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  1. Fistulina hepatica (Schaeffer) Withering Conosciuta ed apprezzata come Lingua di Bue, è un buon fungo commestibile ricco di vitamina C, dal colore rosso molto carico ed appariscente, talvolta glutinoso. Cresce dall'estate all'autunno, alla base di tronchi o ceppaie marcescenti di svariate latifoglie, in particolare su Fraxinus ssp, Castanea e Quercus. Ha pori piccoli, biancastri, rossastri a maturazione; la carne è venata, intrisa di un latice rossastro, con odore di carne e sapore amarognolo. Viene consumata cruda in insalata in piccole quantità, o impanata o cotta alla griglia, alla stregua di vere e proprie bistecche. Foto di Nicolò Oppicelli
  2. Tilia cordata Miller (1) Le foglie (2) I fiori (3) La brattea dell'infiorescenza Foto di Graziano Propetto
  3. Tilia cordata Miller Il tronco Foto di Graziano Propetto
  4. Tilia cordata Miller Utilizzato per la produzione di miele, tisane, olio essenziale e carboncini da disegno; il tiglio è una grande, comune latifoglia che raggiunge i 30 metri di altezza. La corteccia è liscia, macchiettata, grigio-bruna da giovane, a solchi grigiastri da adulta.Le foglie, liscie, verde scuro sopra, chiaro sotto, sono ovate, appuntite all'apice e dal margine serrato. Le infiorescenze sono sorrette da una lunga brattea, utilizzata per infusi e tisane. I fiori sono bianco giallognoli, tomentosi; fioriscono intorno al mese di giugno. E' specie poco diffusa al sud italia, spesso presente in parchi e viali; accumula facilmente metalli pesanti, pertanto occorre prestare attenzione all'ambiente di crescita, se se ne vuole utilizzare le proprietà a scopo terapeutico-alimentare. Foto di Graziano Propetto L'albero
  5. Fraxinus excelsior (ssp. excelsior) Linneo I fiori. Foto di Graziano Propetto
  6. Fraxinus excelsior (ssp. excelsior) Linneo Le foglie su una pianta giovane. Foto di Graziano Propetto
  7. Fraxinus excelsior (ssp. excelsior) Linneo Il frassino: nota latifoglia molto presente in Italia, in particolar modo al settentrione dove crea fitte boscaglie in compagnia di aceri e pioppi, in luoghi umidi di pianura; ma non disdegna nemmeno l'altitudine: si spinge infatti sino a 1600 metri di altezza, in compagnia di abeti e faggi. Ha crescita rapida, e raggiunge sino a 40 metri di altezza, è però un albero che patisce molto i periodi di siccità. La sua corteccia è liscia, verde-grigiastra da giovane, fessurata grigiastra com l'età. Le foglie, sono composte da 7-15 foglioline (5-11x1-4 cm) verde scuro nella pagina superiore; ovali, acuminate all'apice, lievemente dentate al margine. I fiori sembrano piccole pannocchiette di colore porpora. Le samare (lunghe 4 cm) sono di colore chiaro e maturano in autunno. Le foglie giovani, essiccate, possono essere utilizzate per preparare delle tisane; le altre parti della pianta vengono utilizzate in fitoterapia o falegnameria. Foto di Graziano Propetto Il tronco
  8. Bravo Luca, ci si vede presto :biggrin:
  9. Che belli!!! Bravo Nic, come sempre alla grande!!!!
  10. Ma tu guarda che funghi!!! :biggrin: e che amici
  11. Mamma mia sono bellissimi!! Che funghi!! E con una coppia cosi :biggrin:
  12. elata è. strano ma vero. ho letto anche questo studio sul DNA ma non se ne viene a capo. Morel PJ Maremma 'ane!!!!!!!!
  13. Vieni il 25 e troviam marzuoli
  14. Peppe prendila e seccala poi, quella è Morchella elata, anche se gialla, vedrai, in quell'habitat esculenta a me stona assai.
  15. molto curiosa questa cosa, gabarò... il chiodino cresce hai voglia anche sul salice, che dipenda da quello? davvero curiosa, in proposito ai nomi diaettali vorrei fare un post! bella idea pat
  16. Chiedo venia Pat ho pensato al secondo salice, non al primo che diamine!!! e ti ho risposto in base al secondo... Il primo, è il Salicone (Salice delle Capre) ha questa foglia di 4-8 cm, ovale o ellittica, con margine intero talvolta dentato verde, glabra, pelosa e color salvia nella parte inferiore, con le nervature ben evidenti. A parte questo, mi incuriosisce capire da dove derivi ''gaba''.
  17. E'un tipo di Salice con foglie lunghe, lanceolate, e il rametto di colore porpora (Da quello deriva il nome della specie); è fra l'altro molto coltivato ed utilizzato per costruire i cestini, come il Salix viminalis. Sai cosa trae in inganno? Che siamo abituati ad associare il termine ''Salice'' al Salice piangente (Salix babylonica), ma in realtà ve ne sono molti altri; con il tempo li esamineremo tutti
  18. Bravo Pino; prima o poi ce la farai a postarne di piu
  19. Grande Giampi! Bellissimi boschi!!! e che funghetti Nico
  20. Però che gruppone, e che belle foto ragazzi! Longhi sottoterra è il massimo! Un abbraccione a tutti Nico
  21. Altini (circa 700 slm) però proprio vicino al mare, in linea d'aria 15-20 km. E ce ne erano a tonnellate piccolini
  22. Flammulina velutipes (Curtis) Singer Il tipico Fungo dell'olmo: così è conosciuta volgarmente questa specie, visto l'habitat preferito (ceppaie di olmo marcescenti), anche se non disdegna fruttificare su legni di altre latifoglie. Quando i primi freddi e le prime gelate accompagnano l'arrivo dell'inverno, questo funghetto straordinario fa capolino anche fra la neve; una delle sue caratteristiche principali è la presenza di uno strato lucido che sembra ''incerare'' questo fungo sopra al cappello; questo sostanze antigelo in grado di mantenere in vita il fungo anche quando la temperatura cala drasticamente sotto lo zero. Il nome velutipes deriva dal gambo, nerastro e finemente villoso. Il colore arancione intenso, la stagione di crescita e la mucillagine ci aiutano a riconoscere questo fungo, buon commestibile ben cotto. Foto di Nicolò Oppicelli
  23. Entoloma saundersii (Fries) Saccardo Specie comune nel periodo freddo invernale, è fra i primi funghi a fare capolino dopo le nevicate. Conosciuto anche come Entoloma hiemalis, cresce esclusivamente associato ad olmi (Ulmus sp.) in luoghi ricchi di humus e sabbiosi. Si riconosce per il colore grigio-argenteo del cappello e per le lamelle, biancastre, sfumate di rosa non appena inizia a maturare. Odore gradevole, di farina; sapore grato: la sua consistenza e crescita abbondante (spesso in gruppetti di più esemplari congregati) lo rende un commestibile discreto, adatto alla conservazione sott'olio. Il suo sviluppo, lento, può durare anche un mese: spesso gli esemplari più maturi, con lamelle rosa carico, sono larvati. Foto di Oliviero Tagliabue
  24. Ulmus glabra Hudson Tronco da adulto Foto di Graziano Propetto
  25. Ulmus glabra Hudson Le foglie e il rametto Foto di Graziano Propetto
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