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Giorni Vinti
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Risposte pubblicato da Illecippo™
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Non poteva mancare il vicino ed edule parente,
Lepista nuda, da noi noto come Peven di Santa Caterina, buon commestibile...
qui nella sua forma dupicatus :biggrin:
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I famosissimi "peven"
Clitocybe nebularis,
o meglio, Lepista nebularis, visto che le lamelle si staccano a blocchetti
Splendida e profumatissima
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Insomma...
si alternavano colpi di C....ehm, fortuna,
a veri colpi di classe, come il mio estatino sotto cerro mentre fantemax, dulla, pandina e galletto mi coglievano intorno rigogliosi edulis.
Ma c'era anche altro, qua e là
Tricholoma terreum
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Ma tutti vengono poi contagiati dal "fungwatching"
ecco un altro notoriamente amante della fotografia degli uccelli mentre si limona il fungo :biggrin:
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Qualcuno giustamente
decide poi di rovinare la nostra uscita di "birdwatching"
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Tutti cercavano il rosso, ma abbiamo trovato il petti!
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E poi
ecco un nuovo crociato!
ci ha tenuto compagnia per un pò nel sottobosco
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Iniziano a comparire i primi fiori di fine stagione.
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Bene
dopo l'ovvio sfottò calcistico ai cugini (non me ne voglia samdro ma ci sta)
Posto qualche foto di funghi diversi,
mica ho visto solo porcini nel bosco!!
Ma intanto iniziamo con il mattino
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Tu sei un caso patologico....comunque ho portato i tuoi saluti a tutti.......
Vedrai che tra 5 anni riuscirai.....
Intanto, si accontenta di guardare Cassano alla televisione :biggrin:
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Io devo uploadare un pò di foto,
tempo mezz'oretta e le aggiungo.
Che dire, ottima crociata,
e poi dopo ho anche trovato un nuovo posto inesplorato dove andare..
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Se posso aggiungere...
ama i terreni grassi e gli alberi di leccio, corbezzolo o le zone con canne di bambù.
Molte "phallaceae" sembrano legare particolarmente con queste essenze.
P.s.
ne regalo un altro strano, molto raro e chiaro
Clathrus chrysomycelinus Möller
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Venite si fa una foto!!!!
Io nelle fungaie 'un ti ci porto cchiù! :snoozer_06:
PS:
E BACATOOOOOOO
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In effetti è vero: lo stesso fungo con nomi differenti. Da noi, specialmente nel genovese, sono molto ricercati, diciamo che sono al secondo posto... al primo c'è senza ombra di dubbio la Geotropa; si prestano bene alla conservazione sottolio.
Quando cominciai, nei primi anni ottanta, era molto ricercata anche la Clitocybe Nebularis, "pevein" in dialetto, ne ho mangiati parecchi poi ho iniziato a documentarmi e ho scoperto che sono tossiche.
Io lo ho scritto a caratteri cubitali sul secolo XIX con l'inserto funghi del 31.08.10,
nonostante ciò oggi nel bosco ho visto gente esaltata per i tanti "peven" :biggrin:
Nico
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Lactarius sanguifluus var. violaceus,
sempre che sia virato subito al rosso intenso
Nico
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ma quanti ce ne sono!!
grazie!!
Fai conto che cliccando su IndexFungorum con la parola "cortinarius" escono 4654 fra nomi di specie e sinonimi
Almeno 2000!
Nico
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nomi diversi per lo stesso fungo: Tricholoma nudum, ci sono arrivato ..e ditelo prima no? :biggrin:
Sono entrambi due generi leucosporei (=sporata bianca); la differenza è che nelle Lepista le lamelle si separano a blocchi dalla cuticola e non si sfaldano.
(Difatti Clitocybe nebularis diventerà --> Lepista nebularis).
Nic
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Per il primo ti posso dire che non è praestans (non ha la sfumatura violetta alla base) ma siamo li intorno per la taglia grande, lamelle abbastanza chiare (anche se i tuoi hanno gia fatto la sporata ocracea, e bulbo non marginato (carattere di alcuni Plegmacium vicini a praestans); potrebbe essere Cortinarius balteatocumatilis o affini;
della carne va fatta una sezione e non una spaccatura perchè è utile notare sia l'inserzione delle lamelle sia un eventuale viraggio della carne alla base del gambo.
Per il secondo, fatto salve le indicazioni per la sezione sopra, oltre a dire Cortinarius perchè vediamo la cortina, non so dirti (potrebbe essere del gruppo Phlegmacium, cappello vischioso, gambo no, taglia abbastanza massiccia e non colori fulvastri...)
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Io ci vedo una Lepista... dovrebbe essere un leucosporeo!
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Facciamo una via di mezzo dai 7 1/2 almeno
non facciamo la figura dei soliti esosi e pretenziosi
Noi porcinari non ne abbiamo mai abbastanza
e vero ILLE forse hai un po' ragione anche tu
Ma quando provi il meglio e giusto ambirlo non credi !!!!!
Ciao Ille e ciao a tutti
oooo! Cosi mi piaci Pol!
ps. io sono il primo porcinaro, difatti ancora il voto non lo do perchè la stagione non è finita
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Dico:
Pholiota destruens
(o Hemipholiota populnea, Pholiota populnea..)
Cetto Vol.1 pag.58
Assaggiala!
--> da FT48
Ah, se la Pholiota destruens fosse buona! E invece, poveri noi, purtroppo si tratta di un fungo tanto bello e carnoso quanto amaro e, di conseguenza, assolutamente da scartare dal punto di vista culinario. Di primo acchito, sembra un piopparello (Agrocybe aegirita) dalle proporzioni mastodontiche…
Sui pioppi, pure in città
Anche l’habitat contribuisce a generare l’illusione di un piopparello: perché si sviluppa su tronchi morti di pioppo, persino nel bel mezzo di una metropoli! Non sarà un fungo buono per le nostre tavole, d’accordo, ma è bello e, quando cresce sui pioppi di qualche viale, dà il suo contributo nel rendere meno tristi le nostre città… È interessante notare come la Pholiota destruens, insieme a molte Polyporaceae, al Pleurotus ostreatus e alla Flammulina velutipes, sia fra i maggiori responsabili della decomposizione della legna, soprattutto quella di pioppo. Infatti, le cataste di ciocchi sono il suo habitat preferito: se questa legna viene abbandonata, lei piano piano... se la mangia!
Arruffato e lanoso
Il cappello, di colore bruno-ocraceo, raggiunge grandi dimensioni, anche oltre i 20 centimetri di diametro! Il fungo appena spuntato sembra una patata cresciuta sul legno, poi compare un cappello convesso che, a mano a mano che il tempo passa, si spiana. Ricoperto da grosse squamette lanose e biancastre, assomiglia un po’ al cappello della mazza di tamburo. Le lamelle sono abbastanza fitte, prima biancastre e poi brune. Il gambo, decorato da un anello fioccoso, è biancastro-bruno, anche lui ricoperto di squamette, bulboso, cioè ingrossato, alla base. La carne è bianca, compatta e abbondante. Dolce quando il fungo è molto giovane, diventa poi molto amara.
Dall’estate all’autunno
La Pholiota destruens è un fungo saprofita che si sviluppa, in estate e in autunno, su tronchi morti di latifoglie, specialmente pioppi. Gli esemplari grossi e maturi di Agrocybe aegirita, cioè di piopparello, possono a prima vista assomigliare vagamente alla Pholiota destruens, ma il loro tipico aroma e la carne dolce tolgono infine ogni dubbio.
Carta d’identità
Nome scientifico:Pholiota destruens
Sinonimi: Hemipholiota populnea
Classe: Basidiomycetes
Ordine: Agaricales
Famiglia: Strophariaceae
Genere: Pholiota
Specie: destruens (o populnea)
Cappello: largo anche 20 cm, ocraceo, è ricoperto da squame biancastre e lanose
Lamelle: abbastanza fitte, prima biancastre e poi brune
Gambo: tipicamente bulboso e squamuloso
Carne: bianca e compatta; dolce da giovane, poi amara e coriacea
Habitat: cresce su legno di latifoglie, soprattutto pioppo, in periodi umidi
Commestibilità: non commestibile, troppo amaro
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Sei proprio sicuro?
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Senza dubbio, colorazione centrale del cappello più scura, con ancora tracce della squamatura, residuo di anello presente, crescita lignicola...
è la Armillaria mellea, da NON mangiare quando è così grande, fa venire male di pancia!
Nico
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6+?
A me sembrava una stagione da almeno 8,5 a giudicare da quanti funghi si sono trovati soprattutto in Agosto.
Forse ultimamente non ci si sa davvero più accontentare di nulla.
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Senza dubbio primordi di Flammulina velutipes: colorazioni e posa tipica.
L'ennesima crociata...
in Le Nostre Uscite - ANNO 2010
Inviato
Poi, il profumatissimo "sementin"
ancora latitante, ma stanno per nascere