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Vichingo

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Tutti i contenuti di Vichingo

  1. Questa strada porta a un luogo dove la magia diventa realtà, dove tutto si trasforma senza aver bisogno di sogni esotici per poter volare. L’acqua che sgorga dalla terra con polle gorgheggianti cominciando a scorrere lenta come vene naturali distribuendo la vita. I verdi intensi, i marroni caldi dei terreni ararti di fresco che donano quei profumi intensi dileggiati dai chi non ha il cuore per capire che lì, è dove il tutto ha inizio.
  2. si belle ..................le foto è :)
  3. vabè io sono fine serie.................................voi fuori serie ma una domanda: che sono gennaioli questi o marzuoli scappati che sono? grande Moro
  4. Siete grandi perchè siete veri, siete ciò che traspare di voi, tanti auguri e grazie ancora per l'organizzazione del Pranzo che è stata superba, buon Natale Briganti .
  5. A maggio lungo i canali della pianura i fiori mandano profumi così intensi che colpiscono l’anima. Il primo vero sole caldo della stagione accarezza la pelle dopo i lunghi mesi dell’inverno, tutto prende la forma della rinascita. Amo così tanto il mio fiume; ci vivo fin da quando a sei anni scappavo da casa della nonna con la bici per venire qui sulle sue sponde. Quanto si spaventava poverina quando non mi trovava più in cortile, chiamava mio padre che veniva a cercarmi sapendo bene dove avrebbe potuto trovarmi. Io ero lì al fiume, lo osservavo rimanendo incantato dai giochi sulla superficie dell’acqua, dove quei mulinelli e i rivoli disegnavano strane figure. I suoni delle gente del fiume erano famigliari, gli anziani seduti vicini ai capanni giocavano a carte in mezzo a mille imprecazioni, i barcaioli a colpi di remo risalivano la corrente, il canto degli uccelli faceva da sottofondo. Questo mondo era più mio di quello dei cortili, delle strade e degli oratori della città, dove i miei coetanei giocavano, io volevo stare qui, questa era la mia dimensione. Mi perdevo a camminare nei boschi e sulle sue rive, mi perdevo dolcemente come cullato nel grembo di una grande madre. La gente del fiume era semplice e vera, scolpita e forgiata da una vita che scorreva con ritmi ancestrali, lei la natura era l’unica padrona di tutto e di tutti. L’infanzia trascorse e anche l’adolescenza, senza che nulla potesse distrarmi da questo mio mondo; un po’ fatato un po’ surreale dove la mia vita era in simbiosi con le stagioni. I colori dell’alba e del tramonto si susseguivano negli occhi, le nebbie mattutine e la flebile calma della sera irroravano i miei sentimenti. Gli amici mi avevano dato un soprannome: orso. In effetti lo ero un po’ orso, vivere in questo rifugio cambiava le mie esigenze di giovane uomo. Non riuscivo ad accettare molte cose, aspetti della vita che i miei coetanei invece riuscivano a vivere. Così invece di fare ciò che facevano loro passavo tutto il mio tempo libero al fiume a pescare a funghi anche solo a passeggiare a guardarmi attorno. Così sono io, rude e sincero come i Tesinat sono.
  6. Ho visto facce che mi scaldano il cuore, che mi regalano sempre delle belle emozioni. Non so come vi ho trovati ma è stato davvero bello trovarvi un abbraccio sincero a tutti. P.S. i briganti reggiani sono dei grandi il Matti poi lo adoro.................. :)
  7. Buon Natale amici miei, dall'uomo di questa pianura di questi boschi di questo fiume che scorre nelle mie vene, dal vostro amico un abbraccio.
  8. Quel senso spensierato di libertà che solo i bambini possono provare, intensa, trascinante, spensierata come note leggere di un canto ancestrale che nasce nella profondità della nostra anima, dal sentirsi immersi in un sogno che vorresti durasse per sempre, ma poi svanisce. Io ho bisogno di riprovare quella sensazione è la linfa della mia vita e allora torno spesso in questa beata solitudine, mi siedo dove il cavo fa una curva formando una buca, la dove i pesci trovano riparo come me.
  9. Così ti scrivo da monte lasciando che questa lettera scorra fino alla confluenza nel grande fiume, dove tu la raccoglierai cogliendone i profumi i rossi dei tramonti e la nebbiolina dell’alba, si ti scrivo con le tue stesse parole.
  10. La quercia maestosa è figlia del primo salice e del fratello pioppo, dell’ortica del tasso barbasso e del rovo che cambiano la terra, la legano finché la nuova vita del biancospino possa finalmente fiorire.
  11. Si così ti voglio scrivere, nella sola lingua che so parlare, nella preghiera che leggo nella rughe dei sassi di quell’alveo che assomiglia a nostra madre,dove tutto e nulla suona, gorgheggia, riflette.
  12. Continuerai a remare in direzione “ostinata e contraria”, come tutti gli uomini che colgono la verità nel dubbio, gli uomini a cui il fiume parla, lento scorre nelle tue vene il suo raccontare, l’acqua tagliata dal salice rende acute le note della sua canzone.
  13. Così ti scrivo vecchio druido del fiume, perché l’alito di vita della tua anima rispecchia una certezza che vorresti ma che il tuo intelletto non sa accettare, come Psiche riecheggia in te la divisione:”io sono, io conosco, io voglio”.
  14. A volte dopo un lungo cammino arriva il silenzio,ma il silenzio per chi sa ascoltare è assordante,è il simbolismo muto dell’essenza che sappiamo cogliere.
  15. ma sei diventato un drago........................................ :)
  16. oh ragazzi ma alle 10....................................mica dobbiamo andare a funghi.................ostregasse :)
  17. oh a me dello storico non me l'aveva dato mai nessuno......................... :)
  18. Noi non riusciamo mai a parlarci un po', vuoi che ci vediamo poco vuoi che magari non capita, però abbiamo molto in comune pur essendo così diversi, entrambi, credo, abbiamo una grande stima dell'altro cosa c'entra. Nulla volevo dirtelo
  19. pensavate di esservi sbarazzati di me in maremma e invece ci siamo in due
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