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a funghi anche con il secco ...............


Ennio
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Ciao a tutti,

accompagnato come ormai consuetudine, ieri alcuni soci mi hanno portato in una cerreta pura a 600 m. slm, escursione proprio da "pascià", con un fuoristrada siamo arrivati in cima a una collinetta e poi pian piano sono (siamo) scesi a valle sempre in leggera discesa per poche decine di metri di dislivello, scendendo di quota e camminando a zig-.zag, abbiamo trovato solo qualche fungaccio e mal ridotto, ma è servito per allenare i muscoli e respirare un pò di aria fresca e pulita (cosa santa per il mio cuore, ehh!, poi l'autista è risalito a recuperare il fuoristrada mentre il resto della compagnia aspettava beatamente all'ombra.

A seguire le foto di alcune delle specie trovate che valeva la pena di essere fotografate, le altre le elenco solamente.

 

1) Russula vesca, la più frequente in questa cerreta, ma solo 3 o 4 esemplare erano passabili (per la padella), peccato perchè è un fungo molto buono dalla carne dolce profumata di nocciola fresca.

Con un pò di pratica si può imparare a riconoscerla bene per il cappello decolorato su tonalità pastello mai sgargianti, la carne dolce, le lamelle bianche macchiate di ruggine a maturità e la cuticola che tende a "ritirarsi.

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2) Altra specie commestibile ma un pò più difficile da riconoscere: Russula heterophylla, normalmente si presenta con una cuticola pileica sul verde-giallino-olivastro a volte con con chiazze decolorate, lamelle bianche abbastanza friabili tipicamente forcate all'inserzione con il gambo, carne dolce, è molto frequente anche nelle faggete calcaree.

Attenzione per i principianti: nella cronistoria tossicologica italiana, Amanita phalloides è stata scambiata con questa Russula, che però non ha anello ne volva, ma si sà: l'imperizia e l'imprudenza a volte sono fatali, ehh!

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3) Su un tronco di Cerro a terra, nonostante il secco, l'immancabile Pluteus cervinus, non commestibile per i caratteristico odore rafanoide terroso, lamelle prima bianche poi rosa salmone a maturità, cappello color marrone-nocciola che con il secco tende a sbiadire, specie essenzialmente e fortemente saprofita, perciò molto utile alla "riconversione" e mineralizzazione della sostanza organica morta.

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4) Un'altra conferma che questa stagione anomala fa trovare specie insolite è questa: Leccinum crocipodium, erano diversi anni che dalle mie parti non si trovava, il suo vecchio nome "Boletus tessellatus", indica che la cuticola a maturità e con il caldo tende a fessurarsi in areole, questi sono esemplari giovani cresciuti nella parte più fresca (o meglio, meno secca) della cerreta.

Carne prima soda poi molle, bianco giallina, poi rosata e infine quasi annerente, commestibile mediocre, i gambi sono fibrosi e da scartare.

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5) Ancora Leccinum crocipodium, si può notare alla sezione, una leggera tonalità rosata della carne ed un inizio di annerimento.

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6) Altro leccino: Leccinum carpini che però a dispetto del nome non cresce solo sotto carpino, anche se è molto frequente in quell'habitat, anche questa specie ha carne ingrigente, fibrosa nel gambo e commestibilità mediocre.

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Edited by Ennio
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7) Ultima specie trovata: Cantharellus pallens = C. subpruinosus, = C. ferruginascens, ecc.

Indubbiamente è la specie più "pregiata" trovata ieri, ma come potete vedere dalla foto, il secco li sta disidratando e sono destinati a seccarsi sul posto (fatica risparmiata per chi ha l'abitudine di conservarli secchi).

NB: normalmente in questa cerreta a giugno-luglio se ne trovavano in notevoli quantità spesso a piccoli gruppetti o addirittura cespitosi. quest'anno pochi e secchi, speriamo che prima o poi piova, sennò c'è il rischio che saltino le fruttificazioni estive.

Le altre specie viste (solo 1-2 esemplari per tipo)

 

Clathrus ruber,

Psathyrella candolleana,

Hapalopilus rutilans,

Russula virescens,

Russula nigricans,

Russula risigallina,

Xerocomus subtomentosus,

Amanita pantherina,

Un caro saluto a tutti,

Ennio.

PS: pubblicità .... nella Sezione "Vivere la montagna ed i suoi paesaggi" appena posso, posterò una vera "chicca" sui Sibillini.

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Edited by Ennio
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1) Russula vesca, la più frequente in questa cerreta, ma solo 3 o 4 esemplare erano passabili (per la padella), peccato perchè è un fungo molto buono dalla carne dolce profumata di nocciola fresca.

Con un pò di pratica si può imparare a riconoscerla bene per il cappello decolorato su tonalità pastello mai sgargianti, la carne dolce, le lamelle bianche macchiate di ruggine a maturità e la cuticola che tende a "ritirarsi.

 

 

Russula vesca: ha profumo dolcissimo però a parte l'inconfondile varietà cyanoxantha a viraggio viola-blu resto sempre un po' diffidente nei confronti del genere russula. Credi che sia possibile confonderla con varietà tossiche?

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Forza Ennio..con degli Amici così...il Cammino è in Discesa... :biggrin:

 

Un Abbraccio grande a te,Ivana e a loro...

 

Giuliano

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come ai vecchi tempi ennio, uscite e studio di funghi buoni e fungacci, mi sembra un buon passo anche se come dici tu in discesa ma le salite falle fare all'autista che gli fa bene :biggrin:

 

a presto

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