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marcog

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  1. Evidentemente non mi sono spiegato bene, perchè se guardi l'ultima frase scrivo chiaramente "fantasia". La convivenza uomo-mondo animale è in effetti molto difficile. Questo non significa che no si può cercare un punto di equilibrio nella gestione del territorio. La selvicoltura equilibrata e la gestione del prato pascolo dovrebbero essere fattibili senza troppi problemi a patto che il lucro a breve termine non sia l'unico movente per la gestione. Il busco però lo vogliono tutti e subito...
  2. Al giorno d'oggi c'è pochissimo rispetto per l'ambiente, basta vedere la deforestazione selvaggia che stanno mettendo in atto in amazzonia. L'uomo insegue da sempre logiche di profitto e le tecniche avanzate agevolano i misfatti. Detto questo però non vedrei di cattivo occhio il piccolo agricoltore che si limita a coltivare piccoli appezzamenti di terreno senza l'uso smodato di pesticidi. Mi vengono in mente per esempio gli uccelli, che quando nevica durante l'inverno si avvicinano alle case ed ai fondovalle in cerca di cibo. Nei coltivi trovano con facilità quello che in natura non riescono a procurarsi. Oppure gli ungulati che si avvicinano regolarmente al primo verde o ai campi di grano ai primissimi tepori di fine inverno. Sarà forse perchè di terreno lasciato a se stesso qui ce n'è tantissimo, credo he con un po' di giudizio e tanta tanta tolleranza l'uomo potrebbe inserirsi nell'ambiente senza provocare troppo danno. Fantasia, lo so, ma se non fosse per la caccia qualche bel sodo ben tenuto non dispiacerebbe agli animali. Banchettano per bene :wink: .
  3. marcog

    funghi dei prati alti

    Rossano è un bel suggerimento ma resto un po' interdetto perchè qui per prati in questo periodo non va nessuno (forse per ignoranza). Per prati alti cosa intendi? (in mslm)
  4. Ovviamente alludevo ad interventi limitati nel rispetto del territorio. In fin dei conti l'abete occupa solo parte della fascia medio-montana e con il passare del tempo ha fomato delle foreste secolari mescolandosi in gran parte con il faggio ed anche con l'acero montano. Una favola a vedersi.
  5. Se non ho capito male il lupone vorrebbe dire che l'abete è fuori posto e la natura fa il proprio corso soppiantandolo con alberi più adatti all'habitat appenninico. E' veririssimo, però io non vedo l'intervento dell'uomo sempre in negativo. E' un tema troppo complesso per le mie conoscenze però in un certo senso alcuni interventi umani hanno stimolato la biodiversità. Mi riferisco per esempio anche al prato pascolo, senza il quale molte specie animali sarebbero assenti sul nostro territorio.
  6. A tirarli giù nel versante romagnolo è stata l'infelice combinazione di tanta neve pesante caduta in pochissimo tempo ed un vento bello sostenuto. Credo comunque che i danni a nord siano meno ingenti. Vedremo.
  7. Un migliaio è davvero un grosso danno. In passato l'abete era una risorsa preziosa nei territori appenninici. Veniva utilizzato per forgiare gli alberi delle navi e per le opere architettoniche di un certo valore. Al giorno d'oggi ci ritroviamo le bellissime foreste pure o miste di abete bianco che con la loro grande stazza formano habitat unici e suggestivi. A noi è rimasta la ricchezza biologica, ed è un vero peccato perderla così, spazzata via da un colpo di vento.
  8. Non conosco l'entità dei danni ma nel vicino comprensorio di Campigna il passo della Calla è rimasto chiuso diversi giorni per gli enormi abeti caduti in mezzo la strada. A soffrire in particolare questi eventi è l'abete che poi viene soppiantato in natura dal più tenace faggio. Il danno non è indifferente perchè non è semplicissimo bloccare il faggio per far ricrescere l'abetia.
  9. Bello, come sempre e con funghi da lasciare senza parole. L'autunno è stato in buona parte capriccioso ma nella parte finale è scivolato via come dovrebbe, con fantastici neri alle quote basse. Davvero belle quelle forme umbre nero-arancioni.
  10. Bravo Leo, il primo gancio è andato a segno. Il prossimo anno aspettiamo il KO tecnico! :biggrin:
  11. Luogo incantevole. Prima o poi gliela farò una giratina. Molto belle anche le foto, la numero quattro in particolare.
  12. marcog

    Sempre più incredibile

    Al cerro qui sembrano finiti, ma l'ho pensato pure io quando ho messo una mano sul terreno di una sponda assolata. Bolliva. Senza tener conto che di specie tardo autunnali nei versanti sud ne ho viste pochine. Mah... Di sicuro è stato un fine stagione al cerro come non se ne vedevano da molti anni. Pochi ma veramente belli. E soprattutto Bella uscita!
  13. marcog

    Sulle ali del vento....

    Un bel racconto, leggero come il vento. I funghi invece sembrano belli tosti e ben piantati in terra!
  14. marcog

    un vortice di emozioni

    Belli belli belli. Immagino la soddisfazione. Dopo la sferzata da sud ci speravo e infatti qualche gradita sorpresa è arrivata anche un pochino più a nord. Buon divertimento!
  15. Anche nel bolognese mi dicono che non c'è. Invece qui c'è da uscirne veramente massacrati.
  16. Da voi nessun problema con la trombicula? Se qui provo a fare il passo del leopardo divento leopardo veramente. Tutto apois.
  17. E cervi di tutto rispetto fra l'altro.
  18. Come prima uscita direi che è andata alla grande. Hai ancora il sigmone?
  19. Certo che si può provare, basta fare correttamente quello che c'è da fare. Pure io qualche volta aggiorno le macchine con i firmware standard che correggono i difetti precedenti. Nel caso specifico poi provare con una macchina un po' datata è comunque un rischio minore. Male che vada il fritto non ci costerà un occhio della testa. Bella comunque la 40d. Se riesci a infilargli la lanterna facci sapere. Sono curioso di sapere come si comporta.
  20. Lanterne rosse in decollo? :wink: Nel caso specifico non saprei ma in effetti mettere mano al firmware comporta, o meglio comportava, qualche rischio. Non parlo di DSLR ma tempo fa per esempio su alcuni vecchi dispositivi in caso di interruzione durante il download si friggeva tutto. Della lanterna però so poco o nulla ma è bene evitare il surriscaldamento del sensori per non ritrovarsi poi ad avere a che fare con gli odiosi hot pixel.
  21. marcog

    Senza pietà

    Un gran bel vedere, un saluto migliore in questo periodo non poteva arrivare. :smile: Boschi misti, o mi pare?
  22. Aprendolo m'aspettavo infatti la nota varietà spadellata ceramicata. Bona, non aggiungo altro
  23. Aestivalis i primi due. Quello della seconda foto invece è un Edulis.
  24. Infine grazie a Fabry, Stefano ed Ennio per le determinazioni. Quindi confermate che il secondo non idetificato è solo un fungo coperto da muffa?
  25. Infatti. Soprattutto quando non c'è troppo affolllamento. E' comunque solo un abbozzo, a parte qualche rara eccezione i funghi autunnali devono ancora fare la loro comparsa. Ciao.
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