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I nomi in Latino dei funghi


Romanus

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Mi capita spesso di parlare di funghi con "fungaioli" anche di regioni diverse , e molte volte ho

riscontato una diversa pronuncia o accentazione dei nomi in Latino dei funghi .

 

Credo che fare un po' di chiarezza su questo punto , farebbe piacere a molti di noi :

non sarà certamente un approndimento scientifico , ma sicuramente qualcosa di utile al fungaiolo

che potrebbe stimolarne l'interesse verso l'aspetto più scientifico del "pianeta funghi" .

 

 

Esempio :

 

Boletus èdulis o Boletus edùlis ??

 

Boletus aereus ( si pronuncia aereus , èreus , o erèus ??? )

 

 

(Io , dopo 4 anni di Forum , non l'ho ancora capito !!! :bye1: :1a: )

 

 

E così via !!

 

 

Grazie anticipatamente agli esperti che vorranno dare il suo contrubuto ,

possibilmente " in parole povere" . :chin:

 

:vekkio:

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Relativamente al Boletus edulis la pronuncia corretta è edùlis, e questo contrasta con la pronuncia erroneamente usata, direi, da tutti :chin:

 

aereus si pronuncia come è scritto, ossia proprio aereus

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Inviato (modificato)
......... e questo contrasta con la pronuncia erroneamente usata, direi, da tutti :1a:

 

 

Era proprio questo il punto Alberto !! :vekkio:

 

Anche sull' aereus , c'è un linea di pensiero che interpreta il dittongo "ae" , da pronunciarsi come "e"

( come aestivalis = estivalis)

 

 

Se tu conosci le motivazioni , o hai qualche link di riferimento che avalla le tue conclusioni ,

puoi postarle/i ??

 

Tanto per non esaurire suubito un discorso che mi sembra interessante .........almeno in tempi di magra !! :chin: :bye1:

Modificato da Romanus
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Anche sull' aereus , c'è un linea di pensiero che interpreta il dittongo "ae" , da pronunciarsi come "e"

( come aestivalis = estivalis)

Se tu conosci le motivazioni , o hai qualche link di riferimento che avalla le tue conclusioni ,

puoi postarle/i ??

Personalmente, appartengo alla linea di pensiero che pronuncia "ereus". :vekkio:

L'ho sempre sentito pronunciare così ma, più che altro, non ricordo - forse anche perché è passato molto tempo dal liceo :bye1: :nuvole: - che ci fossero eccezioni relative alla pronuncia del dittongo "ae" :chin:

Proverò a documentarmi per vedere se trovo qualcosa al riguardo.

:1a:

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Personalmente, appartengo alla linea di pensiero che pronuncia "ereus". :nuvole:

L'ho sempre sentito pronunciare così ma, più che altro, non ricordo - forse anche perché è passato molto tempo dal liceo :1a: :angel: - che ci fossero eccezioni relative alla pronuncia del dittongo "ae" :bye1:

Proverò a documentarmi per vedere se trovo qualcosa al riguardo.

:vekkio:

 

Le eccezioni sono date dalla dieresi (i due punti orizzontali) sulla seconda

vocale che non vedo in aereus. Come per esempio aer con la dieresi sulla seconda

vocale si pronuncia aer e non er. Indi secondo me si pronuncia aereus, probabilmente

la dieresi ...si è persa nel bosco. :chin:

Marco

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Io invece ho sempre avuto il dubbio sulla pronuncia del clitocybe.

Dove va l'accento? :chin: Sulla prima i?

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ma guarda un po' la tua anima nonostante lo sforzo scientifico rimane porcinara.... :chin:

non potevi fare l'esempio con junquiillea, pleorotus, rubescens...ihihihi, no edulis e aereus...

 

comunque io pronuncio (quindi sbagliando?) così come sono scritti:

 

èdulis

aéstivàlis

àereus

 

e ormai aggiungo

 

finòfilus (e meno male che la "o" si legge aperta sennò non sapevo dove trovare l'accento giusto..eheheh)

 

o romanus un tu sari mica un po' "finofilus".... :bye1:

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Inviato (modificato)

Le regole grammaticali esistono e sono piuttosto chiare :

 

Il dittongo ae si pronuncia e ( es: Caesarea si legge Cesàrea)

 

Ma si pronuncia ae se sulla ë compare la dieresi (es: aëra di pronuncia aera)

 

il dittongo oe = e ( es: poenarius si legge pènarius)

 

Ma si pronuncia oe se sulla ë compare la dieresi (es: poëtarum si legge poetarum)

 

y = i

ph = f

th = t

ti + vocale = zi più vocale però

ti + vocale = ti più vocale se ti + voc. è preceduto da s , x , t

h non si pronuncia

 

 

Per quanto riguarda l’accento:

 

Nessuna parola latina è accentata sull'ultima sillaba

 

Nessuna parola latina è accentata più indietro della terzultima sillaba

 

Una parola latina si accenta sulla penultima sillaba se questa è lunga

si accenta sulla terzultima se la penultima è breve

 

La sillaba è lunga se contiene una vocale lunga o un dittongo ed è segnata da un trattino lungo simile ad un trattino, tracciato sopra di essa nei vocabolari (ē).

La sillaba è breve se contiene una vocale breve che si riconosce da quel segno caratteristico, simile ad una piccola mezzaluna, tracciato sopra di essa nei vocabolari e nelle grammatiche (ĕ).

I dittonghi sono lunghi.

Una vocale è sempre lunga quando è seguita da due consonanti. (es: Lycoperdon si legge Licopérdon)

 

 

Il problema dell'incertezza dell'esatta pronuncia però nasce dal fatto che molto spesso ,

quasi sempre , i nomi latini dei funghi non riportano nessuno di questi caratteri ( dieresi , trattini , accenti ,etc) , non permettendo così la corretta applicazione della regola .

 

Anche sui vocabolari on line di latino , è difficile ritrovarli .

Ad esempio l' aes ( bronzo) che cita rusticolo , viene riportato senza la dieresi e quindi ,

seguendo la regola , dovrebbe essere pronunciato es

Da cui aereus ( di bronzo-bronzato) si pronuncerebbe ereus .

 

Non so se sui testi di micologia , più o meno datati , questo invece accada : se così fosse , allora

potremmo divertirci a "determinarne" correttamente la pronuncia .

 

 

Per Marci : credo si pronunci Clitòcybe .

 

Per Fario: esercitati..............magari ripetendo correttamente " Io sono Phinocchio , io sono Phinocchio ..... e non Pinocchio " :chin: :bye1:

Modificato da Romanus
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... e molte volte ho riscontato una diversa pronuncia o accentazione dei nomi in Latino dei funghi.

 

Verissimo :1a:

Per esempio, riferito al tartufo nero pregiato, anche in ambiente scientifico ho notato due pronunce,

con diversa accentazione: :chin:

 

a) Tuber melànosporum

 

:vekkio: Tuber mélanosporum

 

Io lo pronuncio in versione a) ma ho qualche dubbio...

 

:bye1: Sergio

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Non mi ricordo se su un numero della rivista di micologia AMB G. Conziglio abbia scritto un artocolo su questo argomento.

Darò un'occhiata e se trovo qualcosa ve lo comunicherò.

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Ciao sergio .

 

Partendo da questa regola

 

Nessuna parola latina è accentata sull'ultima sillaba

 

Nessuna parola latina è accentata più indietro della terzultima sillaba

 

Una parola latina si accenta sulla penultima sillaba se questa è lunga

si accenta sulla terzultima se la penultima è breve

 

 

dividiamo la parola in sillabe , da 5°ultima alla 1° : Me - la – no- spo- rum

 

Quindi , eliminate 5°ultima, 4°ultima e ultima , rimangono la 3°ultima (no) - e la penultima (spo)

 

Ora , secondo l'altra regola che cita :

Una parola latina si accenta sulla penultima sillaba se questa è lunga

si accenta sulla terzultima se la penultima è breve

, come dicevo prima ,

servirebbero quei caratteri indispensabili per determinare se le sillabe siano lunghe o brevi

( trattino o accento sulle vocali ) .

 

 

In assenza di questi , ( ma se li trovi , dillo !!) così ad orecchio , io mi butterei su Melanospòrum

 

 

:chin:

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LeAnche sui vocabolari on line di latino , è difficile ritrovarli .

Ad esempio l' aes ( bronzo) che cita rusticolo , viene riportato senza la dieresi e quindi ,

seguendo la regola , dovrebbe essere pronunciato es

Da cui aereus ( di bronzo-bronzato) si pronuncerebbe ereus .

Bronzo

singolare

Nominativo aes

 

Genitivo aeris

 

Dativo aeri, aere

 

Accusativo aes

 

Vocativo aes

 

Ablativo aere

 

 

Ì Non sempre una sequenza vocalica costituisce un vero dittongo: aes˚ aeris è proprio

/'ais, 'airis/ ('å™s, 'å™RIs) [æs˚ æris]˚ ma aer˚ aeris (spesso resi con aër˚ aëris]˚

manuale di pronuncia italiana 540

Differente invece aer aeris, che deriva dal greco. :fie:

Che incubi, ma se ne deduce che si pronuncia aereus..o no?

Modificato da Rusticolo
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Ieri sera ho chiesto a mia figlia Flavia, che studia lettere e che proprio fra pochi giorni avrà un esame di letteratura latina. Appena glie l'ho chiesto mi ha detto che sta proprio studiando anche tutte le regole sulla pronuncia delle parole latine.

 

Senza addentrarsi in regole dettagliate mi ha detto (vado a memoria, ma potrei anche usare qualche termine in maniera non del tutto appropriata, pur essendomi chiaro il senso di quello che ha detto) che secondo il latino classico (dei Cesari, di Cicerone e di tutti i personaggi colti di quei tempi) la pronuncia corretta era aereus, mentre il popolino, in particolare nei secoli successivi, ed anche il latino ecclesiastico, pronunciavano ereus.

Dal momento che la lingua italiana, in questi due millenni, si è evoluta sulla base di una scelta che ha privilegiato il latino tardo e non colto, e non quello dei classici, la pronuncia ereus, nella sua opinione, è quella da considerare per noi più corretta, in quanto chi scegliesse di usare la pronuncia dei classici dovrebbe implicitamente accettare di rivedere in maniera profonda anche la lingua italiana che usiamo tutti i giorni.

Personalmente penso che seguitero' a dire aereus, perchè quando sono nel bosco mi identifico meglio in Giulio Cesare, in Tacito, in Cicerone, che nei latinisti decadenti :biggrin:

 

Nessun dubbio su edùlis, che ha la u lunga, come si può vedere in qualsiasi dizionario di latino....anche se edùlis fa proprio schifo e seguitero' a fare finta di non saperlo e a dire édulis :kuzya_01:

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