Adesso ci sono,
e riprendo un dialogo interiore che è solo interrotto nella mia Vita parallela,
il mio slalom apparentemente casuale è fatto adesso di umori e sensazioni,
vado a catturare tutti quei dettagli impercettibili e non, ad un normale escursionista.
Tasto il terreno in punti diversi,
nei pianori,
nello scosceso,
negli scoli dell'acqua......
seguo con lo sguardo i ciuffi d'erba e ne colgo la "freschezza" ,
il mio occhio corre subito ai primi funghetti,
le prime muffe che già sul sentiero si affacciano dal sottobosco.
A volte la pioggia caduta a bagnare le foglie è recente e sollevando lo strato di foglie si trova un terreno caldo ed asciutto....
altre invece la sterpaglia secca nasconde sotto di se alla base dei ciuffi d'erba l'umidità di fenomeni passati da giorni....
Oggi è perfetto,
il suolo è ancora bagnato come tutto il sottobosco,
sollevando lo strato che ricopre il terreno si trovano muffe che sembrano "bruciare" sbuffando di vapori irreali...
e il fresco che provo sulla pelle non mi preoccupa,
il terreno è ancora caldo e accogliente.