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  1. Giorgio anch'io sostengo che le quote alte (1900 - 2000) sono molto buone e non solo per poco tempo, ma da fine agosto a tutto settembre, dipendendo sempre dal tempo meteo, possono dare grandi raccolte con esemplari eccezionali sotto tutti i punti di vista. D'altra parte devi convenire che la passeggiata classica sull'alpe di Rodengo avviene a quote tra i 1.850 e i 1.950 metri.
  2. Giorgio è proprio nel versante ovest del Cimon del Tres che si trova il "Zirmo dei zucchi alti" uno degli alberi monumentali della Val di Fiemme. Purtroppo non ho la foto perché quel giorno che ti chiamai dal baito Caterinello non avevo la digit con me. Ma la prossima volta quel giro lo facciamo assieme e allora........... Quelli sono i versanti ovest della Valfloriana. Grande valle che nelle scorse settimane ha regalato a tanti copiose raccolte di ..... :smile: un abbraccio mario
  3. testa

    E tre !!!

    bravo Cris, bella uscita e bel raccolto vista la situazione di povertà del bosco che si è venuta a creare a partire da sabato. Sono contento che tu ti sia divertito, anche se il papà avrebbe meritato una giornata come quella della scorsa settimana. Comunque non disperare, se ci sono novità ti tengo informato. ciao a presto mario
  4. e per ultimo: B. edulis alpino D.O.C.
  5. 2) B. aestivalis in habitat alpino ........
  6. bischero, dal momento che ti sono amico, cercherò di lenire il tuo dolore mostrandoti alcuni di quelli trovato oggi sulle alpi. 1) B. aestivalis in habitat (tra l'erba e i noccioli)
  7. o anche di questi se preferisci
  8. Cris, ti ho risposto io (di là) sostituendomi a Genesia. sabato puoi andare tranquillo e dal momento che il posto oramai lo conosci molto bene ti consiglio di ripetere la stessa procedura. Permesso al casottino e poi via. Comunque, se vuoi proprio cambiare zona puoi mandarmi un MP ed io ti rispondo volentieri con qualche dritta. ciao e speriamo un giorno di incontrarci, magari in prossimità di questi mario
  9. splendide foto Luciano che danno veramente il senso della splendida giornata passata assieme .....
  10. Sguardo meraviglioso che è vedere senza chiedersi nulla, vedere e basta. Qualcosa come due cose che si toccano - gli occhi e l'immagine- uno sguardo che non prende ma riceve, nel silenzio più assoluto della mente, .... .. sola innocenza che potrebbe prevenire le ferite delle cose quando da fuori entrano nel cerchio del nostro sentire-vedere-sentire- perché sarebbe nulla di più che un meraviglioso stare davanti, noi e le cose, e negli occhi ricevere il mondo - ricevere - senza domande, perfino senza meraviglia - ricevere -solo- ricevere- negli occhi - il mondo. (A.Baricco-Oceano mare) dedicato a Paola
  11. Ma che io resti di qua o di la del lago, non fa nessuna differenza perché la mia paura è di non trovare più quella pulsione che ogni tanto mi è venuta a trovare, che mi ha tenuto sveglio di notte, che mi ha fatto tremare, gioire, che mi ha reso felice per qualche istante pensando che qualisasi cosa sarebbe accaduta o non accaduta, era bello in quel momento viverne l'essenza. (nella foto il lago di Cece)
  12. E voi,amici cari, siete riusciti a comprendere il linguaggio delle cose mute?
  13. E' così che continuo, lasciandomi alle spalle barlumi di irragiungibili abbracci, desideri incompiuti, progetti sbiaditi e volati nel fondo ad uno stanco lago che accoglie tutto ciò che non è stato e che mai sarà, perché privo di forza e di direzione certa...
  14. ....nella realtà, siamo scesi correttamente fino ad incrociare il sentiero 336b don Battistin, ma raggiuntolo abbiamo svoltato a sinistra pensando di tagliare anche la parte del percorso del lago di Cesarina per finire direttamente al lago di Cece. Ma le asperità del terreno non ci hanno permesso di proseguire. Abbiamo così dovuto ritornare sui nostri passi per raggiungere il lago di Cesarina (perdendo in questo modo quasi un'ora) (la traccia GPS mette ben in evidenza questo fallito tentativo)
  15. Raggiunta la piccola forcella noi avevamo indicazioni di tagliare questa parte del percorso calando decisamente verso il basso, in corrispondenza di un piccolo corso d'acqua, nei cui pressi scende una esile traccia secondaria che, a quota 2.140 incrocia il sentiero 336b intitolato a don Battistin, per poi portarsi al lago di Cesarina. (nella foto veduta panoramica dalla forcellina verso Bellamonte e il Viezzena)
  16. ...arrivati a questa sella il sentiero 349 si riportava verso sud-est per raggiungere Forcella Cece, profondo intaglio racchiuso tra il versante orientale di cima Cece e cima Valbona Da qui si poteva scendere con il sentiero 336 lungo lo stretto Valonat fino al laghetto Cesarina. (la foto evidenzia molto bene lo stretto Valonat e all'orizzonte la Forcella di Cece con cima Valbona a sinistra)
  17. ..a questo punto il sentiero perdeva leggermente quota per poi risalire fino alla forcelletta segnata con la freccia rossa nella foto........
  18. ...come vi avevo anticipato, e come avevamo già pianificato alla partenza, il ritorno non è stato fatto con lo stesso percorso dell'andata, ma abbiamo voluto tentare un circuito nuovo che sulla carta sembrava molto interessante. Dalla cima siamo scesi per lo stesso percorso fino a questa forcelletta dove abbiamo preso il sentiero cai 349 per forcella Cece
  19. "Felice chi, lasciatisi alle spalle gli affanni e i dolori che pesano con il loro carico sulla nebbiosa esistenza, può con ala vigorosa slanciarsi verso i campi luminosi e sereni; colui che vola sulla vita e comprende agevolmente il linguaggio dei fiori e delle cose mute" Charles Baudelaire
  20. Grazie Roberto, grazie Alberto per la vostra consueta disponibilità ad ascoltare i miei racconti un pò strampalati. (traccia GPS riportata sull'immagine ortofoto del sentiero che corre lungo il fianco nord dei denti e del campanile di Cece tra i resti dei baraccamenti delle truppe austro-ungheresi fino alla cima Cece)
  21. alla prossima, caro Giorgio ...quando vorrai tu, .......
  22. non aspetto più risposte.... le leggo nei silenzi lunghi e vuoti..... e proseguo....sereno..con quel fardello di ferite che la vita regala a tutti, ma anche di gioia immensa di essere vivo e di poter ancora raccontare e scrivere queste storie a voi per emozionarci insieme, nonostante tutto. E finalmente sapere dove. E raggiungerlo.
  23. Camminavo ed era la cosa piu' bella che avessi mai fatto.
  24. Sensazione meravigliosa. Di quando il destino finalmente si chiude, e diventa sentiero distinto, orma inequivocabile, e direzione certa.
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