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Gibbo

Consiglio Direttivo APB 2025
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  1. desktoppato pure io.... grazie sergio!!!
  2. concordo pienamente Rossano....
  3. Mi accodo a queste giuste precisazioni con un ulteriore consiglio: ok, il GPS, ma non affidiamoci a "corpo morto" a quello che dice l'apparecchio elettronico, se viene a mancare batteria o segnale ci ritroviamo senza alcun riferimento, ci si sente sicuri e non si fa nammeno attenzione a sentieri o da dove si è passati.... quindi ok il GPS ma solo per un aiuto a seguire un percorso precedentemente controllato su mappa e durante il quale si è tenuto d'occhio dei riferimenti. A due amici è capitato di far notte nel bosco, perchè vedendo tramite GPS vicinissima la macchina erano tranquilli, poi al momento di doverla raggiungere si son trovati con un bel burrone con annessa macchia fitta che li ha fatti impazzire per attraversarlo, ed han fatto buio nel bosco in maremma e vi capite bene che non è una bella cosa.
  4. Grazie per l'allerta presidente, sarebbe importante fare un vademecum del "ciaspolatore", cosa portare sempre appresso, lasciare sempre indicato dove andiamo, come muoversi nei vai casi di emergenza..... Inizio con alcune regole fisse che valgono sempre: Lasciare indicato anche se siamo in compagnia dove andiamo(se c'è segnale o meno) e l'ora a cui richiameremo o manderemo un sms. Preparare sempre un percorso con le alternative in caso di maltempo o per un esigenza di rientro veloce, quindi è bene conoscere il luogo dove andiamo, se facciamo affidamento su un rifugio telefonare sempre prima di andare per essere sicuri che sia aperto. Portare sempre generi di sostentamento, soprattutto zuccheri, quindi ok le barrette energetiche varie, frutta secca,(ottimi i fichi) acqua, caramelle(ci son persone che son sopravvissute grazie al poco cibo che avevano in tasca). Abbigliamento adeguato, cappello da inverno che copre le orecchie, guanti, occhiali per il vento forte, scarponi invernali, calzini invernali( non mettetevi quelli di cotone, per il freddo esiste grazie al cielo la lana che non inumidisce), calzoni e giacca che non si bagnino, quindi sintetici(i jeans sono assolutamente da evitare), torcia, coltellino e fili di ricambio per gli scarponi(vi assicuro che se si rompono e rimaniamo con gli scarponi aperti non è cosa da poco)racchette e ciaspole, (ramponi per emergenze anche se il buon senso li renderebbe inutili) quando servono i ramponi o siamo Esperti o è meglio cambiare programma. Dopodichè se si intende creare un gruppo per uscite invernali numerose io proporrei l'acquisto dell'ARVA, un sistema satellitare di ricerca in caso di valanga, costa ma sicuramente meno della vita.
  5. Questa è la prima cosa che mi insegnò Marco (Wolfer), Dormienti negli stessi punti dei porcini :tongue:
  6. I Marzuoli in quel determinato habitat li trovi qui. Marzuoli di pianura
  7. Auguri Paolo.... a me mi pare che tu ti sia fatto un bel regalo da solo!! Belle le tue foto come sempre, quello che voglio dire è che così ad occhio a me sembra lo stesso fungo che ho trovato nello stesso habitat io domenica mattina, il Marzuolo.(seguirà topic) L'H.camarophyllus non ha lamella e gambo così bianco candido per quanto ho potuto vedere io, ma ripeto è solo una mia opinione per la poca esperienza che ho..... il profumo, ecco quello, per chi lo conosce bene(io che li ho in frigo si) è un segno di riconoscimento ulteriore in quanto è particolarissimo. :biggrin: (strano, quasi di sostanza chimica) Un saluto ancora.....
  8. ....è sempre difficile fare i conti con la scomparsa di un amico. Rileggevo l'altro giorno un pensiero che scrissi a Pat e che un amico ha messo come firma, credo sia proprio la sintesi di questo: Sapessi quante volte avrei scelto la fuga al dolore, avrei voluto rimanere al buio pur di non vedere alle prime luci un alba di tristezza..... ma ogni volta ho pensato che fuggire era tradire chi resta e mi è a fianco nel cammino. Ho pensato che per dar valore a ogni raggio di quella luce che mi ha scaldato, io devo riuscire a rifletterne almeno un piccolo raggio, allora accetto che il giorno venga perchè anch'io possa dare la mia piccola parte di calore ricevuta in dono. ...e allora Peppe trova il modo di utilizzare quella forza negativa che senti dentro e farla divenire positiva, riflettila come luce nelle tue immagini, nelle tue parole, negli amici che hai accanto e che non son pochi!! Un saluto da uno che tende spesso a chiudersi e rimuginare.... P.S. nelle tue foto si legge la "ricerca" di come far vedere in uno scatto quello che si ha dentro, bene così dai....
  9. Gibbo

    prova flickr

    Complimenti Angelo, stai lavorando sodo..... molto belle, si vede la cura che ci hai messo. L'hai messa sotto torchio la Canon!!!!! .....dai su telo mimetico e Gallo cedrone, non sai quanto mi piacerebbe!!!!! Un abbraccione e a presto :biggrin:
  10. .....leggevo che geologicamente sono "frane in corso" quindi porzioni di terreno che si staccano da uno strato morfologicamente diverso e scorrono, con la incredibile quantità d'acqua caduta si è avuto che l'acqua entrasse nelle faglie superficiali e formasse come un lago o cuscino sottostante su cui lo strato superiore scorre, anche appesantito dall'acqua che lo impregna. Se si guarda il video sembra in efeftti che accada proprio questo Ci vorrebbe massimilianonew che mi sembra sia geologo se non lo sbaglio con un altro:friends:
  11. Bisogna colmare al più presto questa lacuna..... quando si fa?? ......immagino siano le stesse zone dei funghi Quest'Alpicella la devo vedè!!!
  12. Amer Montecchi me l'ha presentato Artù a Lucca..... fantastico sentirlo parlare di ipogei
  13. Questi sono eventi che hanno(forse avevano) un tempo di ritorno di almeno un secolo. La memoria umana è ben più miope. Ricordo ancora la prima volta che andai a Norcia e fotografai le case TUTTE basse, e tutte con il muro esterno che andava aumentando di spessore verso la base, pensai al terremoto come motivo e mi fu detto che c'erano stati ma centinaia d'anni fa(l'ultimo era il 1895, un secolo), dopo due anni una scossa pazzesca a Sellano che tutti ricorderete e morti e distruzione perchè nel dopoguerra nessuno aveva pensato a costruire con norme antisismiche. L'assurdo si raggiunge quando accade che le persone rischiano la propria vita e quella dei propri familiari negando oltre l'evidenza la pericolosità di un luogo, mai mettersi al di sopra della natura il prezzo da pagare è spesso più grande di noi. Queste immagini sono le più assurde che io abbia mai visto, milioni di metri cubi di terra e fango che navigano sopra un "lago" sotterraneo, pazzesco....
  14. ....stasera ho preso tempo e ti ho letto con calma caro G. Nemmeno a farlo apposta ieri sera leggevo un libro che recitava: "Mentre godo dell'amicizia delle stagioni, credo che nulla possa rendermi pesante la vita. La pioggerella che abbevera i miei fagioli, e che oggi mi costringe in casa, non è triste e malinconica, ma è buona anche per me. Sebbene m'impedisca di zappare è di ciò assai più salutare. Stavo sotto una pioggia leggera, in preda a questi pensieri e all'improvviso mi resi conto della benefica e dolce compagnia della Natura, reperibile proprio nel picchiare delle gocce." Insomma, sentirsi parte della Natura ci porta a ricercare in noi la componente più terrena, acqua, aria, terra, fuoco. Tu riesci come sempre a leggere la realtà con uno stile tutto tuo, particolare, forse è il tuo trovarti più vicino alla Natura che alla città, che ti rende così semplice parlare di acqua come se parlassi di te..... La fotografia, un mezzo di comunicazione ben più potente di quanto si creda, nelle tue mani ha potenzialità illimitate. .......a presto Gianluca.
  15. Ciao Maurizio, a me sembra il Tartufo nero invernale di Norcia, Tuber brumale insomma..... la differenza dal Nero pregiato di norcia (Tuber melanosporum) è nelle venature più grossolane rispetto a questo. Un abbraccione...... P.S. un vedo l'ora che arrivi uno degli amici tartufai per vedere se ciò dato!!!
  16. .......maremma bona, che persone che siete grazie di aver condiviso tutto questo
  17. Fai un bel carico e porta anche il Bat-fungaiolo, poi si organizza la ciaspolata e come riprendersi dalla fatica della stessa!!! :wink: Bella ritta che avete salito e grazie per le foto e il racconto.... se s'aspettava il Gabry!!!!
  18. La vedo dura senza una pulizia interna, comunque prova a scattare con obiettivo a grandangolo e f8 verso il cielo terso o una superfice uniforme abbastanza lontana, dovresti vedere ancor più definito il problema. In ogni caso in queste macchine non è possibile la pulizia "fai da te", quindi vai ad informarti per l'assistenza dove l'hai acquistata. L'assistenza Fuji si dice sia ottima, prova subito a contattarli: Assistenza Fuji In groppa al Lupo
  19. Raffa sei micidiale, la tua femminiltà ti fa andare dritta al nocciolo, condivido pienamente la riflessione sul passaggio che hai quotato. Gianluca mi continua a sbalordire ogni volta, riesce a assorbire tutto ciò che lo circonda ed a restituirtelo legato ad una sua riflessione, un valore immenso se si pensa che è come fosse la montagna stessa a "parlarti".... Io non so come spiegare tante cose che sento, io fotografo, e vedo che riesco a far passare tante cose che non riesco a dire a parole in questo modo. Adesso vado a tagliare la legna, sto leggendo per l'ennesima volta un libro pazzesco di cui prima o poi vi parlerò. Ricordate il film "L'attimo fuggente"? Vengono citate spesso frasi di questo capolavoro. Non posso fare a meno di trascrivere il passaggio che sto leggendo: Giunsi ad amare i miei filari i miei fagioli, nonostante fossero molti di più di quanti me ne occorressero. Che dovrò imparare dai fagioli e cosa loro da me? In queste immagini, in questo passeggiare vi è molto più del'estetica, della piacevolezza del vivere, io vi rivedo una parte di me che è più vecchia di me e che mi riporta al legame diretto che l'uomo ha sempre avuto con la natura da prima di vedrla solo come un "estetico diversivo"..... ma è tardi vado a far legna. Un abbrcaccio.... e una foto di mister G mentre si immerge nei suoi elementi, neve, vento, montagna....
  20. ......in gran parte "è colpa tua" fattene una ragione
  21. ........minimalismo. Io ho bisogno di crescere e di conoscere sempre più, senza queste cose non riesco...... e..... non grazie a te, ma "a presto"
  22. .....poi ti volti ed è un attimo, poi arrivi a casa riguardi quell'attimo e diventa infinito.
  23. Sangue del mio sangue..... se non lo conosci adesso il tu' zio.... Insomma via, la serata era fotograficamente ideale e ne abbiamo approfittato, fino alla fine.....
  24. ....e poi un pizzico di follia non guasta mai, ma di quella sana, senza rischi, ma che ti fa prendere tanto freddo per fotografare, che ti fa far tardi a parlare quando oramai è buio. Quella che non è bastata lo stesso giorno a farmi salire in macchina e raggiungere amici lontani, ma non c'è mancato molto credetemi.... .....la luce cala, il freddo aumenta, si ride per nascondere il freddo che ci immobilizza....
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