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Rassegna micologica 15^ puntata


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Un cordiale saluto a tutti gli "abbonati",

mi scuso per la discontinuità con cui inserisco queste puntate; lo faccio solo quando trovo il tempo necessario.

Grazie comunque a tutti voi per i numerosi apprezzamenti e la stima che mi avete manifestato, spero di soddisfare le vostre aspettative, ma se fossi in voi ......... non ci scommetterei più di tanto.

Con questa 15^ puntata, introduco l'argomento delle somiglianze pericolose che si possono incontrare andando a funghi; molte sono le specie tossico-velenose e commestibili confondibili tra loro, ne illustrerò solo alcune tra le più pericolose o più frequenti, senza la pretesa di essere esaustivo, ma solamente con l'intento di suscitare un pò più di attenzione al fine di adottare (sopratutto per i principianti) un comportamento improntato alla massima prudenza e cautela.

Aggiungo alcune cose basilari per non incorrere in fatali errori:

1) non c'è nessun metodo empirico per sapere se un fungo è buono o cattivo, solo la perfetta conoscenza e il riconoscimento dei caratteri morfologici propri della specie, ne permette un corretto riconoscimento.

2) non fidatevi mai della prima persona che incontrate nel bosco per chiedere se i funghi raccolti sono buoni o no, per questo ci sono appositamente gli Ispettorati Micologici delle AUSL.

3) diffidate dei "fungaroli" che asseriscono di conoscere tutti i funghi, molti casi di avvelenamento sono spesso cusati proprio dalla loro presunzione.

4) in caso di dubbio, astenetevi assolutamnte dal consumo.

Come di consueto, chi vuole intervenire è sempre bene accetto, Ennio.

Modificato da Ennio
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Prima somiglianza: Tricholoma sejunctum (Sow.:Fr.) Quelet

Comunemente chiamato "moretta gialla", presenta un cappello dal colore verde-giallastro ornato da fibrille brunastro scure, lamelle smarginate, bianche, gambo +/- cilindrico, bianco o soffuso di giallo-verdino, senza anello ne volva, carne bianca, odore lieve di farina, sapore amarognolo, commestibile scadente anche se localmente è apprezzato e conservato cotto sott'aceto.

Cresce gregario in estate sopratutto nei boschi di latifoglie, più raro sotto aghifoglie.

Si può confondere, sopratutto per i colori e le decorazioni del cappello con ......... con cui condivide habitat e periodo di crescita.

Intanto vediamo come si presenta il Tricholoma sejunctum, tenendo presente che in natura i colori pileici assumono diverse tonalità non sempre uguali.

post-791-1176500074.jpg

Modificato da Ennio
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Di questo fungo ci si può sbagliare "una volta sola": Amanita phalloides (Fries) Link

Fungo velenosissimo per eccellenza, 20 - 30 gr. di fungo fresco, possono essere già considerarsi una dose mortale per un adulto, ma bastano pochi gr. per avvelenare un bambino.

È un fungo doppiamente pericoloso in quanto asseconda delle stagioni, si può presentare in grandi quantità in ogni ambiente, dalla tarda estate fino all’autunno inoltrato, ed essendo bello nell’aspetto, molte volte viene raccolto da incompetenti ed incoscienti che associano assurdamente “bello = buono”.

I principali caratteri morfologici per una sicura determinazione sono :

cappello dai 5 ai 12 cm, da emisferico ad appianato, colore verde-giallastro-olivastro, ornato da fibrille radiali innate più scure delle tonalità del cappello, lamelle libere (fungo eterogeneo), bianche, gambo cilindrico ingrossato alla base, ornato da evidenti zebrature concolori al cappello o biancastre, anello bianco a gonnellina, volva bianca, membranacea, spessa, tipicamente sacciforme.

Carne bianca, sapore dolciastro, odore delicato da giovane poi di pesce avariato in vecchiaia.

Il consumo di questa specie causa la sindrome falloidea, che produce una necrosi delle cellule del fegato e dei reni con conseguente insufficienza renale acuta, che spesso porta al decesso.

I primi sintomi possono manifestarsi anche dopo 8 - 24 ore dall’ingestione, nel frattempo le tossine responsabili dell’avvelenamento (amanitine, fallosiline, falloidine, ecc.) hanno già iniziato a danneggiare il fegato e i reni.

Dicevo ”doppiamente pericoloso” in quanto ad una prima fase di malessere, fa seguito un ingannevole e temporaneo miglioramento, e proprio quando uno pensa che il peggio sia passato che arriva invece la fase finale, caratterizzata da insufficienza epatica e renale acuta, ittero, fortissimi dolori, coma e purtroppo, a volte la morte.

Fortuna che la medicina odierna ha fatto molti progressi nel trattamento di questi avvelenamenti, ma sempre troppo alto è il numero di persone che perdono la vita per comportamenti imprudenti ed irresponsabili.

post-791-1176500608.jpg

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Amanita phalloides 2, in questa foto si può osservare la variabilità del colore pileico e delle decorazione del gambo, e la presenza della volva e dell'anello.

post-791-1176500989.jpg

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Inviato (modificato)

raccolta effettuata in bosco misto, Selva dell'Abbadia di Fiastra, (MC), novembre 1998, in uno spazio di pochi metri quadrati crescevano vicini numerosi esemplari delle due specie sopra illustrate.

Da sinistra a destra dello schermo:

1) Amanita phalloides - (si nota il gambo marezzato e si intravede la volva alla base)

2) Tricholoma sejunctum - (solo cappello) ma le decorazioni sono pressochè identiche alla A. phalloides di sinistra

3) Amanita phalloides - (si vedono bene la volva e i resti dell'anello)

4) Tricholoma sejunctum - (lamelle smarginate, gambo giallino, senza anello ne volva)

5) questo lo lascio determinare a voi ......

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Modificato da Ennio
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5) questo lo lascio determinare a voi ......

Puo' essere tutto, anche A. phalloides ovviamente, da notare che la base del gambo è stata recisa, volutamente credo a scopo didattico,(metodica che andrebbe evitata, infatti non ci permetterebbe di evidenziare tutte le cartteristiche morfologiche del fungo) e sembra evidenziarsi un residuo d'anello, quindi no Tricholoma.

 

Pochi anni orsono un contadino di Adrano ha avuto la felice idea di raccogliere tagliando a metà il gambo alcune A. verna scambiandole per prataioli, e non è detto che se le avesse raccolte intere avrebbe capito di cosa si trattasse.(Ne ha mangiato 4!!!)

Adesso si trova all'altro mondo, vano fu il trapianto di fegato. :happybday:

 

Interessantissima questa discussione Ennio. :happybday: :bye1:

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Stasera hai un nuovo alunno Ennio :yes4:

 

Complimenti per la lezione e visto che ci sono:

 

A U G U R I :biggrin: :friends:

 

:happybday: :happybday: :bye1:

 

Pasquale :beach:

 

Ciao Pasquale,

anche se ti sei aggiunto solo adesso tra gli "abbonati" alla rubrica, sei stato il primo a farmi gli auguri per i miei 60 anni.

Grazie e benvenuto tra gli "alunni",

Ennio.

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Puo' essere tutto, anche A. phalloides ovviamente, da notare che la base del gambo è stata recisa, volutamente credo a scopo didattico,(metodica che andrebbe evitata, infatti non ci permetterebbe di evidenziare tutte le cartteristiche morfologiche del fungo) e sembra evidenziarsi un residuo d'anello, quindi no Tricholoma.

 

Ciao Salvo,

esatto !, questa dia mi serve durante le serate di micologia, proprio per far comprendere ai neofiti, come sia pericoloso raccogliere i carpofori tagliandoli alla base del gambo (cosa vietata anche dalla legge), e per stimolare i cercatori ad osservare bene tutti i differenti caratteri morfologici dei funghi raccolti.

un caro saluto,

Ennio.

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Ciao Ennio, molto interessante questa lezione......anche per me il 5° dovrebbe essere una phalloide....ma posso sbagliarmi....la mia preparazione micologica attuale non è il massimo!

 

 

Un :happybday:

Trio

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