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  1. ..... con nostra grande fortuna, per una mezz'ora il tempo ci permette una vista splendida almeno sul gruppo del Lagorai da destra a sinistra: Cavallazza, Colbricon e Cime di Ceremana
  2. .... arrivati alla forcella non ho potuto scattare nessuna foto perchè eravamo avvolti dalla foschia delle nubi. Senza fermarci siamo saliti alla cima. La forcella Grugola in basso e in lontananza si intravvede l'Albergo del lago di Calaita (base di partenza)
  3. ....e poi vià verso la faticosa salita alla forcella Grugola (al centro della foto in lontananza, mentre sulla destra Cima Grugola)
  4. Una breve pausa per godere appieno di questo paesaggio ps compagno di avventura mio fratello Giuseppe, che vi accompagnerà lunedì 24 sull'Altopiano di Asiago alla scoperta dei Forti della Grande Guerra (con la complicità di Remi)
  5. ...siamo già a quota 2.014 e la vegetazione è rappresentata soprattutto dai rododendri in piena fioritura.
  6. ....arrivati all'Alpe di Pisorno, il tempo non prometto nulla di buono,........
  7. .......altra domenica incerta (meteorologicamente parlando) che ci impedisce di affrontare con tranquillità la ferrata che avevamo programmato. Pazienza......... ....... e allora partiamo per un'altra escursione per verificare il GPS. Ci portiamo al Lago di Calaita (Val Lozen), una laterale della ben più conosciuta Val Vanoi. Il percorso che abbiamo individuato ci porterà, attraverso la forcella Grugola alla cima Grugola e poi alla Forcella Folga. Questi sono punti molto panoramici sia verso Est (gruppo delle Pale di S. Martino, e Cimonega) sia verso Nord-ovest (gruppe del Lagorai)
  8. testa

    2° Raduno Alpino 2006

    scusatemi, ma sono stato alquanto impegnato tutta la scorsa settimana. Prometto che da oggi recupererò tutti i dati e il programma oramai definitivo. a presto per le novità e le conferme. ps Nicolò ti chiamo oggi pomeriggio
  9. Così puoi evitare i sentieri super affollati e, aiutandoti con il GPS, portarti fuori dalle normali rotte per cercare quelle cose che solo la montagna in solitudine ti può dare. ancora una buona notte a tutti..... :biggrin: :biggrin: ps ciao Pasquale
  10. Se poi, vuoi provare ad attraversare un pendio per ricongiungerti ad un altra traccia di sentiero, come abbiamo fatto noi domenica, allora....... il GPS ti diviene indispensabile.....
  11. Il vantaggio consiste nella possibilità che hai quando sei operativo di poter modificare a piacimento il percorso senza dover necessariamente seguire i sentieri segnati dal CAI, che molto spesso sono intasate come le autostrade. Noi domenica abbiamo segiuto il segnavia N. 362 che dalla colonia alpina ci ha condotti fino alla Malga Montalon (come potete ben vedere sulla mappa). Poi, visto che il tempo non prometteva nullo di buono, si poteva tornare alla base seguendo lo stesso sentiero oppure provare a seguire le tracce di sentiero che sulla carta sono segnate con tratteggio nero. Ed è a questo punto che il GPS cartografico trova senso. Certo puoi provare a cercare la traccia di sentiero ad intuito ma,........ spesso ce ne sono più di una (e non sai quale prendere) anche non segnate. E poi nel corso degli anni questi sentieri cosidetti di servizio (forestale, malghe,...) sono stati modificati. E allora il GPS ti aiuta evidenziando la tua traccia e mostrandoti in ogni istante la tua posizione sulla mappa.
  12. Ciao ragazzzzzi, intanti vi ringrazio per avermi seguito anche in questa nuova avventura, e voi mi conoscete oramai molto bene per capire appieno il mio desiderio di provare tutto quello che può aiutarci nelle nostre escursioni-uscite. carissimi Giorgio, Giacomo e Marco, le cose che avete scritto sono sacrosante e precisano lo spirito con cui ci avviciniamo alle nostre montagne. Con questo nuovo strumento l'essenza delle cose non muta, cambia solamente il mezzo che da cartaceo diviene digitale. La pianificazione del percorso invece di farla sulla cartina topografica la fai davanti al computer sulla mappa digitalizzata
  13. Molto stimolante questo nuovo approccio alla montagna. Devo prepararmi molto bene perchè prossimamente mi attendono escursioni molto più impegnative con Giacomo e Giorgio un abbraccio a tutti e una buona notte mario
  14. ..........Passato il crinale il bosco diventa un intricato giardino di ginepro nano, rododendri, e larici che mette in grave difficoltà la nostra marcia. Ma per fortuna il GPS unito al nostro senso di orientamento ci ha permesso di riprendere il sentiero che scende da malga Valsorda abbreviando di molto il percorso. E alla fine il ritorno in valle......
  15. ...che ci accoglie con una splendida fioritura di rododendri.............
  16. Invece di risalire la forcella, visto il tempo scuro sopra essa, decidiamo di attraversare i pascoli e di portarci lungo il crinale.......
  17. ...sono le ora 13 e il tempo non promette nulla di buono. Ci siamo consultati anche con gli altri amici. Loro decidono (anche per i bambini appresso) di scendere nuovamente in Valle. Noi cinque decidiamo invece di cambiare leggeremente il percorso. Decidiamo di mettere alla prova il GPS affidandoci a lui e al nostro senso dell'orientamento per un trek fuori sentiero.
  18. soprattutto per avere il tempo di gustare un eccezzionale yogurt ai frutti di bosco.....
  19. una meritata pausa ristoratrice.............
  20. dopo una dispendiosa salita lungo il pendio erboso, siamo giunti alla Malga (1.868 m)...
  21. ....spostata un pò sulla destra la Malga , mentre in lontananza sulla sinistra la forcella Montalon...
  22. ... usciti dal bosco ci siamo ritrovati nell'immenso alpeggio del Montalon.....
  23. ....ci eravamo messi in cammino un pò tardi aspettando che la pioggia del mattino, peraltro molto intensa, cessasse e lasciasse il posto al sole che ci avrebbe poi accompagnato per tutto il resto del giorno.
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