Romanus Posted April 26, 2007 Share Posted April 26, 2007 (edited) Mi capita spesso di parlare di funghi con "fungaioli" anche di regioni diverse , e molte volte ho riscontato una diversa pronuncia o accentazione dei nomi in Latino dei funghi . Credo che fare un po' di chiarezza su questo punto , farebbe piacere a molti di noi : non sarà certamente un approndimento scientifico , ma sicuramente qualcosa di utile al fungaiolo che potrebbe stimolarne l'interesse verso l'aspetto più scientifico del "pianeta funghi" . Esempio : Boletus èdulis o Boletus edùlis ?? Boletus aereus ( si pronuncia aereus , èreus , o erèus ??? ) (Io , dopo 4 anni di Forum , non l'ho ancora capito !!! ) E così via !! Grazie anticipatamente agli esperti che vorranno dare il suo contrubuto , possibilmente " in parole povere" . Edited April 26, 2007 by Romanus Link to comment Share on other sites More sharing options...
Pippokid Posted April 26, 2007 Share Posted April 26, 2007 Relativamente al Boletus edulis la pronuncia corretta è edùlis, e questo contrasta con la pronuncia erroneamente usata, direi, da tutti aereus si pronuncia come è scritto, ossia proprio aereus Link to comment Share on other sites More sharing options...
Romanus Posted April 26, 2007 Author Share Posted April 26, 2007 (edited) ......... e questo contrasta con la pronuncia erroneamente usata, direi, da tutti Era proprio questo il punto Alberto !! Anche sull' aereus , c'è un linea di pensiero che interpreta il dittongo "ae" , da pronunciarsi come "e" ( come aestivalis = estivalis) Se tu conosci le motivazioni , o hai qualche link di riferimento che avalla le tue conclusioni , puoi postarle/i ?? Tanto per non esaurire suubito un discorso che mi sembra interessante .........almeno in tempi di magra !! Edited April 26, 2007 by Romanus Link to comment Share on other sites More sharing options...
memo Posted April 26, 2007 Share Posted April 26, 2007 Anche sull' aereus , c'è un linea di pensiero che interpreta il dittongo "ae" , da pronunciarsi come "e" ( come aestivalis = estivalis) Se tu conosci le motivazioni , o hai qualche link di riferimento che avalla le tue conclusioni , puoi postarle/i ?? Personalmente, appartengo alla linea di pensiero che pronuncia "ereus". L'ho sempre sentito pronunciare così ma, più che altro, non ricordo - forse anche perché è passato molto tempo dal liceo - che ci fossero eccezioni relative alla pronuncia del dittongo "ae" Proverò a documentarmi per vedere se trovo qualcosa al riguardo. Link to comment Share on other sites More sharing options...
Rusticolo Posted April 26, 2007 Share Posted April 26, 2007 Personalmente, appartengo alla linea di pensiero che pronuncia "ereus". L'ho sempre sentito pronunciare così ma, più che altro, non ricordo - forse anche perché è passato molto tempo dal liceo - che ci fossero eccezioni relative alla pronuncia del dittongo "ae" Proverò a documentarmi per vedere se trovo qualcosa al riguardo. Le eccezioni sono date dalla dieresi (i due punti orizzontali) sulla seconda vocale che non vedo in aereus. Come per esempio aer con la dieresi sulla seconda vocale si pronuncia aer e non er. Indi secondo me si pronuncia aereus, probabilmente la dieresi ...si è persa nel bosco. Marco Link to comment Share on other sites More sharing options...
pino Posted April 26, 2007 Share Posted April 26, 2007 Anchi'io ho sempre legato la lettura del dittongo AE con E. Ma non ho argomenti "validi" per confermarvi questa mia convinzione. Link to comment Share on other sites More sharing options...
Marci Posted April 26, 2007 Share Posted April 26, 2007 Io invece ho sempre avuto il dubbio sulla pronuncia del clitocybe. Dove va l'accento? Sulla prima i? Link to comment Share on other sites More sharing options...
fario73 Posted April 26, 2007 Share Posted April 26, 2007 ma guarda un po' la tua anima nonostante lo sforzo scientifico rimane porcinara.... non potevi fare l'esempio con junquiillea, pleorotus, rubescens...ihihihi, no edulis e aereus... comunque io pronuncio (quindi sbagliando?) così come sono scritti: èdulis aéstivàlis àereus e ormai aggiungo finòfilus (e meno male che la "o" si legge aperta sennò non sapevo dove trovare l'accento giusto..eheheh) o romanus un tu sari mica un po' "finofilus".... Link to comment Share on other sites More sharing options...
Romanus Posted April 26, 2007 Author Share Posted April 26, 2007 (edited) Le regole grammaticali esistono e sono piuttosto chiare : Il dittongo ae si pronuncia e ( es: Caesarea si legge Cesàrea) Ma si pronuncia ae se sulla ë compare la dieresi (es: aëra di pronuncia aera) il dittongo oe = e ( es: poenarius si legge pènarius) Ma si pronuncia oe se sulla ë compare la dieresi (es: poëtarum si legge poetarum) y = i ph = f th = t ti + vocale = zi più vocale però ti + vocale = ti più vocale se ti + voc. è preceduto da s , x , t h non si pronuncia Per quanto riguarda l’accento: Nessuna parola latina è accentata sull'ultima sillaba Nessuna parola latina è accentata più indietro della terzultima sillaba Una parola latina si accenta sulla penultima sillaba se questa è lunga si accenta sulla terzultima se la penultima è breve La sillaba è lunga se contiene una vocale lunga o un dittongo ed è segnata da un trattino lungo simile ad un trattino, tracciato sopra di essa nei vocabolari (ē). La sillaba è breve se contiene una vocale breve che si riconosce da quel segno caratteristico, simile ad una piccola mezzaluna, tracciato sopra di essa nei vocabolari e nelle grammatiche (ĕ). I dittonghi sono lunghi. Una vocale è sempre lunga quando è seguita da due consonanti. (es: Lycoperdon si legge Licopérdon) Il problema dell'incertezza dell'esatta pronuncia però nasce dal fatto che molto spesso , quasi sempre , i nomi latini dei funghi non riportano nessuno di questi caratteri ( dieresi , trattini , accenti ,etc) , non permettendo così la corretta applicazione della regola . Anche sui vocabolari on line di latino , è difficile ritrovarli . Ad esempio l' aes ( bronzo) che cita rusticolo , viene riportato senza la dieresi e quindi , seguendo la regola , dovrebbe essere pronunciato es Da cui aereus ( di bronzo-bronzato) si pronuncerebbe ereus . Non so se sui testi di micologia , più o meno datati , questo invece accada : se così fosse , allora potremmo divertirci a "determinarne" correttamente la pronuncia . Per Marci : credo si pronunci Clitòcybe . Per Fario: esercitati..............magari ripetendo correttamente " Io sono Phinocchio , io sono Phinocchio ..... e non Pinocchio " Edited April 26, 2007 by Romanus Link to comment Share on other sites More sharing options...
salvo56 Posted April 26, 2007 Share Posted April 26, 2007 Per Marci : credo si pronunci Clitòcybe . Credo proprio di si Marci Link to comment Share on other sites More sharing options...
Gheppio Posted April 26, 2007 Share Posted April 26, 2007 ... e molte volte ho riscontato una diversa pronuncia o accentazione dei nomi in Latino dei funghi. Verissimo Per esempio, riferito al tartufo nero pregiato, anche in ambiente scientifico ho notato due pronunce, con diversa accentazione: a) Tuber melànosporum Tuber mélanosporum Io lo pronuncio in versione a) ma ho qualche dubbio... Sergio Link to comment Share on other sites More sharing options...
pino Posted April 26, 2007 Share Posted April 26, 2007 Non mi ricordo se su un numero della rivista di micologia AMB G. Conziglio abbia scritto un artocolo su questo argomento. Darò un'occhiata e se trovo qualcosa ve lo comunicherò. Link to comment Share on other sites More sharing options...
Romanus Posted April 26, 2007 Author Share Posted April 26, 2007 Ciao sergio . Partendo da questa regola Nessuna parola latina è accentata sull'ultima sillaba Nessuna parola latina è accentata più indietro della terzultima sillaba Una parola latina si accenta sulla penultima sillaba se questa è lunga si accenta sulla terzultima se la penultima è breve dividiamo la parola in sillabe , da 5°ultima alla 1° : Me - la – no- spo- rum Quindi , eliminate 5°ultima, 4°ultima e ultima , rimangono la 3°ultima (no) - e la penultima (spo) Ora , secondo l'altra regola che cita : Una parola latina si accenta sulla penultima sillaba se questa è lunga si accenta sulla terzultima se la penultima è breve , come dicevo prima , servirebbero quei caratteri indispensabili per determinare se le sillabe siano lunghe o brevi ( trattino o accento sulle vocali ) . In assenza di questi , ( ma se li trovi , dillo !!) così ad orecchio , io mi butterei su Melanospòrum Link to comment Share on other sites More sharing options...
Rusticolo Posted April 26, 2007 Share Posted April 26, 2007 (edited) LeAnche sui vocabolari on line di latino , è difficile ritrovarli . Ad esempio l' aes ( bronzo) che cita rusticolo , viene riportato senza la dieresi e quindi , seguendo la regola , dovrebbe essere pronunciato es Da cui aereus ( di bronzo-bronzato) si pronuncerebbe ereus . Bronzo singolare Nominativo aes Genitivo aeris Dativo aeri, aere Accusativo aes Vocativo aes Ablativo aere Ì Non sempre una sequenza vocalica costituisce un vero dittongo: aes˚ aeris è proprio /'ais, 'airis/ ('å™s, 'å™RIs) [æs˚ æris]˚ ma aer˚ aeris (spesso resi con aër˚ aëris]˚ manuale di pronuncia italiana 540 Differente invece aer aeris, che deriva dal greco. Che incubi, ma se ne deduce che si pronuncia aereus..o no? Edited April 26, 2007 by Rusticolo Link to comment Share on other sites More sharing options...
Pippokid Posted April 27, 2007 Share Posted April 27, 2007 Ieri sera ho chiesto a mia figlia Flavia, che studia lettere e che proprio fra pochi giorni avrà un esame di letteratura latina. Appena glie l'ho chiesto mi ha detto che sta proprio studiando anche tutte le regole sulla pronuncia delle parole latine. Senza addentrarsi in regole dettagliate mi ha detto (vado a memoria, ma potrei anche usare qualche termine in maniera non del tutto appropriata, pur essendomi chiaro il senso di quello che ha detto) che secondo il latino classico (dei Cesari, di Cicerone e di tutti i personaggi colti di quei tempi) la pronuncia corretta era aereus, mentre il popolino, in particolare nei secoli successivi, ed anche il latino ecclesiastico, pronunciavano ereus. Dal momento che la lingua italiana, in questi due millenni, si è evoluta sulla base di una scelta che ha privilegiato il latino tardo e non colto, e non quello dei classici, la pronuncia ereus, nella sua opinione, è quella da considerare per noi più corretta, in quanto chi scegliesse di usare la pronuncia dei classici dovrebbe implicitamente accettare di rivedere in maniera profonda anche la lingua italiana che usiamo tutti i giorni. Personalmente penso che seguitero' a dire aereus, perchè quando sono nel bosco mi identifico meglio in Giulio Cesare, in Tacito, in Cicerone, che nei latinisti decadenti :biggrin: Nessun dubbio su edùlis, che ha la u lunga, come si può vedere in qualsiasi dizionario di latino....anche se edùlis fa proprio schifo e seguitero' a fare finta di non saperlo e a dire édulis Link to comment Share on other sites More sharing options...
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