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Vichingo

Consiglio Direttivo 2022
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  1. eheheh i tritoni...............................TU :)
  2. anch'io giuro che ci prova................magari parto la settimana prima non si mai
  3. Io non lo so ancora se riesco a venire ma tanto..........................ci provo perchè lo so che vi manco :)
  4. OH SIETE ALTERNATIVI ANCHE TROPPO.............................BRONTOLI PISOLI CINGHIAGNOLI ECC. :)
  5. Come te....................... una bestia come te e come si fa impedirti di andare nel bosco...................no tranquillo a noi bestie non posso impedire di respirare o ci troveranno contro e battere i tranquilli è davvero dura. Non devi aver paura di loro sono solo nefasti personaggi accaparratori faranno un po' di danno ma poi se ne andranno via la grande madre non li vuole. ciao bel ometto
  6. Dedicato a quelli come noi, dispersi sulla penisola che scivolano via senza lasciare traccia, così nella felicità di essere diversi di essere ancora più animali. ah niente funghi
  7. Il sentiero è per chi porta dentro di se l’insicurezza, di chi cerca la strada sicura, di chi ha paura della grande madre, di chi non sa ascoltare di chi non sa vedere. Loro non passano mai dove le tracce degli uomini sono impresse nella terra, seguono il loro percorso segnato dal rispetto per ogni cosa sia lì, su o giù. Amano inseguire il silenzio, ne hanno bisogno come se fosse il pane o l’aria che li sostiene, un passo mai greve. I raggi tra le fonde bucano il viso dell’uomo, il loro è solo sfiorato protetto accudito illuminato, non spostano, scivolano via.
  8. Li vedi quando hai occhi, perché volano lievi tra le fronde degli alberi sono immagini che cogli per un attimo, poi se ne vanno alla ricerca di quella solitudine che è la sola via per conoscerne i segreti. Io li vedo là sotto la grande quercia quasi riverenti passargli a fianco tenendo lo sguardo basso, li vedo alla fontana dissetarsi ancora con l’acqua sorgiva, non hanno paura loro, hanno la conoscenza che serve non l’ignoranza stagnante del chiassoso usurpatore.
  9. Il bosco ti immerge in un fantastico teatro dove ogni angolo ti regala una storia diversa, dove ad ogni passo la scena cambia e gli attori sono diversi. I suoni i canti i rumori sono note delle stesso spartito, come il silenzio, che improvvisamente cala mentre tu entri mesto per non disturbare. Non sono molti quelli sanno ascoltare questa musica i più passano lunghi, raccolgono, rubano istanti e scappano via senza goderne a pieno, ma forse è meglio così. Così fanno anche giunti al fiume, urlano si mescolano ai tanti che sdraiati al sole interrompono per un attimo la quiete, prendono un sasso e lo gettano via. Sono solo gli uomini che legano la propria vita al bosco e al fiume quelli che entrano nell’anima vera della grande madre senza che il loro passo sia pesante, senza lasciare tracce del loro passaggio.
  10. Chi è nato e cresciuto su questa terra piatta, orlata di filari di pioppi, querce salici e ontani sente fin da subito il suo fascino nascosto, legato ad un ancestrale richiamo della madre terra, oppure lo perde per sempre. Se corri ti sfugge ogni melodia, ogni richiamo che lei ti manda, devi viverla intensamente e lei ti farà volteggiare nel suo ritmo nel suo profondo e intenso pentagramma. Finisce lentamente il susseguirsi delle ultime colture, tanto che la luce trova una nuova intensità filtrata dalle chiome del bosco in raggi intensi e in mille sfaccettature delicate.
  11. Questa strada porta a un luogo dove la magia diventa realtà, dove tutto si trasforma senza aver bisogno di sogni esotici per poter volare. L’acqua che sgorga dalla terra con polle gorgheggianti cominciando a scorrere lenta come vene naturali distribuendo la vita. I verdi intensi, i marroni caldi dei terreni ararti di fresco che donano quei profumi intensi dileggiati dai chi non ha il cuore per capire che lì, è dove il tutto ha inizio.
  12. si belle ..................le foto è :)
  13. vabè io sono fine serie.................................voi fuori serie ma una domanda: che sono gennaioli questi o marzuoli scappati che sono? grande Moro
  14. Siete grandi perchè siete veri, siete ciò che traspare di voi, tanti auguri e grazie ancora per l'organizzazione del Pranzo che è stata superba, buon Natale Briganti .
  15. A maggio lungo i canali della pianura i fiori mandano profumi così intensi che colpiscono l’anima. Il primo vero sole caldo della stagione accarezza la pelle dopo i lunghi mesi dell’inverno, tutto prende la forma della rinascita. Amo così tanto il mio fiume; ci vivo fin da quando a sei anni scappavo da casa della nonna con la bici per venire qui sulle sue sponde. Quanto si spaventava poverina quando non mi trovava più in cortile, chiamava mio padre che veniva a cercarmi sapendo bene dove avrebbe potuto trovarmi. Io ero lì al fiume, lo osservavo rimanendo incantato dai giochi sulla superficie dell’acqua, dove quei mulinelli e i rivoli disegnavano strane figure. I suoni delle gente del fiume erano famigliari, gli anziani seduti vicini ai capanni giocavano a carte in mezzo a mille imprecazioni, i barcaioli a colpi di remo risalivano la corrente, il canto degli uccelli faceva da sottofondo. Questo mondo era più mio di quello dei cortili, delle strade e degli oratori della città, dove i miei coetanei giocavano, io volevo stare qui, questa era la mia dimensione. Mi perdevo a camminare nei boschi e sulle sue rive, mi perdevo dolcemente come cullato nel grembo di una grande madre. La gente del fiume era semplice e vera, scolpita e forgiata da una vita che scorreva con ritmi ancestrali, lei la natura era l’unica padrona di tutto e di tutti. L’infanzia trascorse e anche l’adolescenza, senza che nulla potesse distrarmi da questo mio mondo; un po’ fatato un po’ surreale dove la mia vita era in simbiosi con le stagioni. I colori dell’alba e del tramonto si susseguivano negli occhi, le nebbie mattutine e la flebile calma della sera irroravano i miei sentimenti. Gli amici mi avevano dato un soprannome: orso. In effetti lo ero un po’ orso, vivere in questo rifugio cambiava le mie esigenze di giovane uomo. Non riuscivo ad accettare molte cose, aspetti della vita che i miei coetanei invece riuscivano a vivere. Così invece di fare ciò che facevano loro passavo tutto il mio tempo libero al fiume a pescare a funghi anche solo a passeggiare a guardarmi attorno. Così sono io, rude e sincero come i Tesinat sono.
  16. Ho visto facce che mi scaldano il cuore, che mi regalano sempre delle belle emozioni. Non so come vi ho trovati ma è stato davvero bello trovarvi un abbraccio sincero a tutti. P.S. i briganti reggiani sono dei grandi il Matti poi lo adoro.................. :)
  17. Buon Natale amici miei, dall'uomo di questa pianura di questi boschi di questo fiume che scorre nelle mie vene, dal vostro amico un abbraccio.
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