come detto da Rossano, funghi niente, ad eccezione di 3 sole specie (e 3 soli esemplari, 1 per specie), cmq è stata una bellissima uscita che abbiamo compiuto con calma e senza la "frenesia" della ricerca, con la simpatica compagnia un nuovo amico APB (menisco) e .... una volta tanto, il sottoscritto si è riposato, non avendo niente o quasi da determinare. un caro saluto, Ennio.
  20. Ennio

    Fra le mie montagne più care...

    bravo Giuseppe! ovunque tu vada, sai sempre coinvolgerci con le tue bellissime foto, un caro saluto, Ennio.
  21. Ciao Sergio e Fabrizio, si tratta di Hydnellum: 1) se la carne era dolce, allora Hydnellum ferrugineum 2) sa la carne era acre, allora Hydnellum peckii morfologicamente, sopratutto da giovani sono pressochè indistinguibili, un cordiale saluto, Ennio.
  22. concordo con Arturo, Gymnopilus sp. ciao, Ennio.
  23. ........ o ancora così, ciao Galletto, queste Amanita provengono da una cerreta dei monti Sibillini, Ennio.
  24. Carissimi Roberto e Franca, sono molto dispiaciuto per le "visitina" non certo piacevole, da quanto dici per fortuna con pochi danni, ma dispiace lo stesso, in bocca al lupo e un caro saluto, Ennio.
  25. Lyophyllum ? per questo ho chiesto anche di un eventuale annerimento delle lamelle, ciao Ennio.
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